sabato 30 novembre 2013

GLADIATORE IN FILM TV

Prossimamente  FilmTV con il Gladiatore.(Tra l'altro, ecco un'immagine inedita di Russel Crowe)





NON NE AVETE AVUTO ABBASTANZA?
 C'E' QUALCUNO ANCORA SVEGLIO?


Mancano Titanic  e poi... Via col Vento.






giovedì 28 novembre 2013

UN FLASH SU CLAUDIA CARDINALE

Un flash su Claudia Cardinale in C'Era Una Volta il West  quando era splendida, forse nel periodo migliore perchè a differenza delle altre attrici italiane emigrate in America è quella che è stata più valorizzata a livello di bellezza esotica, che ora è stata sostituita dalle varie Longoria, Eva Mendes e Jennifer Lopez . Con la differenza che la Cardinale mantiene una genuità tutta mediterranea di carattere siciliano con una focosità tutta compressa pronta a esplodere se le si dà un'occasione.
Infatti lei è esplosa come donna quando ha incontrato il grande amore Pasquale Squittieri che l'ha resa indipendente e consapevole. Talmente tanto da lasciarlo per andarsene in Francia, dove parla la sua lingua natale.
Non è mai stata diva comunque la Cardinale.
 Ricordo di aver visto un cinegiornale che riportava una notizia molto curiosa perchè lei scendendo dall'aereo per ritirare un Premio a Taormina, aveva con sè solo il Beauty, senza valige e seguito.
Con gli occhi bassi e il sorriso radioso si faceva largo tra i giornalisti senza salutare con il braccio alzato come facevano le star di allora. Le quali si posizionavano sulle scale dell'aereo in attesa dei paparazzi per essere immortalate nella settimana Incom o Epoca: "Cucu'... Hello'..
 Il film è datato e un po' lento. Sergio Leone stava afflosciandosi un filo perchè si perdeva nel curare i particolari come una sorta di Luchino Visconti.
Con C'era Una volta L'America ha raggiunto il clou, poi  ha perso mordente anche se le sceneggiature si sono arricchite e perfezionate a livello scenografico, prima con il West e poi con la Little Italy, avvalendosi di grandi star internazionali.
La vena creativa che aveva agli esordi con Clint Eastwood e Gian Maria Volontè si era però esaurita.
La Cardinale è splendida e la citazione di Jason Robards la inquadra perfettamente: "…assomigli a  mia madre che era una gran puttana ma anche una donna eccezionale. Mio padre se è stato con lei un giorno o un mese è stato sicuramente un uomo felice".
Dolcemente arrendevole, aggressivamente graffiante...Claudia Cardinale

CON LILLI SOTTO IL CHADOR


“Io non sono antiamericana. Io non sono antisemita. Io sono contro l’amministrazione Bush e quella di sharon. Questo deve essere chiaro.”
Chiaro e forte era il messaggio che Lilli Gruber trasmetteva dalla Chiesa di S.Cristina di Parma, strapiena di ascoltatori giunti per sentirsi illustrare il suo ultimo libro L’altro Islam.
Vista da vicino era molto affabile e gentile: Niente a che vedere con Lilli la Rossa che leggeva i TG sbattendo i fogli con il broncio.
“Me ne sono andata perché ero scocciata da tante censure che impedivano di fare un’informazione corretta e onesta. La TV deve rispecchiare la realtà di un Paese con notizie anche scomode.Non come mi è capitato di sentire questa nel TG5 (quello della Cesara): “Pandoro o panettone? E se panettone con l’uvetta o con i canditi?” diceva in tono ironico e scherzoso.
Non male come inizio riuscendo a catalizzare ancora di più l’attenzione che si è poi focalizzata sul tema Islam, ovvero il diverso che fa paura.
Una paura generata dall’ignoranza, con possibilità di combatterla attraverso la curiosità e la conoscenza per evitare una guerra ancor più pericolosa come lo scontro fra civiltà.
Conoscere dunque per capire. Capire soprattutto che l’Iracheno che si ribella ai soldati americani non è un terrorista ma un insorto.
Capire che la guerra in Iraq è una vera e propria occupazione da parte di un paese arrogante verso un paese debole segnate da ventennali conflitti.
Capire che il Medio Oriente non è il terzo mondo, poiché rappresenta la culla della cultura occidentale essendo stata Bagdad (che carina ha letto Alì Babà e i 40 Ladroni) la città delle Mille e una Notte (uhhhh! Le Bayadere, la danza del Ventre, Sheerazade….!) prima ancora dell’Impero Romano.
Capire che “sotto il chador” (a conferma v. Sexy And The City film due)
le donne irachene sono forti, temprate, a capo di intere famiglie con figli ed anziani da accudire e sfamare e che ciò nonostante continuano a sperare in un futuro migliore. Con la democrazia?Sì con la democrazia…ma fuori gli americani. I quali invece si dichiarano “cauti” non volendo lasciare il Paese in mezzo al caos ma nascondendo al mondo che l’Inferno Iraq esiste già da 18 mesi (ciusi!) più potente e pauroso di quello del regime.Dopo queste premesse Lilli Gruber rispondeva alle domande degli ascoltatori in sala.
In particolare su quella relativa all’entrata della Turchia nella Comunità Europea, dichiarandosi favorevole, essendo questo Paese già maturo per aver introdotto fin dal 1920 un governo laico, diviso dalla religione.
Ecco, dividere la religione dalle leggi della società civile sarà l’impegno futuro che i Paesi Arabi si dovranno accollare poiché già nelle Università molti giovani stavano cominciando (la Primavera Araba bussava alle porte dell’Ancienne Regime) ad orientare il loro pensiero in questo senso. Studenti in jeans (che in Piazza Tahir poi violentavano le ragazze al loro fianco) e ragazze senza velo con pesante make-up, contro quelli ancora barbuti (quiei Salafiti che ora stanno facendo proseliti per inneggiare alla Jiad) con ragazze col velo.
Infine non bisogna tralasciare il commento su Oriana Fallaci, stimata agli inizi ma che ora “…deve avere qualche problema…” affermava la Gruber. Infatti aveva il cancro e stava combattendo.
Dopo quasi tre ore di colloquio, e qualche polemica sulla scelta di un luogo di culto per parlare di “pace” con rifiuto di intervenire al dibattito da parte di un giornalista di un foglio locale – il quale, non va dimenticato, che a suo tempo avesse invece dato gran risalto alla “pièce recitata nella Chiesa della Stecccata con la regia di Vittorio Sgarbi e l’interpretazione di Sabrina Colle sulla vita del Parmigianino! – si è chiusa la serata e Lilli si è apprestata a firmare il suo libro.
Sorridente, con la fossetta e lo sguardo vivace, la chioma rossa con riflessi caldo-ramati,e il moncler nero e lucido, si era seduta in posizione eretta e non semigirata con la spalla in primo piano, come eravamo abituati a vederla in Tv, ad evidenziare l’acquisita totalità ed interezza nel fare finalmente un’informazione senza censura. In toto…e non più di “Tre quarti”
Una giornalista finalmente con la schiena dritta, come chiedeva a gran voce il presidente Ciampi.
Infatti correva l’anno 2005, nel mese freddo di gennaio.
Vabbè poi di acqua ne è passata sotto i ponti travolgendo dal Presidente Ciampi a papa Ratzinger,  passando dalle rivoluzioni arabe la cui scintilla ora è già spenta come un fuoco di paglia, che ha lasciato comunque una scia di morti e dispersi: da Arafat a Bin Laden, da Gheddafi al fresco decaduto Berlusconi.
Come a dire: al Medio oriente quel che è del Medio oriente, all’Italia quel che è del Presidente e onore ai libri dell’Oriana Fallaci.
Mentre Papa Francesco continui a fare il papa di tutti. Anche dei ricchi. Una benedizione non si dovrebbe negare a nessuno, purché poi se ne vadano col cuore in pace.



mercoledì 27 novembre 2013

BERLUSCONI E' DECADUTO





Berlusconi è decaduto. Cherchez la femme.
Sì perché quando una dice che doveva ispirarsi a Putin invece che a Giulio Cesare, gli dava un buon consiglio.
Putin Vladimir è venuto in Italia con una scorta imponente ma ha avuto la decenza di non presentarsi con l’amante, Alina Kabaeva (tra l'altro la sua è anche più bella), per assolvere seriamente a serenamente tanti impegni con la stipulazione di accordi e contratti che ha firmato senza raccontare barzellette.
Qualsiasi uomo politico dovrebbe sapere che il suo ruolo istituzionale non gli permette di fare passi falsi e di cattivo gusto.







