sabato 31 gennaio 2015

GENNAIO 2015

Canard aux cerises è una ricetta tipica francese che la moglie dell’Ispettore Oxford in Frenzy di Alfred Hitchcock preparava, tra le tante sorprese, al marito il quale di fronte a tanta dolcezza della sua signora faceva buon viso a cattivo piatto assaggiandolo di buon grado e innaffiato da buon vino mentre raccontava l’esito delle indagini della giornata.





La moglie dell’Ispettore (Vivienne Merchand) infatti non sapeva assolutamente cucinare ma aveva tanta buona volontà e fantasia che spiazzava il marito (Alec Mc Cowen) affamato perché di nascosto, quando lei era in cucina, gettava i pezzi nei rifiuti non trovando il coraggio di dirglielo apertamente.


Così il menage andava avanti in fraintendimento duettando amorevolmente fra un pasticcio e l’altro, perché a lei non passava nemmeno per l’anticamera del cervello che a lui potessero piacere due uova fritte al tartufo o tonno fagioli e cipolla, o magari uno zampone con le lenticchie o pasta e fagioli con le cotiche.
 Insomma così…


Così poco francesi, diciamolo!
                             

mercoledì 28 gennaio 2015

IL CIBO ON THE ROAD

Il cibo in strada è completamente in disuso in Italia. Lo possiamo vedere solo nelle sagre, nei mercati nelle fiere con allestimenti di camper e qualche panchina per servire in tavola.
Persino le creperies sono state abolite, lasciando spazio agli angoli delle strade per le caldarroste. A Parigi nelle strade si vendono le ostriche da mangiare con due gocce di limone, noi invece abbiamo i marroni. E mica glacées perchè altri menti si va troppo sul fine.
Mi ricordo di un telefilm americano trasmesso in serie, New York New York, con interpreti due Poliziotte, Lacey e Cagney (Tyne Daly e Sharon Gless) che mi facevano sgolosare quando erano in servizio in macchina, facendo frettolosi ma sfiziosi pranzi con panini farciti all'inverosimile con salse e ketchup, aquistati nei carretti lungo la strada, dai quali oggi fuggirei inorridita. Non tanto per il servizio in strada quanto per il panino.
Infatti il cibo in strada specie all'estero è molto praticato e spesso molto gustoso perchè curato ad alti livelli.


Lo si può sgolosare guardando la sera sulla Effe, canale 50, la trasmissione Niente Prenotazione, condotta dallo chef Antony Bourdain che con disponibilità ma molto aplomb assaggia i piatti che vengono serviti in strada nei vari Paese.

Il suo entusiasmo è sempre alle stelle e difficilmente lo si vede storcere il naso anche di fronte a piatti che noi nemmeno ci sognamo. Eppure esistono perchè il bello di questo mondo è che sia molto vario dove c'è posto per tutti.
“Buono, ottimo, fantastico. Il posto è giusto. Mai sentito un piatto così buono. Delizioso, è quello che cercavo. Ci vorrebbe sotto casa.”. Per non far torto ad alcuno lo dice a tutti. E come dargli torto visto come gusta con golosità ogni nuova ricetta lasciando parlare i commensali che lo circondano. I quali raccontano gli usi e costumi del Paese, le sue lotte e le conquiste raggiunte nel tempo che lui lascia trascorrere facendo sempre onore alla tavola e alla vita del Paese che lo ospita. Che sia ricco o povero, lui riesce sempre a trovare il lato migliore di ogni situazione senza pregiudizi e con sincero interesse.
Lo stesso che comunque si percepisce in tanti viaggiatori curiosi di entrare dentro la vita di una comunità gustando sapori, assaporando gli odori ascoltando i discorsi sul passato, toccando con mano le situazioni che guarda con occhi indulgenti e benevoli.

Onorare la tavola è comunque la cosa che più dà piacere a quelli che ospitano perchè nel cibo c'è tutta la cultura di un Paese, la sua evoluzione ed il suo insegnamento. Sì perchè tutti, anche il più umile ha sempre qualcosa da insegnare portando grande arricchimento a chi ascolta. Saper ascoltare nella vità è molto importante  anche se poi non è detto che uno debba immediatamente mettere a frutto perchè è necessario elaborare le esperienze delle quali si è fatto tesoro da condividere al momento che più si ritiene opportuno in libertà e con piacere. Senza forzature di sorta. In questo caso il non ascoltare diventa impellente se si vuol percorrere la propria strada. Mangiando e bevendo quel che ci pare perchè il nostro organismo respinge naturalmente quello di cui abbiamo in abbondanza.
Vedasi il calo di consumi di parmigiano-reggiano nel territorio d'origine mentre per l'estero è sempre considerato un'eccellenza. A caro prezzo, comunque.

La puntata di questa sera è ambientata in Giappone dove ovviamente si parla del Ramen, piatto d'eccellenza di quel Paese.
Curiosamente dopo la puntata andrà in onda Fischia il Vento presentato da Gad Lerner per cui l'associazione Ramen e Venti di Guerra si può riproporre:
             
                     

martedì 27 gennaio 2015

POSTA DEL CUORE A VISTA TELECAMERA

L'Isola dei Famosi, l'ultimo baluardo del Reality (resiste ancora molto bene il Talent) è sbarcata a Mediaset, ieri sera Lunedì su Canale 5 ( saltata dopo mezz'ora a causa della tempesta tropicale in location Honduras).
Trovo curioso che vi partecipi Catherine Spaak perchè questo è un reality come si suo dire “pacchiano” dove tutti, ma proprio tutti, hanno fatto una brutta figura come quando le star dello schermo e del video sono viste da vicino senza i filtri delle telecamere negli studi ad effetto molto soft per alcuni. Per esempio con Giorgia Meloni passando da un talk all'atro si è notata una grande differenza nello spianare le borse sotto agli occhi che, comunque, al naturale non le fan poi così difetto.


Discorso uguale anche per Carolina Crescentini dove le borse erano molto evidenti nella fiction di ieri sera Max ed Helene in esterni mentre in studio, nelle scene girate in biblioteca, erano sparite. Ma tant'è! Meglio l'immagine levigata.



A parte la forma è proprio nella sostanza che all'Isola saltano all'occhio le brutture del carattere e del comportamento che mettono a dura prova anche l'aplomb e lo stile più consolidato di una star affinato nel tempo.
Catherine Spaak, da come si evince nelle recenti immagini, sembrerebbe essere invecchiata bene. Non come certe attrici, Brigitte Bardot o Anita Ekberg per fare qualche nome che diventando anziane sono diventate irriconoscibili, avendo sicuramente nella vita straviziato e sbevazzato. Conta molto sapersi conservare non tanto con la dieta ma con una vita vissuta consapevolmente facendo delle scelte anche difficili.
La Spaak agli esordi era l'emblema della ragazzina della ragazzina borghese viziata e spocchiosa ma dopo un'intervista in Tv nella quale si raccontava venne fuori come donna matura e di carattere lasciando gli italiani a bocca aperta.

