sabato 31 ottobre 2020

SE MI LASCI RIVOGLIO TUTTO

  Certo è che il magnate di origini iraniane Hormoz Vasfi deve essere stato un bell'ingenuo:  come poteva pensare che una Bonas come Sara Croce che tra l'altro era famosa per “Avanti un Altro” potesse fermarsi a pomiciare sempre con lui. C'era una scenetta molto divertente su una coppia tipo lei molto bella e svaporata e lui piccoletto e straricco interpretato da Carlo Buccirosso nello spot su un telefonino quando dice prima di comprare: “Voglio qualcosa al top . Top come lei!” concludendo con aria trionfante di fronte alla sua gioia nel ricevere il cadeau: “E' pazza di me!”. Non ha colto l'ironia evidentemente il magnate di questa coppia tipo perchè il fidanzamento con Sara Croce l'aveva preso sul serio coprendola d'oro e di carte di credito da cima a fondo proprio perchè era una top bona assai ignorando, un uomo di mondo come lui, che di coppie così assortite c'è pieno il mondo.

Infatti shembra anche la trama di un film “Ti va di pagare?” in lista su Rai Play con Amelie Tatou la quale dopo essersi fidanzata con un uomo facoltoso si è fatta beccare in compagnia di un cameriere dell'Hotel, Gad Elmaleh (ex di Charlotte di Monaco)  facendo ingelosire il magnate che svelto svelto le magna le carte di credito i vestiti e i gioielli sfilandole anche l'anello di fidanzamento per lasciarla in mutande così come l'aveva conosciuta. 


Ecco, l'anello di fidanzamento e' un oggetto che va restituito così come è giusto rimborsate le spese della cerimonia di un matrimonio se questo dovesse saltare per colpa di uno dei due ma non è di certo il caso di Sara con Hormoz perchè al fatidico sì lui non ci aveva pensato essendo recidivo con tante altre modelle e attrici con le quali si era “fidanzato”in serie. Furbetto! Mica tanto perchè regali e regalini Sara se li è tenuti per sè e marameo che glieli dà. Non funziona così.

Gliel'ha data? E allora, dopo che lei l'ha lasciato per un altro, lui rivuole indietro  regali regalini e soldi sganciati per la cifra di un milione di euro? C'è chi dice no. Certo è che tutte le fidanzate di qualche magnate sparse per il mondo ora sono in stato di allerta perchè sembra essersi sovvertito quell'ordine delle cose di conoscenza universale "del magna te che magno anch'io" che da sempre per tacito accordo ha funzionato benissimo per cui non resta loro che vedere gli sviluppi di questa comica vicenda se non fosse che di mezzo  ci sia una querela da parte di lei per stalking facendo fin da ora tifo per Sara così come tutti i suoi fans affezionati. I quali sicuramente sperano di rivederla tornare in Tv  con Avanti un  Altro. A Mediaset gli andrà di pagare?


venerdì 30 ottobre 2020

SE MI LASCI MI RIDAI TUTTO.

 Certo è che il magnate di origini iraniane Hormoz Vasfi deve essere stato un bell'ingenuo:  come poteva pensare che una Bonas come Sara Croce che tra l'altro era famosa per “Avanti un Altro” potesse fermarsi a pomiciare sempre con lui. C'era una scenetta molto divertente su una coppia tipo lei molto bella e svaporata e lui piccoletto e straricco interpretato da Carlo Buccirosso nello spot su un telefonino quando dice prima di comprare: “Voglio qualcosa al top . Top come lei!” concludendo con aria trionfante di fronte alla sua gioia nel ricevere il cadeau: “E' pazza di me!”. Non ha colto l'ironia evidentemente il magnate di questa coppia tipo perchè il fidanzamento con Sara Croce l'aveva preso sul serio coprendola d'oro e di carte di credito da cima a fondo proprio perchè era una top bona assai ignorando, un uomo di mondo come lui, che di coppie così assortite c'è pieno il mondo.

Infatti shembra anche la trama di un film “Ti va di pagare?” in lista su Rai Play con Amelie Tatou la quale dopo essersi fidanzata con un uomo facoltoso si è fatta beccare in compagnia di un cameriere dell'Hotel, Gad Elmaleh (ex di Charlotte di Monaco)  facendo ingelosire il magnate che svelto svelto le magna le carte di credito i vestiti e i gioielli sfilandole anche l'anello di fidanzamento per lasciarla in mutande così come l'aveva conosciuta. 


Ecco, l'anello di fidanzamento e' un oggetto che va restituito così come è giusto rimborsate le spese della cerimonia di un matrimonio se questo dovesse saltare per colpa di uno dei due ma non è di certo il caso di Sara con Hormoz perchè al fatidico sì lui non ci aveva pensato essendo recidivo con tante altre modelle e attrici con le quali si era “fidanzato”in serie. Furbetto! Mica tanto perchè regali e regalini Sara se li è tenuti per sè e marameo che glieli dà. Non funziona così.

Gliel'ha data? E allora, dopo che lei l'ha lasciato per un altro, lui rivuole indietro  regali regalini e soldi sganciati per la cifra di un milione di euro? C'è chi dice no. Certo è che tutte le fidanzate di qualche magnate sparse per il mondo ora sono in stato di allerta perchè sembra essersi sovvertito quell'ordine delle cose di conoscenza universale "del magna te che magno anch'io" che da sempre per tacito accordo ha funzionato benissimo per cui non resta loro che vedere gli sviluppi di questa comica vicenda se non fosse che di mezzo  ci sia una querela da parte di lei per stalking facendo fin da ora tifo per Sara così come tutti i suoi fans affezionati. I quali sicuramente sperano di rivederla tornare in Tv  con Avanti un  Altro. A Mediaset gli andrà di pagare?


giovedì 29 ottobre 2020

PANDEMIA SECONDA ONDATA: TAGLI DOLOROSI MA NECESSARI

 Durante la prima ondata del Covid 19 il Governo aveva varato una serie di Decreti andando di pari passo con l'avanzare della pandemia per contenere il contagio. Dopo le prime proteste gli italiani di fronte alla sfilata della bare a Bergamo si sono ammutoliti rendendosi conto del dramma che li faceva accettare il lockdown seguendo le direttive con disciplina fino a raggiungere il traguardo del virus in pausa pranzo. E pausa vacanze dove tanti si sono scatenati formando assembramenti in discoteche movide e carnai al mare. L'Italia era comunque presa a modello da tutti gli altri Paesi per la strategia vincente del Governo ed in primis del premier Giuseppe Conte il quale non disdegnava di tuffarsi, in un bagno di folla ovviamente, ma rigorosamente con mascherina in qualche cinema all'aperto dove veniva immortalato seduto con Olivia Paladino in mezzo ai giovani seduti sull'erba, potendoselo permettere perchè allora non si registravano contagi. E così è stato fin quasi alla fine di settembre quando cinema teatri concerti e spettacoli vari erano ancora all'aperto rispettando il protocollo governativo: disinfezione mani, mascherina e distanziamento.


La cultura all'aperto ci stava alla grande mentre al chiuso è tutta un'altra musica perchè restare seduti per ore l'uno accanto all'altro in distanziamento c'è sempre qualcuno con il classico colpo di tosse a rischio contagio.

Non è certo per questo che nella seconda ondata in corso sono state emesse le prime restrizioni chiudendo piscine palestre di giorno e cinema teatri bar e ristorante nelle ore notturne per evitare assembramenti con il solito rito degli apericena movide e cene al lume di candela dopo lo spettacolo avendo operato secondo una logica di scelta nel taglio delle attività non ritenute strettamente necessarie per vivere e anche perchè questi rituali di sbevazzamento sono risultate fonti di contagio alle quali aggiungere discoteche e gruppi musicali in bingo bongo che sono la passione di tanti giovani in erba.

