sabato 30 settembre 2017

DANZA CLASSICA E GENITALI OPEN AIR



I film in Tv hanno sicuramente più successo che quelli nelle sale dove si riscontra una grande crisi come asserito da tanti addetti ai lavori perchè gli spettatori preferiscono stare nelle proprie case quasi tutte ormai dotate di mega-schermo.
Su Rai Movie è possibile rivedere, perchè quasi periodicamente trasmesso, un film molto originale basato su storia vera dell'epoca fine secolo “quando far la ballerina classica non era sinonimo di artista sublime”.



Le ballerine infatti, che fossero sciantose  (v. il Principe e la Ballerina) o danzatrici sulle punte come in questo film L’Educazione fisica delle Fanciulle, erano ambite da personaggi illustri ai quali si concedevano per diventare mantenute di lusso.
Solo molto tempo dopo le ballerine classiche sono assurte a vestali della danza non potendo essere avvicinate dai loro adoratori pena espulsione dal corpo di ballo (v. il Ponte di Waterloo con Vivien Leight)


Carla Fracci è stata la prima a rompere questa regola, sposandosi e facendo un figlio nel pieno della sua carriera e questo non le ha impedito di mantenere quell'aura sacrale di vestale della danza che l'accompagna a tutt'oggi.


Il ruolo di ballerina non è comunque mai stato facile e questo film  lo illustra molto bene ambientando la storia in un collegio per signorine aspiranti ballerine, selezionate fra le ragazze orfane e sole con l'intento di dar loro un futuro migliore.
Infatti vengono allenate sotto la direzione di una severa istitutrice (Jaqueline Bisset) e selezionate una volta diventate idonee ma vergini dalla anziana “madama” la quale, dopo averle palpate nude fra i seni e le gambe, eleggeva l'étoile.

La prima ballerina in realtà era destinata a soddisfare le voglie di un principe.


Scoperto il segreto, una compagna del gruppo si portava nel proprio letto la prescelta dalla “madama” per impedirle di finire in quello del principe (Urbano Barberini).



Il quale non era il gentiluomo così magistralmente impersonato da Lawrence Olivier con una irresistibile Marylin Monroe nel famoso film Il Principe e la Ballerina, ma un violento e sadico stupratore che così si impossessava della nuova étoile nominata dalla Istitutrice (indotta in seguito a suicidarsi con un colpo di pistola alla bocca) per portarla come una sorta di Dracula nel suo eremo immerso in un bosco, ed evere il piacere di deflorarla violentemente incurante delle urla della giovane promessa.
La quale la mattina dopo, sanguinante e spaventata, ripercorreva la strada del bosco urlando come una pazza perchè tale era diventata.






Senza arrivare a questi livelli il senso del destino di una ballerina non era fra i più rosei e brillanti perchè facili prede di sfruttatori e personaggi viziosi che non si lasciavano incantare dalla grazia artistica delle movenze ma da quelle che intravedevano attraverso i veli svolazzanti di fanciulle smutandate.
Infatti quando la danza è stata assurta ad arte classica e come scuola di portamento per signorine-bene, gli uomini adoratori si sono dileguati fino ad rinfoltir le fila con l'apparizione di Rudolph Neureiev che aveva sfacciatamente messo in evidenza il pacco aprendo ai primi ballerini “ dotati” i quali riportavano la danza agli "antichi fast"i quando era tutta una questione di genitali esposti al pubblico ludibrio.

giovedì 28 settembre 2017

L’INGANNO. VENDETTA AL GUSTO DEI FUNGI

“Un funghetto trallalà...due funghettti trallalà...tre fungh...Oh Oh Oh!”
Visto e piaciuto tra le radici di un albero situato in basso, la piccola fanciulla si avvicina al soldato blu caporale ferito in una gamba che lei premurosamente assiste portandolo dentro al college di signorine-bene capitanate da una direttrice di ferrea e rigorosa volontà (Nicole Kidman) affiancata da un'insegnate di francese (Kirsten Dunst).


La giubba blu è interpretata da Colin Farrel per tenere testa al gruppo di fanciulle in fiore cresciute fuori dal mondo e dalla guerra della quale non conoscono le tribolazioni avendo cibo e acqua a volontà.
I costumi sono sempre freschi di bucato e stiro, le acconciature perfette profumate di sapone l’ambiente è di raffinato e curato arredo in una grande casa con portico in stile american sudista di Tara memoria circondata da un bellissimo parco con le foglie gialle che coprono la terra e volan via col vento fra alberi secolari in un paesaggio autunnale squarciato da raggi di luce a rappresentar un ambiente da favola, mentre in lontananza si sentono spari di cannoni.



Il film si snoda su un livello teatrale con dialoghi serrati all’insegna del bon ton in uno scambio di battute leziose palleggiate cordialmente: Buongiorno Caporale” “Buongiorno a lei signorina” che il rude soldato blu riesce a reggere in loro presenza per poi scoppiare a ridere quando resta solo.
Una volta ripresosi dalla ferita si risveglia in lui la voglia di sedurre e piacere per rimanere a godere di quella pacchia continuando  a vivere la guerra in fashion style.