La stessa che poi apriva Brunella Gasperini in suo favore. La Brunella era una sorta di Donna Letizia che curava la Posta Del Cuore di un settimanale femminile (Gioia o Grazia non ricordo bene la testata) ed era seguitissima dalle lettrici perchè molto aperta., ma soprattutto molto pragmatica rispondendo a domande difficili in modo semplice e pratico specie sulle infedeltà, il tema più ricorrente. Fra le lettere ne ricordo una in particolare dove una donna tradita dal marito una volta che lui voleva tornare a casa la lasciava perplessa sul da farsi chiedendo consiglio alla Brunella. “Non so cosa decidere. Ho quattro figli...”
“Decidi alla svelta, riprenditelo immediatamente. Cara lettrice con quattro figli è molto difficile che trovi un altro compagno...”
Poi vabbè aggiungeva due righe di birignao sulle donne che tante volte si devono adeguare anche se non è giusto per far ingoiar la pillola.

Era al passo con i tempi e dunque molto intelligente. Sulla carta.
Sì perchè una volta era stata invitata da Costanzo Show, quando trasmetteva in Rai in Bianco e Nero con Bontà Loro, e da quel momento si è infranto un mito.Infatti, forse per l'emozione e la poca dimestichezza con la telecamera (a quel tempo non c'erano selfie o telecamere amatoriali nelle case, sempre a registrare minuno per minuto ogni mossa dei componenti) la Gasperini aprendo la bocca si mise a tremolare insieme alla dentiera che ballava ballava...in maniera imbarazzante. Una delusione per tante lettrici che la seguivano fino ad arrivare alla disaffezione.

Non sempre il mezzo televisivo rende giustizia ad un intellettuale molto amato o seguito sulla carta, ma la riflessione per me si pone sulla cosiddetta Posta del Cuore, al Direttore o direttamente ad un rubricante: quante di queste lettere e citazioni sono vere o sono false? Solo gli addetti ai lavori possono capire che su questo giro molti ci marciano dentro.
Una marcia in fa, una marcia in fa, una marcia in fa maggior, una marcia del dolor, della figlia del dottor...!


                         Il segreto per combattere le occhiaie.

Quando il riposo non basta a far sparire quei brutti segni neri sotto agli occhi, il problema potrebbe essere l’anemia, cioè una carenza di ferro nel sangue, che ostacola l’ossigenzione della pelle del viso e la rende meno brillante.
Per invertire la tendenza non si deve far altro che mangiare cibi ferrosi come carne rossa, uova e legumi, con l’accorgimento di consumare nello stesso pasto alimenti ricchi di vitamina C, come arance e cavolini di Bruxelles, per facilitarne l’assorbimento.
E’ anche meglio evitare di bere tè perchè il tannino contenuto nella bevanda ostacola la metabolizzazione del ferro.

venerdì 23 gennaio 2015

L'UNIONE EUROPEA VISTA DAI PAESI ARABI

La visita di Angela Merkel a Matteo Renzi  per parlare dell'Europa in concomitanza della morte del Re Abdullah dell'Arabia Saudita considerato un riformatore, mi ha portato a fare una riflessione su vecchi filmati visionati quando era scoppiata la Primavera Araba per documentarmi.

Quello più curioso riguarda il Presidente Habib Bourghiba della Tunisia il quale, negli anni sessanta, ricevendo la visita di Mu'ammar Gheddafi nel suo Paese aveva fatto questo discorso.

https://www.youtube.com/watch?v=ewlxtWy8rlI

Tutti i Tunisini lo hanno sempre onorato perchè era saggio e lungimirante.
In questo video parla degli Europei riconoscendo la loro superiorità tecnologica.
Per questo bisognava trarre insegnamento anche se richiedeva un atteggiamento di sudditanza che Bourghiba voleva mantenere perchè i Paesi Arabi erano troppo indietro.
"Gheddafi fa lo spiritoso, diceva il Presidente, "perchè viene qui a parlare male degli Americani che lo hanno bastonato, e per propormi di fare un'alleanza in quattro e quattr'otto firmando una carta dove mi riconosce come capo.
Un momento stiamo calmi. Io non intendo fare questo perchè noi Arabi se dobbiamo unirci lo dobbiamo fare con cognizione dopo aver riflettuto con l'intento di progredire così come fanno gli Europei i quali stanno cercando di fare l'unione europea.
Noi dobbiamo imparare, andando in Europa per poi tornare nel nostro Paese e mettere in pratica quello che ci è stato insegnato".
Parole più, parole meno questo in sintesi è la traduzione del discorso, diventato storico.
La storia comunque ha poi fatto il suo corso: Gheddafi è stato linciato dal suo popolo mentre Bourghiba è a tutt'oggi un Presidente che tutti ricordano come grande riformatore avendo promosso l'istruzione e concesso libertà alle donne.




CAMERIERA IN PETTORINA E STIVALI FETISH


Una volta era la schiava. Nel Medio Evo era la serva mentre con l'illuminismo del 700 passava a servetta con licenza di darla non solo al padrone. Libera di farseli tutti anche in abbraccio amichevole e fraterno: egaliteé e fraternité.
Nell'800 la classe si divideva in due fra governanti e donne di servizio fino ad arrivare ai giorni nostri con cameriere, filippine e badanti.
Istitutrici, tate e baby sitter sono sempre state una categoria a parte addetta esclusivamente ai bambini, così come le cuoche erano addette alla cucina.

 La cosiddetta collaboratrice domestica da sempre si occupa dei grandi di famiglia anche se alcuni ce l'hanno piccolo o in riposo ormai da tempo con i quali il compito si fa più arduo ma non impossibile. Da arduo ad hard il passo è breve e come per incanto anche il vecchietto diventa arzillo mettendosi a correre dietro alla badante la quale molte volte lo tiene in pugno fino a farsi sposare diventando erede.
Quanti nonnetti sono finiti così in mano alle badanti procaci anche se non sempre giovani? Attenti alla badante dunque perchè una scelta giusta è di grande aiuto.
Le cameriere o comunque le si chiami possono essere gran lavoratrici serie ed instancabili assurgendo al ruolo di preziose ed insostituibili governanti, mentre tutte le altre si dividono in vittime dell'arroganza e dei sorprusi o dominatrici sadiche, dei componenti la famiglia specie se a maggioranza maschile.

Queste ultime due appartengono alla categoria delle preferite sulle quali scaricare frustrazioni o sogni proibiti. Guarda e scarica. Infatti molte volte lui finisce nella stanza del bagno dove la cameriera cattivissima e peretta alla mano, da un aiutino come nel Malata Immagnario di Molière. Ahhhh| Libidine e felicità.
                           
 https://www.youtube.com/watch?v=z1y4vDG23dk


Molti romanzi sono stati scritti su questo tema della cameriera dominatrice la quale a sua volta è diventata autrice di diari molto piccanti che vanno dalle Avventure di Moll Flander al Journal d'Une Femme de Chambre per citare i più famosi delle aletteratura rispettivamente inglese e francese.
Quest'ultimo viene riproposto in film remake  con l'interpretazione di Lea Seydoux che presenterà al Berlinale di quest'anno, dopo aver partecipato l'anno Scorso con Grand Budapest Hotel e in un anno precedente con Adieu à la Reine.