Gli attori e maestranze sono insorti compatti sentendosi offesi nell'entrare nella categoria del superfluo proprio loro che sono il contagio dell'intellighentia anche se comunque in India (con diversi miliardi di abitanti) gli attori continuano a far parte degli ultimi in classifica nella suddivisione delle caste insieme a saltimbanchi e giocolieri. Sarebbe il caso dunque darsi una sgasata scendendo dal pero dell'Olimpo dove sono stati assurti dalla cultura occidentale, un tributo in atto da pochi decenni perchè da sempre per secoli e millenni i commedianti venivano “osannati” col tiro di frutta e ortaggi quando si dissentiva al posto degli educati applausi di rito dei giorni nostri dove bisogna stare attenti nel contestare perchè ti puoi beccare pure una querela come si è visto con Erdogan, Presidente della Turchia, che di fronte a una vignetta imbarazzante è passato a vie legali.

Di fronte ai numeri di contagio sempre più incalzanti che cosa doveva dire Conte: andate e moltiplicatelo oppure passare alle vie di fatto mettendo in restrizione attività necessarie come fabbriche, 

botteghe,negozi?Tranquilli che ci arriveremo nel prossimo giro di vite a ristabilire l'incubo del secondo lockdown. O forse no se questa prima serie di chiusure saranno rispettate nella consapevolezza o anche no, perchè o così o pomì,  che sono necessarie per contenere la pandemia. Ci vuole fiducia verso il Governo ed il premier Giuseppe Conte al quale non si può certo imputare di non essere stato sempre molto attento e presente nella prima ondata riuscendo a portare il Paese a buoni risultati che hanno ricevuto encomio da tutto il mondo.

Perchè contestarlo ora con guerriglie urbane da paura? Squadra che vince non si cambia. Sgommare sgommare ...e la sera state in casa perchè per la cultura ad alimentare l'anima ci sono libri, computers Tv. E al Sabato sera la Grande Festa con la pizza e i piatti dei ristoranti da asporto.

Un bel taglio bisognerebbe farlo anche ai virogoli che sono ritornati in scena per dire e contraddire contraddicendosi tanto per dire mettendo tutti in confusione in un contagio infinito come quello che hanno nella loro testa confermato dall'ultimo di una fonte “autorevole” come Ilaria Capua la quale sempre col sorrisino vezzoso, dopo averci gettone dopo gettone in Tv illuminati sullo sciame del virus inseguendo il grafico degli spostamenti, ha formulato le parole: “...il vaccino forse non sarà sufficiente per cui non ci resta che sperare nella immunità di gregge”. Beee!!!

Poteva bastare, invece si è pronunciata anche su Trump per dare un contributo alla campagna elettorale e demolire la sua guarigione dal virus affermando che la potente cura durerà fino a gennaio.

Intanto con questo colpo di teatro il grande attore Donald convincerà gli americani riconquistando la Casa Bianca e se il virus tornerà almeno piangerà sulla poltrona della stanza ovale. Come dire meglio piangere su una Rolls Royce che su una 500. Anche se rinata elettrica?  

Vabbeeeee! Allora sempre meglio piangere su una elettrica che a metano. E' tutta una ruota che gira per cui non ci resta che sperare nella buona fortuna degli aiuti in money. Il resto è virus e prepariamoci ad affrontarlo con il secondo lockdown così nel mal comune mezzo gaudio. Sì a cantare sui balconi. Se non è teatro questo...


mercoledì 28 ottobre 2020

ALBERTO ANGELA STASERA IN REPLICA CON MARIE ANTOINETTE


 https://ritaguandalini.blogspot.com/2019/10/alberto-angela-e-il-record-di-ascolti.html








Vieni…spalanca le mie porte…Sospirami il tuo desiderio,

aprimi le più segrete stanze,solo tu hai la chiave.

Spogliami, denudami, approfitta della mia anima, trasportami nel

Tuo mondo di peccati…di desideri…Scova nelle mie viscere, fammi tua…






martedì 27 ottobre 2020

DE FILIPPI E COSTANZO il RACCONTO DELLA EX

Maria De Filippi è detta La Sanguinaria e quando parla sembra sempre all'altezza di questo titolo perchè non ha mai nulla di romantico, di poetico nel raccontarsi.


Una volta aveva interrotto Vittorio Sgarbi in Tv nelle sue esternazioni sulle raccomandazioni eccellenti mettendosi in fila nella categoria motivando il fatto che faceva sesso con Maurizio. Parole più o meno in diretta comunque. Da Mara Venier domenica scorsa ha approfondito il suo rapporto con Maurizio raccontando un episodio nel quale entrambi quando erano amanti erano stati scoperti mentre tubavano al telefono dall'allora moglie di lui Marta Flavi. La quale aveva subito chiesto la separazione  per non vedere mai più Maurizio tanto che lui in occasione di un'intervista poco cavallerescamente  l'aveva persino disconosciuta pubblicamente.



Marta Flavi comunque di rimando in un'altra intervista concessa al settimanale Nuovo (i VIP dialogano o così o tramite avvocati) ha avuto parole gentili per Maurizio Costanzo dicendo che per lei fosse stato come un padre. Poi la stoccata verso la De Filippi che ringraziava di averglielo portato via evidentemente essendosi rifatta una vita più felice ed appagante anche senza programmi in Tv.Vabbè sono baruffe che lasciano il tempo che trovano perchè  Maria De Filippi e Maurizio da molti anni sono una coppia felicemente sposata. A modo loro, comunque con un loro equilibrio, letti separati con rispetto dei rispettivi spazi, vita vissuta separatamente in Tv niente uscite per una pizza, niente vita mondana ma tante belle copertine sui settimanali rosa. 

 

 I quali a volte si scatenano per rivelare un  loro segreto palesando che fra i due ci sia anche qualche scappatella da parte di Maria con qualche amica.Che sarà mai! Sarà quel che sarà ma potrebbe essere come quelle due coppie che si trovavan la domenica e nel pomeriggio dopo pranzo quando i mariti si mettevano a guardare il calcio in Tv le mogli se la squagliavano in discoteca per divertirsi un po'. 

Vabbè mettiamola così, quel che è certo è che la verità sia quella che loro ci raccontano con tanto sesso amore e lavoro da guadagnare un sacco. Perchè no? Infatti per citare Kim Kardashian “facevo credere di esser ricca tanto da esserlo diventata davvero” questa formula  può benissimo applicarsi anche a Maria De Filippi. Chi può mettere in dubbio che non la sia diventata?Quel che è certo è che il segreto della loro felicità stia nella affettuosa complicità a renderli così speciali. 



venerdì 23 ottobre 2020

L'AMORE SAFFICO A NUDO

Alla festa del Cinema di Roma si è messo in mostra un film sull'amore saffico in un passato di un tempo che fu che nel contesto è indicato nell'ottocento.Dopo il grande successo del Ritratto di Ragazza in Fiamme c'era da aspettarsi questo nuovo filone in costume fra arti e mestieri in campo femminile dove si coniuga l'utile al dilettevole. Nel primo film era una pittrice con la sua modella, in questo film Ammonite sempre raccontato in un ambiente ostico come il mare d'inverno con il l'aria sferzante si parla di una paleontologa che raccoglie fossili interpretata da Cate Winslet che in un momento di assenza del marito di una ricca ragazza intreccia con lei(Saoirse Ronan) una relazione dopo averla accudita perchè ammalata.


Il film si differenzia dal primo per le scene di sesso passionali molto esplicite. E che sarànno mai? Sarà quel che sarà - perchè il film non lo abbiamo ancora visto ma  possiamo intuirlo e comunque il genere di scenette hard si possono benissimo vedere su you tube che ai curiosi non fa proprio mancare niente - quel che è certo è che il cinema in questo campo ma non solo si rinnova continuamente rinascendo ogni volta con un particolare diverso osando sempre più per dare un valore aggiunto ai precedenti film anche se ormai è difficile stupire in questo terreno sesso-lesbo-esplicito perchè  i rapporti omosex vengono consumati tranquillamente alla luce del sole con le nudità dei corpi in microbikini mentre si avvinghiano e si baciano così come abbiamo assistito questa estate con la coppia Francesca Pascale e Paola Turci innamorate pazze su uno Yacth immortalate su tutte le copertine senza che si gridasse allo scandalo. 

