venerdì 30 novembre 2018

LA TROPPA GRAZIA DI ALBA ROTWACHER

Troppa Grazia è il titolo di un film a tutti gli effetti di nome e di fatto.

Infatti appaga i sensi brillando come un piccolo gioiello d'autore italiano essendo curato in ogni particolare soprattutto negli ambienti esterni  con una fotografia solare  puntata su campi di grano arati  e nei complementi d'arredo delle case di campagna con vecchie credenze piene di cassetti.
La protagoiniuta è Alba Rotchwacher finalmente “protagonista” di una commedia brillante che fa risaltare tutta la sua singolare bellezza  quasi sempre mortificata  da precedenti ruoli di caratterista di attrice talentuosa.
La quale di talento ne ha fin troppo, come a dire troppa grazia un po' sprecata che in questo film invece esplode dalla radice dei capelli arruffati ad arte al look semplice ma di grande ricercatezza come la T-shirt a righe colorate  che fa pendant con quelli dello zainetto sulle spalle che si porta dietro con tutti gli attrezzi da geometra., passando per la recitazione del cui talento  nessuno mai aveva dubitato fin dagli esordi ma che qui si manifesta scoppiettando  a ritmo serrato  e nevrotico ma tenero e intelligente.Una rivelazione.
Infatti le si rivela la Madonna che le appare sotto le sembianze di rifugiata albanese per impedirle di far costruire un Centro Commerciale  ed erigere invece una Chiesa  come una sorta di succursale di Midjugory facendo una catena di Santuari pieni di litanie di stampo Mater.
La madonna infatti è una tipa tosta che non lesina le maniere forti per indurla a ritrarre la firma messa sulle mappe catastali  suggerendole di rivelare che sotto al terreno ci sia l'acqua.
La quale poi sorgerà copiosa per far trionfare il progetto-Santuario che porterà più pellegrini di quanto possano essere i clienti del Centro Commerciale.

Un mix di misticismo e logica che rende il film originale perchè unico in questo genere  andando oltre la spiritualità  come unica speranza di un futuro migliore  nel quale invece il puntare  l'occhio al business non è da sottovalutare visto il giro d'affari  che si instaura intorno ai santuari Mariani e di Padre Pio al seguito il quale più che Santo doveva essere assurto a manager spirituale di membro al vertice del CdA
 VIP.
Così anche la Madonna è scesa in terra per farsi imprenditrice aiutando i suoi figli nel nome di Dio Padre  estendendosi alle varie etnie perchè ai suoi occhi siamo tutti uguali anche se poi in pratica saranno esclusi dal pellegrinaggio tutti i fedeli non cristiani.Infatti curiosamente se nel commercio non si guarda in faccia a nessuno pur di monetizzare, nella religione c'è sempre una netta divisione pur avendo Papa Francesco  aperto il dialogo con tutte, tranne quelle orientali  con le quali forse ci sta lavorando.
Nessuno sembra cogliere l'ironia di questo messaggio perchè alla fine con lo sgorgar dell'acqua da una fonte ci si inginocchia gridando al miracolo come da copione.

Il film è carino e gradevole con un contorno di attori della compagnia di giro autori italiani intellettuali emergenti tra i quali spicca la giovane attrice figlia di Lucia (Alba Rothwacher)di coscia lunga e campionessa di scherma. Insomma l'originalità la fa da padrona per cui il film piace in tutta la sua comicità surreale che se in teoria dovrebbe far riflettere su un ritorno dei valori della vita dicendo basta ai Centri Commerciali come polo d'attrazione di famiglie che vanno a spendere nell'effimero dando ragione a Luigi Di Maio che li vuole chiudere almeno la domenica, in pratica mette in guardia sulla costruzione di nuove Chiese e Moschee o altri luoghi di culto perchè oltre alla preghiera  circolano interessi commerciali e non solo per fini umanitari. Così questi santuari sono paragonabili ai Centri Commerciali che ormai assediano le città  perchè penalizzano le piccole Chiese così come i piccoli negozi dei Centri abitati che andrebbero invece entrambi consolidati con iniziative clericali per far proseliti  ed incentivi per far girare l'economia.








giovedì 29 novembre 2018

L'EROTISMO IN BIANCO E NERO

ABBIAMO GIA' DATO
Non è una formula vincente, ma aiuta:
dimenticare il passato, vivere intensamente il presente
e guardare al futuro con ottimismo.
Non sta scritto da nessuna parte ma è un pensiero che mi ha sempre accompagnata.











