venerdì 25 febbraio 2022

A MICHELLE IMPOSSIBLE, SILVIA TOFFANIN












Su canale 5 è andato in onda uno speciale su Michelle Hunziker la più brava show girl della televisione perchè non c'è niente che non sappia fare e soprattutto fare bene. Nessuna come lei sa condurre uno show con brio ironia e classe perchè a 45 anni sfoggia ancora un fisico da top model senza perdere in eleganza anche con mises sexy. Dopo tante conduzioni da Striscia nel ruolo di “spalla” del sig. Greggio con il quale ha duettato con una comicità brillante senza doppi sensi ma molto amichevole,e a due edizioni di S.Remo, dopo tanti show televisivi con Zelig in primis e qualche esperienza di attrice in film comici o soap divertenti come Love Bugs, quando sembrava che non le mancasse nulla da sperimentare finalmente Michelle è riuscita a realizzare pure un sogno, quello di avere due serate tutte dedicate a lei, così come Al Bano, Iva Zanicchi, Claudio Baglioni, per raccontarsi cantare ballare e presentare ospiti eccellenti e sorprendenti. Non parliamo di Eros Ramazzotti perchè è già stato detto tutto, ma di Silvia Toffanin la conduttrice di Verissimo che si sta imponendo sempre più su Canale 5. Infatti con il grande successo ottenuto con questo format, la Toffanin è richiestissima come ospite d'onore di tanti show ottenendo anche di partecipare a Striscia La Notizia a fianco pure lei di Ezio Greggio e con il  quale ce la sta mettendo tutta per riuscire a trovare una perfetta sintonia perchè il Greggio è capitano di lungo corso. Però la Toffanin piace perchè è sempre carina a vedersi anche se sembra che stia giocando con qualcosa più grande di lei.

Sì perchè quando presenta a Striscia ha l'aria di una bambina che palleggia le gags con delle battute tenere che Greggio non raccoglie facendo con la Toffanin una strana coppia che comunque per una settimana ci può stare tanto il segno lo sta lasciando con Verissimo da lei condotto in maniera originale come farebbe un'adolescente curiosa e in ammirazione come una fan di tutte le star che sono ospitate nel suo salotto. Con questo atteggiamento umile accogliente e pieno di candore adolescenziale con cui si propone nell'intervistare entrando nelle confidenze intime e qualche volta intimissime grazie all'espressione dolce e birichina lanciando battutine maliziose mentre guarda dritto negli occhi il suo interlocutore emozionandosi con tutto il cuore nelle storie che lui racconta, Silvia Toffanin è riuscita a creare uno stile inconfondibile distinguendosi da tutte le altre, belve in primis, e poi iene, gattine, barboncine e ochette che pigolano in Tv.

Allo show di Michelle Impossible abbiano visto una SilviaToffanin in tutto il suo splendore di Firts Lady di Mediaset quando è apparsa in abito lungo e nero a mettere in evidenza un portamento regale tanto da rubare perfino la scena anche a Michelle un filo più bassa e muscolosa per via degli allenamenti di Karate, Non per nulla infatti Silvia e Pier Silvio sono considerati i Kate e William delle Tv  Certo è che da letterina di Passaparola di Jerry Scotti la Toffanin di strada ne ha fatta evolvendosi in maniera perfetta, sempre impeccabile senza sbavature e orpelli con un aplomb aristo molto affascinante. Chi l'avrebbe mai pensato? Pier Silvio Berlusconi. Lui aveva visto lungo, con l'o
cchio di un vero innamorato e lei non lo ha deluso. That's Amore!

A FAR LA GUERRA COMINCIA TU

A far l'amore comincia tu recita una canzone di Raffaella Carrà, tormentone anche del film La Grande Bellezza. E così anche la guerra. Quando si vuole conquistare un Paese che può essere utile dal punto di vista strategico economico e bellico, si mettono in atto delle strategie: la seduzione e l'esibizione di muscoli, uno in particolare. L'oggetto del desiderio, come l'Ucraina, si trova inevitabilmente tra due fuochi e comincia a civettare con quello che ha più appeal per i suoi gusti, provocando nell'altro un forte risentimento verso la nuova coppia perchè questa comincia a complottare per fare entrare basi Nato nel Paese e per far entrare l'Ucraina nella Ue il cui interesse è quello di espandersi il più possibile impedendolo ai Russi. Giù le mani dall'Ucraina! Le mani sì ma i muscoli no, quello dei carri armati in primis. 

Volevate la guerra? E guerra sia. Infatti possiamo dire che se l'Ucraina si fosse alleata con Putin tutto sarebbe filato liscio? Lo diciamo anche se evidentemente non abbiamo considerato che fosse una questione di gusti perchè l'Ucraina a Putin gliel'ha cantata chiara:  “no me gustas tu”. Ebbene, di rimando Putin ha risposto: “Tu vo' fa' l'Americano? Te la do io la Nato e la separazione dalla madre Russia: Uè Uè!” Sì perchè Putin ormai si considera zar di tutte le Russie, Ucraina inclusa secondo la storia raccontata da Putin, un russo che comunque di storia del suo Paese ne sa più di uno straniero (era funzionario del Kgb ricordiamelo). Per fare un esempio, non c'è niente di peggio infatti di sentir uno straniero che ti benga a raccontare il fascismo, Mussolini, la guerra pensando di saperla più lunga dei nostri nonni che l'anno vissuta. Per fare la guerra come l'amore, bisogna comunque essere in due, qualche volta anche in tre che è poi sempre il terzo incomodo per cui non si capisce perchè Biden, dopo aver ritirato le truppe dalla missione di Pace in Afghanistan perchè l'America non voleva più fare la guerra, si sia scomodato per mettere il naso fra Russia e Ucraina. Per spiare la Russia ovviamente, per armare un confine sicuramente e per scoraggiare mire di conquista da parte di Putin di un Paese con punti strategici molto importanti che interessavano ad entrambi.  