Persino il Papa è sceso in campo per dare la sua approvazione alle unioni civili gay anche se ultimamente Papa Francesco viene bacchettato da Cardinali che dissentono sulle sue decisioni diciamo troppo Francescane esternate con lo slogan “sono tutte creature del Signore”, le quali comunque devono sottostare alle regole di Dio secondo il Cardinale Muller per le unioni gay e a quelle dei Governi con un occhio anche alla destra secondo il Cardinal Ruini riferito ai flussi migratori.Papa Francesco resta comunque un Papa buono, liberi di criticarlo ma meno male che c'è perchè le sue parole sono sempre in favore delle minoranze degli emarginati dei discriminati e degli ultimi.

Detto questo tornando alle relazioni lesbo (e omo) il cinema ed il costume sono andati di pari passo nel rivelare sempre più i sentimenti che stanno alla base di questi rapporti così come in tutti quelli etero sublimando le inversioni di tendenza nel palesare passioni compresse per poi esplodere con baci appassionati prima, abbracci fra le lenzuola, ed infine facendo sesso esplicito. Tutte performance che fanno le coppie normali senza nemmeno la differenza di far nascere bambini perchè la scienza ha provveduto anche a colmare questa lacuna con le inseminazioni artificiali, affitti dell'utero e quant'altro ivi compresi affido e adozioni.

Certo è che son finiti i tempi nei quali si ridacchiava, si sgomitava vedendo due di quelli che se la intendevano, se tutto andava bene, perchè spesso le coppie omo dovevano subire angherie che sfociavano in tragedia. Ma oltre a subire molti omosessuali hanno colpito provocando  danni e tragedie pure loro, questo va detto.Ci sono tanti film denuncia su questo argomento dove si parla di infanzia violata da pedofoli  nelle scuole, nei collegi, nelle case-vacanze nei riformatori che hanno segnato bambini innocenti formando persone con queste tendenze nell'età adulta le quali a loro volta hanno sedotto o infierito,  anche se non è detto sia regola generale ma solo poche eccezioni.

Ricordo un film Il Gruppo che avevo visto uscendo di Collegio - nel quale infatti questi argomenti erano tabù per cui ero all'oscuro non immaginando nemmeno che esistessero -  che mi aveva turbata molto perchè parlava appunto di ragazze al College e delle loro storie una volta uscite nella vita. In una sorta di rimpatriata avevano festeggiato ricordando i tempi della loro giovinezza spensierata per poi salutarsi quando arrivavano mariti e fidanzati con l'eccezione di una di loro (Candice Bergen) che si univa a un'amica più anziana (Leora Dana)per prendere insieme  l'aereo, la quale si rivolgeva a lei con sorrisetto ambiguo dicendole: “Vieni Cherie”. Da lì avevo capito tutto, ma che eleganza! 

giovedì 22 ottobre 2020

BALLANDO CON UN GIGANTE BUONO


Ormai l'appuntamento con Ballando è diventato un rito irrinunciabile, vuoi perchè la giuria è formata dalla solita squadra con a capo Carolyn Smith tornata in piena forma, vuoi perchè vedere Milly Carlucci diventar sempre più giovane fa scattar l'invidia mista ad ammirazione,vuoi perchè lo chapperon Paolo Belli fa lo spiritoso senza scader nella comica macchietta o vuoi perchè il cast è sempre stellare con le bellissime performance che van dai classici Latino's al contemporaneo passando dal liscio con valzer in testa come da nostra tradizione, fatto sta che il programma avvince anche perchè le star si mettono in gioco per essere bacchettate da Selvaggia Lucarelli la quale, se prende di mira qualcuno, mette in scena il battibecco senza esclusione di colpi con epiteti da far saltare i nervi oltre che l'audience in un match memorabile passando, per citar le più clamorose,  dall'una ad Alba Parietti che fa saltar la pallina a nome “selvaggina”, e sempre dall'una all'Asia Argento che le rimanda la pallina a nome “analfabeta” e sempre dall'una con una pallina a nome “vaiassa”verso  Alessandra Mussolini la quale non incassa il colpo rispedendo al mittente una serie di rimostranze da popolana napoletana volendo dimostrar di non aver nulla a che fare con la “vaiassa” un complimento che la Mussolini aveva lanciata a suo tempo verso Mara Carfagna.

Quello che ha incuriosito in questa edizione è stato l'assolo di Elisa Isoardi mentre si rotolava nel letto perchè il partner Raimondo Todaro era all'ospedale per operazione, con una performance imbarazzante accolta invece dalla Giuria con entusiasmo che non corrispondeva a una sorta di spettacolino di sé interpretato come una evocazione del letto vuoto lasciato da Matteo Salvini. Con l'arrivo del partner Elisa Isoardi ha comunque recuperato alla grande riuscendo a ballare con una storta alla caviglia allineandosi a tante altre star che grazie a un serrato ed ottimo allenamento sono arrivate a un buon punto sia come tecnica che come scioltezza nei movimenti più sicuri e col giusto ritmo nel pas de deux (si fa per dire) con i maestri di danza.

“Ecco qui vedo due anime” è il più bel complimento lanciato dalla Presidente di Giuria Carolyn Smith per sottolineare il livello di affiatamento di una coppia nella fusione di due corpi in passi di danza a tempo perfetto col ritmo della musica raggiungendo (quasi) uno stato  di grazia da lasciar tutti incantati..

Però ci sono coppie che sono in sintonia ballando in libertà e creatività nelle coreografie come quella formata da Tinna Hoffmanne e  Rosalinda Celentano la quale si è esibita con la stessa gestualità ritmica del molleggiato e la coppia Sara di Vaira con Costantino Della Gherardesca  in numeri da cartoon.

Insieme le coppie sono tutte bellissime e non sarebbe che così ma fra tutte ne spicca una per originalità formata dalla bionda minuta e snodata Anastasia Kuzmina con una sorta di gigante tutto tatuato Daniele Scardina il quale invece  si è rivelato sorprendente con un senso del ritmo acrobatico esplicato con grazia e squisita leggiadrìa di un ballerino palestrato

in grado di sollevar la partner per farla piroettare con una ruota a 360 gradi.

Oltre ad essere bravo è molto accattivante per la sua natura dolce e spirituale che sorprende in tanta carne cruda soprattutto quando ha manifestato la sua fede in Dio dicendosi portatore di speranza per tutti i giovani bisognosi di una riscatto per uscire da una vita ai margini, facendo intenerire i cuori di tutti quanti conquistati dal contrasto di questo suo carattere con la forza bruta dello sport da lui praticato come la Boxe nella quale si è distinto come campione.

Un connubio sorprendente come se ci si trovasse di fronte ad un gigante buono, una sorta di King Kong con la sua ballerina Naomi Watts.

Ballando con le Star nonostante sia sempre uguale nel tempo fa ancora sognare. Ecco perchè piace tanto.




lunedì 19 ottobre 2020

MAURIZIO COSTANZO E MONICA MAGGIONI. INTERVISTE A CONFRONTO.

 Maurizio Costanzo si è lamentato per le lungaggini del format condotto da Monica Maggioni, 7 Storie, il Lunedì sera, facendo slittare S'è Fatta Notte da lui condotto.Entrambi fanno interviste con una differenza: quelle di Monica sono svolte On The Road mentre quelle di Costanzo in studio in un'atmosfera più intima ovattata e confidenziale come da copione dei suoi Talk.Non stiamo a dilungarci sulla polemica anche perchè risolta con tante scuse da parte del conduttore, e poi perchè è un deja vue in RAI con Vespa vs Di Fazio, Vespa vs Pippo Baudo, Berlinguer vs Mannoni e ora anche Costanzo vs Maggioni in una diatriba infinita.