 


 

giovedì 22 novembre 2018

FEMMINISMO RETRO'

Negli anni 70 in pieno femminismo, curiosamente si diffondevano i corsi per casalinghe borghesi annoiate (quelle che non avevano partecipato ai corte)   di uncinetto (le famose coperte patchworck) o quelli di ceramica tanto che non era nessuno chi non ne avesse frequentato almeno uno. Così tra colpi di uncinetto e ceramiche si arredavano anche le case al mare dove era tutto untripudio del fai-da-te con le pareti colorate in fiori in stencyl per seguire la moda Hippy..Le femministe prese anche da furor creativio prendevano i mobili di casa antichi ridipingendoli di tanti colori per adornarli con le ceramiche fai da te sul quale sarebbe stato meglio stendere un pietoso velo.
Così cade a fagiolo il Dies Irae psychedelico di Ennio Morricone  tratto dal film di Roberto Faenza Escalation a segnare la "scalata" della borghesia femminista. Della conquista delle pari opportunità e potere? No, delle piazze come se la storia tornasse sui suoi passi.
Tutto questo per dire che mi intendo di ceramiche? No di femminismo borghesuccio..


MADAMIN BADABEN
Una delle 7 Madamin l'architetta Castellina che sembra separata alla nascita da Milena Vukovic alias moglie di Fantozzi) ospite questa sera da Lilli Gruber a 8 e mezzo ha dato i numeri.
I numeri sono la verità che non si possono contestare. Eppure lei, ormai contestatrice di mestiere avendo raggiunto la fama insieme alle compagne di classe borghese ha dichiarato che nella Piazza erano in quarantamila quando i numeri ufficiali solo due giorni fa dicevano 30 mila.
Sì trenta e quaranta la gallina canta!
Madamin madamin badaben badaben....


martedì 20 novembre 2018

ANGELA MERKEL A FINE MANDATO

Al recente summit in Francia per le celebrazioni dei caduti della Grande Guerra fra i quali uno squadrone di soldati neri che hanno perso quasi tutti la vita in combattimento mentre quelli che si erano salvati la perdevano naufragando in mare per ritornare in Francia Paese che li aveva forzatamente arruolati, sono arrivati i potenti del mondo, da Donald Trump a Vladimir Putin passando per Angela Merkel, ricevuti tutti dal Presidente francese Macron
Per motivi di sicurezza non erano presenti le mogli lasciate a fare shopping ma c'era lei, Angela Merkel da sempre a suo agio fra i leader in ogni occasione e circostanza.
Anche se sarebbe un buon motivo di riflessione, questo non è il punto perchè il punto è la dichiarazione di Angela Merkel di voler lasciare la cancelleria nel 2020 rinunciando a candidarsi di nuovo perchè delusa dall'andamento della politica che secondo lei non consentirà di andare avanti. Pensando alla destra che avanza è ovvio. La quale è da tempo che in Europa da segnali in questo senso che ormai si stanno concretizzando.





La politica della Merkel non soddisfa più i tedeschi da quando aveva aperto ai rifugiati nonostante avesse dimostrato che siano stati utili come forza lavoro che aveva contribuito ad aumentare produzione facendo girar l'economia  della Germania diventato un punto saldo e di riferimento per tutta l'Europa.
Ma la politica non guarda al vil denaro ma a tutto quanto possa destabilizzare il potere per un cambio necessario a dare una svolta alla storia di un Paese.
Come se per forza dovesse girare dietro l'angolo a trovar sempre qualcosa di diverso non importa se utile al paese purchè faccia vincere  il partito preso da assurgere a Governare con nuova linfa nuove idee che purtroppo volano soprattutto sulle ali della nostalgia della destra canaglia di fresca memoria.
Ma è un'onda che sembra quasi necessaria per sistemare gli immigrati che spingono ai confini da rispedire al mittente, Italia in primis.
Così da una politica di permissivismo e accoglienza incontrollata si sta passando al respingimento costi quel che costi anche l'affondo in mare.
Angela Merkel sapeva di “sbagliare” in termini di consensi perchè lei stessa poco tempo prima di aprire ai rifugiati Siriani aveva risposto a una bambina in lacrime che non c'era posto per tutti rimangiandosi poi le parole di fronte alla disapprovazione di tutto il mondo per aver fatto piangere una bambina inducendo la Merkel a cambiar registro inseguendo una politica illuminata di statista aperta ai richiedenti asilo per dare al mondo un esempio di socialismo democratico applicato alla lettera. Lavoro per tutti pane case e dignità purchè rappresentino mano d'opera. E su questo la Merkel non intendeva transigere per dare un senso positivo alla sua politica dando l'esempio di come si governi un Paese nella UE, perchè la Germania non è l'Europa ma un Paese che ne fa parte. Un esempio che dovrebbero seguire tutti gli altri Stati Europei che danno sempre la colpa all'Europa di tutti i loro mali, Italia in primis.

