lunedì 30 giugno 2014

CODA DI CAVALLO




Coda di cavallo per Ariana Grande Bellissima in extention.

Intervista:
Meglio darsi delle arie o fare delle pompe?


Inoltre:


Qual è il segreto per essere felici in coppia?

Mai parlare dei precedenti amanti o mariti.
Avere un partner che non ti chiede nulla del passato è un grande privilegio.

Qual è il segreto? No, perché gli uomini sono invadenti vogliono sapere tutto vogliono possederti.
Il segreto sta nel mantenere la giusta distanza. Non bisogna mai concedersi totalmente in modo da far sentir il partner come un ospite di passaggio.
Oggi qui domani puoi anche andartene. Così sentendosi libero lui resta per sempre nel cuore nella mente e dentro te.Yeah!

 Meglio comunque darsi delle arie che fare delle pompe.








venerdì 27 giugno 2014

LORELLA FANTASTICAMENTE PROIBITA



La notizia era ghiotta perché vedeva protagonista Lorella Cuccarini  e la show girl Beyoncé  accusata di plagio per aver copiato i passi e le coreografie  del balletto che Lorella aveva presentato a S.Remo, ospite di Antonella Clerici, stralciato dal musical Il Pianeta Proibito.
Una performances con la quale Lorella aveva scalzato anche Jennifer Lopez facendo insorgere nel pubblico l’orgoglio dell’italianità geniale.
Sì perché Lorella effettivamente si proponeva in maniera entusiasmante, molto nuda ma artisticamente scatenata suscitando gli stessi entusiasmi del suo esordio in Fantastico:la gamba lunga, il pube  in bellavista roteante, la Cuccarini da sconosciuta ballerina di provincia era entrata nell’immaginario degli italiani scuotendoli dal torpore nel quale erano stati immersi con le galline coccodè di Avanti tutta.
 Molto ironiche diciamolo ma non paragonabili al colpo d’anca di Lorella assestato a fianco del Pippo Nazionale. Quel gran pennellone che diceva di averla scoperta lui.

Ed a ragione perché come un segugio col fiuto di un talent di talento,Pippo Baudo la scovava mentre sculettava in una saletta della periferia romana come quelle che si allestiscono nelle sagre paesane o di quartiere.
Da quel palco a quello di Fantastico il salto è stato breve passando da un ceffone ben assestato a Pippo dalla Cuccarini per mettere in chiaro le cose.
Le cose sono note ma solo per ribadire l’importanza del talent scout.
Infatti se la Beyoncé ha copiato (e questo è indubbio comparando i due video in circolazione) il paragone è stato possibile perché entrambe sono persone note , ovvero due star il cui giudizio viene lasciato al pubblico che comprende il giusto valore di entrambe. Per cui la Cuccarini da questo presunto plagio non può che trarre vantaggio ed essere lusingata. Lo spiacevole subentra quando un grande noto si approfitta del piccolo sconosciuto per rubargli un’idea sia a livello teorico che pratico facendosi poi bello con le cosidette penne del pavone.
Per questo ben vengano i talent scout come Pippo o i talent show che si stanno diffondendo sempre più in TV, semprechè siano fatti seriamente da giurati competenti e al di sopra delle parti. Altrimenti si riducono a semplici show de’ noantri col rischio di sprecare tanti talenti.
I talent show danno garanzie (ne abbiamo visto anche i risultati) mentre con il talent scout è molto facile che scatti la molla dell’innamoramento verso la creatura.



Come una sorta di sindrome da May Fair Lady l’operetta di Bernard Show nella quale il prof. trasforma in Lady una umile ed analfabeta fioraia. Nel sodalizio artistico è comunque importante che alla base ci sia sempre l’amore perché alla fine inevitabilmente l’allievo/a tende a prendere il sopravvento.
“Se incontri il tuo maestro, uccidilo” dice il saggio cinese esperto di Karate, trasformando così il sodalizio in una tragedia greca.
Con un pigmaglione invece se l’allieva compie la maturazione completa il rapporto finisce in un sodalizio a vita come una sorta di matrimonio con tanto di piatti rotti e ciabattate in testa.  Perché questa signori è un’operetta.








In caso contrario, di sodalizio solo di tipo manageriale, è molto facile che prima o poi uno faccia le scarpe all’altro: i manager si sa  badano solo alla percentuale degli incassi mentre le star a quelle degli ingaggi.
In caso di amicizia leale e sportiva persiste il rischio che uno sovrasti l’altro prendendo il sopravvento trasformando per esempio un sodalizio leale da Fantastico a una Domenica da sola in compagnia di Giletti, con il Pippo mandato in Viaggio a quel Paese chiamato Italia.

mercoledì 25 giugno 2014

BUON COMPLEANNO TV

Buon compleanno trasmissioni Tv. A ciascuna il suo.


Ad aprire le danze delle autocelebrazioni e auguri di tante di queste primavere ha iniziato la Cesara Buonamici facendosi gli omaggi per il compleanno dei 24 anni del Tg5 iniziato con il direttore Enrico Mentana coadiuvato dai giornalisti Lamberto Sposini, la Buonamici e Cristina Parodi quasi tutti emigrati altrove facendo restare saldamente in trono la Cesara. Un nome un destino.

Hail Caesara! anche se tutti vorrebbero la verità che invece la Buonamici cerca di raccontare come si dipanano le favole concludendo sempre con un sorriso E vissero  felici e contenti anche se tutto il Tg ha parlato di cronaca nera.


Di contro non poteva scendere in campo anche la RAI  per celebrare i quarant'anni di Domenica In con una torta divisa a fette dagli attuali conduttori Paola Perego e Salvo Solttile ridotto, da grande conduttore di eventi internazionali, al ruolo di spalla prestato al Talk delle chiacchiere pomeridiane. Le quali sono passate dall'impronta culturalmente elevata di Pippo Baudo alle caciare delle signore della domenica Alba Parietti, Ela Weber e Mara Venier con quest'ultima, ma non ultima,che  ha disertato clamorosamente la festa per incompatibilità con la Perego, un tempo sua grande amica ma che da circa un paio d'anni le ha rubato il posto facendo emigrare la Venier a Mediaset alla Corte della Maria De Filippi nel quale si è ritagliata un posto di miracolata. Non è la prima volta che la Venier è in polemica con qualche collega della Tv. Per fare un nome e cognome si pensi alla Simona Ventura moglie del suo fighliastro in quanto figlio del marito Nicola Carraro e da sempre grande amica di Mara fino al giorno in cui sono entrate in conflitto scambiandosi platealmente reciproci complimenti. Non da signore della Tv ma da rivali piuttosto livorose.