Così comincia a sfoderare un repertorio di maniera composto da paroline dolci sussurrate all’orecchio di ciascuna facendole agitare tutte con le farfalline nello stomaco ed iniziare una sorta di minuetto con un via vai fra porte che si aprono e si chiudono a chiave dove lui resta chiuso ed a disposizione per soddisfare un bisogno di ciascuna, un desiderio, un capriccio che tutte educatamente esprimono tranne una, la più sfrontata, la quale parte dritta con un lingua in bocca che lo stende lasciandogli il sapore dell’eros in bocca.


Infatti è proprio da lei che parte all’assalto in una notte fonda dopo aver assistito ad un celestiale concerto al piano, scartando le istitutrici per scegliere la verginella folle (Elle Fanning)
Scoperti mentre incrociano le rispettive “gambe le mie fra le tue”non fanno in tempo a consumare lasciando sul più bello il letto caldo per dare così modo alle istitutrici escluse di perpetrare la loro vendetta facendolo una rotolar dalle scale e l’altra nel tagliargli la gamba curata con la scusa di evitare la cancrena.
Il maschio è servito ma vedendosi storpio fa uscire la belva che era in lui inforcando una pistola per metterle tutte in uno stato di soggezione e servitù riuscendo solo nell’intento di conquistare il cuore dell’insegnante di francese la quale gli si dona completamente dopo essersi barricata in stanza con lui a consumare la passione fin tanto da riuscire a placare la sua collera.










Ma galeotto fu quel fungo, Amanita Phalloides, che la fanciulla andava nuovamente a cogliere per infilarlo fra i porcini e servirlo a cena,secondo le istruzioni impartite dalla direttrice che lo faceva rantolare a terra e morire stecchito. La vendetta era servita.



Certo Nicole Kidman non è Rossella perché a Tara l’intrusione di un soldato blu era stata liquidata freddamente  con un colpo di pistola prima ancora che parlasse seguita da Melania con la spada sguainata e chiuder la faccenda senza sgranare il rosario o assolversi con le preghiere tirando in ballo il signore per far vincere una sorta di guerra che da seccessione era diventata santa.
Certo è che la regista Sofia Coppola è figlia di un grande come Francis Ford Coppola che ha lanciato la mafia italo-americana ammantandolo di fascino patinato fino a concludere con la morte della figlia del padrino (interpretato dalla stessa Coppola) quale vittima sacrificale a chiudere la serie e lasciar l’amaro in bocca, per cui la figlia di cotanto regista ha imparato la lezione di presentare un prodotto ben confezionato lasciando l’amaro di veleno in bocca, ma innovandosi al di là della robusta e ruvida patina del vecchio padre dal quale sembra aver preso le distanze per seguire la propria strada di una generazione di giovani eleganti di un certo tipo e con un certo stile.

Certo è che la guerra de L’Inganno non è quella descritta in Via col Vento né tanto meno quella della regista Catherine Bingelow per cui si rimane un filo sconcertati  che con tutte queste certezze il Premio alla Regia a Cannes sia andato a Sofia Coppola per aver diretto questa sorta di favola horror d' autunno in minuetto dove la guerra è fuori dal cancello che il Caporale ha avuto la malaugurata voglia di varcare come se non avesse potuto sottrarsi ad un richiamo simile al suono delle sirene: “Noi ti avremo, non ci sfuggirai…” andando incontro al suo destino tragico.
L’interpretazione di Colin Farrel è super di una sensualità selvatica e rude da due marroni  che sprigionano quel tipico odor di fertilizzante maschio a scatenar un processo alchemico fra lui e la terra bagnata ed accogliente (delle collegiali).
Ma più di lui  potè quel fungo Amanita Phalloydes  raccolto e cucinato dalle fanciulline alle quali piacevano i porcini. Mica i marroni. Come insegnava genialmente  Nietzsche “I rapporti sono spesso basati sul fraintendimento”.



mercoledì 27 settembre 2017

IL PREMIO PER LA PACE AD ANGELA MERKEL


Che cosa ha penalizzato Angela Merkel? Le scelte coraggiose di aprire ai profughi dicono, avvenuta subito dopo le critiche ricevute per non essersi commosso di fronte al pianto di una bimba rifugiata facendole aprire gli occhi sulla realtà: “Tesoro, non c'è posto per tutti”
Lo diceva con una mano sul cuore e una sul portafoglio, quello che gli avevano affidato i tedeschi per essere amministrati e vivere nel benessere come sole lei aveva saputo fare fino ad allora.