A questo punto ci si dovrebbe chiedere chi abbia ragione oppure no. Quel che è certo è che nella prima guerra mondiale l'Italia era stato un Paese neutrale fino a quando non è stata costretta dagli eventi ad entrare in guerra. Un'altra certezza l'abbiamo con le sanzioni, quelle più pesanti e dure da parte di Biden, e la consapevolezza che si ritorceranno contro di noi e non contro l'america. Un'altra certezza ancora è quella di pensare che ce la faremo perchè insieme si vince, e perchè siamo più forti di Putin. Vabbè comunque vorrà dire che con l'Ucraina c'abbiamo provato. Pure noi. 

Tutto questo per concludere che personalmente sono contro ogni guerra ma anche contro a chi la provoca senza cercare un compromesso. Per un processo di pace la UE doveva respingere ogni richiesta di entrare da parte dell'Ucraina  e l'America se voleva perpetrare la sua missione di pace nel mondo mettendo le sue basi Nato, doveva lasciarle in Afghanistan. Purtroppo è un Paese che non ha più appeal...A Biden non gli gustava più. Piaceva l'Ucraina...Anche a Putin se per questo. Ehhhhhhh!!!!!!!!!!!!!!!!

  

martedì 22 febbraio 2022

ERO IN GUERRA MA NON LO SAPEVO. GLI ANNI DI PIOMBO

Su Rai Uno è andata in onda la fiction Ero In Guerra Ma Non Lo Sapevo che ci ha riportato agli anni di piombo con il terrorismo le lotte armate operaie contro i padroni e i possidenti borghesi le cui gesta erano trasmesse in Tv in Bianco e nero come veri e propri bollettini di guerra. Nel 1977 era arrivata la Tv a colori che aveva fatto sorgere le Tv commerciali con la diffusione delle televendite e le mitiche figure dei venditori, geniali imobonitori che facevano battere cassa al pubblico tramite telefonate o invitandoli a visitare i Negozi avvalendosi del loro fascino nel convincere con tormentoni come quello indimenticato di Piero Angeli con il quale pubblicizzava l'Aiazzone che presentava con “provare per credere" facendo partire i fuochi d'artificio. I prodotti erano fra i più disparati dalle Case d'Asta di quadri all'oggettistica, dalle creme miracolose agli arredo, dal pentolame ai mobili e dai mobili agli immobili delle case vacanze ed era tutto un fiorir di acquisti senza esclusioni di spese ma “con pagamento alla consegna”. 

Le televendite più seguite erano comunque quelle dei gioielli che con il loro luccichìo nelle zoomate ipnotizzavano gli spettatori pronti a mettere le mani al portafoglio a suon di milioni rispondendo in massa a quell'irresistibile sfavillìo di oro diamanti e pietre preziose. Poi, vabbè, se arrivavano a casa anellini modesti acquistati in occasione fra le prime venti telefonate, ben lungi da quelli favolosi ingranditi in video, erano comunque accettati perchè a quel prezzo te li saresti dovuti immaginare... La fiction racconta la storia di uno di questi bravi “imbonitori” che spopolava perchè col fascino della sua parlantina a voce suadente in un do di petto metteva in mostra un gioiello importante di grande valore convincendo ad acquistarlo a suon di milioni credendo alla sua parola.  Lui era Pierluigi Torreggiani (Francesco Montanari) che proprio con le televendite era riuscito ad ingrandire la sua bottega di orefice e riparazioni diventando uno dei gioiellieri più rinomati della città di Milano dove, oltre al terrorismo si stava imponendo anche la malavita collegata anche alla mafia del sud facendo assalti alle banche rapine alle gioiellerie e nei posti pubblici come ristoranti e Pizzerie nelle quali saccheggiavano i clienti. 

Tra questi si trovava anche il Torreggiani che, sempre fedele al suo stile e a sé stesso, con un do di petto si ribellava mettendo in fuga i rapinatori non senza aver lasciato un morto sul campo segnando così la fine del gioielliere. Infatti dopo questo episodio la sua famiglia era stata messa sotto scorta anche se lui la rifiutava sottovalutando il pericolo che correva ritenendolo inferiore al disagio della libertà perduta mentre la moglie ed i figli (un maschio e due femmine tutte adottate da un orfanotrofio) riuscivano a convincerlo pur comprendendo la sua forte volontà di non volersi arrendere non potendo accettare che un delinquente qualsiasi potesse minare tutte le sue certezze che si era creato con anni di duro lavoro e sacrifici per realizzare il sogno di dare benessere ai suoi cari.

 Purtroppo, non appena era stato “beccato” solo senza scorta (impegnata momentaneamente in un'altra missione) gli avevano sparato uccidendolo davanti ai suoi figli. Poteva evitarlo se fosse stato più consapevole e accorto della guerra in cui si era trovato sembra che sia la domanda da porsi, ma in realtà lui era già nel mirino per cui prima o poi sarebbe successo perchè in quel periodo le vendette e le esecuzioni erano spietate per raggiungere lo scopo di sconvolgere e terrorizzare la popolazione che si rendeva benissimo conto di essere in guerra anche per i continui servizi delle Tv che con l'aumento dei canali erano in competizione nell'offerta dei servizi di informazione e non solo di intrattenimento.

La regia di Ero In Guerra Ma Non Lo Sapevo è di Luca Barbareschi che ha realizzato una fiction molto interessante rendendola credibile nell'immergerla nell'atmosfera di quel tempo sia a livello di azione che di ambientazione con gli studi scarni, gli arredi in tec tutto beige e marrone avvalendosi di un attore eccellente come Francesco Montanari,già seguito in altre fiction e tra l'altro protagonista della serie Il Cacciatore, che con questo ruolo di Pierluigi Torreggiani ha raggiunto la perfezione per il ritratto veritiero del tipo milanese borghese pragmatico di grande fascino seducente ed esaltante nell'offrire un gioiello ad un comune mortale anche se destinato solo a principi e principesse perchè raccontato come il protagonista di una favola meravigliosa. Insomma un incantatore dai monologhi irresistibili che solo un grande professionista come Francesco Montanari, più forte di personalità che di bellezza, poteva incarnare tanto da sovrastare Laura Chiatti forse perchè si è immedesimata molto bene nel ruolo modesto  della moglie anni '70 sottomessa pur avendo le sue idee facendosi comunque notare per il cappotto a scacchi beige e marrone, un must di quegli anni che abbiamo visto (oltre che nel nostro guardaroba vintage)  anche su Jane Fonda Nel film Agnese Di Dio.  