Tutto quanto in Tv fa audience, specie le liti di famiglia Rai contro Mediaset passando da La 7 che in queste diattribe si butta a pesce con un vengo anch'io da voyeur senza speranze.
Infatti le due maggiori emittenti, in questi casi sempre in pieno accordo, la snobbano sadicamente nonostante il direttore del Tg Enrico Mentana insista nel mettere il naso del-giornalista-votato-all'informazione-per rispetto-del pubblico ogni volta che fra le due si muove una foglia, cercando il pelo, della foglia, per essere tirato a  traino. Col Cairo!
Come a dire tira più un pelo-di ...che un cairo di buoi.




INTEGRALISMO CATTOLICO

Dario Fo’ a Rai Uno ha recitato un lungo monologo su Francesco Giullare di Dio (con ospite Mika) che ha presentato alla sua maniera di Mistero Buffo, saltellando, gesticolando, intercalando il discordo con frasi latino-dialettali affabulando tra la Chiesa del Papa e il convento dei frati poveri che si affidano alla divina provvidenza, perché il Signore pensa a tutte le sue creature della terra.
Ci pensa ma le lascia fare, cosicchè l’umanità si trova a pasticciare fra brutture e bassezze elevandosi qualche volta a livelli più alti anche se in questo caso formano sempre una minoranza.
Il male prevale sul mondo governato da ingiustizie con dislivelli sociali dove i ricchi sono sempre più ricchi ed i poveri sempre più poveri. Poco male, a tutto c’è rimedio: basta un sorriso ed un’ode al Signore che tutto intorno si illumina di immenso.
La Chiesa deve ritrovare il suo sorriso? Quello di Chiara faceva da testimonial nel primo film su S.Francesco girato negli anni 50 nei quali l’attrice Dolores Hart lo faceva brillare insieme a quello dello sguardo di un blu intenso affacciandosi al balcone per gridare il nome Francesco come fosse Giulietta con il suo Romeo.
L’amore spirituale e l’amore carnale sono rappresentati da queste coppie immortali che in un incrocio fra sacro e profano sono alla base della nostra cultura religiosa e laica.
Ma la Chiesa ha perso il sorriso che Papa Francesco cerca di riportare infrangendo le regole del cerimoniale liturgico, litanie comprese, per rivolgersi alle minoranze, alle diversità e agli ultimi fra i quali è stata relegata anche la Madonna alla quale invece hanno sempre dimostrato devozione Papa Giovanni e Papa Wojtyla da Bergoglio entrambi nominati Santi.
Non so se l’avete notato ma Bergoglio parla poco della Madonna, madre di Cristo e madre di tutti gli uomini secondo la nostra cultura: Cattolica, non Francescana per la quale il divino si trova dentro ad ogni creatura avvicinandosi  curiosamente a quella animista dei Paesi Africani.
Se i Francescani si avvicinano agli animisti, i Cattolici si contrappongo agli Islamici con una guerra iniziata con le Crociate che ai giorni nostri non è stata ancora messa la parola fine.

Eppure la Chiesa Cattolica per cambiare dovrebbe dare un’occhiata, non parliamo di ispirazione perché sarebbe troppo,  all’Islam.
La Chiesa Cattolica più che di un sorriso ha bisogno di ritrovare la sua integrità di quando era stata fondata con una rivisitazione e innovazione del Vecchio Testamento prima di fondersi con le varie culture barbare, quelle celtiche in primis dando origine al periodo oscurantista del Medio Evo mentre in Medio Oriente rifioriva la cultura Islamica coltivando le arti e le scienze.
Non c’è bisogno che si spogli dei suoi beni per darli ai poveri perché perderebbe anche potere ma dovrebbe insistere sull’apostolato per far assimilare le parole del Vangelo nel rispetto dei precetti della Chiesa.
La Chiesa ha bisogno di apostoli convinti e motivati che vadano oltre i preti a dir Messa con l’omelia sul leggìo e la politica in testa, con i preti che scalpitano per l’addio al celibato dopo anni di convivenze con Perpetue e mordi e fuggi con le “piedonne” sempre numerose a circondare intorno tutto quanto è in divisa, abito talare in primis.
La Chiesa ha bisogno di purezza per attirar fedeli, purezza di spirito e di intenti dando il buon esempio per infondere speranza di una vita migliore dopo la morte che si chiami Paradiso per compensare dalle sofferenze le vittime o premiare gli uomini giusti.
La Chiesa ha bisogno di far ritrovare ai propri fedeli il Timor di Dio e della Giustizia Divina che mandi all’Inferno i crudeli e malvagi.                                    

 