Ma tutto il mondo era contro di lei e lei ha voluto ascoltare il mondo anche se a scapito di quella parte di popolo tedesco che si è sentito tradito.
Per fortuna non è ancora la maggioranza ma che la destra avanzasse si sentiva già da tempo, a prescindere comunque dalla scelta coraggiosa della Merkel la quale preferisce essere ricordata come statista illuminata piuttosto che come Tetesca di Cermania, buona massaia che ha fatto quadrare i conti della spesa.
Ci sono scelte che vanno al di là di un interesse spicciolo perchè guardano verso un futuro inevitabilmente multiculturale.
Non è stata una scelta di cuore la sua né tanto meno di portafoglio ma una scelta di testa come intelligenza del fare. Saper fare  il proprio mestiere che, quello di Angela Merkel è governare a destra e a manca.
Infatti ha vinto in Germania e in buona pace col mondo.
Merita il premio per la Pace.




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15 mar 2016




martedì 26 settembre 2017

JACKIE E LA CONIGLIETTA

Chi l'avrebbe detto? Jackie aveva una coniglietta che si portava sempre dietro per ricevere consigli per gli acquisti. 
Infatti la coniglietta aveva un certo stile che influenzava la firts lady d'America sia nelle scelte del look che in quelle ambientali come l'arredo alla Casa Bianca e la cura del giardino che era tutto un tripudio di fiori come si evince dalla foto.





La coniglietta, certa Bunny Mellon, l'aveva consigliata anche nella scelta del nuovo marito Aristotele Onassis dopo che Jackie era rimasta vedova di John. La scelta non fu delle più felici ma l'amicizia di Jackie e la sua coniglietta restò immutata negli anni.
Jackie morì ancora giovane mentre la coniglietta era arrivata a 103 anni e sulla sua vita di fashion victim è stato scritto un libro appena uscito in America, scritto dalla giornalista di Vanity Fair (e come se no)  Meryl Gordon  dalla quale in sintesi si possono stralciare alcune parole “conosceva il valore delle cose senza sapere il  prezzo”. Me cojoni.



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AD ANGELA MERKEL UN PREMIO PER LA PACE


Che cosa ha penalizzato Angela Merkel? Le scelte coraggiose di aprire ai profughi dicono, avvenuta subito dopo le critiche ricevute per non essersi commosso di fronte al pianto di una bimba rifugiata facendole aprire gli occhi sulla realtà: “Tesoro, non c'è posto per tutti”
Lo diceva con una mano sul cuore e una sul portafoglio, quello che gli avevano affidato i tedeschi per essere amministrati e vivere nel benessere come sole lei aveva saputo fare fino ad allora.

Ma tutto il mondo era contro di lei e lei ha voluto ascoltare il mondo anche se a discapito di quella parte di popolo tedesco che si è sentito tradito.
Per fortuna non è ancora la maggioranza ma che la destra avanzasse si sentiva già da tempo, a prescindere comunque dalla scelta coraggiosa della Merkel la quale preferisce essere ricordata come statista illuminata piuttosto che come Tetesca di Cermania, buona massaia che ha fatto quadrare i conti della spesa.
Ci sono scelte che vanno al di là di un interesse spicciolo perchè guardano verso un futuro inevitabilmente multiculturale.
Non è stata una scelta di cuore la sua né tanto meno di portafoglio ma una scelta di testa come intelligenza del fare. Saper fare  il proprio mestiere che, quello di Angela Merkel è governare a destra e a manca.
Infatti ha vinto in Germania e in buona pace col mondo.
Merita il premio per la Pace.




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15 mar 2016




lunedì 25 settembre 2017

GEORGE MAC KAY NUOVO SEX SYMBOL


Un giovane attore emergente in America ha decisamente una bella faccia, finalmente più importante di un fisico palestrato col petto a tartaruga.
Il suo volto è pulito ad immagine di quella faccia puritana d'america che veniva impersonata da James Stewart agli esordi dei suoi film girati con la regia di Frank Capra.
Il ritratto delineato è quello di George Mac Kay britannico di nascita e naturalizzato in America dove è sbarcato ad incarnare il nuovo sex symbol giovane ma soprattutto vergine.
Un bocconcino prelibato da iniziare che fa fremere di passione le spettatrici in sala al solo pensiero di poterselo fare perchè fa intenerire la sua aria dolce e ingenua ma anche tanto intelligente in un mix intrigante di tanta teoria e niente pratica. Sessuale in primis.
Il giovane George Mc Kay infatti emerge con queste doti insolite nel film Captain Fantastic anche se si fa notare subito dall'inizio per la natura animalesca e trucida mentre si mangia il cuore ancora palpitante, strappato con le mani, dal petto di un cervo appena cacciato.
Dietro a tanta furia animalesca si cela il cuore di una ragazzo dolce e timido dall'aria verginale a donargli un grande fascino che lo accompagna fino a quando resta a vivere nell'abitat naturale (una foresta ai margini di un centro abitato come ce ne sono tante nella sconfinata america) nel quale il padre lo ha cresciuto insieme ai fratelli insegnando loro ogni tecnica di sopravvivenza, anche la più pericolosa, nel contempo formandoli mentalmente attraverso la lettura di tanti libri a loro disposizione nella casa, dotata comunque di tutti i comfort tranne la Tv sostituita da telefonini e smart.