Silvio Berlusconi invece ha fatto comizi con la Pascale a fianco, invece di circondarsi delle fedelissime della Politica o dei figli,
come sarebbe stato giusto fare.
Ora non gli resta che prendere atto della decisione sulla sua decadenza e ritirarsi con dignità.
Magari per dedicarsi a fare il nonno perché come padre ha già dato diciamolo.



     

PROFUMI, GIOIELLI E TANTI BALOCCHI.


   A Letizia Casta il compito di accendere le Luminarie dalla Torre Eiffel ai Champs Elysées a illuminar tutta Parigi, O Cara.
E non si fa per dire perché le luminarie costano una cifra.
Infatti a Parma non si sono ancora accese sulle strade per cui molti negozi hanno già provveduto con le cascatelle di luci a muro o quelle interne a intermittenza che fanno altrettanto décor al punto vendita.
Le luminarie più belle che ho visto erano quelle di Torino di anni fa, che raccolgono in tour i turisti per andarle ad ammirare poiché inserite nell’itinerario delle gite in pulman - che molte agenzie di viaggi organizzavano fino a poco tempo quando ancora non c’era la crisi – i quali partivano da Palazzo Madama per puntare al Lingotto passando da Stupidigi per poi finire con le luci sulla città. Insomma una festa.
La Festa Parmigiana invece è già finita da tempo per cui ci si accontenta di quel che si trova sulla piazza per fare l’immancabile corsa ai regali di Natale.
Come tutti gli anni ci facciamo un pensierino in questa rubrica ad elencare i cadeaux che andran per la maggiore tenendo un occhio al borsellino e uno all’indice di gradimento.
Il quale sale sempre e solo con i due regali più gettonati come i profumi ed i gioielli, mentre il pizzo, riservato per l’ultimo dell’anno, continua a farla da padrone fra la lingerie e abiti da sera. Sono in scarsa produzione i calendari con il solito Pirelli che quest’anno si è lanciato nelle nudità d’autore, mentre l’ultima ad insistere per mettersi a nudo è la Raffaella Fico nell’intento di scatenar la gelosia di Mario Balottelli facendola vedere a tutti come mamma l’ha fatta. La Pia. Affari sporchi di famiglia che non ci riguardano così come il calendario si presume.
Gli spot pubblicitari televisivi non si sono ancora scatenati con gioielli e profumi aspettando di offrirli come si fa con i cinepattoni verso il Natale per far fare il pieno di acquisti, per cui c’è molta attesa per vedere le novità.
Sì perché l’unica fin’ora registrata sul piano profumi è quello di Dolce & Gabbana che propone in coppia due dei suoi più famosi testimonial come The One e Love impersonati da Mattew mc Conaughey e Scarlett Johansson.
La Johansson ha rubato lo spot alla Casta mantenendo la colonna sonora con la voce di Mina, mentre Letizia si consola accendendo i lumi a Paris in una sorta di match nel quale uscirne illuminata sui Campi Elisi. Insomma…
Sempre più spesso gli spot sono piccoli racconti e quello di Dolce e Gabbana è abbastanza curioso perché segue il filone fumettone, piuttosto che quelli del fumetto molto accattivanti di Gucci

 o di Paco Rabanne, per far fare un salto indietro ai protagonisti in una sorta di Come Eravamo Felici pur Non avendo Niente Tranne che il Nostro Amore: nudi, con due gocce di profumo. A differenza di Marylin che invece ne metteva uno. Insomma…
A parte queste sottigliezze superficiali, il messaggio è comunque ambiguo come un Dolce & Gabbana perché si presta a due interpretazioni: il primo è l’augurio a tutti i giovani di ritornare ai tempi dei loro nonni per rimboccarsi le maniche e ricostruire con la forza del loro amore, un altro è quello di sprono a muoversi perché altrimenti perderanno tutto quello che hanno ereditato.
I profumi sono abbastanza alla portata di tutti perché si trovano già a prezzi scontati del 40%. Il mio preferito l’ho visto al prezzo speciale di 20 euro per esaurimento serie (solo due in scaffale) per cui non me lo sono fatto scappare, per nostalgia canaglia. E’ il Giorgio di Beverly Hills, un profumo antico che furoreggiava negli anni 80 la cui fresca essenza è comunque ancora molto attuale.
Paradossalmente in un momento di crisi come questo andranno molto i gioielli e questo grazie all’offerta del Compro-Oro che favorisce lo scambio fra vecchi gioielli accantonati nel cassetto con uno di foggia più nuova e attuale da regalare alla propria compagna/o, ad un figlio/a  (o, perché no, ad una/o nipote) facendo un ottimo affare nel figurar bene senza intaccare il patrimonio della riserva aurea di famiglia.
Mancano all’appello i soliti balocchi sui quali non cade mai la crisi perché i genitori sono disposti a spendere facendo sacrifici essendo sono diventati molto costosi in quanto più che pupazzi, bamboline e pistole, i bambini esigono p.c. e telefonia mobile, con tutti gli annessi del settore elettronica. Giustamente per essere connessi anche loro. Sì, però che stress!

ROCCO E LE SORELLE


Sempre più spesso si vedono in TV trasmissioni che parlano di sesso che comunque viene riesumato, è proprio il caso di dirlo, solo facendo una sorta di informazione a base scientifica o come salotto culturalmente emancipato (La Malaeducaxxtion per esempio) dove le coppie parlano esplicitamente delle loro esperienze sessuali. Un contributo per risolvere le problematiche che van per la maggiore come il calo del desiderio nel quale è stato chiamato all’appello a dare un supporto  persino Rocco Siffredi, il porno divo delle patatine. Un very godurioso insomma. Chapeau! anche se purtroppo con "Arriva Rocco" non si va da nessuna parte, stante palpebra pesante.
Ma gli studiosi hanno individuato la causa che produce il calo della spinta sessuale verso le donne, e questo già da tempo perché l’avevo scritto esattamente a fine maggio 2001.

“Che cosa produce un calo nelle coppie? La torta nuziale.
Infatti, dopo averla mangiata le donne, sazie ed appagate, da amanti focose si trasformano in gattine coccolone.
Perizomi, reggiseni con laccetti trasparenze assassine? Macchè…pigiamino, felpina, T-shirt, ecco come affronta la sposina tuffandosi fra le braccia di lui che così diventa tenerone “tenerone”. Mmmmm!!!
E allora? No problem e come dice la pubblicità di Irina l’Ucraina: “Per tutti quelli cattivi cattivi che ancora non hanno venuto, correte correte….”
Dove? Ma davanti alla Tv per la seconda serata.
Udite udite!
Per esempio la settimana scorsa è stata molto ricca: in Sciuscià di Michele Santoro (ma questa era in prima serata) una giornalista (la Cuffaro in versione Nymphomaniacal, poi promossa a mezzo busto nel TG di Rai 3) e una puttana si trastullavano con un fallo di gomma in mano per illustrare il sesso da marciapiede e a pagamento;
A Libero la pornostar Eva Hengel (prima che Antonio Ricci la trasformasse in fatina di Paperissima) faceva telefonate erotiche genere: “Come ce l’hai?”
A Calale 5 al Costanzo Show il Maurizio era quanto mai trasgressivo con Trans, scambisti, cubisti, sadomasochisti e quant’altro mentre su Italia Uno veniva trasmessa un’inchiesta su “Porci e Porconi di Provincia” con spezzoni docu tratti da film amatoriali, girati da gente comune, con scene molto esplicite e volgari.
Insomma, tanto sesso, di tutto di ogni di più.
Dopodichè per quelli cattivi, ma proprio cattivi che ancora non hanno venuto…beh, la buonanotte era di rigore”.
Rigor mortis ovviamente, che sullo schermo lo sta incarnando proprio Rocco Siffredi non avendo i numeri del conduttore interessante, anche se a parlar non si fa fatica.perchè ci vogliono argomenti,che nel suo caso sono cartucce in canna.. Esaurite sicuramente.
Secondo alcuni studi infatti un uomo ne ha a disposizione un certo numero...
Ma questa è un'altra storia.




martedì 26 novembre 2013

LETIZIA E FELIPE UNA COPPIA AGLI ANTIPODI.