In questo ultimo film Lea Seydoux si cimenta nel ruolo che fu di Jeanne Moreau negli anni sessanta in  Diario di Una Cameriera di Luis Bunuel  (ambientato in quel periodo) che fece molto scalpore per la scena clou dell'attrice in un look della tipica camerierina con pettorina e cresta di pizzo inamidate ma a stivaletto fetish con cui faceva sgolosare a sola in bocca da seduta in salotto il vecchietto di famiglia che poi veniva trovato morto mentre, stivale alla mano stava godendo con libidine e felicità.
Il ruolo è dunque di una cameriera scaltra e furbetta che se li gioca tutti perchè la padrona di casa è una piccola borghese frigida, facendo il bello e il cattivo tempo nella casa per poi finire sposa ad un rozzo poliziotto antisemita che farà di lei una padrona tanto per bene e onestamente frigida.
Insomma tale e quale alla stessa padrona che tanto aveva sbeffeggiata.

PUNTO P DAL RAPPORTO KINSEY


Tutti lo cercavano ma nessuno lo trovava. Era come la Primula Rossa, Finalmente uno scienziato l’ha scovato e tutto orgoglioso l’ha immortalato.

C’era eccome il punto G, altro che balle, era la pura verità. Oddio, pura si fa per dire perché si parla di location fortunata abitualmente frequentata, anche se “non tutte ce l’hanno”. Il Punto G. Infatti di questo punto, formato da un piccolo nocciolo che, se stimolato favorisce il culmine del piacere, ne sono provviste in maggioranza le donne dei Paesi caldi, equatoriali in primis, avendo ampiamente sviluppato i sensi. Più difficile è localizzarlo fra le donne del Nord le quali sono notoriamente sessualmente più fredde. Anche i maschi hanno un punto di riferimento per risvegliare il desiderio che se viene stimolato con abilità, risulta molto più efficace di una scatola di Viagra. E’ il “Punto P”, situato nelle parti basse,al centro fra il lato A e il lato B, con la particolarità di poterlo solleticare solo manualmente se posizionati nella parte posteriore. Insomma lo può fare solo prendendo il partner  alle spalle.

Di lui, il punto P, si era accennato già negli anni ’50 nel rapporto Kinsey, una sorta di manuale del sesso, pubblicato per la prima volta, rimanendo accantonato come difficile tabù. Sdoganati il Punto G e tutto l’apparato di contorno grazie a una fiorente letteratura erotica e informazioni scientifiche sempre più approfondite, anche il Punto P è finalmente “riaffiorato” per risolvere quella problematica che le donne vedono sempre più spesso diffondersi fra la popolazione maschile, a nome défaillance.
Ma, là dove l’uomo non vede, per fortuna la natura provvede con il punto P. Felicità per tutti? Pare di sì, perché a differenza del Punto G, “tutti gli uomini ce l’hanno”. Il Punto P.
Salvo smentite perché il manuale non lo precisa.                  

giovedì 22 gennaio 2015

2015 OSCAR CENTO PER CENTO A CARNE BIANCA.



   IL 2015 con l'assegnazione degli Oscar segnerà una svolta in controtendenza: nessun accenno alla candidatura di attori o autori di colore ma tutti rigorosamente in bianco. 
Gli Oscar ai neri ne sono dati abbastanza con l'anno scorso in 12 Anni Schiavo che, a conti fatti, non ha reso al box office insieme al tanto caldeggiato Butler.
Il problema razziale in America non è più tanto seguito sopratutto perchè viene ambientato ai tempi della Capanna dello Zio Tom e di Via Col Vento. Il tormentone “zi buana” non attacca più né tanto meno le lotte per ii diritti civili di Correva l'Anno 50, tra Martin Luther King e i Fratelli Kennedy.

L'America ne ha abbastanza dei Fratelli Kennedy, delle Sorelle Jaqueline e Lee, dei miti che hanno aperto ad una Nuova Frontiera fino ad arrivare ad un Presidente a nome Obama.
Il quale invece di “portare avanti questo discorso” lo ha chiuso facendo dell'America uno Stato che si fa  'azz... suoi.
Ne ha abbastanza di impicciarsi delle guerre in Medio Oriente in primis.
La Casa Bianca è diventata una sorta di La Valle degli Orti di Michelle, dove coltivare l'orticello di casa nostra con le verdure fresche è diventata una filosofia di vita.
La coppia Presidenziale di Colore ha messo la puzza sotto al naso facendo scelte bio che tanto hanno attecchito fra le star.

Tutte pazze per Obama e lui idem: accolto come il nuovo messia, è diventato superstar. Le feste alla Casa Bianca  si sono susseguite in una girandola di VIP fra le quali Michelle detta il trend con il suo look: non importa se il fondo schiena è a due piazze perchè a svitare sexy ci pensa Obama.





Svita di qui, svita di là il giro di vite lo ha dato alle minoranze che stavano a guardare a bocca aperta non potendo credere che quello lì fosse il loro paladino specie quando in occasione di uccisioni di ragazzini inermi di colore quel Presidente era uscito dicendo ai manifestanti: “Sono uno di voi”. Sì, l'indignato special one.

In realtà lui è sempre stato dalla parte delle Star e dei ricchi del Paese chiamato Stati Uniti perchè uniti e ricchi si vince. Infatti la famiglia Presidenziale si è unita anche agli Oscar in un The Winner Is...Argo!,  il film che esalta il connubio tra cinema e politica.
Piuttosto che  cinema per Obama era meglio piuttosto: più tosto in Politica avrebbe fatto sicuramente meglio. Ma tant'è quel che conta è essere uomini di buona volontà. Infatti è stato rieletto con la supplica di Michelle: “Votatelo perchè è un bravo ragazzo”. Una frase che fa scattare l'emotività come a dei bambini davanti ad una merenda al cioccolato.
Da Premio Nobel per la Pace a Compagno di Merende il passo è stato breve. Le merendine pomeridiane fra gli orti della Casa Bianca sono state tutte un susseguirsi fra bambini festosi in abiti carnevaleschi e bambine della coppia Presidenziale in abiti casual e sguardo annoiato come a dire “ma che ci tocca fa per stare alla Casa Bianca”. Piuttosto che, meglio piuttosto. Appunto.