Bella fiction, interessante e rigorosa, avvincente e di spessore che arricchisce la conoscenza di quiei bui anni di piombo.


lunedì 21 febbraio 2022

STUPRO REALE IN BUSINESS

  

 Finalmente ce l'ha fatta! Virginia Giuffre la minorenne che lavorava per  Epstein noto pedofilo e che ora ha accusato il principe Andrea di aver avuto rapporti sessuali  quando aveva 17 anni, dopo aver ricevuto una cifra e aver deciso di portare il principe a processo per vendicare tutte le vittime come lei, ha accettato la seconda manche. Oddio non che sia proprio una mancia perchè il principe dovrà sborsare un indennizzo di circa 14 milioni di dollari  che verserà con l'aiuto della Regina evitando così il processo. I ricchi se la cavano sempre è vero ma in questo caso c'è anche un lato positivo, quello a sorpresa di vedere la Regina nel ruolo di madre che non lascia solo il figlio in difficoltà, specie se è il suo prediletto. Certo è stato espulso da ogni carica così come la fedeltà alla Corona esigeva e che la Regina Elisabetta ha sempre onorato come sovrana del Regno Unito, ma una volta che il principe Andrea è stato spogliato di cariche e titolo, lei per lui era diventata sempre e solo una madre. 

La Regina lo ha fatto, giustamente come farebbero tutte le mamme del mondo,  per suo figlio al quale comunque spetta una parte dell'eredità del principe Filippo da spartire con gli altri fratelli anche se al quartogenito Edoardo è stato aggiudicato il titolo di Duca di Edimburgo che ha soffiato al terzogenito Andrea. Se la cifra di 14 milioni di dollari ha lasciato a bocca aperta, non dovrebbe essere un problema per la famiglia reale perchè in fondo corrisponde al cachet di una Star Hollywoodiana per cui è accessibile sicuramente anche alle tasche del principe Andrea.   Resta comunque una cifra considerevole che invece di far indignare per favoritismi verso i ricchi, dovrebbe essere visto come monito per tutti gli appassionati di “lolite”  da conquistare o concupire facendo da freno alla loro esuberanza sessuale perchè, se non  li ferma il reato da commettere, li terrorizza il pensiero del risarcimento milionario da sborsare che potrebbe farli rovinare nel perdere più che l'onore (quello l'hanno già perso nello stuprare una bambina) l'intero patrimonio.

Sì perchè noi crediamo nella giustizia uguale per tutti per cui una cifra del genere potrebbe essere presa come modello standard da applicare a chiunque abbia commesso un reato di stupro di minore indipendentemente dal reddito e dal patrimonio. Così il ricco che pagherà (se potrà farlo) darà soddisfazione alla vittima senza andare a processo e in galera, mentre il povero in galera ci volerà dritto dando comunque anche lui soddisfazione alla vittima. In fondo quello che conta è proprio la soddisfazione della vittima no? E Virginia la sua soddisfazione in money l'ha avuta perchè se l'ha fatto col principe Andrea è stato per soldi, anche se minorenne . Con un povero mica ci sarebbe andata...Nel qual caso, allora sì che sarebbe stato spedito in galera senza sborsare un cent. Sai che soddisfazione!

 

mercoledì 16 febbraio 2022

L'AMICA GENIALE. STORIA DI UN'AMICIZIA DURA E PURA

E' tornata l'Amica Geniale terza stagione con la regia di Daniele Luchetti al posto di Saverio Costanzo e con le protagoniste Lenù e Lila ormai diventate donne sempre e comunque agli antipodi come caratteri e con il loro percorso di vita in base alle loro scelte. Lenù raccoglie i frutti del suo impegno negli studi e del suo talento per la scrittura esploso con la pubblicazione di un romanzo che le apre le porte della classe intellettuale editoriale specie dopo il matrimonio con il figlio di un noto docente universitario Pietro con il quale forma una famiglia con due figlie. Pur essendo arrivata e ammirata anche se un filo contestata nel suo rione napoletano per il contenuto spinto di alcune paginette del romanzo, 

Lenù è inquieta sentendosi sminuita e inappagata come casalinga intrappolata alle prese con un quotidiano che le toglie ogni ispirazione nello scrivere cedendo così ad una scappatella subito spenta sul nascere quando l'amico le toglie le mutandine per baciarla facendola retrocedere per correre tra le braccia del marito più dotato molto più appagante con i suoi amplessi diretti e interminabili fino allo sfinimento.  Anche Lila è sempre più sfinita ma per il duro lavoro  che ha scelto di fare presso un salumificio che la porta a frequentare un gruppo sinistrorso di sindacalisti per combattere i massacranti turni di lavoro della classe operaia.  Se i maschi sono ancora padroni di ogni situazione siamo ai primi movimenti di protesta studenteschi, le donne sia in alto che in basso non sono ancora liberate ma sottomesse e insoddisfatte delle loro vite anche se con qualche differenza ma tutte con il comune destino di serve fidate di un marito.