I ragazzi sono piccoli mostri di bravura in tutti i campi e George è l'erede designato per diventare Capo. Tutto va bene finchè non ci sarà lo scontro con la società civile a mettere in evidenza i suoi limiti perchè privo di quella malizia che caratterizza la vita dei suoi coetanei adolescenti, ragazze incluse, che non apprezzano la sua integrità oltre che fisica mentale tale da mettere a disagio la ragazza che lo sceglie per una passeggiata e scambiarsi un bacio perchè subito dopo lui si accende d'ardore e di passione proponendole di sposarlo facendola ridere a crepapelle insieme alla madre. Ma le spettatrici in sala sono colpite favorevolmente da questo candore facendo venire loro l'acquolina in bocca.
Così è nato un sex symbol calzato a pennello da George Mac Kay per il suo physique du role di giovane bravo e pulito a segnare una svolta nel costume.
Infatti le giovani e le adolescenti ormai tutte smaliziate sono sempre più attratte da questa tipologia di ragazzo intelligente dinamico e combattivo ma disarmato di fronte a una ragazza alla quale si concedono totalmente perchè è sinonimo di garanzia di fedeltà e abilità in ogni campo sia in ambito sociale che in quello privato.




Insomma un capo predestinato che solo quelle che hanno l'occhio lungo possono apprezzare.
Questa è la grande speranza per un futuro migliore nel quale le donne sono persone di mondo mentre l'uomo è tutto da iniziare  dando loro la possibilità di forgiarlo a immagine e somiglianza del loro Io Superiore permettendole così di essere amate nel profondo del loro essere  potendo esprimersi veramente al di là di quella immagine del cliché di sposa standard che ogni uomo impara a conoscere solo a metà: l'altra metà del cielo,  che non è comunque  il Cielo Infinito attraverso il quale alle donne invece sarebbe permesso di arrivare  a concludere quello che molte spose-madri hanno lasciato in sospeso facendo capo al loro padre-sposo quale punto di riferimento, pensando di compiere il loro dovere assolvendo il compito di impartire una buona educazione nel rispetto per le donne.

Infatti questo è quanto le suggerisce il padre, notevole nel suo vigor di sessantenne che si permette il vezzo di apparire nudo, Viggo Mortsen che in questo film è Captain Fantastic.
Tanto fantastico  da aver neutralizzato la moglie, sempre al suo fianco nel progetto, nonostante l'abbia sempre tanto rispettata e amata perchè lei si è annullata completamente per amor suo in una disparità di ruoli che le è stato fatale. Il film è bellissimo e molto coinvolgente.

GEORGE MC KAY IL NUOVO SEX SYMBOL


Un giovane attore emergente in America ha decisamente una bella faccia, finalmente più importante di un fisico palestrato col petto a tartaruga.
Il suo volto è pulito ad immagine di quella faccia puritana d'america che veniva impersonata da James Stewart agli esordi dei suoi film girati con la regia di Frank Capra.
Il ritratto delineato è quello di George Mac Kay britannico di nascita e naturalizzato in America dove è sbarcato ad incarnare il nuovo sex symbol giovane ma soprattutto vergine.
Un bocconcino prelibato da iniziare che fa fremere di passione le spettatrici in sala al solo pensiero di poterselo fare perchè fa intenerire la sua aria dolce e ingenua ma anche tanto intelligente in un mix intrigante di tanta teoria e niente pratica. Sessuale in primis.
Il giovane George Mc Kay infatti emerge con queste doti insolite nel film Captain Fantastic anche se si fa notare subito dall'inizio per la natura animalesca e trucida mentre si mangia il cuore ancora palpitante, strappato con le mani, dal petto di un cervo appena cacciato.
Dietro a tanta furia animalesca si cela il cuore di una ragazzo dolce e timido dall'aria verginale a donargli un grande fascino che lo accompagna fino a quando resta a vivere nell'abitat naturale (una foresta ai margini di un centro abitato come ce ne sono tante nella sconfinata america) nel quale il padre lo ha cresciuto insieme ai fratelli insegnando loro ogni tecnica di sopravvivenza, anche la più pericolosa, nel contempo formandoli mentalmente attraverso la lettura di tanti libri a loro disposizione nella casa, dotata comunque di tutti i comfort tranne la Tv sostituita da telefonini e smart.


I ragazzi sono piccoli mostri di bravura in tutti i campi e George è l'erede designato per diventare Capo. Tutto va bene finchè non ci sarà lo scontro con la società civile a mettere in evidenza i suoi limiti perchè privo di quella malizia che caratterizza la vita dei suoi coetanei adolescenti, ragazze incluse, che non apprezzano la sua integrità oltre che fisica mentale tale da mettere a disagio la ragazza che lo sceglie per una passeggiata e scambiarsi un bacio perchè subito dopo lui si accende d'ardore e di passione proponendole di sposarlo facendola ridere a crepapelle insieme alla madre. Ma le spettatrici in sala sono colpite favorevolmente da questo candore facendo venire loro l'acquolina in bocca.
Così è nato un sex symbol calzato a pennello da George Mac Kay per il suo physique du role di giovane bravo e pulito a segnare una svolta nel costume.
Infatti le giovani e le adolescenti ormai tutte smaliziate sono sempre più attratte da questa tipologia di ragazzo intelligente dinamico e combattivo ma disarmato di fronte a una ragazza alla quale si concedono totalmente perchè è sinonimo di garanzia di fedeltà e abilità in ogni campo sia in ambito sociale che in quello privato.