Stiamo in Letizia. Insomma…
Letizia Ortiz è sempre imbronciata. Visto che ha tutto non mancandole nemmeno la prospettiva al Trono di Spagna, la causa è sicuramente da imputarsi al signor marito, principe Felipe erede al Trono di Spagna.
Il quale dall’alto della sua statura sembra fregarsene della crisi nella quale sta sprofondando il Paese accontentandosi di appair nelle cerimonie ufficiali, unico posto dove fa la sua figura.
Al popolo non basta per cui giustamente la coppia ogni tanto è accolta con qualche fischio di dissenso perché la famiglia reale quanto a popolarità è scesa in picchiata, se non fosse per la Regina Sofia che pazientemente se ne sta seduta ad aspettar che passi ogni bufera confidando sul fatto che Dio salvi la Regina.
Si dal Re Juan Carlos il quale se non fosse per l’ultima operazione subita all’anca sarebbe ancora impegnato a saltare i  fossi allargandosi anche oltre i confini fino all’Africa per andare a caccia indisturbato.
Le corna della regina Sofia sono tante che solo lei sa portare con tanta dignità, perché non si è mai sentito un pettegolezzo che sussurri abbia reso pan per focaccia. Non ha le Physique du role questo va detto, ma la corona l’ha temprata a sopportar tutto, compreso le malefatte finanziarie dei rampolli cresciuti senza una guida che andasse oltre quella di nascondere gli scandali.
Alla Corte di Spagna non sono mancati ma fra questi non sono ancora annoverati quelli della coppia formata da Felipe e Letizia perché hanno preso seriamente il matrimonio. Lui poi, Felipe, ha persino rinunciato ad un amore di modella perché sicuro che non gli avrebbe giovato all’immagine (chissà com’era birichina quella modella!).
Donna Letizia è molto amata ammirata soprattutto per la sua compostezza ed eleganza anche se un filo di maniera perché segue la moda seguendo ogni tendenza dove ha piccoli sussulti trasgressivi scegliendo il maculato o sandali con le dita scoperte e smalto sulle unghie che il bon ton di una principessa bandisce rigorosamente.
Per il resto sa stare al suo posto, almeno per ora, perché vale la pena pazientare avendo davanti un futuro di potere. Quando si dice che la gioventù è scapestrata fino a tarda età, non pensando minimamente a crescere! Non avendo futuro è logico che si lasci andare.
Tu presentagli un trono e vedrai come si darà da fare. Basta guardare i fratelli di Casa Windsor con William tutto compito ed Harry a briglia sciolta, per rendersi conto della differenza.
Per cui stupisce come Felipe sia così dinoccolato e bonaccione lasciando tutto il peso e le responsabilità di famiglia alla consorte la quale ultimamente, persa la proverbiale pazienza, è entrata in crisi mordendo il freno e facendo le valigie dal luogo di vacanze.
 Per poco a dire il vero perché gli impegni ufficiali sono stati intensi e pressanti, con viaggi all’estero (l’ultimo è stato in California) nei quali è apparsa in ottima forma, soprattutto quando ha partecipato alle ultime abdicazioni delle Corti Europee di Olanda e Belgio nelle quali ha sfilato con la Corona in Testa.
Per la prima volta deve aver assaporato il gusto del potere regale di una regina. E pensare che stava a leggere i TG alla Tv!
Certo che di strada ne ha fatta per cui può ben sperare che anche Juan Carlos presto possa abdicare, stante i problemi di salute e i fischi che raccoglie ovunque vada. Perché lui va spedito dove lo porta “lui”,e non chiamiamolo per nome perchè un filo porco.
Eppure aveva cominciato bene facendo progredire il suo Paese in poco tempo portando la Spagna ai vertici sia economici che di emancipazione culturale.
Fin troppo a dire il vero perché la rilassatezza dei costumi ha coinciso con il degrado finanziario liberamente esercitato senza etica morale. A Letizia spetterà dunque l’arduo compito di regnare su una Spagna in dissesto? Se lei morde giustamente il freno per mettere un po’ di ordine a Corte, lui Felipe non pare molto attento perché più vicino alla paziente donna Sofia che non al focoso padre. L’importante per Felipe  è far bella figura. Questo lui sa fare!


           LO STILE LETIZIA
Il matrimonio di Leitizia e Felipe (osservazioni scritte il 1 giugno 2004) è sicuramente importante come quello celebrato a suo tempo fra Diana ed il principe Carlo, poiché Letizia aspira al trono di Regina di Spagna, così come Diana aspirava a quello d’Inghilterra.
A differenza di Diana, però Letizia è partita con il piede giusto.
Mentre Diana, pur presentandosi fidanzatina sempre timida e a testa bassa, al momento del sì aveva alzato la cresta facendo togliere la clausola del giuramento di obbedienza al marito.
Letizia invece non solo ha giurato obbedienza ma ha perfino rinunciato a qualsiasi pretesa, in caso di divorzio, figli compresi.
Una resa incondizionata che da una donna colta ed affermata come lei non ci si aspettava, suscitando dissensi e molte critiche da parte di intellettuali e femministe.
Invece è stata sottovalutata la sua abilità di giocatrice a Scala Reale.
Infatti, pur non essendo sicura della durata del suo matrimonio, che è sempre un’incognita, dimostra di non aver paura a perdere tutto, evidentemente conscia del valore di sé stessa.
Lei è il gioiello della Corona.
A differenza di Diana “la rosa d’Inghilterra”, bellissima e indipendente ma fragile e insicura., Letizia Ortiz è una donna forte e vincente.
Se salirà al trono saprà essere una grande Regina.






LA PALOMBELLI ROSSA

Francesco Rutelli nella campagna elettorale del 2001 era andato al massimo: aria matura, capello sale e pepe, occhio ceruleo, mascella volitiva e sorriso ammiccante come a dire: “Parliamone!”.
Sì, e con questa sua disponibilità totale, si era valso l’appellativo di “ciocciobello”.
Ma se lui è bello sua moglie lo è ancora di più.
In occasione della visita col trenino a Parma, lei non si era mai vista al suo fianco.
Eppure, sgattaiolando dal Palasport con macchina e seguito, accanto a Rutelli vedo una ragazzina dolcissima. Sua figlia?
No, impossibile. Infatti quando avvicinandomi lei mi sorride, riconosco sua moglie, Barbara Palombelli.
La quale in una intervista poco tempo prima aveva dichiarato: “Mi piace essere di sinistra, lo sono da quando avevo 16 anni e non cambierò mai, neanche per la Margherita”. DS e poi più.
A Roma si diceva che anche D’Alema la pensasse così, tanto che quando gli chiedevano “Dica qualcosa di sinistra”, lui rispondesse spiritosamente senza esitazione: “Embè…Palombelli rossa!”
Rutelli era geloso di questo feeling?
No, e con il solito sorriso rispondeva: “Che dire? Parliamone: se son margherite fioriranno”.
Embè…la Margherita è fiorita!.
Poi vabbè ora La Margherita non c’è più, tanto meno il DS. 
Embè, l’importante è la famiglia.
La coppia Rutelli e Palombelli è più solida che mai mentre in politica si può andare a piedi o in bicicletta.
Infatti, guarda caso o forse no, la Palombelli ha preso il posto di Rita Dalla Chiesa a Forum sulle reti Mediaset che fanno capo al cavaliere facendo scendere in picchiata gli ascolti (ma è ancora in fase di rodaggio questo va detto) così faticosamente raccolti da Rita Dalla Chiesa (stante la forte concorrenza con le Reti Rai) la quale, nel cambio con La 7 sta facendo la fine delle Parodi che, dopo una comparsata, sono sparite dall’emittente.
La 7 è diventata una sorte di Canto Delle Sirene molto Maschie i quali seducono le conduttrici di altre emittenti (quelle che temono), per poi farle sparire (v. Costamagna, Dandini, le sorelle Parodi….)
Tagliare tagliare…sembra l’imput senza pensare (o forse sì) che così facendo si tagliano da soli.