Da sottolineare che Monica Maggioni ha un solo format da condurre mentre Costanzo ne ha tantI altri sparsI per i vari canali televisivi sia Rai che Mediaset per cui giustamente la Maggioni è stata posizionata prima che la palpebra si faccia pesante così come avviene nei programmi di terza serata quelli che iniziano alle 12,30, per cui anche se si sforasse qualche minuto non cambierebbe molto a rendere soporifero il programma S'è fatta Notte. Non tanto per il format ma proprio per l'orario.

Infatti il programma di Costanzo che apre con la sigla Eravamo 4 Amici al Bar in sé è molto piacevole soprattutto per l'abilità di condurre per grande professionalità e per quella sua aria di gatto sornione con il quale riesce a far parlare a ruota libera gli ospiti.Pertanto quello che risulta interessante in questo scontro è la differenza nel fare le interviste perchè qualche appunto sulla Maggioni ci sarebbe da fare. Nell'ultima puntata infatti, dopo la Fiction Io Ti cercherò, la Maggioni in 7 Storie ha intervistato il protagonista Alessandro Gassmann al quale si rivolgeva facendo una domanda e dandosi una risposta che puntualmente Alessandro confermava con qualche approfondimento, tra un selfie e l'altro coi passanti, che comunque la Maggioni gli troncava con un categorico “a posto così” per andare al bar a far pausa caffè e riprender la parola mettendo in riga Alessandro nell'attenersi alle domande senza andare fuori tema come fosse una sceneggiatura già scritta. Magari perchè il tempo stringe, perchè ci sono altre storie da raccontare e perchè bisogna passar la linea a Costanzo che anche lui ha un suo perchè, ma soprattutto perchè Alessandro stava aprendo il discorso sui colleghi che stanno soffrendo per mancanza di lavoro e di fondi causa Lockdown?

Così l'intervista è stata frettolosa su episodi già noti e commentati ampiamente sui social quando invece poteva dilungarsi perchè Alessandro aveva sicuramente molte  cose da raccontare anche del padre e delle sue amiche, Annette Stroyberg per esempio che era stata anche l'amante di Roger Vadim tra un matrimonio e l'altro,  della madre (della quale per la verità è riuscito a raccontare notizie inedite) e dei tanti amici attori delle commedie italiane che hanno segnato il costume e che sicuramente Costanzo non si sarebbe fatto scappare perchè lui, questo va detto, resta sempre il maestro delle interviste. Infatti la sua prerogativa è quella di lasciar parlare il suo ospite rendendolo protagonista della sua vita nel tempo in cui va in onda senza togliergli la scena.

Questo per dire che forse sarebbe stato più giusto che la Maggioni si fosse scusata con Costanzo perchè da lui ha molto da imparare. Invece per la prima volta è intervenuto il Presidente della RAI in difesa di una conduttrice che ha sforato, quasi fosse una raccomandata eccellente, gaffosamente confermando quanto asserito da Maurizio Costanzo che ha bacchettato mettendolo nelle condizioni di rimangiarsi umilmente le parole. Le quali comunque hanno lasciato tutti quanti con una domanda in sospeso:  alla sua età di Grande Vecchio conduttore è possibile che Maurizio Costanzo non ne sappia un sacco di Tv e delle sue dinamiche?

Quel che è certo è che queste polemiche sono una costante fra i conduttori (e Presidenti) non solo RAI per cui per ovviare  basterebbe suonar la campanella 5 minuti prima della fine come si fa con i bambini a scuola.

P.S.La sigla di S'è Fatta Notte è tratta dalla canzone Eravamo 4 Amici al Bar che ha fatto anche da leit motiv per un testo teatrale di un mio post.                   

https://ritaguandalini.blogspot.com/2015/02/la-societa-eravamo-quattro-amici-al-bar.html



venerdì 16 ottobre 2020

ADUA DEL VESCO. BELLISSIMA

Adua Del Vesco, chi era costei? Non lo sappiamo perchè il GFVIP non ha svelato il mistero. Quel che è certo è che la ragazza sembra sempre un filo persa anche se ha dei barlumi di lucidità nel raccontare episodi imbarazzanti come quello di essersi prestata a copri le spalle di Gabriel Garko nel ruolo di finta fidanzatina.

Fa tenerezza perchè ha una faccia da bambina sempre in lacrime (truccata a modo comunque) offrendo un'immagine inquietante alla luce del giorno, fuori dai filtri dei fari Tv, quando mostra due borse sotto agli occhi in genere sinonimo di ritenzione idrica causa problemi renali perchè alla sua giovane età non sono normali da imputarsi al gonfiore lacrimale.Lo so per esperienza e non perchè voglia far sfoggio di nozioni di medicina perchè conoscevo una persona che aveva lo stesso problema risolto col bisturi invece che con diete giuste e farmaci. 

I quali non sempre danno buoni risultati per cui ci sono personaggi dello spettacolo che ne fanno un punto di forza come Carolina Crescentini per esempio la quale con quel gonfiore in basso agli occhi riesce a dare forza espressiva alle sue performance sempre molto drammatiche.L'abbiamo vista  su Rai Movie nel film A Casa Tutti Bene trionfando in tutto il suo talento interpretativo a capello arruffato  mentre teneva testa in un botta e risposta a Pier Francesco Favino. Brava.

Anche Anna Magnani si distingueva per quella particolarità di occhiaie gonfie che le conferivano uno sguardo allucinato mentre gesticolava e si arrabbiava, tutta arruffata con i partner riuscendo anche ad addolcirsi nell'essere protettiva verso i deboli, la sua cucciolotta in particolare nel film Bellissima. La quale invece di calcarne le orme mettendosi a raccontare di sé in un contesto più grande di lei, la piccina si metteva a piangere come una fontana. Che tenerezza! 

Così come la si prova guardando Adua Del Vesco persa nei meadri di uno star system sul cui cinismo e abuso non si riesce a fare luce e venirne a capo. Bocche cucite, mani legate.... Resta quel gonfiore sotto agli occhi a testimoniar interiori problemi che lei ha denunciato come anoressia per il dolore subito. Solo nel dover fingere come fidanzatina?.. Purtroppo non riesce a darla a bere.


LA CONFESSIONE

Adua Del Vesco: «A 12 anni subii uno stupro. E dopo ho lottato contro l’ anoressia»


P.S. Dopo aver bisbigliato nomi sette sottomissioni a diavoli e quant'altro da mettere in allarme i  media  e discutere nei Talk a sorpresa spunta una nuova confessione come si evince dal titolo del Corriere di oggi 17 ottobre 2020.
La verità o depistaggio perfetto?
Il sospetto si e' insinuato nel .momento in cui si e' messa a piangere dicendo che la sua preoccupazione era che lui avrebbe potuto continuare a farlo anche ad altre (!!!)
 facendo pensare ad una fiction con auricolare tipo Ambra a Non e' la RAI. 

giovedì 15 ottobre 2020

JANE FONDA ATTRICE E NEW WOMAN



Jane Fonda ha dichiarato al talk show di Ellen de Generes di aver chiuso con il sesso avendone fatto abbastanza nel corso della sua vita, più soddisfacente con il terzo marito Ted Turner che rimane il suo preferito piuttosto che con tutti gli altri ivi compreso Roger Vadim che fu il primo ad averla scoperta.Non a letto comunque ma al cinema come spettatore francese perchè Jane Fonda quando l'aveva sposato era già nota in USA molto apprezzata in coppia con Robert Redford in A Piedi Nudi Nel parco dove lanciava il montgomery molto in voga negli anni 60.


Infatti Jane Fonda oltre ad essere una grande attrice qualunque iniziativa intraprendesse faceva subito tendenza.Nel ruolo di pasionaria ad Hanoi per esempio aveva lanciato il caschetto sfilato con la canotta senza reggiseno e i capezzoli arroganti in bellavista, un must degli anni 70.