 La quale si conferma in pieno un Paese Statalista piuttosto che di statisti nel dare sempre la colpa allo Stato di ogni calamità  con il Sud in perenne mano tesa per ricevere sovvenzioni e aiuti dove più ne dai e più vanno a fondo perduto perchè fagocitato dalle mafie così come succede in Africa con i governi corrotti. Tutto questo per concludere che dispiace vedere la Cancelliere Angela Merkel  nonostante abbia contribuito al benessere  con la stabilità nel governare con polso alla pari di un uomo, uscire di scena delusa non tanto nel dover lasciare per essere giunta a fine mandato che non potrà rinnovare così come ha fatto Putin in Russia diventando a tutti gli effetti il piccolo zar di quel Paese,  quanto nel vedere che non ci sarà possibilità di crescere se si continua con il nazionalismo, lasciando comunque alla storia il compito di giudicare anche se la storia sembra che voglia inquietamente ritornare sui suoi passi


Potrebbe interessare a proposito di una nuova candidatura di Michelle Obama alle prossime Presidenziali la quale giustamente l'ha esclusa, 
MARTEDÌ 5 MAGGIO 2015
AL LATE SHOW MICHELLE DOCET

David Letterman chiude e penso che dispiaccia a molti.
La sua particolarità era quella di tirar fuori dai divi la parte più stupida perchè li faceva parlare raccontando anche aneddoti imbarazzanti o comunque straparlare dicendo cose assurde battute poco fulminanti di replica alle sue molto ironiche  che lo facevano scompisciar dalle risate.
Lui si divertiva veramente e per questo coinvolgeva il pubblico con il suo talk inimitabile.

L'altra sera ho visto Michelle Obama che Letterman ha trascinato nel campo minato dei veterani di guerra i quali tornando in America si sentono spaesati con molti di loro senza famiglia senza una casa senza nessuno che li sollevi dal peso che si portano dietro avendone fatte di ogni. In guerra.
In difesa del proprio Paese comunque ci teneva a precisare la Firts Lady la quale poi si metteva a inanellare tutte le iniziative che lei o da sola o con Biden (nel ruolo di paraculo o leccaculo che va sempre bene) aveva promosso e attivato per aiutare i veterani a risollevarsi con dignità.

Oggi sono qui, domani andrò là diceva Michelle raccontando quanto le stia a cuore il problema tanto che quando aveva incontrato un veterano l'aveva ringraziata dicendo “Non so cosa stiate facendo ma è la strada giusta”.


Da scompisciarsi dalle risate. Sembrava quel film The Burn After Reading con George Clooney dove aveva fatto la sedia con un fallo per sedersi sopra e divertirsi da solo come un matto, nel quale alla fine c'era il capo della CIA che si domandava “Non sappiamo cosa abbiamo fatto di male ma quel che è certo è che non lo faremo più”