lunedì 25 novembre 2013

DALLAS, MISTERI E DELITTI ECCELLENTI

 
Dallas cinquant’anni dopo. Un mistero infinito.
Tutto il mondo ha ricordato l’evento che ha scosso il mondo nel vedere la coppia più ammirata dello scorso secolo per classe e glamour entrar nella tragedia.
Una tragedia infinita perché, come una maledizione, ha colpito tutta la famiglia di John Fidgerald Kennedy, con tutti i fratelli e figli maschi morti improvvisamente, mentre a sopravvivere sono state soltanto le donne.
Cherchez la femme. Stavolta no, ad aprire la lunga catena di morti violente era stata la guerra falciando il primogenito della famiglia Kennedy segnando così il destino di tutti gli altri perché le tragedie non arrivano mai da sole. Luoghi comuni che comunque hanno un fondo di verità che in questo caso è stata applicata alla lettera.
Il mondo ha festeggiato la coppia John e Jackie diffondendo docu sulla loro vita lussuosa e di potere con incontri alla Casa Bianca e all’estero nei quali a brillare era sempre Jackie il cui fascino irresistibile mandava in visibilio anche il marito John perché portava consesnsi, facendogli fare  anche commenti molto spiritosi come quello del viaggio a Parigi con il quale si presentava: “IO sono quel tale che ha accompagnato Jackie ” sfoderando quel bellissimo sorriso che aveva galvanizzato il mondo.
Sì, però a Jacqueline in privato presentava il conto, che erano tutte le donne del Presidente infilate una dietro l’altra alla quale Jacqueline non ha mai creduto fino in fondo (la moglie si sa è sempre l’ultima a sapere) perché diceva che per John fosse impossibile metterle tutte sotto, con quel mal di schiena che si trovava!
Sotto no, ma sopra evidentemente sì. Ma quella era una posizione che forse Jackie non conosceva perché si atteneva alla dichiarazione del mal di schiena che John sfoderava quando si infilava nel suo letto. Un bagno di folla val bene una notte all’asciutto. Pazienza.
Pazienza un corno, anzi diciamo più di uno, che lui e lei si scambiavano per pareggiare i conti, finchè l’ultimo corno è stato fatale.
Ma l’anniversario di Dallas non ha puntato sulle ombre della coppia, accendendo le luci sulla vita sociale e
politica del Presidente John Kennedy per onorare la sua memoria come pioniere di quella nuova frontiera tendente a rendere l’America un Paese veramente democratico, non solo sulla carta, così come è stato poi concesso di rappresentare al nero Obama al quale, come a Kennedy, si perdonano tante manchevolezze in fatto di amministrazione in nome della libertà e dell’uguaglianza del quale entrambi sono fautori.
Così è passata in sordina la relazione con Marilyn Monroe, l’ultima di John Kennedy e sicuramente la più drammatica perché diventata vittima sacrificale di un rapporto diventato troppo ingombrante e scomodo stante la parlantina della Monroe accentuata dal fatto che soffrisse d’insonnia. Parlantina che la portava a squillare il telefono alla Casa Bianca in linea diretta con Jackie per uno scambio di ruoli da First Lady.
Con la sua morte in tanti hanno tirato un sospiro di sollievo anche se un’ombra inquietante aveva avvolto i muri della Casa Bianca accompagnando come una sorte di maledizione, il menage della coppia Presidenziale che dopo pochi mesi si esauriva a Dallas.
Per mano di Lee Harvey Oswald, un russo naturalizzato americano il quale covava un odio mortale verso il Presidente tanto da ucciderlo venendo additato come unico assassino perché mai provato il complotto, come se la Baia dei Porci fosse stata un’operazione conclusa brillantemente dai fratelli Kennedy.
Nessuno ama ricordare come il Presidente avesse portato l’America sull’orlo di una Guerra Nucleare facendo c…duro con le navi Russe nel presentar loro i missili ad impedir l’attracco a Cuba sotto embargo americano.
I Russi avevano fatto marcia indietro in nome del buon senso per un netto rifiuto al nucleare, senza comunque digerir lo sgarro del quale puntualmente hanno presentato il conto a Dallas.
Difficile provarlo ma se tanto mi dà tanto, il conto è presto fatto.
A parare il colpo è stato il Presidente Obama che con i voti dei latinos, cubani in testa, è riuscito a vincere. Con i Russi invece sta insorgèndo un conflitto perché Obama e Putin non si filano per niente. Questione di cartelli che van dal petrolio alla droga? Mah!
Insomma misteri e delitti eccellenti.
Ma se la morte di Marilyn ha trovato pace  con quella di John ed il fratello Bob, sulla Baia dei Porci c’è ancora guerra fredda con la Russia, anche se il rischio nucleare è tutto spostato al Medio Oriente con l’alleanza fra America e Iran a chiusura embargo.
 Anche qui un mistero, mentre Arafat e Ghedaffi sono i delitti eccellenti. Manca qualcuno per trovare pace?

domenica 24 novembre 2013

NIENTE SESSO,SULLO SCHERMO SONO AUDREY

Audrey Hepburn è l'unica attrice che non ha mai posato nuda nè in pose sexy.
Giustamente perchè stava bene vestita.
Magrissima come un grissino, era la gioia e delizia di tanti stilisti che l'hanno vestita senza mai esaltare la sua eleganza perchè era lei che valorizzava qualsiasi capo. Un sacco indosso l'avrebbe portato con la stessa disinvoltura e classe di un capo Givenchy.
Era la personificazione della grazia che le scaturiva dall'anima illuminando tutta la scena. Solo in un film, Guerra e Pace, aveva fatto un accenno di décolleté, acerbo come quello di una ragazzina, ed evidenziato appena grazie al sostegno delle coppe dell'abito stile Impero.Ma è bene così perchè altrimenti avremmo perso la memoria dei suoi tubini neri, dei cappellini ad abath-jour, dei cappottini con collettino e dei tailleur a vita corta, dei foulard col trench e gli occhialoni che solo lei sapeva portare in maniera perfetta. Uno stile inconfondibile che è rimasto nella storia.
Se sullo schermo era radiosa, nella vita privata ha dovuto sopportare molte amarezze sia con il primo marito che con il secondo. Il primo Mel Ferrer, un attore che non ha mai sfondato, geloso del suo successo la umiliava con molti tradimenti. Il secondo, lo psichiatra Andrea Dotti, pure. Se prima di sposare Audrey aveva un tot di amanti, dopo il matrimonio nè aveva già una cifra tutte ansiose di conoscere il marito di una diva.
La quale, nel privatissimo, aveva suscitato forti passioni, perchè nonostante la linea quasi anoressica era dotata di molta sensualità e di robusto appetito (che giustifica il grande appeal esercitato con lo schermo) facendo innamorare William Holden e si sussurra anche John Kennedy. In età matura ha comunque trovato il compagno giusto, una ragazzone già noto come il cavalier servente di Merle Oberon di cui era rimasto vedovo ed unico erede. Per cui si pensa a ragione che fosse innamorato della Hepburn, escludendo l'interesse.
Gli ultimi anni della sua vita, dopo trionfi e successi che l'avevano ampiamente appagata si è dedicata alla beneficienza,recandosi come inviata Unicef in Africa. Una missione che lei ha portato a termine con molto coinvolgimento, non disdegnando il contatto con la popolazione, e i bambini ammalati che prendeva fra le sue braccia. Tanto amore e dedizione le sono stati fatali perchè si è presa un virus che l'ha portata alla morte. Un angelo era salito in cielo.
Questo è il mio ricordo di Audrey Hepburn, oltre a tutti i film che ha interpretato di cui rammento tutti gli abiti. Da Sabrina, ad Arianna, Sciarada, Colazione da Tiffany (che conosciamo tutti) ma anche film come Due per la Strada con Albert Finney in cui aveva tagliato i capelli a caschetto copiatissimi a quell'epoca, con i tailleurini color sorbetto  e il film interpretato con Peter O' Toole Come Rubare un Milione di Dollari nei tailleurini Givenchy con le calze e scarpe tutte bianche. Senza dimenticare My Fair Lady, ovviamente, ma quella è una storia in costume. E a proposito di costume, era deliziosa anche vestita da suora in Storia di una Monaca e Robin e Marianne con Sean Connery.
Nessuna attrice comunque è riuscita ad emularla. Ci ha provato Catherine Spaak ma era troppo maliziosa per essere nella parte.A tutt'oggi è un posto ancora vacante, nonostante tante attrici si ispirino a lei. Forse forse poteva essere Anne Athaway, se si fosse mantenuta fedele al personaggio della Cenerentola chicchissima de Il Diavolo Veste Prada, ma con il Matrimonio di Rachel nella parte della tossica, si è bruciata la nomination come sosia di Audrey ma comunque, a onor del vero ha arricchito il suo percorso di attrice a tutto tondo.
Il clou lo ha raggiunto sul web dove circola un video con lei che si masturba, fra gemiti di piacere, il turgido capezzolo del seno nudo. Più tondo di così!
Poi è corsa ai ripari  facendo la Catwoman nell’ennesimo Ritorno del Cavaliere Mascherato facendo nuovamente scintille. Ma era un  fuoco di paglia perché subito spento con I Miserabili nel ruolo di Santine dove, per essersi imbruttita da far pena per arrivare all’Oscar, ha fatto calar le braghe a tutti i fans che si son sentiti imbarazzati davanti alla sua interpretazione, liberando la sala in tutta fretta.
Se lei recitava loro no, l’hanno fatta davvero.