Infatti è Gigliola, l'amante di Michele Solara  ossessionato da Lila che con il suo sprezzante e implacabile rifiuto di sottomissione alla famiglia mafiosa Solara lo fa arrapare di brutto, a lamentarsi con Lenù del suo stato di mantenuta di lusso da sposare solo per farne una domestica fidata lasciando al compagno di continuare la sua vita di “amatore e puttaniere”. Lila invece pur avendo un compagno confessa a Lenù di non aver mai provato piacere nel “chiavare” con nessuno nemmeno con Nino quando l'aveva rubato all'amica la quale porta sempre quel ragazzo nel suo cuore e con il quale segretamente pensava di tradire quello che sarebbe diventato suo marito sposato senza amarlo veramente. Insomma sono tutte donne insoddisfatte che trovano conforto nel confidarsi le loro pene ma Lila e Lenù vanno oltre la complicità del loro intimissimo perchè si prodigano in un mutuo soccorso dell'una verso l'altra consolidando un rapporto di stretta amicizia che sembra più amore. Infatti è sicuramente questa la base del loro rapporto visto che divise l'un dall'altra non riescono a trovare la stessa intesa e felicità  con i maschi. E' evidente che Lenù e Lila si amano veramente ed è questo a renderle speciali perchè unite da un amore puro al di là di qualsiasi attrazione fisica, non paragonabile comunque a quello di due sorelle perchè queste trovano appagamento emozionale nelle loro vite sentimentali e famigliari a limitare la loro disponibilità nel risolvere i reciproci problemi. Lenù e Lila invece si appartengono, per sempre nel bene e nel male nella buona e nella cattiva sorte.

Margherita Mazzucco nel ruolo di Elena Greco (Lenù) la rappresenta come un'acqua cheta che subisce il potere ma ne approfitta con una recitazione monocorde sempre uguale nell'espressione che cambia solo nell'infilar gli occhiali. In questa terza stagione finalmente la vediamo nell'unico sussulto della serie quando, sentendosi intrappolata da una marito che dall'alto della sua cattedra di docente, la ignora  lasciandola sola al suo destino di casalinga moglie e madre restando indifferente al fatto di sprecare il talento di una grande scrittrice (nella realtà l'autrice Elena Ferrante) sfoga con lui tutta la sua rabbia facendo capire la sua disperazione e a noi la sua maturità di attrice. 
Lila ha la faccia giusta per esprimere spigolosità e diniego a prescindere con una carica distruttiva che comunque rivolge solo e sempre a sé stessa    perchè quando ha l'occasione si sfoga con le denunce in fabbrica per poi chiedere scusa perchè “tengo famiglia” arrivando a licenziarsi solo quando si ammala gravemente riuscendo ad ottenere la liquidazione con l'aiuto di Lenù.


martedì 15 febbraio 2022

FOSCA INNOCENTI INVESTIGATRICE COL FIUTO ASSOLUTO

Fosca Innocenti, interpretata da Vanessa Incontrada e in onda su Canale 5, è la nuova fiction con l'investigatrice in gonnella (si fa per dire perchè sempre in pantaloni) nel ruolo di vice Questore di Arezzo con la particolarità di avvalersi di una squadra tutta al femminile: la poliziotta Giulia (Desirée Noferini) molto arrapante in divisa e motocicletta ma ancora di più quando la notte va a caccia di ragazze tutte da baciare; una ispettrice di una certa età Rosa (Cecilia Dazzi) tutto ufficio e casa dove alterna la competente autorevolezza in supporto nelle indagini alla frustrazione da casalinga disperata ed infine il solito bel ragazzo genietto informatico Walter (Luca Capuano) che tutte quante si spupazzano insieme alla fidanzata che lo coccola inviandogli torte molto golose da spartir con le colleghe. Arezzo è una città della Toscana non molto celebrata rispetto a Firenze e Siena e questa fiction è un'occasione per ammirarla in tutte le sue bellezze delle piazze e borghetti caratteristici dove si consumano i delitti che Fosca risolve brillantemente grazie al suo fiuto assoluto di segugio annusando e seguendo la scia di profumo o di odore degli indagati. 


Fosca è una single convinta che vive benissimo in campagna con il suo cavallo, una jeep scassata ma insostituibile per ricordo affettivo del padre morto, e la tata Bice (Giorgia Trasselli) di quando era bambina che come tale per lei è rimasta sostituendo la figura della madre mai conosciuta. Anche il P.M. è una donna (Irene Ferri)che svolge il suo incarico nel solito cliché della rompiscatole che mette fretta alle indagini per chiuderle con successo e far bella figura con l'opinione pubblica e la stampa che l'influenza. Ogni puntata ha ovviamente il suo caso anche se nella prima la vittima ne attira altri quattro ad effetto domino che comunque alla fine trovano sempre una soluzione perchè Fosca e la sua squadra amano il loro lavoro svolgendolo anche fuori orario coinvolgendo amici fidati come Cosimo

 interpretato da Francesco Arca il quale con Foschina, così come lui la chiama, ha un rapporto di fraterna amicizia che esprime rispondendo sollecitamente ad ogni richiesta diaiuto della vice Questore anche se lui si trova a letto a far l'amore con la sua ultima conquista. Sì perchè lui ha fama, e come poteva non essere altrimenti, di grande amatore di donne e della buona tavola, vino pregiato in primis, essendo gestore di una frequentatissima enoteca in centro ad Arezzo, punto di ritrovo di Fosca e di turisti stranieri. 

La fiction si segue volentieri perchè coniuga la tragedia con la commedia della vita degli interpreti specie i due protagonisti che fanno coppia in amicizia incuriosendo per vedere quanto dura. Dura minga dura no. Francesco Arca è troppo gentile e servizievole ma soprattutto troppo sexy per non fare innamorare una donna, perchè mai Foschina no? Vabbè il tipo è sexy ma anche troppo spiritoso, sul filo giuggerellone diciamolo e forse per questo Fosca lo vede più come un bambinone perdendo ai suoi occhi quel sex appeal che invece piace a tutte. 