lunedì 19 novembre 2018

TOM FORD L'ANGOSCIA IN FASHION STYLE


Tom Ford è un regista che nasce come stilista ed in tutti i suoi film si fa riconoscere per lo stile elegante e raffinato anche in contesti  di violenza brutale.
L'angoscia è c il leit movie dei suoi film rappresentata dai protaogisti come Colin Firth nel film in A Single Man ed Amy Adams in coppia con Jake Gyllenhaal in Animali Notturni
Nel primo film se l'angoscia si percepiva senza far nulla presagire il finale drammatico in Animali Notturni l'angoscia si manifesta in tutta la sua forza devastante fin dalle prime sequenze materializzandosi ben presto all'inizio  tanto da indurre lo spettatore a volgere il pensiero altrove per non soffrire ma purtroppo rimanendo annientato come il protagonista di fronte alla morte di una moglie e una figlia gettate nude su un divano rosso in una sorta di strada cul de sac dopo essere state stuprate e uccise.
L'angoscia se ci assale in modo veritiero, perchè se il film è finzione le emozioni sono vere, quando la protagonista Amy Adams ripercorrere i fatti identificandosi nei personaggi per descriverli in un libro, è perchè su di lei traspare, dalla prima all'ìultima inquadratura finale, anche se compressa dietro a un volto truccato in stile dark con una massa di capelli lisci e rossi che cadono setosi su una sola spalla. La pelle di porcellana le labbra scure e l'ombretto in tinta intorno agli occhi mettono in evidenza i due punti luce degli occhi in un gioco di luci e ombre che  sovrastano il colore azzurro dei suoi,  perchè la malinconia il dolore l'angoscia sono i mali delle tenebre le quali se  vengono alla “luce” possono oscurare ogni cosa anche l'azzurro di uno sguardo bellissimo.
A  risaltare in tutto lo splendore è il verde mperaldo del suo abito  con la spaccatura a filo sul petto chiusa da un semplice laccetto. Anche se il verde apre alla speranza accennata con un lieve sorriso davanti ad un bicchier di vino, il film chiude lasciando un senso di angoscia e tristezza difficile da dimenticare.

La stessa tecnica è stata adottata nel film A Single Man nel quale  il protagonista Colin Firth si muove fra ricordi di una amore suicidato  con un aplomb aristo  sul filo di lana cashmere e velluti scomponendosi quel tanto che basta a fare un cult-movie quando accenna a un passo di twist con una Julianne Moore in un tripudio di toupet anni 60 per poi scomparire silenziosamente, con stile e classe.
Un mix di cinismo freddezza in fashion style ampiamente collaudato in tanti film che comunque Tom Ford riesce a dare quel tocco in più di ricercatezza a dargli l'imprinting di dramma  intellettual-chic.


sabato 17 novembre 2018

MADAMIN BADABEN....

Una delle 7 Madamin l'architetta Castellina che sembra separata alla nascita da Milena Vukovic alias moglie di Fantozzi) ospite questa sera da Lilli Gruber a 8 e mezzo ha dato i numeri.
I numeri sono la verità che non si possono contestare. Eppure lei, ormai contestatrice di mestiere avendo raggiunto la fama insieme alle compagne di classe borghese ha dichiarato che nella Piazza erano in quarantamila quando i numeri ufficiali solo due giorni fa dicevano 30 mila.
Sì trenta e quaranta la gallina canta!
Madamin madamin badaben badaben....

giovedì 15 novembre 2018

TUTTI LO SANNO.

 
Asghar Farhadi è il regista del bellissimo film Una Separazione ambientato in Iran suo Paese d'origine ed il Passato  girato in Francia come esperimento europeo nel quale ha imparato l'arte mettendo da parte la sua identità
.Infatti il primo film è più interessante  perchè girato in un contesto straniero ma con problematiche di separazione uguali a tutte quelle del mondo e di tutti gli strati sociali alle prese con querelle familiari in divisioni patrimoniali o di beni mobili di casa come suppellettili, quelle rimaste, dopo esserseli tirati dietro in piena fase di crisi.
In più c'era l'aggiunta di un episodio di violenza verso una colf, perpetrata  solo con uno spintone che lei accusava essere la causa della perdita del bambino in grembo. Su questo filone di separazione in binomio con Il Passato tra sofferenza e ricordi, è stato girato il film Tutti Sapevano ambientato in un assolato paesino Catalano a capitale Barcelona, parte della Spagna in odor di separazione dalla Capitale Madrid, interpretato da Penelope Cruz, catalana d'origine, protagonista in sofferenza per tutta la durata del film dopo una prima sequenza di partecipazione a un matrimonio felice della sorella al quale partecipa  con i figli dopo un lungo viaggio dall'Argentina dove abita da tempo con il  marito da lei scelto dopo aver lasciato il fidanzato di una vita impersonato da Javier Bardem.