Insomma un capo predestinato che solo quelle che hanno l'occhio lungo possono apprezzare.
Questa è la grande speranza per un futuro migliore nel quale le donne sono persone di mondo mentre l'uomo è tutto da iniziare  dando loro la possibilità di forgiarlo a immagine e somiglianza del loro Io Superiore permettendole così di essere amate nel profondo del loro essere  potendo esprimersi veramente al di là di quella immagine secondo un cliché standard di sposa e che ogni uomo impara a conoscere solo a metà: l'altra metà del cielo che non è il Cielo Infinito attraverso il quale alle donne sarebbe permesso di arrivare  a concludere quello che molte spose-madri hanno lasciato in sospeso facendo capo al loro padre-sposo quale punto di riferimento pensando di compiere il loro dovere assolvendo il compito di impartire una buona educazione e rispetto per le donne.

Infatti questo è quanto le suggerisce il padre, notevole nel suo vigor di sessantenne che si permette il vezzo di apparire nudo, Viggo Mortsen che in questo film è Captain Fantastic.
Tanto fantastico  da aver neutralizzato la moglie, sempre al suo fianco nel progetto, nonostante l'abbia sempre tanto rispettata e amata perchè lei si è annullata completamente per amor suo in una disparità di ruoli che le è stato fatale.

giovedì 21 settembre 2017

QUANDO LE DONNE ERANO ANGELI DEL FOCOLARE



Ci sono canzoni che sono vecchie come scarponi:
“Vecchio scarpone quanto tempo è passato, quante illusioni fai rivivere tu...”
Prendiamo quelle di Mina, che ancora ora incanta con le sue interpretazioni appassionate.
Se lei è sempre brava, brava, faccio tutto con la voce sì, e si rivede sempre volentieri  in video anche se secondo lei è diventata impresentabile in quanto taglia extra large, non così per i testi  ormai sorpassatri tanto che nessuno li canticchia più perchè sono sorpassati come lo specchio di una società nella quale la donna era subalterna ed inferiore assurta dal maschio al ruolo di angelo del focolare, dolce e paziente in attesa  che il maschio tornasse a casa e metter  giù la pasta.
Come a dire che C'è una gran cuoca in voi e Barilla la rivela

“Non ti chiedo sai quanto resterai se un anno un giorno o per la vita, perchè quel che so è di aver vissuto anche solo un giorno mano nella mano insieme a te"  Sì una mano avanti e una a'retro. Two è meglio che One!

 Infatti il leit motiv di questa canzone Insieme "Io non ti conosco io non so chi sei...." accompagnava l'episodio un amore difficile tratto dal film Sesso Matto


                  https://www.youtube.com/watch?v=HyjRHSbFzYU

Al giorno d'oggi se ci fosse un uomo a “far quel cazzo che gli pare” perchè poi tradotto in vita reale è così, si prenderebbe  un cartone in faccia per poi accucciarsi fra le sue braccia.
Come a dire Wonder Woman vs Superman.



martedì 19 settembre 2017

QUANDO IL BRANCO ROSA SI MANGIA IL MASCHIO.MOLTO BUONO!


L'uomo ingenio, specie se bifolco è sempre stato preso di mira dalle donne del Paese che lo hanno fatto oggetto dei loro sollazzi quando si riunivano nella piazzetta del Paese per spettegolare.
Fra le loro chiacchiere circolava una storiella dove si raccontava, al tempo in cui Berta filava, che alcune donne riunite incitavano un giovanotto imbranato cercando di inziarlo alle avventure amorose cominciando col sussurrare all'orecchio della ragazza, dopo che lui confessava di non saper da che parte cominciare: “Digli delle farfalline nell'orecchio”
Al che lui partiva gaudente con un pugno di farfalle che lanciava addoso alla giovane fanciulla. La quale non era certo “Vispa Teresa” da sciogliersi in tenerezza con tutte quelle farfalline in volo, perchè si univa alle risate delle donne facendo branco rosa, il più pericoloso  quando raggiunge punte di raffinata perfidia e crudeltà da superare quello maschio. Maschio? “Molto buono”
Sì ma dopo il primo assaggio quando le donne non fan  combricola urlante intorno al palo buono solo per la festa dell'8 marzo, ma consumazione in separato privé facendo coppia “intimissimi” per avere l'illusione di essere l'unica ad averlo conquistato.