Punto e Capo A. Fiat e Crysler sono stati un connubio tosto per Obama perchè per il resto non pare averne fatta una giusta.
Infatti la sua popolarità è scesa in picchiata tanto che agli Oscar 2015 non c'è nemmeno l'ombra di un nero. E gli Oscar si sa che fanno tendenza in fatto di costume per cui è stato escluso il film SELMA biopic su Martin Luther King dove a partecipare è anche l'attrice  Ophra Winfrey  la quale era stata candidata all'Oscar lo scorso anno con Butler senza vincerlo.
Forse perchè diventata un filo invadente, tra talk show e cinema è fin troppo presenzialista per cui Hollywood ha preferito darci un taglio con il colore Viola, optando per il cento per cento di carne bianca!
Il nero in America non è un prodotto DOC.

mercoledì 21 gennaio 2015

I BAMBINI IN UN GIOCO AL MASSACRO


  E allora se per questo nemmeno i bianchi del sud Africa sono un “prodotto doc” eppure sono riusciti a sottomettere i nativi relegandoli nell'apartheid sdoganata solo da pochi anni grazie a Nelson Mandela.
L'Africa è diventata terra di conquista perchè ricca di materie prime molto pregiate: fra queste vanno annoverate le miniere di diamanti che hanno scatenato la cupidigia degli Yankee.
Su questa tematica c'è un film molto interessante, Blood Diamond visto recentemente in Tv (interpreti Leonardo Di Caprio e Dijmon Hounsou, il nero del Gladiatore) che illustra molto bene il contesto di guerriglia che si forma intorno alle miniere dove non vengono risparmiati nemmeno i bambini.


 L'abuso dei minori è stato messo in evidenza anche da Papa Francesco nel recente viaggio a Manila perchè è risaputo che in quei Paesi è molto diffuso il turismo sessuale e la mano d'opera dei minori.
In Africa invece i bambini ne subiscono di ogni perchè oltre agli abusi sessuali vengono rapiti per essere addestrati come guerrieri feroci o addirittura come Kamikaze. Un orrore infinito al quale non si sottraggono nemmeno le bambine.





Angelina Jolie ha prodotto un film tra poco in uscita, DIFRET presentato l'anno scorso al Berlinale, che parla di una ragazzina etiope rapita e stuprata da un pretendente non accettato dai genitori la quale si vendica poi uccidendolo, perchè ovviamente la denuncia non avrebbe portato ad alcun esito se non quello di processare lei in quanto donna.
Il Delitto d'onore “è una conquista” di noi italiani ed è stato in vigore fino all'ultimo decennio ma è sempre stato favorevole più per il sesso maschile che femminile perchè le corna all'uomo erano considerate più disonorevoli. Come in Africa dove invece quelle fatte alla donna sono considerate di ordinario menage.

La Jolie è molto sensibile alle violenze e agli stupri sulle donne che segue con la produzione  e regia di films: per questo suo impegno è stata omaggiata da Regine, Duchesse, Capi di Stato e il Papa in persona mentre Hollywood la invita solo sui Red Carpet.
Invece il regista Clint Eastwood con il suo film American Sniper,  storia di un cecchino che ha fatto strage in Iraq, è stato inserito fra i candidati all'Oscar 2015 insieme all'interprete Bradley Cooper. Dei neri non se ne vuol sentir parlare.
E' proprio con i capricci dello star system che Hollywood è entrata nel mito per cui non si smentisce mai.

Clint Eastwood, dopo essere stato un grande attore, si è confermato un regista ruvido e asciutto proprio come i personaggi che l'hanno reso celebre e tanto amato dal pubblico. Il quale invece lo ha clamorosamente fischiato quando si era attivato nel Partito Repubblicano contro Obama inscenando un dibattito con una sedia vuota.
La vittoria per Obama era stata schiacciante anche se poi le ultime primarie lo hanno visto sconfitto dai Repubblicani.
Clint Eastwood aveva comunque ripreso la sua strada di regista dimostrando che questo è il suo mestiere perchè con Gran Torino e Million Dollar Baby aveva fatto centro riuscendo a scuotere per primo  le coscienze sui minori vittime o carnefici di un gioco al massacro. 

PER UNA BATTUTA MI GIOCO IL REGNO

PARTE PRIMA - LE CARATTERISTICHE DI UN PRESIDENTE        

Principalmente deve essere arbitro, dunque non fazioso o di parte.
L'importante che non sia un arbiter elegantiarum pronto a giocarsi il posto per una battuta fulminante, così come la storia della Corte di Inghilterra ci ha tramandato.

 Infatti l'arbiter elegantiarum per eccellenza, quello che poi ha ispirato anche Oscar Wilde nel suo aforismo “Per una Battuta mi gioco il Regno”, è Lord Brummel il quale dettava il trend alla Corte d'Inghilterra dopo aver sfilato per la prima volta con un Tight nero (il mitico pinguino di Posh), poi diventato smoking, distinguendosi fra tutti i damerini colorati e incipriati della nobiltà che si inchinava al Re. Il quale onorava Lord Brummel della sua amicizia.

Ma è bastata una battuta per rompere l'idillio perchè Lord Brummel di fronte alla titubanza e mancanza di polso nel rendere giustizia, lo aveva apostrfato dicendo a voce alta, davanti a tutti: “Byron (il poeta), chi è questo ciccione?”.
Il ciccione era Il Principe di Galles, futuro Re di Inghilterra Giorgio IV il quale mandava in disgrazia il suo più sincero amico.

 PARTE SECONDA-   PER UNA BATTUTA....
Gli Americani non sono venuti.
Tu dici che la vignetta val bene un 'Europa?

Temo che per una vignetta mi giocherò la Francia..


martedì 20 gennaio 2015

MARINE LE PEN A DI MARTEDI'


Un'impressione a caldo. Mi sembra che Massimo D'Alema sia un filo invecchiato.
Parla bene, parla giusto ma come un vecchio esponente di sinistra, quella che si apriva ai flussi migratori perchè "anche noi italiani siamo un popolo di migranti cc. ecc."

Tutti discorsi ormai superati perchè penso che l'Europa abbia raggiunto la saturazione.
Con questo non vuol dire che non si debba continuare a guardare ai Paesi poveri cercando di aiutarli perchè lo si può fare nei loro territori. D'Alema non può parlare politichese sinistrorso ignorando i problemi reali come se fossero di destra.
La Marine Le Pen è più giovane e fin troppo pragmatica anche se forse le manca il supporto tecnico per parlare di finanza come la moneta dell'euro alla quale si attacca in modo semplicistico, ma in questo momento in Francia ci vuole anche una come lei.

Vabbè in Italia c'è Matteo Salvini con la Lega ma la Le Pen ha una storia più solida alle spalle e dunque più intellettuale.
Condivido in pieno la sua tesi sulla cittadinanza che non deve essere automatica per chi nasce in un Paese perchè bisogna aspettare la maggiore età per decidere secondo dei criteri prestabiliti.
Insomma non mi dispiace questa Le Pen anche se non sono d'accordo sul ritorno alla Lira e sull'abolizione del trattato di SCHENGEL perchè credo che l'uno e l'altro siano una grande conquista per l'Europa per cui non si torna indietro.