sabato 23 novembre 2013

SERIAL KENNEDY, LA PRIMA VISIONE

Su La7 sta andando in onda il Serial dei Fratelli Kennedy già trasmesso l'anno scorso in prima visione assoluta e di cui mando le mie osservazioni della prima puntata.

Cominciamo con le critiche:
l’esordio di Katie Holmes è imbarazzante. Del resto il paragone con Jackie è già stato ampiamente trattato in un gioco al massacro dove in America ne è uscita con le ossa rotte.
Ma finchè non si è vista sullo schermo come stasera non ci si poteva rendere conto dello sbaglio nella scelta di questa attrice come protagonista. La quale sicuramente si è accaparrata la parte grazie al fatto di essere la signora Cruise e non certo per talento, nè tanto meno per somiglianza a Jackie la cui grinta è impareggiabile: mascella quadra, occhi distanti, dentini aguzzi è un animale perfetto da palcoscenico della vita di potere.
Katie Holmes è una giuggiolona e non riesce ad immedesimarsi in Jackie che, sicuramente, non si sarebbe presentata in pubblico con un orsetto di peluche in mano anche se in gravidanza.
Il tailleur premaman che sfoggia Katie  sembra un modello pret-a-poter di due taglie in più e anche questo è sbagliato perchè Jaqueline aveva abiti modellati su misura.  
Il primo discorso di Kennedy non ha infiammato perchè si impapinava parecchio. Questo è molto curioso perchè anche per Caroline è successo la stessa cosa: quando si era candidata alcuni anni fa al Senato dello Stato di New York lasciato libero da Hillary Clinton, il suo primo discorso è stato stroncato impietosamente perchè non parlava con padronanza del linguaggio ripetendo spesso le stesse parole (la notizia era sul Corriere). Carisma zero assoluto.
A differenza di suo padre però nessuno della famiglia l’aveva sostenuta abbastanza evidentemente, perchè Caroline si è scoraggiata ritirandosi dalla candidatura.
Invece il padre John nonostante il flop degli esordi era continuamente spronato da suo padre molto ambizioso e determinato che gli infondeva fiducia in sè stesso perchè un “Kennedy non arriva mai secondo”.
Caroline avendo perso entrambi  I genitori ed il fratello John John, non aveva il supporto psicologico familiare necessario di cui probabilmente aveva bisogno per emergere così come è stato per il Presidente John Kennedy supportato dal clan di padre e fratelli come validi e fidati consiglieri.
Il serial è comunque un po’ troppo sdolcinato: Jackie poi è raffigurata come una casalinga prestata alla politica, tutta concentrata sui figli quando invece ha dimostrato di essere molto a suo agio con il potere sia politico che finanziario sposando Onassis in seconde nozze.
Inoltre, non è credibile che persone impegnate nella corsa alla Presidenza si crogiolino in discorsetti romantici soprattutto se intercorrono fra maschi. Manca di mordente e di ritmo. Non fa gioco maschio.
Insomma è noioso ma siamo all’inizio…


Curiosità sul Promo.
                                MAGNIFICAT E MAGNIFICO
Dopo le prime sequenze dei Kennedy appare Gad Lerner per presentare il suo Talk Show l’Infedele, decima edizione, cantando insieme al coro la sigla Magnificat.
Eh eh   eh! Ecco che cade a fagiolo una foto di Jackie che presenta Pinocchio al piccolo John John.
Quando si dice un predestinato…Gad Lerner.
In principio fu Pinocchio con l’esordio della "voce bianca" di Mario Giordano ad affiancare Lerner.
Zac zac! Magnifico!





LUCY LIU E IL BAMBINO DEL GLADIATORE


Che fine ingloriosa!
Russel Crowe ingrassato in maniera imbarazzante con doppio mento e pancetta si presta a scopazzare in un bordello cinese.
Lucy Liu, nell’Uomo dai Pugni di Ferro gli mette una mano sulla patta per tastare quello che definisce “il tuo bambino” mentre lui saetta la linguina sulla sua bocca chiedendo tre belle cinesine per la notte.
“Solo Tre?” chiede lei stupità.
“Tanto per cominciare….” Risponde lui borioso alzandosi poi dal letto e dalle tre cinesine le quali si risvegliano quando lui le chiama dolci fiorellini.
Ma la sua spalla in tutto il film resta il nero con il quale fare coppia fissa a debellar la mafia cinese ovvero quella Triade che sta invadendo il mondo.
Il messaggio è chiaro risolvendo ogni dubbio perché a morire sono tutti i mafiosi mentre lui Russel Crowe se ne va a cavallo con le truppe dell’Imperatore dopo aver recuperato il carico d’oro. Come a dire che per difendere i Lingotti ci vogliono americani bianchi e neri.
Anche per questo la Juve bianco-nera d’eccellenza vince sempre: perché ci son bianchi e neri con lingotti d’oro versati agli americani. Per pagare i cinesi…
                                         
                                     La ricetta di oggi è:
Zuppa di cozze alla Tarantina
INGREDIENTI PER 4 PERSONE

1 kg di cozze, aglio, peperoncino, 300 g di pomodori, olio d'oliva, sale, prezzemolo, crostini di pane
PREPARAZIONE "ZUPPA DI COZZE ALLA TARANTINA"
Versate in una larga padella qualche cucchiaiata di olio e in esso fate soffriggere uno spicchio di aglio schiacciato e un pezzo di peperoncino. Appena l'aglio comincerà a colorirsi, toglietelo insieme al peperoncino e al loro posto mettete i pomodori privati della pelle e dei semi.
Condite con poco sale e lasciate cuocere a fuoco vivace per una decina di minuti; poi aggiungete le cozze (che avrete lavato e fatto saltare in una padella con qualche cucchiaiata di olio per farle aprire), insieme al loro sugo accuratamente filtrato.

Ultimate la zuppa con una spolverata di prezzemolo e distribuitela nelle scodelle guarnite con crostini di pane.                                               

venerdì 22 novembre 2013

GEORGE CLOONEY A BALLANDO CON LE STAR


Quando si dice George Clooney è quà dentro...