HILLARY L'AMORE CANCELLA ANCHE LE RUGHE



Febbraio 2010 "Se l’America era propensa a superare il problema razziale appoggiando Obama, non lo era per aprir la strada al sesso debole.
Che tale deve restare.  Così Hillary ha perso le elezioni perché donna troppo forte, spiazzante per il maschio e troppo distante  dalle donne iintellettuali e di spettacolo.
Le femministe trovavano  ingombrante il potente marito al fianco, e molte star trovano disdicevole il suo viso di sessantenne esposto al naturale, come la fascia delle modeste casalinghe.
Perché in America l’imperativo è:
Se hai le rughe, devi spianarle, se hai il seno lo devi gonfiare e con la cellulite la liposuzione è d’obbligo.
Invece Hillary è diversa dalle altre (non per niente si trova al vertice) perchè ha raggiunto quel livello di perfezione chiamato Persona.
Uno status che le conferisce ampia visione dei problemi dell’America in generale, uscendo dalle beghe femministe nella quale per molto tempo si è attivata, e disdegnando ogni forma di ritocco col netto rifiuto di posare nientemeno che per Vogue, nel chiaro intento di focalizzare l’attenzione sui particolari del suo programma.
Dove i problemi delle donne e la lunga strada ancora da percorrere la toccavano fino ad un certo punto perché lei li ha sempre superati brillantemente sia nel pubblico che nel privato, anche incassando con il sorriso fra le labbra.
Poche balle, in America ci sono tante cose da fare oltre alle pari opportunità delle donne in carriera. Che si diano da fare, perché secondo la sua logica di donna forte e determinata, forse ne avrebbero più bisogno gli uomini ridotti ad uno stadio di infantilismo preoccupante.
Tant’è vero che, vedendo quanto gli Americani flirtassero con un fighetto come Obama, li ha allertati con il monito: “Attenzione America, questo non è un gioco”.
Ignorato in pieno perché agli Americani piace giocare, e sognare tanto, per cui era inevitabile che fossero sedotti da un ragazzo molto più carino e sexy.Il quale non disdegnava di farsi invitare nei talk show dove si esibiva svitando a tutto ritmo come solo gli uomini di colore sanno fare: fichissimo!
Hillary non sa ballare, ma sa lavorare con passione e competenza come ha dimostrato da First Lady. Niente da fare, Obama è più carino.
Sì ma le donne ne sono poi così sicure? Intanto aveva apostrofato la Clinton in campagna elettorale dandole della sciocca dimostrando di non essere per nulla cavaliere. Piccoli segnali che fanno pensar male. Per le donne.
Hillary comunque ha abbassato la testa e si è messa a disposizione del candidato democratico, poi eletto Presidente, per raggiungere gli obiettivi comuni come la riforma sanitaria introdotta proprio dalla stessa Clinton.
Non correva certo per favorire, in primis, il riscatto degli uomini di colore .
Sì perché con il Black Power Hillary, donna pragmatica e di ampie vedute, non poteva che essere intimamente convinta che le donne avrebbero fatto un passo indietro, ritrovandosi relegate in ruoli sempre più secondari se non addirittura in casa (e la scelta di Michelle ne è la prova lampante).
Finalmente unite, femministe, casalinghe e attrici, bianche e di colore per discutere in perfetta sintonia dei loro diritti. Magari facendo anche salotto con le musulmane, per ammirare i loro ricci!


Lei invece va dappertutto, non solo in giro per il mondo, ma perfino all’ospedale per assistere il marito al quale hanno messo un pacemaker al cuore che, in questo frangente, non vede più le rughe di sua moglie. Miracoli dell’amore! "
       

venerdì 20 giugno 2014

LETIZIA REGINA DI SPAGNA



 Io sono Felipe il Re. Felipe Chi? Scusi ma Felipe non si è mai presentato.
Nessuno sa nulla di lui se non che avesse un debole per una bellissima modella lasciata perché a mamma Sofia non piaceva. Forse perché avrebbe fatto ombra alle sue due figlie bruttine come solo le sorellastre di una Cenerentola possono essere.
La modella cenerentola ha fatto dunque le valigie per lasciare il posto alla telegiornalista Letizia Ortiz che ha impalmato Felipe dopo essersi presentata con classe e parlantina sciolta.
Quella che manca a Felipe il quale se ne sta sempre impettito, elegante e discreto accontentandosi di far la sua figura, prima di principe ereditario e ora di Re di Spagna.
L’importante che se magna. Ecco questo è il problema della famiglia reale di Spagna che stava affondando negli scandali per corruzione e abuso di potere. Il nuovo Re Felipe ha assicurato gli Spagnoli che le cose cambieranno: basterebbe togliere le mani dalle casse dove i contribuenti versano ormai il loro sangue e nel quale hanno attinto a piene mani i rampolli per i propri personali interessi.
La Spagna è agli ultimi livelli fra i Paesi Europei con Zapatero che ha lasciato sentendosi impotente per risolvere una situazione catastrofica al quale il Re Felipe dovrebbe porre fine.
Ma Felipe assomiglia molto alla madre Sofia che ha subito uno scacco dai Colonnelli Greci costringedola “all’esilio” sul trono di Spagna.
Del fratello Re Costantino non si sa più nulla, così come non si conosce il destino di tutta la famiglia reale della Grecia dai tempi in cui Melina Mercouri recitava in Topkapi e Fedra.
Di Juan Carlos Felipe non ha la tempra, ma non è donnaiolo quanto il padre e questo è già qualcosa.
Qualcosa in più ci si aspetta dunque da Letizia anche se non è molto amata dalle intellettuali spagnole perché giudicata troppo insicura a causa delle varie operazioni plastiche che le hanno tolto personalità al viso omologato a quello di tante star dello spettacolo senza difetti ed imperfezioni dimenticando che lei proviene da quel settore ben conscia di quanto l’apparenza valga come biglietto da visita.
Vi presento la Regina Letizia con tanto di naso lungo e mento in fuori. Suvvia…
Infatti la Regina Letizia si presenta levigata secondo le forme standard di tutte le giovani regnanti d’Europa e del Medio Oriente tanto da venir paragonata alla bellezza di Rania di Giordania dalla quale sembra separata dalla nascita (come a dire che anche lei...! Si sa che in Medio Oriente le operazioni non costano una cifra).
Ci sono molte analogie che accomunano queste due Regine: intanto sono entrambe timide nate sotto il segno della Vergine e quindi portate per amministrare con oculatezza, e poi entrambe sono sempre un passo un filo indietro al marito riconoscendo in lui il monarca asssoluto: Felipe per incoronazione, dove Letizia è rimasta a guardare, mentre Abdullah per educazione e tradizione islamica dove Ranja viene relegata sempre dietro al Re e all’Ospite di turno (Lo abbiamo visto anche recentemente con la visita del Papa Bergoglio ad Amman).
La Spagna si sa è molto legata alla cultura Saracena che ha fagocitato miscelandola alla propria in un mix caldo e sfrontato che ha compresso dopo che ha prevalso quella cattolica, al quale Re Juan Carlos ha poi tolto il freno inibitorio aprendosi al sacro ed al profano.
Dando l’esempio diciamolo. E Infatti il popolo nonostante tutto (ci aveva provato perfino con  Lady D. in visita in Spagna col marito Carlo, rompendo la sacralità dell’ospite intoccabile) lo ha sempre amato riconoscendosi in  lui come rappresentante del popolo spagnolo.
Felipe non si è ancora presentato. Ha fatto un discorso molto appassionato ma non si sa se sia farina del suo sacco o di quello di Letizia. La quale forse sarà pure distaccata ma è un’esperta nella comunicazione che, tolta la timidezza dopo essere assurta al ruolo di Regina, insieme alla tendenza di una buona amministrazione potrà salvare la Corona di Spagna.
L’important, per tutti, che se magna. Olè!