In quel periodo aveva sposato Tom Hayden con il quale faceva coppia in movimenti di protesta politicizzando anche il suo privato, ma il clou lo raggiungeva con Ted Turner, uomo di potere magnate della comunicazione padrone di una emittente televisiva americana la CNN, unendo l'utile al dilettevole così come confermava nel film Youth La Giovinezza di P.Sorrentino nella parte di se stessa ovvero di un'attrice ancora piacente ma di una terza età quando dichiarava al suo regista e compagno (Harvey Keitel) di averlo tradito per la televisione invitandolo a fare altrettanto perchè come regista era finito, per guardare avanti per continuare a  lavorare nel futuro nell'informazione e nell'intrattenimento.

Ora è tornata alla fase di protesta perchè alla sua veneranda età 83 anni si è rimessa in gioco sfilando per le strade nei gruppi dissidenti facendosi perfino arrestare.

Jane Fonda come Picasso caratterizza la sua carriera in varie fasi: quella dell'attrice bambola finita con il divorzio da Vadim, dell'attrice impegnata e dell'attrice salutista.

In quest'ultima fase aveva lanciato l'aerobica facendo ginnastica in calzamaglia e le cui cassette video furono comprate da tutte le palestre e casalinghe a casa per imitarne le gesta nel salotto sul tappetino apposito. Un trionfo sgonfiatosi con l'uscita del film Perfect nella quale queste ginnaste al limite del fanatismo erano classificate come teste vuote arrivando a metterle a tappeto come “ginnaste di merda” da Carolina Guzzanti in una serie Tv senza comunque riuscire nell'intento perchè le palestre sono sempre molto frequentate. Giustamente.


Il fascino di Jane Fonda è racchiuso nella formula “non mollare mai” raccolta anche da Simona Ventura facendo credere di averla inventata lei.

Invece no, Jane Fonda è l'originale avendo vissuto la sua vita in un crescendi senza mai un cedimento in ogni frangente. Persino quando faceva “la squillo” nel film Una Squillo per L'Ispettore Klut,  era riuscita a sedurre facendo tendenza, molto prima di Julia Roberts in Pretty Woman, restando indimenticata per quel look di strada nella quale sfilava con stivali sopra al ginocchio una gonna midi a spacco capello sfilettato e gli occhiali Lozza, mantenendo un'eleganza personale e innata senza bisogno di trasformarsi in principessa con l'incontro di un principe come Richard Gere.







Insomma un'attrice di gran classe e soprattutto una gran lavoratrice così come ebbe ad attestare Roger Vadim il suo primo marito facendo un paragone fra le sue mogli-muse come Brigitte Bardot e Catherine Deneuve.

A differenza delle prime due con la voglia di lavorar saltami addosso essendo arrivato il successo con facilità fin dal primo film (E Dieu crea la Femme per BB e Le Parapluies de Cherbourg per la Deneuve) per cui credevano che fosse loro tutto dovuto, Jane Fonda si distingueva come quella più dinamica e intraprendente  mantenendo il suo status di star con quello di un'imprenditrice altrettanto abile.

Di lei scrive Roger Vadim nelle sue memorie: “...ventenne emancipata, Figlia del Big Henry in tutto e per tutto, in particolare nel professionismo. Disinibita, pratica, sempre in performance, intellettuale in casa e sul set. Un'autentica new woman: Fuoriclasse di mente di corpo e...di carattere”-

Tante belle parole ma come di uno che predica bene e razzola male. Infatti di rimando nella sua autobiografia Jane Fonda ha precisato quanto lui sia stato crudele nel privato rinnegandolo in pieno come un'americana fuori classe dal suo Harem di francesi, le quali invece sono sempre state zitte sull'argomento preferendo non demolire il mito del Pigmalione che aveva forgiato le sue muse, mentre la Fonda lo ha messo in gelatina preferendo dimenticare la Barbarella con la quale lui l'aveva lanciata.

mercoledì 14 ottobre 2020

CLEOPATRA UNA VERSIONE INFINITA

 L'attrice Gal Gadot è la nuova candidata ad interpretare Cleopatra il cui ruolo più famoso è stato quello di Elizabeth Taylor fino ad oggi rimasta inimitabile.

GaL Gadot parte comunque con un punto in comune condividendo con Elizabeth Taylor la religione ebraica essendo israeliana. Infatti Liz Taylor al tempo del film girato insieme a Richard Burton era sposata con Eddi Fisher il quale essendo ebreo le aveva chiesto di convertirsi alla sua religione che Liz acconsentì per amor suo.

Poi però per amore di Richard Burton si liberò di Fisher ma questa è un'altra storia.

La cosa curiosa è che per Gal Gadot sono insorti i musulmani così come ai tempi di Elizabeth Taylor la quale comunque riuscì a spuntarla nell'avere il ruolo che fu un successo globale.

Le Cleopatre che si sono susseguite sullo schermo sono numerose avendo ispirato molti registi innovando la sceneggiatura del testo Shakespeariano oppure rivisitando la storia in modo improbabile

Da ricordare Vivienne Leigth nel ruolo di una Cleopatra rigorosamente Shakespeariana molto british per lo stile dei copricapi ispirate alle Corse di Ascot piene di ghirigori piuttosto che ai geroglifici.



Poi venne la Cleopatra di Elizabeth Taylor diretta in un drammone Kolossal nel quale ad ogni scena sfoggiava un vestito di grande eleganza perchè firmati da Irene Garlitzine alla quale siamo grati per averci risparmiato la vista della Regina d'Egitto in paillettes così come si faceva a Hollywood ai tempi del muto e di Cecil B.De Mille.  

Elizabeth Taylor aveva anche innovato il make up inventando l'eye liner a coda di rondine decorando le palpebre con ombrette dai bagliori luccicanti che comunque ci stavano potendo essere pietruzze in polvere che in Egitto erano molto usate per decorare collane e copricapi. La Taylor si è distinta anche per le originali acconciature lanciando il carré con frangia, imitatissimo negli anni 60, ornato di treccine a fili d'oro che le donne africane adottano a tutt'oggi con nastrini colorati.



Qualche stonatura c'era come il copricapo improbabile a forma di cuffia da nuoto molto diffuso in cappellino da coctails in quegli anni, adottato anche da Grace Kelly al suo incontro con Jackie e il Presidente degli Stati Uniti.


Le parodie su Cleopatra sono sorte come funghi con una sola da ricordare per la battuta esilarante di Totò (Marc'Antonio) verso Magalie Noel  (Cleopatra): “Io nella vita me la cavicchio; me la sono sempre cavicchiata e me la cavicchierò sempre”

La Cleopatra più oscena l'abbiamo vista in Tv nella serie Roma dove la Regina d'Egitto era descritta come una bagascia che nulla aveva a che fare con la donna ambiziosa e intelloigente tramandatoci dalla storia.

Fra le tante scene nelle quali lei si concedeva a centurioni, gladiatori metteva le corna a Cesare tanto che il Cesarione non risultava essere suo figlio.

Non era da meno con Marc'Antonio al quale si strusciava con il triangolo assassino, e non si fa per dire, con il pelo open air nel quale lui si insinuava oscenamente fumando oppiacei.

Ultimamente anche Lindsay Lohan ha interpretato una versione di Cleopatra per la Tv in America che per fortuna non è arrivata in Italia perchè la Lohan è stata scelta solo per la somiglianza con la Taylor nel nasimo tanto che se faceva tale e quale avrebbe sicuramente fatto flop. Difficile comunque perchè la giuria buonista di quello show all'insegna del siamo qui per divertirci l'avrebbe ugualmente elogiata.