Basta comunque col buonismo...Dieci milioni di migranti sono decisamente troppi. Non c'è lavoro nemmeno per quelli che che sono già presenti, figuriamoci per quelli futuri. E poi non si può accogliere chiunque indistintamente senza alcun controllo.
Non sono assolutamente d'accordo per la pena di morte perchè l'abolizione è stata anche questa una conquista.
Io credo fermamente che non si debba tornare indietro ma analizzare gli errori per correggerli con nuove regolamentazioni a garantire la sicurezza, perchè sembriamo alla deriva.
Col Mare Nostrum abbiamo fatto ridere tutta l'Europa specie quando si sentiva dire che questi poveretti non avevano intenzione di fermarsi in Italia perchè il loro scopo era quello di emigrare al Nord e in Francia in primis.
La quale alla stazione di Ventimiglia li aspettava al varco rispedendoli in Italia. Suvvia...Per fare certe cose bisogna essere tutti d'accordo.
Del Mare Nostrum all'Europa non poteva fregar di meno. Infatti non si è mai pronunciata su questo punto anche se l'Italia chiedeva insistentemente il supporto.

E bello constatare comunque che il dibattito si sia svolto su un piano civile dove nessuno si è arrabbiato pur rimanendo fermo nelle proprie convinzioni.
Le donne presenti al confronto, il ministro Roberta Pinotti







e l'antropologa Amalia
Signorelli, hanno dato una grande lezione di civiltà in questo senso.

E poi alla fine c'era anche Carlo Rossella che per fortuna non ha detto signore mie...perchè la sapevano più lunga di lui.

domenica 18 gennaio 2015

JESUS CHRIST IN TARALUCCI E VINO





Jesus Christ Superstar, il film musical anni 70 l'avevo visto all'Astra.
Allora era sempre gremito come cinema d'essai nel quale proiettavano film soprattutto amerticani sulla Guerra del Vietnam, sulle rivoluzioni universitarie come Fragole e Sangue e su tutto quanto correlato alla new age ed al motto mettete dei fiori nei vostri cannoni, fate l'amore e non la guerra.
Il musical, così come Acquario era la classica americanata per cui aveva avuto molto successo sprizzando energia e buoni sentimenti di un mondo buono: quello cristiano, Cattolico in primis.

Tanto buono e generoso che alla fine finiva in taralucci e vino con Giuda in prima fila ad intonare, dopo averlo fatto mettere in Croce, Jesus Christ Superstar.
Cosicchè il mondo dei Taralucci è ancora vivo e vegeto a perpetrare la favola del Mulino Bianco, con la farina dei campi di grano un sacco buona.
Jesus Christ Superstar è sbarcato al Teatro Regio di Parma nelle serate 8 e 9 gennaio con un tutto esaurito che ha applaudito con entusiasmo la performance ritrovando sul palco l'interprete originale Ted Neeley invecchiato e ripiegato su se stesso ancora nei panni di Jesus la cui voce da possente ed energica si è un filo in debolita tremolando negli acuti. Ciononostante è stato emozionante rivederlo dal vivo ricordando quel memorabile duetto con la Maddalena (Ivonne Elliman, in questo musical interpretata da Gloria Miele) mentre gli lavava i piedi e lo copriva di unguento accarenzzandolo sul viso con in sottofondo il Giuda (l'attore di colore Carl Anderson) roso nell'animo dalla gelosia che diventava terreno fertile per far germogliare il seme dell'odio e del tradimento. Come a dire che cherchez la femme vale anche per il Vangelo in un mix tra sacro e profano perfettamente assimilato dalla nostra attuale cultura civilizzata.


 Il  musical con la regia di Massimo Romeo Piparo è andato oltre: pur rispettando i testi sacri con i versetti in digitale, ha rappresentato alcuni personaggi in maniera caricaturale, con un Erode (Salvador Axel Torrisi) oscenamente in perizoma a far da capocomico a un gruppo di burattini della commedia dell'arte con Pinocchio in prima fila. Buffoni.
Buffone Erode, sbruffone Ponzio Pilato, Tenebroso il Gran Sacerdote Inquisitore Caifa (Francesco Mastroianni) il tocco di italianità lo hanno completato l'ensemble di cantanti e ballerini con coreografie attuali a scatti e a passi da robot dei video-clips,

Tutti giovani italiani molto bravi, purtroppo a statura piccola e un filo rotondetti fra i quali è stato facile spiccare, galvanizzando la platea, il Giuda di colore interpretato da Feysal Bonciani fiorentino di origini somale, strepitoso mattatore che ha ravvivato lo spettacolo aprendo un happening partendo dal Foyer del Regio mandando il pubblico in delirio con applausi scroscianti.
Spettacolo molto bello ed entusiasmante che comunque curiosamente è uscito in concomitanza dell'attentato in Francia al Charlie Egdo che mette inevitabilmente a confronto l'integralismo religioso Islamico e quello di una innovata Cristianità rivisitata e corretta. O scorretta? Questo è un punto sul quale sarebbe doveroso riflettere, prima che i posteri emettano sentenza. Inappellabile.

sabato 17 gennaio 2015

CASA WINDSOR NELLO SCANDALO

https://www.youtube.com/watch?v=PNgO31HUiFM

Se non fosse per Kate e William che tanta soddisfazione danno alla Regina Elisabetta perchè ad ogni loro apparizione vola il business di prima classe, Casa Windsor sarebbe in procinto di chiudere anche se gli Inglesi amano la famiglia Reale nonostante incida sul bilancio con i vari appannaggi ai suoi membri, mal tollerando comunque scandali di tipo sessuale.
Niente sesso siamo Inglesi. Ebbene sì il sesso è sbirciato dalla serratura ma  viene strombettato ai quattro venti dai tabloid i quali si sbizzarriscono senza che mai Sua Maestà intervenga per smentire perchè sarebbe come avvalorare le notizie.

C'è libertà di stampa e di satira ma comunque fino ad un certo punto perchè ultimamente i Windsor si sono aperti alle querele per tutelare le loro immagini: quella di Kate nuda sul balcone fra tutte perchè la coppia Kate e William sono intoccabili quanto la Regina Elisabetta.
La quale non è mai comunque intervenuta per mettere a tacere voci sulle sue presunte relazioni extra- comiugali sulle quali il principe Filippo ha comunque chiuso un occhio. Contento il marito contenti tutti.
Infatti anche i Tabloid non hanno insistito anche se puntualmente, quando viene alla ribalta il principe Andrea non fanno mancare al pubblico di rimarcare la sua presunta origine illegittima, ovvero di figlio della colpa della Regina Elisabetta con qualche “servitore” del suo staff.
Fisicamente Andrea è quello più dotato fra i figli della Regina sia come stazza che come viso a mascella quadra che fanno pensare ad un robusto mandrillo.