La Spagna Catalana è rappresentata fra sole e pioggia concentrata in una piazzetta di un piccolo paese dove le abitazioni sono piene di finestre  con balconi che si affacciano sul piccolo mondo antico spagnolo nel quale ci son tracce dappertutto dell'influenza araba specie nei cortili interni, come una sorta di giardini segreti, con le scale ricoperte di mosaici  arabescati  e nella specie  arredato per ll matrimonio con tavolini per la festa. La quale si svolge tutta con passi di flamenco degli sposi e partecipanti al quale dà un favoloso contributo Javier Bardem accennandolo sotto una pioggia scrosciante con un tocco di tacco alternato al battito delle man ini un ritmo incalzante e altalenante fino a chiudere col mitico Olé!.
Ecco, è proprio la figura di Javier Bardem ad emergere in tutto il film per la grande fisicità dalla quale traspare tutta la sua generosa carnalità in un mix di cuore e sensualità così come lui è nella realtà tanto da poterlo definire il più grande ispanico contemporaneo per il suo ardente attivismo nella politica ambientale e umanitaria.In tutto il contesto  di questo film, che si orienta poi in una storia di rapimento della figlia di Laura (Penelope Cruz) a nome Irene (nome curioso perchè così poco spagnolo) che  alla fine si scoprirà essere stata concepita con Paco (Javier Bardem) durante una scappatella-rimpatriata in vacanza in Spagna, il regista non riesce ad evitare la nota religiosa improbabile quanto inopportuna perchè la fede cattolica è stata ampiamente sdoganata dai tempi del regime di Franco quando veniva praticata come codice comportamentale in ambito privato.

Infatti il marito di Laura, padre adottivo della figlia rapita, per affrontare la questione si affida al buon Dio lasciando che a mettere le mani sul portafoglio sia il padre biologico messo alle strette da Laura in nome dell'amore “passato” supplicandolo di perdonarle la “separazione”  e dalla famiglia di lei per rivendicare una vecchia questione di terra a lui ceduta sotto-costo per forza di cose.
Paco casca nella trappola in modo consenziente e a costo di perdere tutto pur di salvare la vita di una figlia che gli è stata rubata due volte: dal padre adottivo con la complicità della moglie di lui Laura  amante di Paco, e dai delinquenti che si scopriranno essere in seno alla famiglia di Laura nel quale la madre tacerà il nome dei sospettati  da lei scoperti,  perchè il pagamento del riscatto da parte di Paco li vendicherà delle terre perse.


Il thriller è dipanato sul filo di lana ma la trama è rappresentata a rovescio perchè tante cose non torrnano in primis il fatto che Laura alla fine ritorni in Argentina dove il marito disoccupato non riesce a trovar lavoro riportandosi via la figlia di Paco che dopo il sacrificio del pagamento del riscatto dopo aver venduto le sue terre viene abbandonato anche dalla moglie con la quale aveva formato una famiglia
Il messaggio non è dunque chiaro come se volesse dire che una volta adottato un figlio il genitore biologico se ne dovrebbe disinteressare  non essendo obbligato per diritto e per dovere. Allora ci permettiamo un noblesse oblige per il protagonista assoluto nella doppia figura di Paco di nome virtuale e Javier Bardem di fatto reale senza andare comunque ad approfondire l'anagramma perchè sarebbe la parte imbarazzante del film: Paco, Bardem, Irene Figlia Rapita di Laura Penelope Cruz Farhadi che in  realtà si potrebbe leggere...a voi la traduzione anche se Tutti lo Sanno.
 Il film non convince perchè troppo costruito nella sceneggiatura pensando al circo mediatico come a dire che per occidentalizzarsi bisogna pagare uno scotto anche se terribilmente imbarazzante. Ecco è dunque questo il brutto messaggio chiaro e forte che si percepisce inducendo a mettere certi sceneggiatori in un calderone insieme ai cosiddetti “giornalisti pennivendoli e puttane?” A parte queste considerazioni il film è bello e avvincente ed ha fatto il tutto esuarito nel cinema d'essai.