KEVIN KO0SNER AMBIENTALISTA: SO GOOD



Jeanne Tripplehorn e Kevin Kostner, una coppia da sciacquone.
Waterworld è un film diretto e prodotto da Kevin Kostner per dare il suo contributo alla causa ambientalista. Io mare, so good!
Una mega-produzione eccessivamente costosa, degna erede dei Kolossal polpettoni girati dagli Americani in Italia.
Totalmente inutile questo Waterworld da far sorgere il sospetto che Costner l’avesse prodotto per esibirsi nel costumino sexy-finto-straccione (perché in realtà molto curato nelle finiture di pezzi di pelle lacerate intrecciate con lacci e borchie ad effetto macho) per mettere in evidenza il pacco (il lato B lo ha mostrato a vistavision con lo shapo Robin Hood) raddoppiato con il codino dietro la nuca.
Due pene infinite, altrettanto inutili, inflitte a sé stesso, perché il film ha fatto flop: Waterworld è finito in una botola di zattera perso nell’oceano con tanto di sciacquone d’acqua dolce, facendo perdere le tracce.
Alzi la mano chi…?Niet, nessun ricordo è rimasto impresso se non quel girovagare a zonzo come un perditempo tra un mare e l’altro in cerca di un approdo per far famiglia felice.
Con Jeanne Tripplehorn (e una bambina al seguito, portatrice di una mappa del tesoro) la quale finalmente pensava di aver trovato la grande occasione con questo film, annegando in un mare di guai.
Che così invece la portarono all’oblìo senza più scritture come protagonista di rilievo.
D’altra parte lei nasce come antagonista famosa: infatti la rivale che guarda di traverso dopo essere stata amica per la pelle in una esperienza lesbo fra i banchi di scuola, è Sharon Stone, protagonista di Basic Instint.

Ma la scena più hot, quella girata in coppia con Michael Douglas (che fila la Stone) è quella di Jeanne quando viene incantonata al muro e scopazzata in piedi alla grande.
Roba da mandare in paranoia chiunque ma non la Stone la quale invece non si è persa d’animo sciogliendo le gambe dall’accavallo per metter la “sua natura” in bellavista.
Nuda e cruda. Era nata una stella. Quella di Sharon per la precisione.
La causa ambientalista l’ha vinta lei.












CE L’HO QUI’ LA PAPAYA!
Senza quel fruttino esotico e succoso da mangiare in ogni ora a piacere sembra che non si vada da nessuna parte.
E’ la papaia la chiave del successo di tante donne di spettacolo o al vertice: fresca o liofilizzata, dosata in pillole o centrifugata, liscia o gasata, la papaia impazza fra le star in carriera.
“I suoi effetti sono così stupefacenti che io la offro a tutti” dice una subrettina miracolata della TV.
La febbre da papaia ha dunque contagiato tante donne per la carica di energia che risce a trasmettere prima di affrontare il pubblico, uno spettacolo o, perché no?, un consiglio di amministrazione decisivo per essere elette, da consumarsi alla sveltina prima di mettersi intorno al tavolo.
Star importanti la tengono sempre a portata di mano pronta per l’uso: un sorsetto di qua, una succhiatine di là…
Sì perché la papaya si può gustare in tanti modi dalle pillole alla polvere sciolta fino ad arrivare al succo di fruttino puro al 100% che, ovviamente, costa molto meno.
Ma gli esitimatori della papaya sono numerosi e disposti a spendere per poterla gustare e constatate se sia veramente il piccolo segreto di tante donne di successo, instancabili nella loro attività.
Per chi non lo sapesse, o per chi non lo avesse capito, la papaya è in vendita nelle Farmacie o nelle erboristerie nonchè dal fruttivendolo magari mischiata insieme ad altri frutti esotici come il mango ed il Kiwi, i cui effetti sono limitati essendo solo depurativi o digestivi, ma non energetici.
A differenza della Papaya con la quale è assodato, dalle star in primis, che si può correre invece in gran carriera… a papaya Go!
So Good!


giovedì 19 giugno 2014

PIPPA MIDDLETON


Il ruolo della sorella minore spesso è in ombra perchè la maggiore si è accapparrata tutte le fortune come la bellezza e l'incontro con il principe azzurro.
Il quale può avere la corona o detenere un potere come leader di settore che va dalla Politica alla finanza passando dal mediatico allo spettacolo e  comunicazioni.
Alcune accettano di buon grado il ruolo secondario accontendandosi di seguire la star solo in famiglia mentre altre si danno un gran daffare per rubare almeno per qualche istante la scena alla sorella amata-odiata oppure cercando di farsi strada in un altro ambito lavorativo quando le sorelle sono in carriera.
A volte le sorelle si dividono anche un uomo come il caso di Lee Razdwil e Jackie Kennedy che sono passate prima l'una e poi l'altra nel letto di Aristotele Onassis passando e non si fa per dire sul cadavere di Maria Callas morta dal dolore nel subire queste infedeltà e dalla umiliazione inflittale da colui che era stato invece il suo grande amore. Giochi di società pericolosi che i protagonisti hanno svolto a sorriso smagliante secondo le regole dello spettacolo e comunque fino a quando hanno potuto  resistere con quella maschera di star privilegiate perchè la vita manda sempre il conto da pagare specie a quelle che, venute dal niente, si credono di aver fondato grandi dinastie mentre  in realtà il pidocchio resta sempre tale anche quando si è arricchito.