Una alla volta per carità perchè non c'è niente di più soddisfacente di una donna che far l'amore in coppia esclusiva . Una magia che si rompe inevitabilmente scoprendo l'amato bene che l'aveva assurta a reginetta del gruppo oltrechè del suo cuore, facendo scattare la gelosia della vittima  insieme a tutte le altre rivali compagne di sventura di una condizione imbarazzante.
L'uomo non fa la differenza, la donna sì, la fa eccome per cui se decide di chiedere rinforzi lo fa solo per una missione punitiva. Questa è l'unica eccezione per vederle unite e compatte in una sorta di branco rosa, ad infrangere quella regola atavica che le donne non fanno uqadra. Perchè se la fanno vedere tutte insieme non fanno certo per solidarietà femminile ma per usarsi reciprocamente ad esplicare un potere per neutralizzare il maschio. Molto buono ma indigesto. Così quello che sembrava una favola salace ai tempi in cui Berta filava, si trasforma in un incubo perchè da novello principe dilettante a rospo rivoltante il passo è breve, esattamente quello che si fa passando da una figliola all'altra graziosamente posata sullo stesso materasso o cambiandolo a piacere.

La girandola erotica non può che finir male come nel film di prossima programmazione L'Inganno diretto da Sofia Coppola con l'interprete Colin Farrel unico maschio di un gruppo di Collegiali fra le quali alcune attrici preferite della Coppola come Kirsten Dunst ed Elle Fanning capeggiate dalla direttrice Nicole Kidman.

Le collegiali girano intorno al palo di un soldato disertore della guerra civile d'America curato amorevolmente dalle donne che lo trovano ferito, ma verso le quali lui non perde occasione di dare un colpetto una dopo l'altra. Così, tanto per ringraziare credendo di far loro piacere. Lo scopo l'avrebbe raggiunto se nel contempo non le avesse assurte ciascuna indistintamente a “reginetta della festa” per invogliarla facendola godere il doppio. Sì doppio brodo Star perchè poi la lasciava bollire per ripassare un'altra gallinella.
Ma la presa per i fondelli non dura a lungo perchè la rabbia si espande  fino ad arrivare alla fatidica conclusione della spedizione punitiva delle donne unite in branco rosa che in questo film raggiunge il clou con un taglio netto. Il promo lascia in sospeso ma è facile intuire che segua due scuole di pensiero: quella del palo per evirarlo alla Bobbit entrando nella cronaca nera  e chiudere la lape-dance o quella della sradicazione dei gioielli che tradotto fa coglioni castrando il maschio, zac! ed entrare nella politica al femminile. Infatti il metodo efficace ma violento  viene  sublimato ai giorni nostri da Matteo Salvini, il leghista che fa coppia di Intense Emozioni insieme ad Elisa  Isoardi, con la proposta della castrazione chimica.. Così la Lape-dance è salva. Non si sa come andrà a finire.
                 https://www.youtube.com/watch?v=zLz7FxdF_TI

Quel che è certo è che il  film sia un “remake” della Notte Brava del Soldato Jonathan interpretato dal vecchio leone Clint Eastwood ma per fare una recensione bisognerà aspettare di vedere l'uscita nelle sale. Un'anticipazione si può comunque fare nel constatare quanto la graziosa Kristen Dunst di Marie Anoinette sia ingrassata assumendo la tipica faccia da birraia teutonica che beve a garganella all'Oktober Fest, mentre l'ambientazione sembra un filo copiata da The Other per cui si potrebbe azzardare un  affondo per il film di Sofia Coppola perchè dopo tanti colori al sorbetto dell'originale Marie Antoinette è passata al gelato alla coppa del nonno di Eastwood memoria (in remake).

lunedì 18 settembre 2017

COMMEDIE ROSA ALLA TEDESCA

Fra i tanti ideali post-sessantottini che si sono frantumati perchè scontratisi con la realtà, c'è quello della Comune realizzato da pasionari di sinistra giusto il tempo di fare bisboccia insieme alle spalle di quello che li manteneva tutti fino a quando questi apriva gli occhi per rimandarli tutti ad intraprendere la propria strada. Con il sudore della fronte.
Un flop questo molto ben illustrato nel film La Comune interpretato dall'attrice Trine Dyrholm, vincitrice dell'Orso a Berlino un paio d'anni fa,
           https://www.youtube.com/watch?v=WHU4ZNlXKcs

Il film è Danese e ripropone questa progettualità di una sorta di comunità Hippi chiusi in villa in termini tragici come a sottolineare il fallimento del concetto di convivenza di famiglia allargata nel quale trovare la felicità fra amici, mogli e amanti
Una progettualità di vita che non è nemmeno contemplata nei paesi in cui vige il sultanato perchè un marito con più mogli è tenuto a mantenerle tutte in separate case ed allo stesso livello essendo l'Harem stato abolito da tempo con la caduta dell'Impero Ottomanno (v. foto il film Harem Suare)


In Italia ad insistere nel portare avanti i valori di famiglia allargata è rimasto Al Bano il quale si divide fra la ex moglie Romina per cantare sul Palco e Loredana  compagna del cantante di larghe vedute avendo dichiarato in Tv che se Romina volesse tornare a Cellino sarebbe la benvenuta. Marameo! Romina preferisce giustamente continuare a sognare la sua felicità insieme ad Al Bano con una platea delirante piuttosto che in compagnia della Lecciso che rovinerebbe solo la magia fra loro creata.
Se il progetto è difficile da realizzare al freddo Nord Europa figuriamoci nel profondo Sud dell'Italia.
Curiosamente a stemperare in modo colorato e brillante è arrivato il cinema tedesco riuscendo nell'intento di fare commedia rosa sul tema della famiglia allargata.