Infatti, pur essendo single e non giovanissima Fosca ha sviluppato un forte senso materno che rivela alla fine della puntata  quando nel guardare la sua squadra ed il suo amico del cuore a tavola sul portico del suo casale dice che quella è la sua famiglia avendoli scelti uno per uno e verso i quali ha un atteggiamento di protezione e di affetto rendendola appagata anche restando libera e felice nel galoppare nella campagna fuori Arezzo (molto sexy con la chioma rossa dai riflessi oro). La sua conduzione tranquilla ed inclusiva, molto rispettosa e attenta verso gli ultimi, trasmette forza e fiducia nel capeggiare la squadra e nel consenso degli spettaori.


giovedì 10 febbraio 2022

LEA UN NUOVO GIORNO

Lea Un Nuovo Giorno è la  nuova fiction di Rai Uno di genere ospedaliera nella quale si apprezza la scelta della protagonista Anna Valle diva di punta della Tv di interpretare un ruolo minore da infermiera, Lea appunto, piuttosto che da dottoressa. Le infermiere svolgono il lavoro duro perchè, e lo abbiamo visto in tempo di Covid, sono quelle più a contatto con i pazienti con i quali instaurano anche rapporti affettivi specie se questi sono bambini. Infatti Lea è un'operatrice sanitaria nell'Ospedale Estense di Ferrara nel reparto pediatria, un lavoro che ha ripreso dopo un anno di assenza per la perdita di un bambino nato morto e il divorzio dal padre genitore Marco  Colomba(Giorgio Pasotti), medico e collega il quale in un frangente così drammatico si era consolato con la migliore amica e ginecologa  Anna (Eleonora Giovanardi) della moglie lasciata sola con il suo dolore acuito dal fatto di non poter più avere figli. 

In pediatria Lea Castelli ritrova le sue compagne con una nuova di colore Michela entrata nelle grazie del dr.Verna. pediatra del reparto nel quale l'ex marito Marco è diventato primario.

 Lea svolge la sua professione con passione e tanto amore verso i bambini così come succede alle donne che non ne possono avere le quali si sentono madri di tutti i bambini del mondo, ma si fa troppo coinvolgere dalle situazioni che comunque riesce a gestire con l'aiuto di una sua collega e cara amica la caposala del reparto Rosa (Daniela Morozzi) e con le attenzioni del suo ex marito che pur avendola tradita non riesce a dimenticarla 


anche se Lea non vuole andare oltre il rapporto professionale intenzionata a rifarsi una vita avendo trovato la soluzione nel padre, sexy e musicista Arturo Minerva, Mehmet Gunsur di una bambina, curata in ospedale. Non tutti i casi sono risolvibili e fra questi c'è un bambino russo che suscita tanta tenerezza essendo afflitto da un tumore e per questo abbandonato dai genitori adottivi spaventati dal percorso di chemioterapia che li attende.  

Anna Valle è sempre in forma bellissima con un sorriso smagliante e un fisico asciutto lo stesso che aveva quando era stata eletta miss Italia ma piace in questo suo ruolo di infermiera servizievole e responsabile con un carattere forte nel superare la fragilità della sofferenza patita dedicandosi anima e corpo ai bambimi malati, e nel rivendicare un'autonomia professionale per prendere iniziative verso i genitori mettendoli di fronte alle loro  responsabilità a costo di perdere il posto. 

Non succederà è ovvio, come da copione, ma quello che ha stupito è stato il momento in cui Lea ha mandato affan'c..lo l'ex marito Marco perchè una Valle con quella grinta non l'avevamo mai vista. E' nata un stella, non più la diva o la divina ma un'attrice vera. 

Sì perchè Anna Valle l'abbiamo sempre vista con ruoli di signora imperturbabile sempre uguale a sé stessa elegante e controllata persino nelle scene d'amore e di sesso e che nemmeno in questa  fiction si smentisce perchè dopo un bacio appassionato al musicista sexy, viene ripresa a letto dopo aver fatto l'amore,  ma quel vaff'...dettato dal profondo del suo risentimento e dolore verso l'ex marito ci ha lasciati basiti. Vabbè che con quella bocca può dire ciò che vuole ma lei quella battuta non l'aveva mai detta né si era mai lasciata andare in quel modo terra terra. Infatti la fiction con Anna Valle in questa veste nuova umile e sanguigna, piace moltissimo.

domenica 6 febbraio 2022

PLATINUM JUBILEE DELLA REGINA ELISABETTA

 


L'nizio dei festeggiamenti del Giubilei per il 70 anniversario del Regno lo ha dato la Regina con il taglio della torta dove è apparsa notevolmente dimagrita con un abito azzurro che le stava largo perchè evidentemente confezionato con le misure standard di un tempo che fu, ovvero prima della morte del consorte principe Filippo l'amore grande della sua vita 




(Qui la regina è ritratta con la cognata, sorella delprincipe Filippo)













Il popolo del Regno Unito ha già cominciato i festeggiamenti con gadget e con commemorazioni via social  con diffusione in quantità delle foto di Elisabetta quando era giovane 



















e dopo l'incoronazione in abito da sera con diademi in testa dove appare bellissima dando dei punti a Diana o a Kate così acclamate a tutt'oggi dai media, e a suo tempo imitatissima da tante dive, Elizabeth Taylor in primis, che al tempo del matrimonio com Mike Todd aveva voluto in regalo una coroncina uguale a quella della regina Elisabetta.




Non c'è mises che Elisabetta  non abbia sfoggiato facendo tendenza, come l'abito tutto d'oro per esempio (v.sopra) o il modellino haute couture a pois visto poi in Pretty Woman.









Non si è nemmeno fatta mancare la gonna al vento a scoprire le sue gambe così come era stata immortalata anche Kate con i media a raccontar di quanto avesse fatto irritare la regina.






 


 Non mancano nei ricordi social tante foto della Regina con la Regina Madre sempre molto presente nella vita delle due figlie, Elisabetta e sua sorella Margareth anche lei sempre bellissima e affascinante. Le due sorelle sono sempre state unite fino a quando la Regina non aveva imposto a Margareth di lasciare il colonnello Townsend perchè era divorziando facendo incrinare anche i loro rapporti familiari poi ricomposti nel tempo quando la regina aveva concesso a malincuore a Margareth di sposare un semplice fotografo. 


sabato 5 febbraio 2022

CAMILLA SARA' LA PROSSIMA REGINA (CONSORTE)


 

 

La Regina Elisabetta ha annunciato a sorpresa che Camilla, una volta diventato Re il figlio Carlo, diventi Regina Consorte andando così a zittire tutti i media che avevano già messo Kate sul trono non interpretando correttamente gli elogi che la sovrana le aveva rivolto durante il discorso di Natale, e per mettere tutti al loro posto in linea di successione sulla quale comunque tutti i Membri di Casa Reale non avevano dubbi tranne William ed Harry perchè i media parlano ricamano lavorano di fantasia andando sempre a simpatia pensando di influenzare e cambiare il corso della storia.