IL FASCINO INDISCRETO DI una CLEOPATRA 

https://www.youtube.com/watch?v=Ak0srFiuKZI

















lunedì 12 ottobre 2020

QUELL'ANGELO DI UNA NUORA

Ricordate il film Quel Diavolo di una Suocera? Quante aspiranti mogliettine si sono riviste in quella situazione dove Jennifer Lopez doveva combattere con la gelosia di Jane Fonda che non voleva mollarle il figlio. Il quale non era per fortuna un cocco di mamma per cui alla fine si sposava ma solo perchè Jennifer era riuscita a neutralizzare quel diavolo di suocera. Una categoria sempre descritta come terribile invadente gelosa e faccendiera mettendo il naso nella vita dei figli, soprattutto se sono maschi. Se poi ci sono anche sorelle...D'accordo tutto il mondo è paese anche se vi troviamo bellissime eccezioni una delle quali si è affacciata al mondo dello spettacolo proprio questa estate quando Yari Carrisi il figlio di Albano e Romina Power si è innamorato con Thea Crudi un'artista fuori dal comune non solo perchè si occupa di filosofie orientali (Yoga e dintorni) ma anche perchè ha una voce melodiosa e dolcissima che ha conquistato Romina Power, la quale si è espressa verso di lei definendola un angelo. 


Mai futura nuora è stata accolta con tanta ammirazione se si pensa soprattutto che Thea Crudi fino a quel momento era praticamente una sconosciuta. Anche Romina dalla suocera Jolanda è stata accolta con ammirazione e trattata come una figlia ma Romina era una diva e quel privilegio le spettava come noblesse oblige. Cos' è' nata una coppia canora che per il momento si esibisce in piccoli contesti di provincia diffusi molto sui social per cui aspettiamo di vederli in scala nazionale come il Festival di S.Remo così come si sussurra sperando che faccia sognare piuttosto che discutere. 

Sì perchè adesso si è messa in moto la macchina del gossip al veleno raccontando rivalità fra i figli di Al Bano che si contengono una performance da dividere proprio sul palco di S.Remo.Quello che comunque piace di questa coppia Yari e Thea è veder l'affiatamento sia come affinità elettive che nel cantare in duo dove lei gorgheggia e lui accompagnandola con la chitarra si unisce con una voce che ha qualche tono di Al Bano ma che si discosta da lui perchè forse impostata su ritmi diversi, primi fra tutti quelli indiani forse poco assimilabili dalla nostra cultura musicale. 

Del resto anche Jasmine si è dissociata dalla musica paterna scegliendo il rapp  per cui la coppia Al Bano e Romina Power per il momento resta unica anche se Yari e Thea sono stati indicati come gli eredi.Quel che è certo è che non li sentiremo cantare Felicità perchè Yari ha detto essere una canzone che non rappresenta i suoi genitori. E se lo dice lui che li conosce non resta che crederci anche senza sforzo perchè impensabile che nelle tenute Carrisi si pranzi con un panino ed un bicchier di vino. Ehhhhh!


Anche se Yari è un cocco di mamma non dovrà temere la gelosia da parte di Romina visto con quanto entusiasmo ha accolto Thea Crudi dando alla coppia la sua benedizione alla quale si è associato Al Bano dicendo di rispecchiarsi in loro agli  esordi.Insomma tutto parte secondo buoni auspici, sperando che il gossip al veleno sia neutralizzato da tutti questi bei sorrisi (allargati) e selfie (selezionati, perchè in distinguo da quelli di Loredana e Jasmine)  dalle tenute di Al Bano. 

Poi sarà il palco a far la differenza ed il pubblico la propria scelta.

sabato 10 ottobre 2020

IL COMING OUT DI GABRIEL GARKO. NE VALEVA LA PENA?

L'aspirazione più grande delle donne è quella di sposarsi in bianco anche se col fidanzamento l'hanno data. La prova d'amore come a dire “Il Bello delle Donne”.Ci sono donne che invece hanno vissuto un fidanzamento andando tutte in bianco. 


Manuela Arcuri, Eva Grimaldi Serena Autieri ed Adua del Vesco sono un poker di donne famose che hanno fatto coppia in bianco con Gabriel Garko pur facendo invidia a tutte le altre che non avevano avuto tale onore.Le quali comunque si sentivano appagate e contente di poterlo ammirare, ovviamente in bianco, in tutto il  sex appeal che sprigionava sul piccolo schermo nel quale si scatenava in applessi focosi con partner di tutto rispetto come la diva Hollywodiana Bo Derek che Garko dichiarava essere stata il suo sogno di quand'era ragazzo. Quanti sogni, quante illusioni faceva rivivere Garko in fiction che comunque fanno parte dello spettacolo per cui lui ci bastava così come emblema di una mascolinità integra fedele ad un codice comportamentale di stampo mafioso (L'Onore e il Rispetto), religioso (Io Ti assolvo) o ideologo (Il peccato e la Vergogna) tanto per citare i più grandi successi con a seguire tanti altri tra cinema teatro e commedie Tv.

Insomma un grande personaggio dalla carriera solida e proficua. Tutto il resto che ci importava? Perchè un sex symbol di così vasta portata ci ha penalizzato liberando un peso che aveva dentro fra lacrime e meme raccontando il suo privato vissuto andando a donne con tanta sofferenza perchè non rispondente al vero?Quando mai un grande eroe del cinema è uguale anche nella realtà. Russel Crowe per esempio, il Gladiatore, visto da vicino e nel privato è un bonaccione tendente alla pinguedine perchè più propenso verso la tavola che al gentil sesso,  non ha nulla del duro che impersona sempre sullo schermo. Su di lui scorre poco gossip perchè molto riservato o meglio ancora perchè le donne e il sesso non sono al centro dei suoi interessi preferendo vivere solo nella sua fattoria in Australia facendo un netto distinguo tra gladiatori e persone comuni non essendosi montato la testa. Vedi pure Rock Hudson che da sempre è stato un sex symbol di Hollywood brillante interprete di tante commedie e del famosissimo Il Gigante nel quale faceva il capo-branco nel Texas, destreggiandosi fra vacche ed Elizabeth Taylor, facendo sognare le donne di tutto il mondo le quali hanno aperto gli occhi sulla sua omosessualità solo quando è morto di Aids. Ma lui resta sempre nel ricordo come un bellissimo maschio Alfa con i ruoli interpretati impersonando l'amante o il marito che tutte le donne avrebbero voluto avere. E tale in sogno rimarrà.Perchè mai avrebbe dovuto rivelare il contrario? Sicuramente avrà avuto una sua vita privata ma nessuno lo paparazzava avendo ben cura Hudson di depistare stampa a fotografi così come fanno tante star pur non avendo nulla da nascondere volendo solo tutelare giustamente la loro privacy. 

Non sono mica tutti come Elizabeth Taylor e Richard Burton o Al Bano e Romina Power, coppie che hanno raccolto intorno un interesse morboso del pubblico che non sembra comunque essere pari alle accoppiate di Gabriel Garko con le sue Gark-girls trovando spazio solo nei giornaletti di gossip di regime Mediaset.E' pur vero che lo star-system impone qualche volta di fare coppia nello spettacolo per lanciare un film  ma finito il quale ognuno è libero di tornare alla propria vita archiviando la storia come un flirt senza impegno non avendo l'obbligo di  raccontare in quel frangente di lavorazione di chi siano stati innamorati veramente dando una checca, oh pardon “una chicca” (lo so lo so se fossi al GF sarei espulsa anche se ho chiesto scusa) in pasto ai lettori o ai fans.

Gabriel Garko invece si è tolto quel peso così come ha dichiarato rivelando il suo vero orientamento sessuale che già si intuiva anche se interessava non più di tanto non avendone certezza e perchè si preferiva lui restasse il sex-symbol tanto ammirato nelle fiction Tv là dove era una finzione per lui così come lo è per tanti personaggi interpretati dagli attori che a volte nel privato sono tutto il contrario e dove nella liturgia delle interviste si guardano ben dal rivelare riservandosi qualche vezzo come “Facciamo sempre colazione insieme”, oppure “a pranzo e a cena i telefonini sono tutti spenti e così via con le banalità tanto per riempir le pagine.Con Gabriel Garko comunque più che la rivelazione del coming a colpir sono state le sue lacrime e le perline nere all'orecchio mettendo a nudo una fragilità che mai avremmo sospettato, smontando in pochi attimi quell'aura di virilità nel mix Bello e Dannato che accompagna sempre lo sciupa-femmine. Rigorosamente sullo schermo comunque.