ASSE TORINO-PARMA. NO TAV E LE GRANDI OPERE


In trentamila sono scesi in Piazza a Torino per contestare la sindaca Appendino dopo la decisione di No Tav.
 Gli oppositori sono insorti lanciando le loro fatue nel pronunciare un ritorno oscurantista nel regresso perchè si ferma il progresso.
La storia insegna: nell'asse Torino-Parma per esempio la città di Parma ha vinto la sua battaglia Grandi Opere contro il Metro con a capo il Sindaco Pietro Vignali (il quale ha poi perso la poltrona, ma per motivi di Green Money e Public Money, ma questa è un'altra storia)
Per Parma ne è valsa la pena rinunciare alla Metro perchè non si può dire che non sia progredita.
Infatti è da tempo presa a modello dalle Tv che l'hanno supportata alla grande a raggiungere nel 2020 il traguardo di Capitale della Cutura. Molto Cult. Cultura, Gastronomia, Authority sono tutte eccellenze che danno a Parma autorevolezza per farla conoscere nel mondo.


Piacere di conoscerci. Sì,  Campari e campa cavallo che Parma cresce. L'importante che non cresca la piena della Parma-voladora e del Po della Bassa perchè contro le calamità naturali bisogna rivolgersi a Dio perchè il Comune non sia troppo indaffarato a promuovere eventi ad ogni cagatina di rondine, con teatri e teatrini (sempre meglio che lavorar) cinema e cinemini (quando arriveremo a proiettar i video o foto  specie se rubati o spiati dagli smart allestendo un bel festivalino a titolo Gli Inediti d'Autori Indipendenti, Alternativi, Disabili o Vicini in alter ego?) mercati e mercatini tipici a vendere salumi e formaggi (quando i piccoli negozi di salumeria nostrani sono in sofferenza) o nel dedicarsi finalmente alle piccole opere di cui Parma ha tanto bisogno come  le buche e le strade (evitando di ristrutturarle sotto Natale perchè d'estate vanno tutti in vacanza),
La regola che vale sempre è quella dei pochi ma buoni per cui a tal proposito citiamo la Mostra del Parmigianino che ha portato a Parma milioni di visitatori più di quanto abbia fatto il Verdi Festival e le sue tourné all'estero perchè se i turisti non vengono al Festival sarà il Festival ad inseguire gli appassionati all'estero. Come a dire più che i follower poterono i following. Evvai!

NOTA DI COSTUME

Ad una certa età si cammina lenti come le tartarughe.
E per questo No Tav. Del resto anche i francesi sulla Torino Lione non sono molto d'accordo. E allora al voto al voto!
Cioè al Referendum, che per la prima volta si proporrebbe fra due Paesi Europei.


POTREBBE INTERESSARE
Dopo anni di forzato ecologismo tornano le pellicce: Meglio se vintage che stanno tornando in auge dagli anni 40 ai mitici 80 quando erano all'apice  quali status symbol specie quelle di visone. Il quale si è sempre più diffuso insieme a stole e colli semplici o quelli d'epoca con code testine e zampine degli animali conciati. Anche se facevano un certo ribrezzo a vedersi le signore le portavano orgogliose su una spalla facendo fare capolino alla bestiole imbalsamata.Questa è un'usanza antica come si evince dalla foto in copertina del Parmigianino di Vittorio Sgarbi nel quale si intravede il roditore fra le dita della modella, come se nulla fosse.
Questi accessori sono stati banditi dalle collezioni per cui gli “appassionati” possono trovarli facilmente nei mercatini di cose antiche  a poco prezzo perchè c'è poca domanda di questo genere non solo fra le fila degli animalisti.









martedì 13 novembre 2018

CASA WINDSOR LE NOVITA'

La famiglia reale, senza la Regina, si è riunita per una foto ufficiale per festeggiare i settanta anni di Carlo con la novità più lieta data dalla presenza di Meghan Markle incinta in bianco Givenchy




Ma ce ne sono altre da annotare:: Kate si è fatta i colpi di luce al taglio di capelli sulle spalle portati con i suoi adorati pois, ormai un classico (al costo di 1700 sterline circa) mentre Camilla si è adornata di un solo gioiello ad orecchini di perla.



La curiosità è comunque data dalla presenza in contemporanea di Theresa May in Parlamento con un parure eccentrica: la collana è decisamente pacchiana, come una sorta di accozzaglia di ciondoli appesa al collo, mentre gli orecchini zaffiri e diamanti sono vintage in forma simile all'anello di Diana ora in dotazione a Kate.
Non si sa se sia una scelta mirata certo è che la May quando ha presenziato al recente ricevimento in onore della Regina Maxima e consorte, si è sentita presa in causa dalla Regina quando si è pronunciata, per la prima volta intromettendosi nella politica, contro la Brexit.
La May era stata accompagnata al braccio di William con il quale aveva piacevolmente conversato anche a tavola e sembra che sia nata una simpatia avvalorata dal fatto di aver scelto proprio gli orecchini uguali all'anello di Diana e Kate.