Infatti non si è mai fatto mancare nulla tanto da chiudere un occhio anche su quelle della scandalosa consorte Sarah Fergusson. Contento lui contenti tutti? La Regina no, per cui Sarah è stata bandita da Corte: di mandrillo ce n'è uno mentre Sarah è nessuno. Lo dice lei, la Regina, perchè Sarah ha continuato a vedersi col marito facendo famiglia sempre unita sicuri entrambi che la Regina prima o poi perdonerà.
L'occasione è arrivata puntuale quando uno scandalo ha colpito in pieno il Principe Andrea facendo di lui oltre che infaticabile mandrillo anche pedofilo avendo abusato tanti anni fa di una minorenne, tale Virginia Roberts la quale ha rivelato solo ora alla stampa di essere stata usata come schiava per incontri sessuali con il principe tramite il finanziere e socio in affari Jeffrey Epstein incriminato in seguito per adescamento. Episodio che aveva costretto il principe a chiudere l'imbarazzante amicizia.
Sarà vero sarà falso sarà perchè ti amo, fatto sta che Sarah Ferguson è scesa in campo per difendere il marito sperando finalmente nella grazia.




Sua Grazia la Regina Elisabetta si è trincerata come al solito in un silenzio regale in attesa che passi la bufera.  Poi deciderà. Ma c'è chi già scommette sul suo ritorno a Casa Windsor mentre su Virginia Roberts calerà il sipario come bugiarda seriale avendo tirato in ballo anche Bill Clinton.
Anche qui sarà vero sarà falso...
Sarà che questa ragazzina tra l'altro dallo sguardo fin troppo dolce e gentile possa essere stata manipolata a piacimento da rozzi e volgari puttanieri che scambiano una minorenne per una prostituta facendoli esultare: “Abbiamo una Banca!” Con relativo Bancomat?
E' un dejavue infinito, diciamolo.


 Ieri una marocchina, oggi una ragazzina, domani è un altro giorno si vedrà. Avanti così, senza alcuna vergogna.

venerdì 16 gennaio 2015

DUCHESSA DI CAMBRIDGE IN BRICOLAGE



La duchesse salue les enfants présents à la Barlby Primary School de Londres










La Duchessa di Cambridge è radiosa. Così recita la didascalia di Galà France per presentare Kate in visita ad una scuola d'arte per bambini dove ovviamente per prima cosa si insegna il bricolage.
Lo stesso bricolage che deve avere ispirato la stilista di Kate perchè su un tubino total black ha aggiunto un décor con tessuto Chanel a completare il bordino dell'orlo e come intarsi in due tasche. Il tutto completato da una pochette che la dice lunga sull'insieme della mises alquanto “pochette.

Terribile. Questi accostamenti erano molto in voga negli anni 70 il decennio che ha visto il trionfo della passamanerie riportata in auge dalla Maison Chanel a decorare tessuti a trama larga e sciolta intrecciati in vari colori.
Il tessuto Chanel confezionato come décor non si era mai visto su una prin cipessa o star, questo va detto, ma pur riconoscendone l'originalità l'idea è comunque sorpassata per l'inevitabile effetto dello stile patchwork o burlesco da commedia dell'arte con Arlecchino in primis.


Vestirsi a tema non è comunque nuovo per Kate perchè in occasione della sua visita in America sia lei che William avevano indossato un cappello da Cow Boy.

 Ma quello che resta indimenticato è il cappellino rosso a cresta di gallina per omaggiare la bandiera canadese che Kate aveva indossato in occasione della visita in quel Paese, purtroppo accogliendo solo fischi. Giustamente. Così non insistiamo nel riproporlo. Ma ci basta l'ultima del Bricolage.

mercoledì 14 gennaio 2015

NAPOLITANO CHIUDE IL SUO MANDATO

Giorgio Napolitano ha chiuso con il suo mandato (svolto con autorevolezza e orgoglio italiano). A causa dell'età ha detto ma sicuramente si è amareggiato.
Prima hanno tanto insistito per farlo rimanere e poi lo hanno mandato al processo.Non meritava un simile trattamento.




Le mie preferenze ora vanno a:

PIER LUIGI BERSANI perchè politico equilibrato e di buon senso che ha portato il PD al Governo.

MASSIMO D'ALEMA perchè ha da sempre fatto politica con passione, lucidità e polso.

ROMANO PRODI perchè teorico della politica molto competente (Indimenticato il faccia a faccia con Silvio Berlusconi nel quale lo ha vinto con la forza delle sue argomentazioni mentre berlusconi a domanda rispondeva dando i numeri in  percentuale sul suo operato)

SILVIO BERLUSCONI NO perchè l'Italia non può essere orgogliosa di un Presidente che non ha mai risolto il conflitto di interesse, che passerà alla storia come sultano del bunga bunga,  al quale aggiungere anche il fatto di essere stato condannato.
WALTER VELTRONI NO perchè col buonismo peloso del Mal D'Africa non si va lontano. Anzi, vengono quà ancora più numerosi.

DONNE NO perchè non ci sono in Politica delle rappresentanti autorevoli (nel senso di esperte in politica ma solo nel settore manageriale o dell'insegnamento e, dopo l'esperienza Fornero non è il caso di insistere)
Laura Boldrini è troppo buonista pelosa come Veltroni. Idem con patate.

ANNA FINOCCHIARO No perchè si è dimostrata esperta solo a demonizzare Berlusconi senza mai prospettare soluzioni alternative.

ROSY BINDI NO perchè ha cercato di spaccare il PD.


martedì 13 gennaio 2015

CON LA FAME SCATTA LA RIVOLUZIONE





http://video.corriere.it/renzi-foto-leader-parigi-davano-gomitate-stare-davanti/ad8d6876-9c31-11e4-96e6-24b467c58d7f


 La rivoluzione studentesca del '68 è partita da Parigi per poi espandersi in tutta Europa, Parma compresa dove gli studenti avevano occupato le Università facendo bivacco anche di notte.
“Voi siete qui solo a far casino” li ammoniva il prof. Pier Paolo Puglisi Docente di Fisica “perchè quando tutto finisce andate a casa a mangiare un bel piatto di tortelli della vostra mamma”.
Come a dire che a pancia piena non si fanno rivoluzioni serie.
Infatti l'ultima che ha scosso il mondo, la Primavera Araba o del Gelsomino, era scoppiata in Tunisia proprio in questi giorni di gennaio a causa della forte crisi di lavoro dei giovani (che tra l'altro non potevano pagarsi gli studi così come fanno tanti studenti di tutto il mondo) e della mancanza di cibo, del quale sono carenti la maggior parte della popolazione africana e medio-orientale.