Fra i tanti commenti l'unica domanda che mi ha colpita condividendola in pieno è quella a Verissimo di Silvia Toffanin su Canale 5, di un pragmatismo sorprendente ma non troppo perchè di stampo Berlusconiano: “Ma ne valeva la pena?”

Già che farà ora Gabriel Garko? Si accaserà col suo nuovo amore o si aprirà ad altre esperienze? Comunque vada, sarà un personal-successo come a dire  Onore e Rispetto per gli affari suoi.

                 

giovedì 8 ottobre 2020

ALESSANDRO GASSMANN COL CUORE IN MANO, IO TI CERCHERO'

Io Ti Cercherò è una nuova fiction della RAI vista in replica su rai play senza spot che hanno consentito di seguire col fiato sospeso fino all'ultimo minuto. Una pacchia.Infatti la fiction si svolge all'insegna del mistero sulla morte di un ragazzo Ettore (Luigi Fedele) il cui padre Valerio Frediani (Alessandro Gassmann)si impegna a risolvere per onorarne la memoria perchè la morte li ha riavvicinati là dove la vita li aveva divisi per alcuni dissapori.

La storia si svolge con tanti flash back intorno al ragazzo di famiglia modesta di lavoratori molto connesso con il modo di vivere di tanti suoi coetanei che studiano e lavorano portando le pizze a domicilio.Con la fidanzatina Martina ( Zoe Tavarelli), anche lei studentessa divide piccole avventure tipiche di tanti giovani come quella di dormire fuori casa sulla terrazza dei tetti o accendere i falò in spiaggia per amoreggiare in riva al mare e nel contempo impegnandosi a fare puntatine nei centri di accoglienza per fare animazione e selfie fra i bambini di colore.

Tutto all'insegna dei buoni sentimenti e di una vita ecologicamente sana che comunque contrastano con la morte violenta subita dal ragazzo come se avesse avuto una doppia vita, quella solare e chiara e un'altra oscura in combutta con la malavita.Le indagini vengono condotte dal padre ex poliziotto, licenziato per sospetta condotta di corruzione e spaccio, supportato dalla collaborazione di una sua ex collega alla quale è legato da amicizia affettuosa nonostante lei sia sposata con un amico di lui. Ma ci sta. Infatti si rivela preziosa  nelle indagini grazie al suo acuto intuito ad evidenziare una forte femminilità avvolgente a senso maternale verso questo ragazzo-padre (separato dalla moglie) dalla vita incasinata e immatura che lo aveva portato ad abbandonare il figlio col quale conviveva.

Entrambi si attivano facendo squadra per sbrogliare una matassa che via via si fa sempre più intricata arrivando ad un livello di pericolosità inquietante trovandosi alle prese con depistaggi diretti dalle alte sfere della sicurezza insieme a poliziotti e medici legali per inscenare un suicidio annunciato da una donna quale testimone poco credibile per l'aria confusa diffidente e spaventata. Da chi? Da che cosa? Questo lo sapremo solo guardando magari in diretta non potendo resistere le prossime puntate ad ogni Lunedì su Rai 1, dopo esserci gustate le prime due nelle quali siamo tornati ad ammirare Alessandro Gassmann quando dà il meglio di sé. Infatti piace molto nei ruoli drammatici facendo ricordare il padre Vittorio Gassmann grande attore di teatro e cinema  piuttosto che in quelli comici delle commedie all'italiana  anche se ugualmente apprezzabile così come lo era stato Vittorio.Sì però nel dramma anche Alessandro si esprime al massimo sprigionando il fascino di un uomo maturo e integro di alta statura morale che dimostra anche nella vita  quando prende posizioni politiche verso il sociale e l'ambiente. Un attore di sinistra, ovviamente, ma ci sta perchè di quella parte di persone intellettualmente oneste impegnate nella vita così come appaiono a volte sullo schermo in film di denuncia e di spessore. Il suo è un mix di semplicità nel vivere nonostante le ricchezze acquisite come figlio d'arte e con il proprio lavoro avendo fatto fruttare il talento recitativo ereditato, supportato da nobili intenti a renderlo elegante in qualsiasi ruolo ricopra.

Lo sguardo è duro e pungente come quello del padre Vittorio  poco incline al sentimentalismo come dimostrato in tante commedie in bianco e nero e a colori inclusi i drammi da Guerra e Pace al Ci eravamo tanto Amati passando perAnima Persa,  ma a differenza di lui Alessandro ha una bocca carnosa e sensuale a confermare un'intelligenza orientata verso la concretezza dei problemi reali piuttosto che dispersi nell'ideologia del buonismo di sinistra. A conferma c'è una scena nel quale rincorre un borseggiatore di colore finendo per fermarlo con la frase che abbiamo tutti nella bocca, noi gente di buona volontà sia di destra che di sinistra quando ci troviamo di fronte a un uomo di colore che sgarra: “Ma perchè non te ne vai a casa tua?” Perchè l'Italia li accoglie senza fare distinzioni. Se pure il Cardinal Ruini si è permesso di criticar Papa Francesco per tendere una mano a Meloni e Salvini, ci sarà una ragione di tanto malcontento anche fra la cristianità di un buonismo senza senso e penalizzante. Ma questa è un'altra storia non volendo politicizzare una fiction che si sta imponendo come dramma sentimentale in ambito familiare. A meno che...Vedremo. Intanto restiamo in attesa delle prossime puntate segnalando la presenza di Maya Sansa (nel ruolo di Sara) un'attrice poco ingaggiata nelle fiction tv ma conosciuta come professionista nel cinema  e che in questo contesto di Io Ti Cercherò brilla come la bellezza quieta e rassicurante di una donna che sa il fatto suo, consapevole e capace di gestire la sua vita familiare e lavorativa conciliando i ruoli sentimentali di moglie madre  nonché di poliziotta in amicizia affettuosa.

Insomma una bella fiction anche se con la solita insistenza nel ripetere sempre le coppie sorelle e fratelli uno bravo e l'altro scapestrato. Ma ci sta perchè quello ribelle è Alessandro Gassman che va oltre all'essere un bravo dipendente preferendo sentirsi libero e indipendente da regole che non sempre, pur arrivando da contesti Istituzionali come la Polizia, debbano essere seguite soffocando la propria autonomia di movimento o giudizio a costo di espulsione ed emarginazione.Ma lui rimane sé stesso, quanto basta per tutto l'amore che ha compresso e che gli darà la forza e la determinazione per portare avanti l'indagine più importante della sua vita: quella di cercare il figlio morto per farlo rinascere alla luce nella sua vera natura di ragazzo intelligente e simpatico nella sua originalità di creativo dandogli la pace nello scoprire il mistero della sua fine. Siamo in ansia, belllissimo! Alla prossima. Coi fazzoletti in mano, mi raccomando.





martedì 6 ottobre 2020

LA CRISI DELLA MODA (QUESTA VOLTA REALE)

Il circo mediatico della moda non è finito con il Lockdown perchè, trasgredendo il diktat del Re (Giorgio Armani), continua nel creare abiti ridicoli con sfilate evocative di passati tempi storici innovando antiche tradizioni in  modelli extra-lusso ad effetto pagliacciate per l'accozzaglia di stili che fanno a pugni l'un l'altro.  Coi tempi che ci aspettano con un nuovo lockdown dietro l'angolo  che ci terrà forse di nuovo chiusi nelle case impedendoci per un altro bel po' di tempo di andare in società con lo scintillìo degli abiti e delle parure e con le nostre facce originali, non si capisce per quale pubblico siano stati creati certi modelli sperando comunque che almeno siano visibili sui red carpet, anche se quasi tutti in prestito o a noleggio per far pubblicità alle maison.