Questa sera la Regina ha preparato un sontuoso ricevimento per i festeggiamenti del principe di Galles Carlo, il quale oggi in coppia con Camilla  hanno raggiunto il centro di Londra per recarsi l'elegante Spencer House Lì, celebrerà il suo compleanno miliare con i super 70 ovvero per tutti coloro che come il principe Carlo, sono nati nel 1948.
La duchessa di Cornovaglia, sembrava essere di buon umore mentre la coppia si dirigeva verso la festa in tono blu cobalto con il pallocino a pubblicizzare l'evento.




EXODUS TRA PASSATO E PRESENTE

Che gli ebrei fossero dei perseguitati dai musulmani e non solo da secoli e millenni è fatto notorio.
Nel film Ivanhoe infatti Elizabeth Taylor interpretava una ragazza ebrea perseguitata dal signorotto di zona Inghilterra  ai tempi delle Crociate nel quale il Cavaliere Ivanhoe (Robert Taylor) la difendeva cavallerescamente perchè in realtà amava una Lady bianca, perchè lei si era segretamente innamorata quando gli aveva fatto da infermiera curandolo dalle ferite a seguito di un torneo..



Se la Taylor era bellissima nei costumi ispirati a quelli ebraici, si muoveva in modo improbabile nella location con arredo in stile anni 50, con tendine di perline che allora erano molto in voga per fare arredo di porte in separé o privé ma di gran uso anche nei Bar specie al sud (c'è una sequenza famosa girata con il Padrino a Corleone quando Michael Al Pacino chiede di sposare Apollonia al padre che esce dal Bar con le tendine di cui sopra).

Le tendine a tutt'oggi si trovano facilmente nei negozi eco-sostenibili formate con turaccioli colorati o fili di plastica con disegno quasi sempre esotico, palme in primis.




L'ebreo errante è una realtà perchè in ogni posto dove cercava di mettere radici è sempre stato cacciato, saccheggiato (perchè si è sempre arricchito per l'abilità di saper risparmiare più che produrre) o molestato, trattato come un essere inferiore costringendolo ad un Exodus infinito non trovando pace nemmeno al ritorno nella sua terra in Palestina che ha trovato occupata dagli arabi i quali non hanno ancora digerito il fatto di doverla dividere con gli atavici proprietari terrieri.
Questo succedeva sia prima che dopo Cristo per cui la speigazione sta nel fatto che l'Ebreo si sia sempre rafforzato nell'arte di difendersi arroccandosi in ghetti che da poveri in apparenza diventavano sempre più ricchi nella sostanza scatenando la cupidigia dei nemici
Il film Ivanhoe era uscito nel dopoguerra e la cosa curiosa è che il nome si pronunciasse esattamente Ivanhoe e non Aivanhò come da pronuncia inglese. perchè le regole fasciste di non usare nomi stranieri non erano ancora state "dimenticate".

lunedì 12 novembre 2018

GIUSEPPE CONTE L'AVVOCATO DELLA MANOVRA PERSA


Sembrava un trio rivoluzionario Mimì Cucù e Scassam'u'cazz...caduti a fagiolo per sistemare il Paese, sì ma dalla parte del Popolo.
Luigi Di Maio e Matteo Salvini viaggiavano in coppia come Pappa (per i disoccupati) e Ciccia (ciccio bello in privato) mentre Giuseppe Conti come una sorta di  “io fra di voi, sì ma al di sopra delle parti”, faceva l'ago della bilancia di due pesi e due misure.