Qualcosa comunque di clamoroso in casa Windsor è cambiato e vediamo che cosa è successo.

Durante il lockdown come tutti i comuni mortali anche i reali sono rimasti chiusi in casa rinunciando a tante comodità come il parrucchiere in primis. Così Kate ha lasciato crescere i suoi capelli (forse dando anche un'occhiata a quelli di Meghan molto lunghi) per poi presentarsi in pubblico una volta finita la pandemia con una chioma fluente a tutto boccoli che ha incantato il mondo intero tanto da farle scegliere di abolire i mitici cappellini optando per un look più semplice e alla portata di tutti (i suoi cappottini  i tailleurini e le giacche a doppio petto tutti coloratissimi si trovano da Zara a meno di 100 euro).

 Insomma meno bambolina e più duchessa in carriera perchè un pensierino l'aveva fatto mettendosi a studiare da regina in linea comunque con tutte le principesse  d'Europa (Mary di Danimarca, Ingrid Alessandra, Charlotte di Monaco e tante altre) che da tempo hanno smesso di sfilare con cappellini nastrini e fiocchetti per un look più al passo con i tempi.


Infatti nell'ultimo incontro tra Kate e Mary di Danimarca entrambe sono state immortalate con le lunghe chiome al vento con un look normale da signore-bene piuttosto che da principesse.




 Una vera rivoluzione che ci fa sperare di non vedere più Kate conciata per le feste ma con tute sportive come nella foto a renderla più simpatica e molto popolare.














I sudditi inglesi hanno preso bene la decisione della Regina perchè Camilla ha conquistato il popolo britannico per la sintonia che ha con il principe Carlo: in occasione degli eventi o delle uscite ufficiali loro non sorridono ma ridono di gusto e si vede. Infatti non è il riso a tutto wow!wow!wow! della coppia William e Kate verso le masse, ma un riso fisico reale sincero che i due Carloe Camilla si scambiano guardandosi negli occhi dopo essersi scambiati due battute perchè traspare la simpatia dell'uno verso l'altro.


Carlo e Camilla si amano e questo ormai è indubbio per cui la Regina è grata a Camilla per aver dato un senso di stabilità a Carlo il quale invecchiando con lei è diventato più sicuro di sé e più affascinante anche se con l'aria da nonno perchè Camilla non ha mai cercato di rubargli la scena come faceva Diana tanto da mandarlo in paranoia. Sì perchè Diana godeva del  fatto che i media la preferissero a Carlo il quale sicuramente non sarebbe stato geloso se Diana non ci avesse marciato dentro con stampa e paparazzi dando inizio a un gioco di dispetti esibendosi sadicamente alla faccia di Carlo ma che si trasformava in gioco al massacro da parte dei media. Tutto il mondo ha amato la principessa Diana ma lei e Carlo soffrivano le pene dell'infermo, per cui è finita come sappiamo.


La Regina evidentemente riconoscendo Camilla come futura Regina consorte di Carlo una volta diventato Re ha voluto chiudere la partita con Diana e per una sorta di rispetto della tradizione tramandatale dai suoi genitori perchè anche sua madre era diventata Regina consorte di Re Giorgio dopo che lo zio Edoardo aveva abdicato per amore di Wally Simpson. Un gesto grande di devozione e di onestà di intenti quello della Regina che ha voluto così premiare la lunga attesa di Carlo per diventare Re riconoscendo che sia diventato   degno di succedergli regnando anche insieme a Camilla lasciando a William e Kate il compito di “lavorare” così come stanno facendo ora con grande impegno perchè sono giovani e nessuno dei Membri della famiglia sono tanto amati e popolari.
Solo così la Corona si salverà in attesa che i figli di William e Kate crescano per prendere il loro posto.
Certo è difficile pensare che William e Kate facciano l'inchino a Camilla ma volenti o nolenti lo dovranno accettare sperando che non si incrinino i rapporti con Carlo  nel pensare a torto o a ragione che sia stato stato lui a fare pressione presso la Regina.


BRADLEY COOPER, NUOVO SEX SYMBOL

  Che cos'è un sex symbol? Un sex symbol è un uomo che quando lo guardi lo pensi nudo intento a far su e giù. Ed è così che guardando il film La Fiera delle Illusioni vedendo Bradley Cooper nudo per ben 7 minuti ti scatta l'immaginario erotico virtuale facendoti pervadere da una libidine pazzesca prima di sfociar nel piacere. Reale. Bradley Cooper è diventato il  nuovo sex symbol, il primo in assoluto a livello globale, avendo spazzato via con la precisione di “un Cecchino” tutti quelli presenti sulla scena attuale: da Ryan Goslin a Brad Pitt, da Christian Bale a Robert Pattison passando da George Clooney anche se quest'ultimo, sempre per la precisione, andrebbe annoverato nella categoria dei piacioni appartenendo a quel genere di attore sexy e brillante per via dell'aria scanzonata e l'aura da gentiluomo o simpatica canaglia  comunque sempre elegante meglio vestito che nudo, alla Cary Grant per intenderci a differenza di un Brad Pitt per esempio che l'aria scanzonata l'accompagna sempre a quella di canaglia very very. Infatti è rimasto impresso il suo esordio, che poi l'ha caratterizzato in tanti film, in Thelma e Louise quando cavalca Gena Davis per poi simulare l'atto roteando il basso pelvico  avanti e indietro davanti al marito “cornuto” sbeffeggiandolo senza pietà. Bradley Cooper si è fatto conoscere con il film American Sniper nel ruolo di un cecchino, appunto,  che ha esaltato il suo talento drammatico che lui ha stemperato con i film che ne sono seguiti passando a ruoli brillanti anche se sul filo del “coglione” come in Niente è Come Sembra (con Amy Adams e Jennifer Laurence)  oppure ne' Il Lato Positivo, Joy, una Folle Passione sempre con Jennifer Lawrence perchè con lei il lato coglione gli veniva al meglio. 