Il cinema tedesco non si è mai distinto per comicità ma questa volta sembra aver imboccato la strada giusta presentando una serie Tv a sceneggiatura della scrittrice tedesca di romanzi rosa Inga Lingstrom.
La Germania sta facendo scuola di pensiero brillante e di buon senso che trova la sua musa ispiratrice in Angela Merkel la Cancelliera di larghe vedute , l'unica in Europa ad essersi attivata con i rifugiati dettando regole ben precise cercando di risolvere le problematiche degli attacchi terroristici o di violenza alle donne (come nella notte di Capodanno) senza farsi prendere dal panico conscia del fatto che in ogni cambiamento epocale ci siano effetti collaterali da debellare con intelligenza e lungimiranza rafforzando le misure di sicurezza.
La Germania sta attraversando un momento di grande prosperità e benessere per cui è molto portata a vedere la vita in rosa, così come ci è stata esportata con questa serie di Inga Lingstrom la quale ha aperto proprio con una puntata sui Nuovi Amori che si intrecciano in una località della Svezia con tanto di complicità dei figli minori.

Amori e separazioni  che si ricompongono per sfociare nella felicità con la riunione dei rispettivi amanti nella casa coniugale per “mantenere salda la famiglia” accettando di buon grado di vivere le rispettiva corna con dignità in uno scambio civile.
Ogni situazione, anche quella traumatica della separazione  è affrontata dalla moglie vittima  ad occhi aperti con determinazione e tanta dolcezza senza mai scadere nella melassa ma in modo naturale senza forzature infondendo gioia ed ottimismo.
In Italia  ci sono tante fiction sul genere per cui sembrerebbe che i tedeschi abbiano scoperto l'acqua calda ma non è così perchè questa serie si differenziava  parlando bene l'italiano senza inflessioni dialettali o regionali come i tanti personaggi, alla Nino Frassica per intenderci, che fanno da contorno nelle fiction nostrane che invece di renderle brillanti le fanno finire in burletta specie se si mette l'accento su quello romanesco, il più terribile da reggere: “Ce' scemo!” Meglio di no.

venerdì 15 settembre 2017

JACKIE GRACE E MARIA CALLAS SI ODIAVANO



Grace Kelly, principessa e attrice ma anche madre e abile donna d'affari aveva una personalità forte e complessa anche se si atteggiava a persona semplice e umile proprio perchè era grande.
Infatti era molto amata dalla popolazione che a poco a poco aveva imparato ad apprezzare le sue doti di dama benefica, ma non per questo priva di ironia tanto da inim icarsi persone molto importanti.





Una di queste era Jaqueline Kennedy che in occasione di una visita alla Casa Bianca dei Principi di Monaco accolse Grace con un cappellino in testa molto di moda allora ma che risultava inopportuno per il messaggio acido che mandava chiaro e forte alla firts Lady D'America.
Sì regina d'egitto pareva sottolineare con un sorriso smagliante Sua Altezza Serenissima la Principessa Grace perchè il cappellino l'aveva lanciato Liz Taylor in Cleopatra.






Da notare lo sguardo seduttivo ed assassino che lanciava Grace verso il Presidente Kennedy mentre Jacqueline si godeva  la sparata dei flash dei fotografi.

Di rimando Jackie il giorno del funerale di Grace venne immortalata mentre andava a caccia alla Volpe nella tenuta dei Kennedy di Jannesport.


L'altra rivale eccellente è stata Maria Callas che odiava Grace Kelly perchè pur fingendosi sua amica, l'aveva cacciata da Montecarlo estromettendo  come socio (prioritario)  di quel territorio.Aristotele Onassis suo compagno ufficiale.
Ma è l'odio di Maria Callas per Jackie che ha fatto scorrere fiumi di inchiostro facendo commiserare la Callas perchè da divina era caduta a vittima sacrificale di un gioco ambizioso e crudele di Onassis il quale non l'aveva mai sposata mirando invece di maritarsi con la vedova di Kennedy, molto più quotata come immagine a livello Internazionale.