Non è il caso della dinastia dei Windsor perchè in quel casato essere sorella minore è sempre status nobiliare privilegiato acquisito col potere dinastico che si tramanda da secoli e millenni con un valore aggiunto nella libertà di movimento. Così è stato per la principessa Margaret sorella della Regina Elisabetta che, con tutto il rispetto riservato a Sua Maestà, si era comunque divertita nella vita conducendo un'esistenza più interessante fra i commoner piuttosto che fra la nobiltà pur svolgendo con impegno tanti doveri di Corte proprio per non dispiacere alla sorella che ha sempre amato ed ubbidito. Se nasci nobile tutto può essere concesso ma in caso contrario la scalata ai privilegi come sorella di una commoner a nome Kate Middleton diventa problematico anche se questa ha sposato l'erede al trono.
Pippa Middleton è stata meno fortunata di Kate ma al suo matrimonio come damigella è riuscita per qualche istante a rubare i riflettori sulla coppia regale facendoli puntare tutto sul suo lato b) modellato su misura a forma di perfetto mandolino. Qualche speranza di poter raggiungere la sorella gliel'aveva data anche il principe Harry fratello dell'erede al trono accendendo la scintilla del gossip che spegneva la fiammella accesa fra i due. Un fuoco di paglia sul quale versava acqua la Regina trovando assolutamente disdicevole portare due sorelle a corte, memore delle disgrazie che avevano causato le Bolena ai tempi dei Tudor.

La storia si ripete ma per fortuna la Regina vi ha posto un alt perchè se è vissuta tanto sul trono d'Inghilterra avrà sicuramente l'occhio lungo per difenderlo. Così la Pippa Middleton era stata bandita da Corte insieme a tutta la famiglia dei Bolena, oh pardon Middleton per non avere intromissioni di sorta sulle tradizioni millenarie sulle quali i Duchi di Cambridge hanno già messo mani per sovvertire l'etichetta e i cerimoniali e dare una rispolverata alla monarchia.


Un aiutino potrebbe venire anche da Pippa che sta scalpitando in tal senso per avere più visibilità di quanto non le consentano i diversi fidanzati dei quali ha fatto sfoggio ultimamente che insieme al flirt con il principe Harry fanno una cifra. I due comunque continuano a piacersi trovandosi rispettivamente  irresistibili l'un l'altro ma se son rose fioriranno. Intanto lei è stata ammessa a Corte per svolgere  lavori di rappresentanza e beneficienza sollevando così la sorella Kate dal pesante incombente perchè la distoglie dal suo dovere di madre verso Gerorge e la piccola Charlotte non intendendo delegare questo incarico alle sole tate.

Pippa ha già fatto le prime apparizioni su questa linea strategica del principe William ben intenzionato a tenere unita la famiglia Middleton piuttosto che quella dei Windsor. 
Una mossa tecnico tattica di alta società  che la Regina Elisabetta ormai si vede costretta ad accettare pro bono pacis per cui il trono lo lascerà sicuramente a Carlo e Camilla pro bono del Regno Unito.



mercoledì 18 giugno 2014

LE COPPIE SOSPETTE COME FOGLIE AL VENTO.


A proposito di George: George Clooney ha intenzione a convolare a ingiuste nozze con Amal Alamuddin, l’avvocato molto carina ed elegante che assomiglia ad Anne Athaway, di origini mussulmane-libanesi naturalizzata inglese.

Ingiuste perché dopo la sua dichiarazione di essersi preso un gran mal di testa con il film Siriana, si sposa la mussulmana. La quale è entrata nel mirino di Al Qaeda come blasfema convolando a ingiuste nozze con un infedele.
In questo caso a nome George Clooney.
A livello alto, molto alto queste cose non dovrebbero intaccare il Corano visto il precedente: così infatti aveva fatto a suo tempo Marco Tronchetti Provera con la tunisina Afef ma nessuno aveva mosso un dito quando si erano sposati a Portofino nella ex villa Falk vicino a quella che fu della Contessa Agusta Vacca, dove delitti e misteri l’han fatta da padroni con la cameriera Susanna Torretta assurta a livello di “maggiordomo”, il classico primo sospettato del delitto in qualsiasi caso di famiglia abbiente.
In questo caso della Contessa, perchè Afef invece ne era uscita sposa con il Tronchetti Provera  in unione civile proprio vicino a quella villa che fu della Contessa di nome Agusta.
Vacca di secondo nome, trovata annegata verso i lidi della Costa Azzurra nella quale era fuorviata dopo un volo da un dirupo della Villa.
Da qui, Ici La Còte,  la rubrichetta con fotina che fu dell’Afef su Panorama diretta da Carlo Rossella? I soliti sospetti.
Sospettato l’amante, sospettata la cameriera Torretta, sospettato il pubblico intorno, la storia prende i contorni di un romanzo giallo di Agatha Christie dove  è la vecchia Margaret Ruthford a dipanare la matassa più di quanto potrebbe un Monsieur Poirot con Assassinio sul Nilo piuttosto che in  Portofino.
Meglio  allora affittare un  castello per turisti nostalgici e coglioni a vagar per le stanze  in cerca del fantasmino per dare un brivido caldo alla torrida estate come una sorta di giardini di The Other  memoria,  con i soliti sospetti  dove i sospettati sono comunque sempre i camerieri.
Tutto per dire che l’accoppiata Clooney e Amal è pure lei in odor del solito sospetto come quando lo eran le accoppiate Clooney ed Elisabetta Canalis con a seguire Stacy Kleber. Va bene una ma due fanno lista nera.
Sbagliare è umano ma persistere è diabolico.
Infatti è con la terza, Amal la mussulmana, che  il sospetto di unione celebrity fashion di facciata trova una conferma perchè  se il Diavolo Veste Prada, la fica per tutta la vita per George Clooney forse deve ancora nascere perché per lui quello che conta è il fico.
Si fanno alcuni nomi da Brad Pitt  a Matt Dillon passando per la passera…
Che in questo momento si chiama Amal Alamuddin.
Domani si vedrà, se il nome della passera è quella vera o se volerà via come una foglia al vento.
George rimane comunque un Monumert Man nella storia della cinematografia. Per questo che ha diretto il film omonimo.
Ehi! Che cosa vi aspettavate! Una Swepps invece di andar Via col Vento? Prrrr….Cagoni