E' curioso dunque che le cellule terroriste si siano radicate in Francia, un Paese molto generoso con gli immigrati specie quelli dei Paesi Colonialisti come Algeria e Tunisia.
Le famiglie infatti sono molto tutelate con assegni famigliari e sussidi ai disoccupati continuando ad aiutarli nei loro Paesi d'origine.
In Tunisia per esempio i lavoratori che hanno operato con i Francesi hanno diritto alle spese sanitarie e ad una pensione.
Per questo si spiega che al Corteo del “Je suis Charlie” fossero presenti tanti mussulmani con famiglie al seguito, perchè in Francia stanno bene e non si sognano di tornare ai loro Paesi, pur volendo mantenere la loro cultura e tradizioni.


Il problema sono i giovani, ribelli scoppiettanti fino a diventare estremisti perchè si sentono emarginati stante la crisi globale che ha penalizzato tutti, loro comunque in primis. 

Molti di questi avendo anche studiato sentono più forte l'umiliazione del declassamento ed emarginazione sentendosi motivati a delinquere per affermarsi ed imporsi. Gli sbarchi selvaggi e senza limitazioni non aiutano certo a risolvere il problema di saturazione.
Inutile negarlo che ormai sono in troppi a sbarcare in Italia e che dietro l'immigrazione ci sia un grosso business gestito dalle mafie di vari Paesi attivate in sinergia.


L'Expo' 2015 pertanto dovrebbe essere un'occasione per trattare la distribuzione del cibo globalmente, sperando che non si riduca ad una colossale abbuffata come si verifica di solito in questi eventi con la calata in massa di visitatori e di scambi import-export fra i Potenti, in modo che tutti possano avere come si suol dire la pancia piena andando a dormire tranquillamente senza pensare di alzarsi la mattina per andare a far danno.
                 
                 

lunedì 12 gennaio 2015

IL, DIAVOLO NON VESTE PRADA

Quando si dice Cialtroneria mediatica.
 Fotoshop imbarazzanti, fotomontaggi e quant'altro ormai fanno parte dell'informazione mediatica che si diverte a giocare con i vari personaggi della cronaca.

Per esempio la terroristra ricercata Hayat Boumeddienne ha, a caso (o forse no),  le sembianze di una nota attrice francese (Lea Seydoux che ha lavorato con registi tunisini e attori algerini)dalla quale sembra separata alla nascita.









A prendere le distanze e fugare ogni dubbio è apparsa Lea Seydoux in persona facendo il suo Je suis Charlie.
Chi non salta terrorista e'...

L'attrice è testimonial anche dello spot  Candy Prada, che evidentemente non veste il Diavolo. In questo caso la diavolessa terrorista.








giovedì 8 gennaio 2015

UN ANNO TRA SACRO E PROFANO tra TERRORISMO E SATIRA

INTEGRALISMO CATTOLICO 25 GIUGNO 2014

Dario Fo’ a Rai Uno ha recitato un lungo monologo su Francesco Giullare di Dio (con ospite Mika) che ha presentato alla sua maniera di Mistero Buffo, saltellando, gesticolando, intercalando il discordo con frasi latino-dialettali affabulando tra la Chiesa del Papa e il convento dei frati poveri che si affidano alla divina provvidenza, perché il Signore pensa a tutte le sue creature della terra.
Ci pensa ma le lascia fare, cosicchè l’umanità si trova a pasticciare fra brutture e bassezze elevandosi qualche volta a livelli più alti anche se in questo caso formano sempre una minoranza.
Il male prevale sul mondo governato da ingiustizie con dislivelli sociali dove i ricchi sono sempre più ricchi ed i poveri sempre più poveri. Poco male, a tutto c’è rimedio: basta un sorriso ed un’ode al Signore che tutto intorno si illumina di immenso.
La Chiesa deve ritrovare il suo sorriso? Quello di Chiara faceva da testimonial nel primo film su S.Francesco girato negli anni 50 nei quali l’attrice Dolores Hart lo faceva brillare insieme a quello dello sguardo di un blu intenso affacciandosi al balcone per gridare il nome Francesco come fosse Giulietta con il suo Romeo.
L’amore spirituale e l’amore carnale sono rappresentati da queste coppie immortali che in un incrocio fra sacro e profano sono alla base della nostra cultura religiosa e laica.
Ma la Chiesa ha perso il sorriso che Papa Francesco cerca di riportare infrangendo le regole del cerimoniale liturgico, litanie comprese, per rivolgersi alle minoranze, alle diversità e agli ultimi fra i quali è stata relegata anche la Madonna alla quale invece hanno sempre dimostrato devozione Papa Giovanni e Papa Wojtyla da Bergoglio entrambi nominati Santi.
Non so se l’avete notato ma Bergoglio parla poco della Madonna, madre di Cristo e madre di tutti gli uomini secondo la nostra cultura: Cattolica, non Francescana per la quale il divino si trova dentro ad ogni creatura avvicinandosi  curiosamente a quella animista dei Paesi Africani.
Se i Francescani si avvicinano agli animisti, i Cattolici si contrappongo agli Islamici con una guerra iniziata con le Crociate che ai giorni nostri non è stata ancora messa la parola fine.

Eppure la Chiesa Cattolica per cambiare dovrebbe dare un’occhiata, non parliamo di ispirazione perché sarebbe troppo,  all’Islam.
La Chiesa Cattolica più che di un sorriso ha bisogno di ritrovare la sua integrità di quando era stata fondata con una rivisitazione e innovazione del Vecchio Testamento prima di fondersi con le varie culture barbare, quelle celtiche in primis dando origine al periodo oscurantista del Medio Evo mentre in Medio Oriente rifioriva la cultura Islamica coltivando le arti e le scienze.
Non c’è bisogno che si spogli dei suoi beni per darli ai poveri perché perderebbe anche potere ma dovrebbe insistere sull’apostolato per far assimilare le parole del Vangelo nel rispetto dei precetti della Chiesa.
La Chiesa ha bisogno di apostoli convinti e motivati che vadano oltre i preti a dir Messa con l’omelia sul leggìo e la politica in testa, con i preti che scalpitano per l’addio al celibato dopo anni di convivenze con Perpetue e mordi e fuggi con le “piedonne” sempre numerose a circondare intorno tutto quanto è in divisa, abito talare in primis.
La Chiesa ha bisogno di purezza per attirar fedeli, purezza di spirito e di intenti dando il buon esempio per infondere speranza di una vita migliore dopo la morte che si chiami Paradiso per compensare dalle sofferenze le vittime o premiare gli uomini giusti.
La Chiesa ha bisogno di far ritrovare ai propri fedeli il Timor di Dio e della Giustizia Divina che mandi all’Inferno i crudeli e malvagi.    
                            

                RISPETTO PER LE RELIGIONI 14 APRILE 2014

La Pasqua imminente e i vari film e telefilm biblici ci portano inevitabilmente a riflettere sulle religioni monoteiste suddivise in quelle cristiane, ebraiche e mussulmane. Tutte comunque con il solo intento di adorare un solo Dio.
Non intendo assoluta
mente dare lezioni su questo tema perché c’è  già Papa Francesco a farlo benissimo, ma solo sottolineare l’importanza del rispetto di tutte le religioni non solo monoteiste.
E con questo anche il rispetto delle tradizioni che si portano avanti con rituali sacri (funzioni nei Templi o nelle Chiese) accompagnati da feste che spesso si consumano in tavola con banchetti festosi in un mix tra sacro e profano che si protrae da secoli e millenni.