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mercoledì 13 settembre 2017

SINDROME PRIMA MOGLIE

La sindrome da prima moglie è quella malattia che colpisce alcune donne che sono in coppia a tempo indeterminato, determinato o CO.CO.CO.
La più incredibile aveva colpito Elizabeth Taylor perchè con Richard Burton aveva consumato una folle passione confondendola con quella di Antonio e Cleopatra mentre la recitavano sullo schermo, passione che poi si spegneva dopo alcuni film e tante sbornie fino ad arrivare ad un primo divorzio, insistendo con un secondo matrimonio perchè tanto era forte il ricordo di quel loro grande amore. Finito una seconda volta perchè Richard Burton non la desiderava più vedendo Liz ingrassare a vista d'occhio
finendo così per sposare una moglie più giovane dichiarando poco galantemente che quando rivedeva Liz gli sembrava un'aliena tanto era lontana anni luce ormai dalla sua vita.

Eppure alla morte di Richard Burton Liz si esibiva in un pianto isterico non perdendo l'occasione di rinverdire quel grande amore che spiccava fra tutti i suoi mariti perchè folle e straripante fatto di gioie e gioielli, case ville e barche e tanti bambini al seguito ereditati dai vari coniugi persi nei divorzi di entrambi con l'aggiunta perdippiù di una bambina adottata.
La vedova inconsolabile era lei ma la moglie ufficiale di Richard Burton le impediva di partecipare al funerale per evitare pubblicità e chiasso dei paparazzzi che comunque seguivano Liz quando in solitudine e con tanta "discrezione" si recava sulla tomba del suo Richard per posarvi un fiore dimenticando il tempo in cui lui tornando a casa ubriaco la riempiva di botte e di insulti come succede in tante case non avendo più l'ombra del grande amore vissuto nello schermo perchè nella vita il litigio era all'ordine del giorno. Richard era oppresso dai sensi di colpa che invece Liz non sentiva affatto dovendo lottare con tanti problemi di salute che l'affliggevano per cui  assaporava la vita con carnalità vorace conquistando con il suoi sex appeal il pubblico di tutto il mondo.

Richard Burton era un minatore assurto al ruolo di attore intellettuale shakespeariano che comunque non aveva mai convinto fino in fondo Hollywood il quale arrivò ad offrirgli una parte in un film sulla indemoniata Linda Blair facendogli finire miseramente la sua carriera che aveva avuto un ultimo sussulto in Orwell 1984 ma senza lasciare il segno perchè a lasciarlo fu il film segnando la sua fine proprio nel 1984.
Segnato da Cleopatra, segnato da Orwell Richard Burton ha lasciato il segno con un film sui gay nel quale metteva in evidenza la sua vena brillante e ironica che invece ha sfoderato vivendo con Liz  facendole regali costosissimi per stupire il mondo con una memorabile interpretazione della vita vissuta alla grande. Come un grande principe. Infatti al momento dei divorzio non ha voluto indietro i preziosissimi gioielli costatigli una fortuna lasciandoli tutti in dotazione a Liz, poi messi all'asta dagli eredi dai quali era esclusa la figlia naturale di Richard avuta da Sybil Burton uscita molto discretamente di scena come prima moglie dalla vita di Dick per lasciare l'interpretazione tutta a Liz,
Infatti Sybil non andò al funerale nè tanto meno si fece immortalare sulla tomba del padre di sua figlia avendolo da tempo lasciato libero perchè stanca di prendere le botte quando tornava a casa ubriaco facendola a poco a poco disamorare, mentre Liz in quelle stesse situazioni provava l'ebbrezza di una vita normale.
Nessuno le aveva mai messo le mani addosso se non per palparla mentre Richard gliele metteva per castigarla e poi scoparla facendola cadere dal piedistallo dello star system per sentire il suo. Di piedistallo. Fu così che Liz lo confuse con il grande amore passionale della sua vita così come lo fu per Antonio e Cleopatra facendo entrare l'accoppiata nel mito a confermare la filosofia del Nietzche insegnamento quando dice che i Rapporti di coppia spesso si basano sul fraintendimento.


Le illusioni sono pericolose specie se si dissolvono dopo averle vissute come realtà della propria vita incarnando alla perfezione l'altra metà del cielo fino ad arrivare ai festeggiamenti delle nozze d'argento. E' quanto raccontato nel film 45 anni con Charlotte Rampling e Tom Courtney dove fra i quali alla vigiglia dei festeggiamenti dopo che lui le sussurra una frase lapidaria: "Convincerti a sposarmi è stata la cosa migliore che abbia mai fatto", compare il “primo amore” di lu,i  iibernato ed in perfetto stato di conservazione, da un dirupo ghiacciato nel quale era caduta a seguito di incidente.
Tanto è bastato per far scendere la moglie dal piedistallo, nel quale si era posizionata felice, dopo la rivelazione che quel posto sarebbe stato occupato dalla fidanzata morta che lui intendeva sposare e che ancora sentiva palpitare nel suo cuore come sua.
Lo shock l'aveva colpita anche nel constatare che era stata l'altra a sverginarlo. Purtroppo (per le donne) gli uomini non possono dare la “prova” imene e lei era andata in fiducia per cui scattava il rifiuto.
Il femminismo del 68 deve essere pur servito a qualcosa.  Se il mito della verginità è caduto,  la questione di principio applicata alla par condicio è un diritto acquisito.