martedì 17 giugno 2014

RITA DALLA CHIESA CONDUTTRICI E SUPPLENTI


Lei è la figlia del Generale. D’accordo, ma più che condottiera è una nota conduttrice Tv.
 Rita Dalla Chiesa ha condotto per anni con successo la rubrica Forum che ora è passata a Barbara Palombelli a presentarla con il suo stile tipicamente romanesco dove i giovani sono gggiovani, e le storie sono gggente comune che si racconta perché vuole giustizia.
Quella giustizia che comunque non è stata resa a Rita Dalla Chiesa perché bandita dalla 7 ancor prima di iniziare una nuova conduzione nonostante un contratto che l’aveva strappata a Mediaset.
A differenza di Barbara Palombelli, Rita Dalla Chiesa non  aveva inflessioni dialettali ma il suo forum era seguitissimo per lo stile semplice e popolare che l’aveva caratterizzato per molti anni dopo aver sostituito Catherine Spaak prima che approdasse ad Harem in RAI.
La Spaak aveva cominciato con qualche puntata un po’ in sordina perché se le scenette erano piacevoli e qualche volta esilaranti, gli interventi del pubblico eranofrettolosi e poco partecipativi..
Rita Dalla Chiesa del suo Forum invece aveva fatto un happening col pubblico che interagiva appassionatamente insieme ai co-conduttori che affiancavano la Dalla Chiesa col mitico giudice storico Santi Licheri in testa.
Insomma era una squadra che funzionava tanto da raggiungere uno share di ascolti con punte alte.
Ricordo un 33% che era stato rivelato a Canale 5 nel tg con orgoglio come fa sempre con le trasmissioni in tiro. Giustamente.
Il Forum era diventato il format di Rita Dalla Chiesa rispondendo a quel dilemma del Cav. Ferrari se sia più importante la macchina o il pilota. Tutte due diciamolo e non solo, perché in realtà quel che conta è il team: sono gli uomini del box, le gomme, i tecnici alle quali in Tv vanno aggiunte anche le luci.
Quest’ultime importanti per spianare i volti alle star come fanno con Maria De Filippi, Antonella Clerici, Mara Venier e Lilli Gruber.
Insomma quella sparata luminosa che insieme ai filtri delle telecamere renda piacevole la conduzione delle signore della Tv.
Infatti se Rita Dalla Chiesa a Mediaset aveva questo privilegio, alla sola e unica apparizione a La 7, in occasione della manifestazione di Miss Italia, era stata impietosamente inquadrata con tutte le rughe delle quali è dotata e di cui la Dalla Chiesa va fiera visto che non è mai ricorsa alla chirurgia estetica. Basta un fascio di luce ben piazzato che a tutto si rimedia.
Ci sono conduttori o conduttrici che quando spariscono dalla scena nessuno se ne accorge con il pubblico che se ne fa subito una ragione non avendo mai provato sentimento. Non così per Rita Dalla Chiesa o Lamberto Sposini o  Cristina Parodi al TG5 o la Benedetta con i suoi pasticci in cucina, che sono sempre stati beniamini nel cuore degli spettatori.
Per esempio Mineo se anche sparisse dalla Tv nessuno lo rimpiangerebbe insieme alla Emanuela Falcetti sua ospite fissa del mattino che quando usciva in video, sempre vestita di nero, col kajal nero, i capelli neri era solo per raccontare, e ti pareva,  i mali del Paese con relativa cura per risolverli quando invece era lei a dover essere curata.
Maria De Filippi, altro esempio, non fa rimpiangere il Maurizio Costanzo Show perché uno in famiglia basta e avanza.


Nulla contro Barbara Palombelli ma credo che molti spettatori rimpiangano la Rita Dalla Chiesa.
La Palombelli sta conducendo di rendita come una star  seguace di Roberto D’Agostino in quanto guru di serie cafonal, ma per dimostrare di essere all’altezza di Rita Dalla Chiesa dovrebbe intanto raggiungere il suo share oppure iniziare ex novo un format per personalizzarlo rendendolo riconoscibile a sua immagine, senza necessariamente far da tappabuchi come era toccato ad Elisa Isoardi con Antonella Clerici a La Prova del Cuoco che una volta tappato non voleva più lasciare minacciando di incatenarsi ad un cancello.
Infatti è stata cancellata.
Insomma le conduttrici che fan da tappabuchi, restano tali nell’immaginario degli spettatori, come tutti quelli che copiano sperando di fare della copia un originale.
Ma un genio, come un re sul trono,  nasce unico, mai gemello. Tanto meno gggemella alla figlia der’ gggenerale Dalla Chiesa, rischiando di restare etichettata sempre come conduttrice sui gggneris.


lunedì 16 giugno 2014

DUCHESS VS DUCHESS CON PERLE A GOGO’


 
 La Regina Elisabetta ha premiato Angelina Jolie per l’impegno nella battaglia contro gli stupri in guerra. Angelina Jolie aveva girato anche un film su questa tematica che comunque non ha avuto molto successo.
Resta comunque la nobiltà d’intento che la Jolie sta portando avanti insieme alla sua tribù multietnica. Con tate al seguito questo va detto, e con la costante presenza di Brad Pitt a vigilare. Sui bambini? No sulle tate.
Ma il sodalizio funziona anche se mancano solo le nozze. Non è questo il problema di cui voglio parlare preferendo tornare su un punto riguardante la vita a Buckyngham Palace.

Infatti avevo parlato di Kate che si era fatta notare per l’assenza alle feste introdotte dal principe William in favore delle Star, perché ufficialmente impegnata col piccolo George.

Un po’ troppo impegnata visto che anche in occasione della premiazione della Jolie, Kate non si è vista preferendo restare col piccolo George con il quale è apparsa mentre lui gattonava ai suoi piedi a una partita di polo.
Ormai è ufficiale Kate è allergica alle star che pensa siano essere un filo sopra di lei.