A Ballando con le Star per la precisione,  il format Americano famoso in tutto il mondo perché ha lanciato molti talenti.
Aveva dato la possibilità di emergere anche a due ragazze immagine scelte da George Clooney per un percorso sentimentale.
La prima sappiamo tutti è la nostra Elisabetta Canalis, splendida accanto al divo Clooney impegnatissimo su tutti i fronti, da attore a regista, da testimonial di spot della telefonia a quella di impegno nel sociale come il Darfour.
Da ragazzetto di bottega (come era stato definito da un famoso regista) come il buon vino invecchiando Clooney si è fatto estremamente interessante ed il suo giudizio pertanto è fra i più autorevoli.
La scelta sulla Canalis era stata ben riposta  perché Elisabetta aveva figurato bene al suo fianco tanto da ricevere importanti scritture in tutti i campi. Dove purtroppo non ha brillato né per talento, né tanto meno in simpatia facendosi prevaricare dalle antagoniste come la Belen a S.Remo o Teresa Mannino in un film di Natale.
Nemmeno lo spot dove pestava il mantello rosso ad una sconosciuta per farne un suo personale red carpet, le aveva portato fortuna in fatto di talento.
Infatti proprio una sconosciuta le aveva rubato il cuore. Quello di George Clooney il quale era stato folgorato dalla sua bellezza bionda e algida. E di talento.
 Infatti Stacy Kebler,   questo è il nome della nuova ragazza immagine di George, si era classificata terza nella prova Ballando con le Star facendo colpo sul divo che per lei non aveva esito a dare il benservito alla Canalis.
La quale poverina non gliene va bene una con i fidanzati perché il suo curriculum è sempre più ricco di esperienze che sommate tutte insieme fanno flop.
Così nell’ultima sfida si era lanciata come concorrente di Ballando con le Star ma, nonostante l’abito da favola, era stata clamorosamente esclusa non avendo dimostrato alcun talento nella danza.
Questo è assodato per cui è stato svelato anche il mistero per il quale era stata mollata da Clooney in favore della bionda Stacy anche se  Elisabetta aveva affermato di averlo avuto solo come un “padre”   dimostrando ancora una volta di essere poco simpatica.
Infatti lui  ha così preferito continuare a  danzare con Stacy Kebler. Perché è più bella?
 No, perché aveva più talento in quanto a leggerezza. Almeno sapeva danzare in pubblico senza pestargli i piedi! E soprattutto sapeva tacere.

SUA MAESTA’ HA LICENZA DI UCCIDERE


L’Agente 007 è mai stato processato per omicidio?
No, perché ovviamente ha licenza di uccidere, anche se poi deve avere l’approvazione del suo capo Emme
Il quale, anche se non approva ("Non si buttano gli amici in un cassonetto per poi rubar il portafoglio" ammonisce Emme in Casino' Royal. "I morti non parlano" risponde secco Bond-Daniel Craig) deve prendere atto che l’Agente 007 sia un Killer al Servizio di Sua Maestà. La Regina.
Infatti è lei ad avere lo scettro del comando che porta in pugno da secoli e millenni firmando condanne a morte come se fossero documenti di ordinaria amministrazione.
Servizi Segreti e Scotland Yard fanno tutti Capo alla Regina Elisabetta ii che sotto i cappellini colorati ha così potere di vita o di morte su tutti quelli che ritenga nemici dell’Impero Britannico.
Un potere assoluto che manca comunque alla Merkel e a tante altre donne al comando. Le quali possono pure farne uso ed abuso ma alla fin fine dovranno sempre rispondere al loro popolo, rivoluzione permettendo.
Infatti è con la rivoluzione che quelli del popolo si prendono momentaneamente in mano il potere per fare piazza pulita, pareggiare conti in sospeso e perpetrare vendette facendole affogare in un mare di sangue, pur restando impuniti. Anzi,uscendone a volte come eroi.
In tutto il mondo sono state fatte rivoluzioni o guerre civili. In tutto il mondo tranne che in Inghilterra dove Re e Regine hanno regnato per secoli e millenni trenendo sempre a bada il popolo.
Il segreto sta nella forza dei Reali nell’amare il potere dell’Inghilterra, difeso strenuamente anche quando uno dei suoi membri dimostri di vacillare.
Vedasi ad esempio Edoardo che la storia insegna abbia rinunciato al trono per Wally Simpson.
In realtà è stato bandito da Corte per le sue simpatie naziste verso il Fuhrer.
Imperdonabile più dello stesso fatto di vedere sul trono una come Wally Simpson.
La quale ha sicuramente preferito consigliare il suo Edoardo di rinunciare per non fargli vendere cara la sua pelle.

giovedì 21 novembre 2013

ACCANIMENTO CANCELLIERI


Contro la  Cancellieri sembra sia stato ordito un complotto.
“Non ha fatto illeciti, però…” dice il fico Renzi al grido del feguitemi feguitemi.
Però non è una figa, diciamolo. Fichi si nasce e lui, modestamente fico, lo nacque.
Al di là delle chiacchiere da Talk, sulla Cancellieri ho sentito un parere molto autorevole.
E’ quello di una ex candidata a sindaco di Parma, ora  ritirata dalla Politica, vuoi perché schifata e vuoi per impegni familiari e di lavoro, con la quale ho spesso uno scambio di opinioni sulle vicende di Palazzo: quando la Cancellieri veniva commissionata a Parma per la seconda volta il commento della ex candidata  era stato molto favorevole dicendo ché già ai tempi della Mara Colla avesse fatto un buon lavoro.
Insomma, con tutti i casini e cazzate che sono state fatte a Parma, la “figata” l’aveva fatta proprio la Cancellieri..
Detto dalla ex candidata, della quale conoscevo anche il padre ai tempi in cui andavo a bere l’Hirish Coffe sotto l’Orologio del Governatore, c’è da crederci perché Politicamente corretta e la cui onestà  sull’ amore verso la città di Parma, è al di sopra di ogni sospetto avendo fatto opposizioni, una volta Consigliera, a pezzi da novanta anche se poi sono passati in sordina per mancanza di grinta, come da lei stessa affermato.
Quello che conta è comunque aver fatto un buon lavoro. Il resto sono chiacchiere inutili da Bar Sport che spesso fanno più danno che bene al Calcio, allo sport in generale e al Paese.

 

mercoledì 20 novembre 2013

CHARLENE PRINCIPESSA DI STILE E DI TEMPERAMENTO.