L'incontro con Lady Gaga invece è stato folgorante avendo impresso una svolta alla sua carriera vestendo i panni di un romantico talent scout con il film A Star is Born per duettare con la cantante dimostrando una grande sintonia. Era nata una coppia? No era Nata una Stella così come intitolato il film perchè infatti la coppia fuori dal set non durava mentre il mondo acclamava Lady Gaga come rivelazione di attrice ricevendo perfino un Oscar per cui ormai su questa strada nessuno la poteva più fermare.  Bradley Cooper tagliato corto con Lady Gaga ha tagliato anche con le canzoni tornando alla sua professione di attore con La Fiera delle Illusioni dove si cimenta  in un film noir che tra luci e ombre mette a fuoco il suo sex appeal, notevole diciamolo, ma lo spieghiamo dopo. In questo film duetta sempre con delle partner, e questa volta in numero di tre, Molly (Rooney Mara) a rappresentar la moglie,  Lilith Ritter (Cate Blanchett) una psichiatra truffaldina e Zeena (Toni Collette) una chiaroveggente, ma è con Cate Blanchet che Stanton (Bradley Cooper) fa scintille. 


Infatti per una buona sequenza il suo sguardo è illuminato da un fascio di luce sui suoi occhi di ghiaccio che manda bagliori luciferini nel suggellar un patto con lei di alleanza diabolica basata sulla disonestà a delinquenza assoggettandosi entrambi come schiavi al vil denaro. Il ruolo dell'eroe negativo di un film noir a Bradley Cooper mancava anche se a onor del vero questo genere è stato rispolverato diverse volte dal cinema senza clamorosi consensi che si sono fissati soprattutto a livello di look come in  L.A. Confidential nel quale Kim Basinger riproponeva la pettinatura a schiaffo di Veronica Lake oppure come in La Dalia Nera nel quale Scarlett Johnsson rilanciava i golfini stretti stretti e conformati a petto in fuori e giri di perle di Lana Turner. protagonisti dei film noir si sono sempre rivelati dei sex symbol come Humphrey Bogart o Robert Mitchum o anche Edward G. Robinson brutto e piccoletto ma elegante ammantato di quel fascino erotico di potere dei ganster anni 30 e40, tutti sempre rigorosamente vestiti perchè l'appeal era sprigionato dal viso sempre inquadrato in primo piano fra luci e ombre a illuminar l'espressione di cinismo.  Il cinismo infatti contraddistingueva  i protagonisti del noir sia nei ruoli di investigatori che di canaglie che valeva anche per le donne con rossetti fiammeggianti in primo piano per mandare bagliori perlacei ai denti quando si schiudevano le labbra fra nuvole di fumo della sigaretta per cui il ruolo assegnato in questo film La Fiera delle Illusioni a Cate Blanchett è più che azzeccato avendo l'attrice le physique du role perfetto e dunque molto nella parte.di una cinica psichiatra  truffaldina e traditrice.

Bradley Cooper è il primo protagonista di noir ad apparire nudo  per volere del regista Guglielmo Del Toro  che pur avendo scelto un remake deggli anni 40 (tra l'altro interpretato da Tyron Power) ha voluto rendere attuale la vicenda puntando il dito sulle illusioni che il mondo  sta creando con falsi miti, false news, falsi profeti imbonitori dei talk show, dei reality dei talents e di tutto quanto fa virtuale spacciato per reale perchè tutto è costruito frutto del lavoro di un'equipe di autori tutto è assoggettato al marketing pubblicitario tutto è rappresentato al meglio inducendo a preferir di vivere una vita parallela (quella virtuale) come se si stesse sempre girando un film ad avvalorar la tesi di un grande regista come Alfred Hitchcock (maestro del noir) che spiegava quanto il film racconti la vita senza le noie che affliggono il quotidiano.


venerdì 4 febbraio 2022

FESTIVAL DI S.REMO 2022 QUARTA SERATA


Una serata fantastica, condotta come al solito da un grandissimo Amadeus sempre presente gentilissimo con tutti mai una gaffe, un vero gentlemen. Bravissimo.La conduttrice Maria Chiara Giannetta è scesa dalle scale un po' barcollando ma appena ha preso la scena si è fatta perdonare, primo perchè aveva un vestito nero corto a campana delizioso (Armani) e poi perchè ha saputo intrattenere il pubblico con grande disinvoltura e padronanza confermando le sue doti di attrice che tutti abbiamo apprezzato nella fiction Blanca, la più originale e interessante che abbiamo visto in questo ultimo periodo.Nella seconda apparizione è apparsa in smoking duettando con il suo fidanzato, ospite al Festival, Maurizio Lastrico con il quale in grande sintonia ha fatto scintille facendo una scenetta d'amor litigarello con i testi tratti da titoli e canzoni più famose in una sorta di potpourri piroettante di gusto raffinato per la carrellata fra le canzoni che hanno fatto la storia del Festival e non solo.  


Alla fine ci ha deliziato con un abito lungo floreale in colori ad acquerello molto giovane e fresco come la bellezza di questa attrice la quale si è poi esibita in un monologo sulla disabilità della vista con in scena alcuni personaggi disabili che le avevano a suo tempo dato consigli e supporto per interpretare Blanca.