A confermarlo sono anche gli incessanti starnuti della principessa alla parata dei Windsor per i festeggiamenti del compleanno della regina (88 anni) nella quale come al solito Kate era affiancata da Camilla in carrozza: in corsa fianco a fianco  verso il trono. Sul quale  è ancora posizionata la Regina Elisabetta.
Per il momento Duchess & Duchess devono  accontentarsi di una poltrona  per due in Carrozza facendo buon viso alla buona sorte toccata a entrambe.
Se Camilla è sempre imperturbabile e sorridente con un aplomb molto british che l’accomuna al principe Carlo, erede al trono, Kate si mostra gentile anche se lo starnuto tradisce la sua allergia per Camilla e per la Regina visto che sul balcone gliene è scappato un altro mettendo in imbarazzo tutti i presenti.
Non si era mai visto fino ad ora un componente la famiglia Reale mettersi a tossire o a starnutire in qualche cerimonia ufficiale. C’è sempre una prima volta e Kate è ormai in testa alla classifica: manca solo lo sbadiglio per fare l’en plain. Che non tarderà ad arrivare sicuramente perché Kate non perde occasione per mettersi in luce come il nuovo che avanza insieme a William, Harry ed al piccolo George: giovani carini e molto impegnati a fare sport con Kate che fa il tifo per loro.
Tre uomini e una Dukessa in gamba? A Camilla non resta che attendere di salire al trono per sistemarli tutti questi rampolli senza arte né parte buoni solo a tirare palline da polo. Fossero almeno campioni!
Per il momento restano tutti in gara non solo per la corsa al trono ma anche per distinguersi in fatto di eleganza.
Distinguersi si fa per dire perché all’ultima parata in carrozza Kate e Camilla hanno fatto incetta di perle mettendole uguali all’orecchio, e anche in ogni dove: Camilla in una splendida collana di perle a cinque giri con diamante rosa al centro (già visto sulla Principessa Diana), mentre Kate con una spilla a cinque perle posizionate come il logo delle olimpiadi a sottolineare la gara fra le due.Come a dire: chi delle due? Fate voi.
Il dilemma è presto sciolto perché se al pubblico piace molto Kate Duchessa di Cambridge, al principe Carlo futuro erede al trono piace molto Camilla.
Non tanto come duchessa quanto come sua moglie. E se piaci al Re piaci a tutti.  Ducheess di Cornovaglia & Duchess di Cambridge, uno a zero.

( Sì vabbé resto sempre in testa come grande fica).


venerdì 13 giugno 2014

LONDRA MONTECARLO: DOPPIA COPPIA REALE



Mercoledi 9 gennaio 2013 - Il royal baby è sicuramente l’evento dell’anno che conferma Kate come icona di Casa Windsor a livello mondiale.Kate si è fatta così perdonare le intemperanze hard mostrandosi al balcone nuda con il principe consorte William per “documentare” un ritorno di fiamma (dopo una convivenza decennale) che ha dato buoni frutti.Come sa gestire lei i media c’era solo Diana dalla quale William sembra aver appreso l’arte mettendola da parte, di comunicare direttamente alle masse. Intercettazioni permettendo è ovvio che sono sempre dietro l’angolo per spiare retroscena imbarazzanti che, per il momento, non hanno colpito la coppia più amata del mondo.
Non è così per la bellissima Charlene ed il principe Alberto la coppia del principato di Monaco che fin dal primo giorno di matrimonio era corredata di dossier piccanti sulla vita del principe, già noti a Charlene ed al pubblico.
La nuova Principessa di Monaco si è comunque adeguata entrando perfettamente nei ranghi della Real Casa di Montecarlo per occupare il più degnamente possibile il vuoto lasciato dalla compianta Grace Kelly. Della quale sembra voler somigliare di tutto punto sia nel look che nell’impegno nella beneficienza così come la principessa Grace aveva sempre assolto con generosità o colpi di teatro spettacolari come il Ballo della Rosa o altri eventi similari per attirare miliardari da tutto il mondo.
Il Principe Alberto invece assomiglia sempre più a Ranieri, principe manager e grande sportivo, che ha saputo assurgere il principato di Monaco a piccolo Stato indipendente di grande prestigio liberandosi dal cliché di Paese dei Campanelli, da operetta per intenderci.
La coppia reale è molto riservata, a parte eventi di beneficienza, e dunque poco accentratrice dell’attenzione mediatica al quale il Principe Alberto ha sopperito rilanciando Montecarlo con una biopic Hollywoodiana per esaltare il mito di Grace Kelly nel ruolo di oppositrice della mafia che controllava il racket delle case da gioco e dell’immobiliare sulle quali aveva puntato un occhio anche l’armatore greco Onassis.
Fuori uno, fuori due (la coppia Onassis-Callas) Grace aveva ripulito Montecarlo fino al fatidico giorno della corsa in macchina sulla strada verso la Roche dove perdeva la vita a causa di un incidente forse ai freni della macchina.
Delitto perfetto o casualità? Tante sono le ipotesi formulate dai media che si sono sbizzarriti così come faranno poi con la corsa dell’Alma di Diana e Dodi, in entrambi i casi rimaste irrisolte perché il pubblico ha accettato la tesi dell’incidente possibile e probabile assurgendo le figure di Grace e Diana a icone del 900, secolo nel quale ha fatto il ruggito da leonessa Jackie Kennedi facendo risultare tutti i biopic dedicati a queste prime donne, un mesto omaggio valido per una lussuosa sfilata vintage.