Hanno studiato in tante da Grace Kelly, ma l’unica ad avercela fatta è solo lei Charlene Windstock l’unica copia conforme in originale.
Infatti Charlene si sta imponendo con il suo stile al di là delle firme che ruotano intorno al Principato di Monaco come Chanel, Gucci o Dior, quest’ultimo con il J’adore che ha messo il volto della principessa Grace a fare da comparsa a  Charlize Theron.
Charlene dopo anni di fidanzamento ha impalmato il principe Alberto il quale l’ha fortemente voluta al suo fianco perchè ritenuta all’altezza di rappresentare la famiglia Ranieri così come fece mamma Grace alla quale la Windstock assomiglia in maniera impressionante nella statuaria fisicità a spalle larghe.
Tra lacrime di commozione e fughe dalla vita di Corte,  Charlene è entrata a Monaco per regnare insieme ad Alberto principe di classe ma anche alla mano.
Prima di convolare a giuste nozze con Charlene infatti il principe ha vissuto all’ombra del padre come rampollo e scapolo d’oro facendo razzia di modelle e star del cinema con una mordi e fuggi piroettante nel quale ha dato spazio anche a cameriere hostess e quant’altro gli capitasse a tiro con un soffio di respiro. Play boy impenitente ed impunito per varie intemperanze insabbiate grazie alla sua posizione, il principe Alberto si sta dimostrando un manager illuminato perché non passa giorno che il principato sia alla ribalta per tante inziative, da quelle sportive alle mondane passando dagli eventi di beneficienza che in un paradiso fiscale come Montecarlo è il men che si possa fare.
Meno per modo di dire perché le attività benefiche a Montecarlo sono le più praticate fra tutti i Paesi Europei attirando per mondanità e lusso tutti i ricchi della terra che per nulla al mondo si perderebbero Un Ballo Della Rosa o un’asta in favore dei bambini.
Aste battute dalle star più ammirate nel quale a far gli onori di casa è sempre lei Charlene ammirata per le sue mises e l’incedere silenzioso ed elegante. Da cigno.
L’aria orgogliosa del principe Alberto non è solo di facciata per mettere a tacere pettegolezzi sul loro menage che molti vedono a rischio rottura per diversità di gusti.
Che non sono quelli nel vestire o nell’apparire perché dimostrano una perfetta sintonia, ma quelli un po’ particolari nel privato dove entrambi amano i sapori forti.
Loro in coppia invece sono fin troppo dolci tanto da fare tenerezza: tanto lui è protettivo quanto lei è arrendevole, ma soprattutto sono bellissimi tutti e due.
Alzi la mano chi non ha mai fatto un pensierino sul principe Alberto che abbiamo visto crescere così fine ed educato da ragazzino, così disinvolto e assetato di vita da giovanotto e così regalmente posato in età matura. Insomma un mito.
Alla loro felicità di coppia manca solo un erede che tutti i sudditi sperano arrivi presto.
Alberto e Charlene ci stanno sicuramente lavorando ma intanto si godono la vita impegnandosi per far beneficienza. A Charlene il compito di farlo a tempo pieno che lei svolge sempre con un sorriso sulle labbra facendo da madrina a tante manifestazioni in favore dei bambini di tutto il mondo passando anche fra la disabilità.
 Infatti Charlene ha fondato nel 2012 l’organizzazione benefica Mon.a.a per i malati di autismo partecipando nei giorni scorsi all’ultimo evento nel quale è stata immortalata con un abito lungo color blue portato rigorosamente sempre a capello corto proprio come Grace che al massimo lo aveva allungato sulle spalle giusto per consentir di acconciarlo a chignon.
Quello che piace di Charlene è il non aver mai adottato il pizzo,soprattutto nero,  né lavorato né tanto meno Valencienne, così caro a Kate Middleton e alle star di tutto il mondo, mentre Charlene lo ha completamente bandito dal suo guardaroba.
 Giustamente perchè fa pure Dolce e Gabbana mentre lei è una principessa di stile a firma Charlene Windstock.  Epperò…che temperamento!






                                     

LE PRIME VELINE

Da un po’ di tempo a questa parte si è notata una piccola rivoluzione in Tv.
Soprattutto nei Tg dove le vecchie glorie come Tiziana Ferrario e Maria Luisa Busi sono state  sostituite da giovani ed avvenenti telegiornaliste.
A reti unificate perché sono sbarcate in ogni dove dalle tv locali a quelle generaliste, passando su Sky e dintorni.
Insomma una squadra di giovani e avvenenti ragazze dell’informazione che comunque dell’informazione sembra che se ne facciano un baffo o quanto meno se ne impippano.
 Infatti i Tg sono tutti un fiorir di notizie sull’andamento  e vicissitudini di cani e gatti, a dare il colpo di coda alle notizie di cronaca nera e politica.Ora con gli alluvioni e catastrofi in primo piano nei TG si sono inserite anche le  diversamente meteorine perchè non sono quelle di misura standard lanciate da Emilio Fede essendo tutte  in divisa da anchorwoman.
A parte il meteo che cambia sempre ovviamente, le notizie sono tutte uguali, diciamolo, senza scomodarsi nemmeno a cambiare la scaletta.
La cosa buffa (perché è bene cogliere sempre il lato buffo di ogni cosa che non sia un vero dramma) è che con la scalata di queste telegiornaliste sexy e pimpanti, sono sparite dalla circolazione letterine, schedine, gialappine e ragazze pon pon che allietavano sculettando in primo piano, l’universo Tv.  Non ci sono più.
Al loro posto solo ballerine professioniste e castigatissime a far da contorno nelle trasmissioni di intrattenimento. Insomma, le ragazze coccodé da cacao meravigliao sono state bandite, con l'ultima apparizione solo nei vecchi spot di Panariello e Vanessa, tanto per non perder la memoria.
Le uniche veline rimaste sono quelle di Striscia La Notizia, che con i loro stacchetti sexy ma leggeri e spiritosi accompagnano le notizie dei conduttoi storici Ezio Greggio ed Enzo Jacchetti che si alterna a M ichelle Hunziker.
Infatti sono in scena da ben 25 o forse più anni tanto da essere considerate ormai un’istituzione.
Non si comprendono dunque gli attacchi che erano  stati mossi ultimamente contro di loro da un folto gruppo di intellettuali, capitanati da Gad Lerner che si era fatto portavoce di questa protesta al femminile dove le veline erano viste come un insulto alla dignità della donna.
Ehhh…anche meno! Sì perché ci pare un controsenso: le donne intellettuali da una parte che pontificano e dall’altro zitte e quiete che si impossessano della scena dell’informazione sbarcando in massa a tutto fashion mettendosi in mostra e facendo a gara a chi ce l’ha più fresca.
La notizia? No, la scollatura. Ce n’è per tutti i gusti: naturale o rifatta. Volendo, anche svenuta. E meno male che sono a mezzo busto…!
Controsenso con controsenso la 7 ha accolto a braccia aperte il concorso di Miss Italia facendo sfoggio di una squadra di ragazze in gambissime per attirare ascolti che invece sono stati scarsi perchè gli spettatori sono rimasti in linea con la 7 di Gad Lerner del quale non hanno perso la memoria. Lui invece non si vede più su quell'emittente che oltre al danno gli ha sbattuto anche le Effe.Tradotta come beffa..

martedì 19 novembre 2013

VERONICA L' APE MAYA.

   Molti hanno avuto occasione di vederla d’ Estate a condurre Uno Mattina Estate, appunto. La vocina leggermente nasale, l’occhietto verde, la boccuccia a tutta salsa di pomodoro, saltellava fra interviste, Tg e Previsioni sempre sorridente fino ad arrivare al clou con il bancone apparecchiato in bella vista, dove snocciolava le ricette.
La bocca da sorridente si faceva golosa ed era tutt’uno con l’espressione di piacere con cui accarezzava funghetti, melanzane zucchine patatine e, ovviamente pomodori, non mancando di presentare i vasetti al miele di acacia ricavato dalle api, di cui veniva investita come Regina da un pubblico plaudente. D’altra parte con un nome come Veronica Maya non poteva fare altrimenti. Ora dopo ora, e non si fa per dire, ha fatto finalmente un salto di qualità. Infatti dall’orario di prima mattina è passato a quello delle dieci e poi ancora meglio al pomeriggio rubando la fascia di tempo occupata da Caterina Balivo con la sua Festa Italiana, dove presentava una trasmissione sul filo di Forum condotto da Rita Dalla Chiesa su Canale 5 (ora passato a Barbara Palombelli). Non abbiamo mai avuto l’onore di prenderne visione, stante l’ora che copre la fascia delle casalinghe, ma sappiamo che c’èra. Bastava guardare i programmi dove in scaletta era fissato il programma Verdetto Finale.

Per presentarlo ha esibito questa mise   (nella foto), forse come una sorta di “toga” (qualcuno lo dubita?)a significare una giustizia trasparente uguale per tutti da qualunque angolazione la si affronti. Ai fortunati che l’han guardata, l’ardua sentenza. Senza appello e cassazione si spera.
Siamo certi che se la sia cavata,  sperando diversamente  da quando ancora faceva la valletta con il comico di Zelig (quello del  tormentone Chi è Tatiana?) dove si è esibita in un can can alzando la gonna a ruota mettendo il bellavista il suo popo’ con mutandoni neri e calzettoni in tinta.
Non è stata quella l’unica occasione perché in una ospitata da Cucuzza nella Vita in Diretta, nel sedersi alzava sempre la gonna a livello inguinale per far intravedere le autoreggenti. In altra occasione, per l’ultimo dell’anno esattamente, mentre ballava in pista per gli auguri, in mezzo alle colleghe tutte coperte di piumini lei si slacciava facendo intravedere una tettina che fuoriusciva dal vestitino scollato a sottoveste. In questa posa, a tettina in fuori, è stata immortalata anche a fine trasmissione di Verdetto Finale, mentre festeggiava l’ultima puntata.
Particolari che contano sempre nel bagaglio di una soubrette. Infatti è arrivata la sua prima conduzione in prima serata. Incredibile! Infatti era il titolo del format. Aperta la scena con un abito lungo nero a spalle nude, con un drappeggio dietro che andava a finire con lo strascico tale e quale a Rita Hayworth in Gilda,  ha presentato gli ospiti in numero di sei per fare la loro incredibile performance.