Nella terza serata Drusilla entrando in scena aveva chiesto quanti cantanti ci fossero perchè al decimo già le era venuto l'abbiocco scusandosi perchè “...sono anziana e vado a letto alle 10,30” non assicurando che avrebbe retto fino alla fine.Battute certo, ma siamo certi che molti siano andati a letto prima della fine perchè la serata si era trascinata senza grandi sussulti con l'unico che ha invece provocato Iva Zanicchi facendo una battuta greve su Drusilla la quale comunque aveva fatto la sua battuta di replica fulminante con la gioia di tutta la stampa e social che aveva puntato il dito sulla Zanicchi  colpevole di aver ravvivato la serata perchè il resto dopo,la strepitosa esibizione di Cesare Cremonini, era stata una grande noia 


Finalmente questa sera invece è stata una grande kermesse Sanremese con i cantanti e le canzoni in primo piano: molti hanno cantato in duetto, Giovanotti con Morandi, Ranieri con Nek, oppure Donatella Rettore con IlDitonellaPiaga nome orribile anche se la cantante è talentuosa per la voce ed una mimica pimpante che l'ha fatta emergere nel gruppo rosa insieme a Veronica Lucchesi de La Rappresentante di Lista di grande personalità e carattere mentre le altre brave e famose sembrava che fossero tutte galvanizzate perchè hanno dato il meglio rispetto alle tre serate, da Noemi, ad Elisa, Emma e Michielin,Arisa, Malike Alyane ed Iva  Zanicchi con un brano di Milva con la quale ha incrociato le prime rime di una sua canzone e la Bertè con minigonna e spacco inguinale (strepitosa) con Achille Lauro.  Anche i giovani sono stati molto apprezzati, con look eccentrici o stravaganti, Michele Bravi in completo color verde smeraldo,  Mahmood e Blanco in duetto accattivante, Rocco Hunt con Ana Mena,  ma comunque tutti molto presi dall'interpretazione delle canzoni senza esagerare nel voler stupire con effetti trasgressivi a parte Rkomi che si è messo a torso nudo (giustamente perchè aveva il fisico).  

Persino Orietta Berti era piacevolmente caricata nel look in giallo con piume di struzzo nere facendo coppia con Rovazzi per l'intervento su una nave da crociera. Al successo di questa serata ha contribuito comunque l'interpretazione di canzoni famose anche a livello internazionale, tutte molto amate dal pubblico per cui i cantanti sono stati agevolati nelle loro performances in revival perchè si sa è molto più difficile  avere consensi con canzoni inedite le quali diventano orecchiabili solo dopo essere state diffuse in radio, Tv o via social.



mercoledì 2 febbraio 2022

FESTIVAL DI S.REMO BERRETTINI PIACIONE

Per aver successo in un'impresa bisogna conoscere i propri limiti.Amadeus lo sa ed è per questo che ama affiancare alla sua conduzione qualche personaggio di spicco per fare animazione al Festival di S.Remo pensando di non farcela da solo. E le vallette?

Vabbè quelle fanno da contorno: mandano messaggi, fanno proclami, inscenano proteste, fanno monologhi “perchè donna è forte e c'è: E scosciata ancor di più”, ma vuoi mettere l'irruenza di un Fiorello la comicità di un Checco che Amadeus chiama appresso come in una sorta del "vieni avanti cretino" di fratelli Gene memoria (Walter Chiari e Carlo Campanini) per far ridere il pubblico finendo poi a far da spalla?Fiorello e Zalone si sa sono animatori d'eccellenza perchè basta la loro presenza per mettere tutti di buonumore e ben disposti a sorbirsi il Festival con i messaggi impegnati e le sue canzoni dove anche i Big sono talmente emozionati da fare figure da dilettanti come Gianni Morandi per esempio dinoccolato come un ragazzino e con una canzonetta rimasta ferma ai tempi di Fatti Mandare dalla Mamma, o Massimo Ranieri impacciato negli acuti, l'Orietta Berti che sembra la caricatura di sé stessa. Meno male che ci sono i giovani a stupire con i loro look di tendenza e ad interessare con testi mai banali. 


E poi ci sono i Manneskin e lo spettacolo diventa rock con tutto il pubblico che batte il ritmo per acclamare questo complesso fenomenale
che comunque fa sorgere spontanea una domanda: ma il loro successo è dovuto al fatto che sono bravi e innovativi o perchè sono belli?  Perchè sono innovativi anche se con questo Festival hanno mostrato i loro limiti con una canzoncina melodica cantata da Damiano “Corallina” che non pareva nelle corde di un gruppo “fuori di testa” per cui è stata interpretata come un tentativo dilettantesco di imitazione di Mick Jagger con il suo Angie. Ehhhh!!!anche meno. Vuoi vedere che invece si sono montati la testa? Il tempo sarà galantuomo.

Certo è che si sente la mancanza di un personaggio come Zlata Ibrahimovic che l'anno scorso ha spopolato come rivelazione emergendo con eleganza nel vestire nel portamento e nel duettare con Amadeus “palleggiando” le battute. Ma quello che resterà indimenticato è la sua discesa in palco con la musichetta serba ad accompagnare i passi di danza che ha improvvisato con quel suo modo zingaresco esaltato anche dal codino facendo centro nel dimostrare di essere quel grande campione che tutto quello che batte con il piede diventa oro.Nessuno come lui. 


Infatti quest'anno si è preferito rivolgersi al settore Match Point chiamando il tennista Matteo Berrettini campione sesto nella classifica mondiale che ha brillato in tutta la sua bellezza da divo piacione.  Infatti è piaciuta la sua sicurezza nel contraddire Amadeus dicendo che non avrebbe aspettato il ritiro di Nadal, Federer o Djacovich per salire dal 6 al secondo posto perchè sicuro di poter scalare la classifica battendo questi campioni. Due scuole di pensiero: quella di Amadeus, conduttore modesto ma di lungo corso, che gli fa considerar i suoi limiti, e quello di Berrettini, campione sordo ad ogni contestazione con fischi e insulti dei tifosi avversi, che invece intende sconfinare. Ye we can! 

Per il resto tutto come da copione specie nei look delle “vallette” tutte in gran soirée fra lustrini e spacchi e delle mises delle cantanti con Laura Pausini che canta senza scosse ormai da tempo e Iva Zanicchi sempre vincente nel suo “vigore” fisico ancor più seducente di quando cantava zingara.