I CAPPELLINI DI KATE


                   LA PARABOLICA LE MANCAVA
2 AGOSTO 2011 Solo oggi ho potuto dare un'occhiata alle news che hanno sempre in primo piano Kate e i suoi cappellini.
Imperdibile l'ultimo della serie in stile parabolica, con il quale si afferma così come icona assoluta delle telecomunicazioni: molto sicura di sè e molto conscia dell'impatto della sua immagine sul mondo.
 E'fin troppo perfetta.
A proposito di paraboliche ormai si vedono in tutte le case posizionate anche sui balconi specie degli immigrati che vogliono ricevere le trasmissioni dei loro Paesi.
Non sono belle le notizie che ci arrivano dal Medio Oriente specie la Siria dove si spara sulla folla.
Ma ormai siamo assuefatti anche a questo perchè nessuno interviene.
Non ci sono interessi da difendere, nè tanto meno gasdotti ENI per cui anche l'Italia prende le distanze se non per condannare i fatti.
Vabbè sembra un voler dire tanto per parlare perchè sappiamo tutti che non si può andare in missione di pace in tutti Paesi che insorgono contro i loro Governi. L'embargo non serve a nulla perchè ci sono i Paesi confinanti per le forniture.
Sono comunque più inquietanti le oscillazioni di borsa perché in autunno incombe lo spettro della disoccupazione su larga scala e si teme una carneficina dei lavoratori dipendenti.
Speriamo bene.
La parabolica in testa a Kate è tutto un programma di consapevolezza del suo ruolo e della sua importanza.
 In Canada aveva messo sul cappellino ad effetto cresta il simbolo della bandiera di quel Paese, mentre al matrimonio della parente Zara Philips con quella sorta di parabolica in testa Kate ha voluto sottolineare (inconsciamente è ovvio) la sua primarietà rispetto alla sposa nipote della Regina Elisabetta, ben conscia di rubarle la scena.
Manovra perpetrata anche da Pippa al matrimonio di sua sorella Kate dove si era vestita di bianco come la sposa (e riuscendo nell'intento di rubarle la scena).
Insomma queste Middleton si ha la netta l'impressione che oltre ad essere "rampichine" siano anche un po' vanesie ed egocentriche.
Oltre all'apparenza perfettina patinata e determinata, sotto sotto forse non c'è molto. Sono Icone del loro tempo di una generazione di precari col gusto dell'effimero.
L'abito riciclato invece è una costante nel guardaroba di Kate.
                   


                         AL GIUBILEO DELLA REGINA CON ORGOGLIO "RICCIOLO"

Estate 2012
Che dire ancora di Kate? D’accordo è bellissima anche se con qualche caduta di stile.

L’abbiamo già detto comunque: studia da parfettina ma c’è sempre un particolare che non va. O quanto meno che faccia discutere soprattutto se si parla di cappellini che sono paragonabili alle cravatte degli uomini le quali raccontano molto dell’uomo che le indossa. Kate ne combina una dietro l’altra.




Dopo i cappellini a cresta  ora anche a conchiglia aperta in due (sulla quale ho fatto diverse osservazioni nel pezzo Dentro al Bikini a proposito di Ursula Andress nel primo 007).
Ora la domanda è spontanea: a che cosa si ispira Kate (alla gallina?) e cosa le passa per la testa (la conchiglia)?


Il clou lo ha raggiunto sfilando con una nuova mise color ghiaccio con cappellino in testa sul quale è posizionato un ricciolo. Quando si dice orgoglio ricciolo!




KATE & KATE (piccolo aggiornamento)
Oggi 15 giugno 2014 su Gala France.
 Pour sa 125e édition, le prix de Diane, grand événement hippique, s'est offert deux marraines de charme, l'ex-miss France Sophie Thalmann et l'actrice Kate Winslet.
Kate Winslet sfoggia orgogliosa un cappellino a ricciolo molto simile a quello di Kate Middleton. Kate & Kate è il caso di dirlo.
Il virus dell'orgoglio ricciolo si sta espandendo.
                                     
                      GIUBILEO DELLA REGINA
 Per il Giubileo del suo Regno la Regina Elisabetta II ha scelto Camilla e Kate come Dame di Compagnia.
Se Camilla dimostra di essere sempre più all’altezza del ruolo di Duchessa di Cornovaglia perché sa vestire con un gusto in sintonia con quello del Principe Carlo,   molto British, Kate ha ancora molto da imparare nonostante sia ad immagine bellissima. Molto affezionata al modello tubino minimal da commessa-bene di show-room da capitale, lo indossa in ogni occasione in tutti i colori.
E va benissimo, ma non doveva optare per il rosso, il colore detestato dalla Regina la quale lo ha adottato in pochissime occasioni.
Un particolare a conoscenza del mondo intero che Kate non poteva ignorare.
Invece lo ha fatto a dispetto di Sua Maestà che ha accompagnato al Giubileo come una sorta di tata  con una vistosa cresta in testa.
Un cappellino simile a quello che aveva portato nella sua primi visita in Canada nella quale Kate aveva ricevuto i primi fischi. Al ridicolo c’è un limite.
Il paragone con Diana è sempre inevitabile ma è lo stile della Principessa che continua a fare la differenza perché di cappellini così “vezzosi” non ne aveva mai indossati. Ha avuto il coraggio di fare molte altre cose, nobili o anche meno, ma con i cappellini Lady D ha sempre avuto il senso della misura.
Certo è che la posizione di Kate è un po’ difficile e lei sembra averla presa molto seriamente mettendosi in competizione con la nonna-Regina sul piano cappellini (la collezione di Elisabetta è famosa e in tutto il mondo) e su quello del fascino con la Suocera  che ancora non ha eguagliato.
Anche se lo stile è votato al perfettino c’è sempre un particolare che non va: una volta è il cappellino, un’altra la lunghezza della gonna, un’altra ancora lo stesso modello di mammà.
L’anello di Zaffiro del fidanzamento è quello di Diana, così come la casa che occuperà insieme a William, il quale potrebbe essere l’unico bene ad appartenerle veramente se non fosse a ricordarle sempre e solo Diana. Per ora l’unica rosa di Inghilterra.
Infatti all’anteprima del Giubileo Kate si è presentata con una spilla a forma di primula con trifoglio a ringraziare la fortuna di trovarsi in quel posto, accanto alla Regina, in attesa di salire al trono. Non prima di aver dato un erede alla Corona.
Ma i tabloid assicurano che ci stia lavorando soprattutto dopo che William è tornato dalla missione militare proprio per starle accanto a realizzare quell’idea che ormai sta ronzando in testa a tutti, Regina compresa.
La quale proprio nel suo Giubileo vorrebbe la lieta notizia che tarda ad arrivare per renderla pienamente felice dei sessant’anni del suo Regno.
Invece Kate si è presentata vestita di rosso (la Regina è nata sotto il segno del Toro e mai colore è meno appropriato) e con la cresta in testa.
Da gallinella, diciamolo, perché la sgallettata  resta sempre la sorella Pippa la più paparazzata dai media che stravedono per il suo lato b) inseguendola devotamente con tanto di chapeau. Anzi cappellino!