Un’idea fra Scommettiamo che…e Colpo di Genio perché ogni concorrente doveva esibirsi in qualcosa di stupefacente. Trasmissione chiusa per mancanza di ascolti. Incredibile ma vero.
Ma da ogni sconfitta si può rinascere e Maya non si è persa d’animo mettendosi a studiare? No, a condurre altri show per la Tv dove presentava Radio Birikkina e Radio Bella Monella, o come madrina di Premio Danza sempre per la Rai per approdare allo Zecchino D’Oro diventando la beniamina dei più piccini. Infatti

è stata confermata tale perchè apre, insieme a Pino Insegno, la nuova edizione dello Zecchino D’Oro a Bologna dal 19 al 23 novembre 2013 come una sorta di reginetta di cartoon: Ape Maya appunto.


SENSO DEL BURLESQUE DI UNA POVERA NERA

 
 Yahima Torrès è un’attrice di colore interprete del film Venus Noire, presentato alla scorsa stagione di Venezia   e che presto sbarcherà nelle sale.
Il film racconta le peripezie di una Venere Nera omaggiata in termini razzisti.
La storia è ambientata nell’800 dove “la protagonista” diventa attrazione assoluta di un circo che incassa soldi a palate grazie alle performances di una giovane nera sbattuta in pista per sculettare e sollazzare i presenti.
 I quali, fra urla insulti e applausi scroscianti vanno in delirio nel vedere quel culone extra-large e dunque mostruoso che tutti vorrebbero toccare, grandi e piccini, come portafortuna.
La povera nera, umiliata offesa e alcolizzata si esibisce dapprima in modo selvaggio mettendo a nudo il culone in bellavista per poi coprirlo con calzamaglia rossa e corona in testa   per eseguire una performance a coreografia più raffinata: la danza tribale mostruosa si trasforma in una sorta di burlesque drammatico reso ancor più tragico  nel back-stage allestito per studiarla nei minimi particolari.
Infatti le fanno corona uno sparuto gruppo di professori che dall’alto della loro scienza infusa le prendono le misure corporali   sviscerandola in tutte le  forme più invasive come una sorta di autopsia per confrontarla con la razza bianca.
Dalla scienza al razzismo di recente memoria il passo è breve tracciando il solco per essere coltivato con il seme della violenza.
Quella alla quale viene sottoposta la povera nera davanti a un pubblico che, di fronte a quel culone mostruoso perde ogni ritegno scatenandosi con i più bassi istinti ormai lanciati senza freni inibitori.
La povera nera diventa così un’ossessione per tutti facendone l’oggetto della più indegna e invereconda curiosità perché il di lei culo messo all’aria viene spiato, analizzato, vivisezionato e sottoposto ad ogni più umiliante burla.
Suvvia abbiamo scherzato urla il miserevole pubblico.
“Sulla mia pelle” ribatte l’attrice in conferenza   stampa dove ha raccontato di essersi messa nudo per affrontare il tema razzista con un film i cui riflettori sono puntati su un piccolo mondo il quale, grazie a questa storia viene alla ribalta per rimarcare  le sue fondamenta malsane basate su quella superiorità della razza che porterà a inevitabile conflitto.
Il regista è Adbellatif Kechiche il quale,  dopo la prova di Cous Cous si conferma autore attento ai problemi degli emarginati e del terzo mondo in cui la danza è al centro della comunità.
Ma se la danza del Cous Cous mette ruffianamente tutti a tavola, quella di Venus Noire fa riemergere tutto il marcio di una società opulenta che a pancia piena  comincia il gioco crudele del vizioso e arrogante il quale tutto pensa di gestire per rimpinguar le tasse. Anche a costo di vendere la pelle di una Venere Nera.

AVATAR UN VIAGGIO NELL’INCONSCIO.


Non credo che si possa dire di AVATAR che rappresenti una rivoluzione nel cinema perché è tutto proiettato nel passato, alla ricerca del paradiso perduto fra il “Tigri e l’Eufrate”, e poi quello Jurassico con gli indigeni immersi nei riti tribali.
Il messaggio è comunque attualissimo: inseguire, occupare, distruggere…AmeriKani!
Anche a livello tecno-elettronico più che una rivoluzione si può parlare di evoluzione perché basato su film di fantascienza e fantastoria rinnovati e rivisitati negli effetti speciali e nelle ambientazioni in modo molto più ricercato e raffinato. Insomma, se non ci fossero stati Il Signore Degli Anelli, Guerre Stellari, Terminator il regista James Cameron non sarebbe arrivato a ideare e dirigere questo Avatar.
I cui indigeni sono l’unica nota rivoluzionaria dello spettacolo: se gli umani sono stati trasformati in Cartoon, ora i Cartoon vengono riprodotti come umani: ed ecco gli umanoidi Na’vi-Blu.
La storia è contro la storia scritta dagli uomini per rivolgersi verso quella scolpita nei nostri cuori e nelle tabelle del Vecchio Testamento.
In primis, non uccidere nel rispetto di tutto quello che ti circonda: l’ambiente, la vegetazione e le creature che lo popolano i quali sono tutti portatori di energia che nello scambio con quella degli indigeni, arricchiscono il flusso della linfa vitale di tutto il creato dove la Grande Madre veglia per mantenere l’equilibrio in perfetta armonia, come una musica celestiale.
Ad impersonare l’eroe di turno è il paraplegico Jake, Sam Worthington, il quale entrando nel corpo biologico di un Avatar, guidato a distanza e  con le stesse sembianze degli indigeni Na’vi-Blu, si trova a vivere due realtà: quella reale, che vive come un uomo a metà, non solo perché privo degli arti inferiori ma anche perché disposto al compromesso e al tradimento, e quella dei sogni in cui ritrova la sua completezza nell’ integrità fisica e morale, in un mondo dove impera la legge dell’amore, del rispetto e della pace.
Purtroppo compromessi dall’avidità degli esseri umani (alieni) che, trovato il sito giusto nel Pianeta Pandora in cui fiutano l’affare per trasformarlo in business perché i suoi elementi vengono richiesti a caro prezzo, vogliono soddisfare la loro sete di ricchezza anche a costo di distruggere la vita, facendo tabula rasa della vegetazione e decimando intere popolazioni anche a costo di farle scomparire per sempre.
Storie vecchie come il mondo (v. anche gli Aztechi, gli Indiani, i Curdi, gli Ebrei…), storie dell’umanità che, bene o male, dobbiamo accettare come parte della nostra evoluzione e del progresso, se vogliamo continuare a vivere da persone… sveglie, ad occhi aperti.
Altrimenti si rimane immersi nel lungo sonno, come nella scelta che ha fatto il nostro eroe il quale alla fine decide di lasciare la realtà per rifugiarsi fra le braccia della indigena amata (Zoe Saldana).
Che lo accoglie con un dolce sorriso…”Finalmente, anche tu vedi…!”
Già: that is the question! To be, or not to be?
A parte questi dilemmi che ci inducono a porre serie riflessioni, il film è bellissimo e stupefacente con scenari mai visti fino ad ora dove gli indigeni si muovono su alberi giganteschi i cui rami si estendono fra immensi e profondi dirupi, per fare da ponte tra una sponda e l’altra delle montagne, concedendosi anche la gioia di volare su enormi uccelli, uno solo per ciascuno di loro, con i quali stabilire un profondo e indissolubile legame di amore e connessione telepatica. Insomma, un film magico e ipnotico che per tre ore ti porta a sognare…ad occhi aperti.