Questo per dire che il circo mediatico della moda non crea più economia ma solo illusioni di vendita, visto che il settore abbigliamento è stato quello più penalizzato con il lockdown e si confermerà nel futuro nel quale comunque si sta facendo strada un ritorno allo chemisier, il tipico capo della donna sempre in ordine in ogni circostanza e della quale è diventata l'emblema Kate, duchessa di Cambridge sfoggiando questo modello spesso a basso costo (a partire dai 38 euro), abbordabile per le comuni mortali.

Negozi e mercati sono pieni di questi abitini longuette con collettino maniche a sbuffo e polsini in tinta unita a fiorellini o disegni astratti che conferiscono molta femminilità a chi li indossa. 

Anche Cristina Parodi è scesa in campo nella moda esordendo come stilista  con mises dai  prezzi non proprio accessibili a tutti perchè oscillano tra i 400 e gli 800 euro al pezzo che lei presenta come modella indossandoli personalmente raccontandone la storia, per rivelare il lavoro che c'è dietro, l'ultima delle quali tra telecamere e microfoni è quella che racconta lo chemisier color marrone scuro intitolato “Bergamo” dedicato alle donne della sua città che hanno sofferto col Lockdown ma si sono rialzate.  D'accordo lo chemisier extra-lusso, ma col marrone scuro? 

Ecco, questo capo ci incuriosisce domandandoci quante possibilità di vendita possa avere sia per il prezzo che per il colore “porta-fortuna”marrone scuro (che dire allora, oh merde? Battuta!), anche se ad indossarlo sia stata la Parodi facendo la ruota davanti alle telecamere.

 La risposta che ci viene è che a ciascuno il suo mestiere perchè la moda è duro lavoro come insegna il RE (Giorgio Armani) e dunque  non ci sia, tanto meno in questo momento, più spazio per improvvisazioni fantasiose. E ci scusi la risata sul color marrone. Non lo dico io ma l'economia: le aziende artigiane del settore abbigliamento infatti insieme alla ristorazione sono quelle più in crisi perchè private della cassa integrazione che con le perdite del lockdown subite non fanno ben sperare di poter continuare a lavorare in conto se stesse  e tanto meno in conto terzi. Da Bergamo in giù, isole incluse.


lunedì 5 ottobre 2020

BARRIERE DAL TEATRO AL CINEMA

Sempre più spesso gli attori si dedicano alla regia riservandosi anche un ruolo come protagonisti o in cameo come aveva il vezzo di fare il regista Alfred Hitchcok.

 Fra i candidati all'Oscar 2017 c'erano anche gli attori Denzel Washington protagonista e regista di Barriere e Viola Davis come attrice non protagonista.

Il film Barriere, questa sera su Iris, è tratto da un'opera teatrale di August Wilson, Fences, che i due attori hanno recitato sempre in coppia a Broadway nel 2010 ricevendo il premio Tony Arwad dove Denzel ha duettato con la Davis con lo slang tipico dei neri che con il cinema non è mai riuscito ad esternare in pieno.

Così con questa prova di Barriere Denzel Washington alla sua terza regia spera di prendere l'Oscar sfuggitogli di mano con il film Flyght

In questo film, drammatico ruvido asciutto e pieno di sarcasmo, è affiancato da un giovane esordiente nella parte del figlio, Javon Adepo che subisce la forte personalità del padre non riuscendo a prendere il volo perchè lui gli tarpa le ali per proteggerlo dalle discriminazioni razziali.

Denzel Washington che ha una lunga carriera alle spalle è nato come attore Shakespeariano avendo iniziato con il film Molto Rumore per Nulla.

A quel tempo dopo molte peripezie Denzel Washington contattato telefonicamente a New York aveva risposto gentilmente alle nostre domande sottolineando l'importanza di questa rappresentazione teatrale Fences per consolidare quella nuova tendenza lanciata da molte compagnie di portare l'ironia graffiante dei neri a Teatro perchè al cinema è sempre stata rappresentata sottoforma di macchiette.

D - Con Fences ha raggiunto un buon risultato.

R- Sì ho ricevuto il premio Tony Award 2010 insieme alla mia partner Viola Davis per cui sono stato rincuorato a procedere su questa strada dell'ironia sarcastica che con il dramma  A Raisin In The Sun ho cercato di accompagnare a temi importanti del sociale.L’Oscar comunque l’avevo già preso per un film violento come Training Day l’unico nel quale mi sono prestato con un ruolo negativo.

D- Perché la comicità dei neri è considerata un tabù?

R- Perché con la comicità le minoranze colpiscono sadicamente. E questo non è tollerato perché viene interpretato come ingratitudine piuttosto che come volontà di integrazione anche a livello medio basso che si vorrebbe sempre in ginocchio a ringraziare della libertà concessa favorita anche  con la nomina di Obama.


OMAGGIO A KENZO TRA VINTAGE E ATTUALITA'

 

Tunica di seta di Kenzo in vintage (in basso a sinistra), acquistata a cavallo anni 70. La particolarità di questo stilista è stata quella di rivoluzionare le tonalità di colore mixando quelli caldi come il rosso con il rosa abbinamento ritenuto impossibile fino ad allora perchè si usava mescolare i colori caldi con i freddi secondo le norme della pittura classica dove troviamo sopratutto le madonne di Raffaello sempre in blu e rosso. 



Rosa e rosso è un abbinamento visto su Lucia Mannucci del Quartetto Cetra quando cantava Cinderella Rockefella nel lontano 1968 l'anno della rivoluzione studentesca, appunto.


L'abbinamento (a destra) rosa e rosso è comunque sempre attuale così come vediamo nella foto nella T-shirt accompagnata in tono su tono dalla giacca rosa.. 




giovedì 1 ottobre 2020

IL POTERE E IL SENSO DEL RIDICOLO

 Ci sono persone che trovano disdicevole provare ammirazione per un uomo di potere provando d'istinto l'impulso di spodestarlo perchè il potere va contestato sempre e comunque attraverso atti rivoluzionari oppure aspettando il momento giusto (v.per esempio il dibattito Trump-Biden dove hanno giocato platealmente al ribasso mettendosi in ridicolo l'un l'altro dandosi reciprocamente del tontolone  e del pagliaccio) per formulare la fatidica domandina che incastri il membro al vertice facendolo capitolare dall'umiliazione nel renderlo ridicolo.

L'epiteto a muso duro insieme alla domandina scomoda davanti a un pubblico vale più di qualsiasi arringa parlamentare di un oppositore di mestiere.

L'opposizione satiricamente improvvisata è un'idea di destabilizzazione per dare in pasto alla massa un uomo che del potere si serve per la sua magnificenza mettendosi in evidenza senza che lo sfiori il senso del ridicolo rivelandosi come ne' “Il Re è Nudo”.La favola omonima è di grande attualità perchè ci insegna quanto sia più importante in una società lo stilista piuttosto che il Re.

Se poi il Re è anche stilista come Giorgio Armani per esempio, allora non c'è più nulla da contestare  perchè quello che dice è legge.Infatti coniugando il rigore alla neutralità invertendo le forme dal maschile al femminile, e la fantasia del colore all 'eccentricità dal femminile al maschile,  ha rivelato i segreti di una moda che ha rivoluzionato il passato restando sempre nel presente e continuando nel prossimo futuro. Insomma  Armani forever.Ebbene sì, non c'è mai niente di ridicolo nelle sue sfilate, anche quando la fantasia esalta l'eccentricità di un uomo senza renderlo effeminato, mentre invece ne troviamo in abbondanza in tante altre spesso all'insegna dello stupefacente ma di scarsa vestibilità.