Tra questi rituali c’è anche la macellazione degli agnelli e montoni che per i mussulmani rappresentano un rituale sacro. Quindi da rispettare in assoluto anche se per noi occidentali c’è libera scelta di fare la Pasqua senza mangiare l’Agnello. E’ triste ma c’è chi lo fa per libera scelta.
Libera senza doverla imporre come fosse una pratica assassina.
L’Agnello no e il bastoncino Findus sì? ? E che dire allora delle vacche indiane intoccabili anche se la popolazione muore di fame? Ma anche questa è la loro religione e va rispettata Suvvia, siamo adulti e un po’ di buon senso non guasterebbe.

Quel non senso che comunque caratterizza certe battaglie portate avanti anche da dive di fama mondiale come Brigitte Bardot la quale, a fine carriera stante la non più giovane età non potendo continuare come sex symbol, si è riciclata con la campagna animalista iniziando dalla foca. Viva lo foca! E salva la fica che così ha trovato lavoro.
Proprio Brigitte che, se era deliziosa da giovane, invecchiando è diventata razzista riversando un grande odio verso i mussulmani proprio perché macellano agnelli arrivando a sostenere che “prima sgozzano loro e poi toccherà a noi”. Se questo non è razzismo, molto assomiglia.
La solita paura del diverso. I soliti sospetti. La solita Brigitte.
 Ma Bebé è sempre bebé specie se viene ammantata dalla politica a proteggere le sue tesi aggressive e violente.

Proprio lei Brigitte che quando era nel pieno successo aveva interpretato un film Babette Va à la Guerre con Jaques Charrier indossando un giubbino con collo e polsini di pelle di montone come si evince dalla foto!
Tra l’altro particolare non trascurabile, dopo essersi invaghita e aver sposato il partner Jacques Charrier ed aver partorito un figlio, ha divorziato subito dopo lasciando il piccolo al padre.
Un cucciolo abbandonato per proseguire la carriera alla faccia di Charrier, continunando nella girandola di amori tra amanti e nuovi mariti fino ad approdare ai cuccioli di foca dei quali si è presa cura insieme a tutti gli altri animali che difende strenuamente.
Del figlio biologico e legittimo invece sembra aver perso la memoria avendo dimenticato che esistesse da quando era un cucciolo dolce.
 Poverino che tenero, con una mamma così voltagabbana!
                   
                         
    STUDIARE DA CHECCO (18 MARZO 2014)
Intravisto con un flash il prof. grassone alla Cattolica mentre presentava Checcho Zalone come campione di belle speranze settore comicità per dare lezione ai giovani che si affacciano alla vita con un Io Speriamo che me La Cavo. 
Di Checco Zalone ho trovato appunti scritti in occasione dell'uscita nelle sale del film Che Bella Giornata.
Anche se in sala era tutto esaurito io non credo assolutamente che questo film abbia superato Avatar negli incassi. Questi numeri non sono attendibili e non so proprio chi li dia.

Il film comunque è carino perchè l'idea è originale come co-produzione terronica-musulmana anche se poi tra il pubblico c'erano solo italiani. Checco Zalone è un vero mattatore molto bravo e convincente.Geniale direi perchè la sua è una comicità nuova molto personale non assomigliando a nessun'altra.
L'Italia del sud ne esce molto bene, pur con tutti i difetti dei terroni come le esagerazioni dei festeggiamenti e delle parentopoli con le mani in pasta. Insomma uno spaccato molto realistico che comunque suscita simpatia. Ma si ride in maniera contenuta. Perchè non c'è volgarità? Quello sarebbe il meno perchè il filo conduttore terrorismo in sottofondo non strappa certo applausi.


I musulmani non ne escono bene perchè vanno fino in fondo al loro piano nonostante l'accoglienza calda e generosa dei familiari di Checco, terroni. Coglioni è il caso di dirlo ma in senso buono perchè effettivamente la loro è una terra generosa e solare che si è prodigata ad accogliere gli immigrati con tanta solidarietà.
Fin troppo, da come si evince nel film perchè alla fine anche se la ragazza marocchina scambia la valigia con la bomba perchè non vuol far del male a Checco ingenuamente innamorato perso, non è assolta perchè l'ordigno scoppia ugualmente in un trullo un istante prima che entrassero due giovani per far l'amore.
Insomma il tema è pesante, ma Zalone lo tratta con leggerezza anche se fino ad un certo punto perchè i musulmani li sbeffeggia eccome presentandoli con lo stereotipo dei terroristi così come noi italiani in America, che veniamo visti sempre come mafiosi.

Una battuta? "Vieni Farah che ti faccio conoscere il nostro Bel Paese. Tu studi? Non serve un cazzo..." dice Checco alla musulmana per aprirla al mondo dei faccendieri di Io conosco il tale, un mio cugino sta nella finanza, un altro nei carabinieri, una mia amica è figlia della perpetua che conosce Monsignore...
Capirai, questo lo racconta ai musulmani che in queste cose la sanno più lunga di noi perchè nei loro paesi a regime dittaoriale la corruzione è pratica normale.
E poi un'altra cosa che ho notato è quella in cui la musulmana si meraviglia per la festa di battesimo giù al sud dove si sta a tavola per ore intere ballando e cantando uscendone con la frase: "Questi son pazzi".
Capirai proprio loro che per far la festa della circoncisione dei bambinetti non solo fanno festa ma inscenano perfino processioni col festaggiato in prima fila al quale poi a casa scattano fotografie al pisellino con intorno amici amichette e sorelline a fare festa.

Insomma la musulmana è rappresentata con la puzza sotto al naso come una sorta di principessa misteriosa dove l'ambiguità è vista con spirito tollerante perchè l'azione di vendetta messa in atto è paragonata alla resistenza per i torti subiti dalla sua famiglia da parte dei nostri soldati in missione di pace.
Battuta finale, Checco dice al padre:"Bravo papà che fai onore all'Italia perchè vai a combattere (come soldato in Iraq)".
"A combattere...?" dice il padre "...no, a uccidere"
Da morir dal ridere, questo film."
La curiosità consiste nel fatto che, dopo aver illuso la protagonista mussulmana Nabila Akkahi di essere diventata una star della TV perchè invitata da un salotto all'altro dei pomeriggi da te e caffè delle signore conduttrici anche per presentare il secondo film Lezione di Cioccolato, è scomparsa dalla circolazione. 
Chi l'ha vista più? 
Evidentemente aveva studiato da Checco Zalone e le sue torte al cioccolato. 
Più che ridere fan cagare.