Infatti il piatto di Di Maio piangeva per raccolta fondi da distribuire agli aventi diritto mentre quello di Salvini saliva in senso inversamente proporzionale al respingimento dei migranti.
Pappa e Ciccia infatti hanno subito cominciato a litigare facendo perdere pezzi alla manovra di Governo raccolti da Conti nelle doppie vesti di avvocato e Presidente del Consiglio cosicchè da avvocato del popolo diventava avvocato di un populismo di maniera.
Infatti Bruxelles rispondeva con la maniera forte respingendo manovre e manovrine prima ancora di averle lette perchè oltre alle cose ci sono le persone e se un tanto di cose mi dà certe persone...si fa presto a capire come giri una manovra sbilanciata in partenza.
In politica contano prima propositi e proposte, poi vengono i conti.
I quali, Conte alla mano, li presenterà presto quando fra Pappa e Ciccia tornerà il sereno anche se lo star sereno non rasserenerà come insegna la storia del parlamento italiano dove il tormentone Stai Sereno è diventato sinonimo di sgambetto.


Luigi Di Maio ora è arrivato al punto di dichiararsi stanco nel vedersi bistrattato dal suo partner politico mentre Matteo Salvini è triste  nel vedersi abbandonato da Elisa dopo aver postato una foto-social nel quale lui dorme e lei vigila con l'aria da furbetta di chi ha colto l'attimo per fare il selfie e dire a tutti che tra loro non ci fosse solo del tenero.
In genere in questi frangenti lui, dopo la sbornia di felicità, si accende la sigaretta mentre lei rimane a guardare il soffitto con ancora tanta voglia di coccole.
Questi sono comunque i quadretti di un Governo ancora tutto da seminare mentre a godere dei frutti di una poltrona fra i due è proprio l'avvocato Conte che, in qualità di Presidente del Consiglio si è messo a girare il mondo in lungo e in largo per convincere che l'Italia ce la farà perchè sta andando forte.
Un avvocato difensore è quel che ci voleva e dunque lui è l'asso nella manica, anzi nello stivale, per portare l'Italia a vincere la sua battaglia a Bruxelles sperando di non diventare l'avvocato di una manovra persa.
Comunque vada l'Italia non potrà che dirgli grazie avendo dimostrato una grande professionalità sia come avvocato che Presidente del Consiglio a rappresentare l'Italia finalmente in dignità e buon senso al di là di battute e sbruffonate che avevano caratterizzato i predecessori Presidenti, Berlusconi in primis con a seguir Matteo Renzi.
I quali curiosamente anche loro hanno viaggiato in coppia come una sorta di Pappa (dei ricchi) e Ciccia (cicciobello delle zie!).

giovedì 8 novembre 2018

LA SCALATA AL POTERE DELLE DONNE

Widows Eredità Criminale è un film in uscita con protagoniste un gruppo di donne che devono difendere il malloppo frutto di una rapina perpetrata dai loro mariti e finita in una carneficina.
La caccia è aperta con i predatori ladri schierati con le forze di polizia per mettere chi arriva prima le mani sul tesoro rubato in un caveau di una banca.
Il film è robusto e incalzante sul filone de' La Sfida con Al Pacino e Robert De Niro nel quale tra delinquenti e polizia emergeva il lato umano focalizzato sulle vittime disseminate intorno come le mogli, le compagne, le donne occasionali, e i bambini, piuttosto che di quello della commedia di serie Ocean's Eleven dove le donne, nell'ultimo film di serie, erano protagoniste canaglie che scimiottavano i predecessori eccellenti da Brad Pitt a George Clooney passando per Andy Garcia.
Tutto questo per dire che da tempo ci sono segnali chiari e forti sulla presa di potere delle donne in ambiti che sono stati sempre di pertinenza dei maschi come il settore della criminalità in primis.
Su questo punto è curiosa una scena vista in Tv nel quale si intervistava una donna a capo di una cosca mafiosa (a Napoli) dove dichiarava convinta che in questi nuovi contesti mafiosi ereditati dai vari Totò Riina o Provenzano e compagnia di giro Gomorra siano le donne ad essere il cervello e i maschi il braccio. Non a manico di ombrello intendiamoci ma come il braccio violento della mafia.
Il made in Italy mafioso è sempre andato alla grande in America che lo ha enfatizzato con film accattivanti e questo nuovo filone di mafia al femminile a nomi Assunta, Rosalia, Addolorata Carmine ecc. ha conquistato ancora una volta il mercato americano.
Ma quello che vale per essere recepito, anche se in senso negativo, è' la scalata al potere delle donne  quali eredi di una raccolta seminata in questi ultimi anni da predecessori falliti.

Infatti dopo la clamorosa sconfitta di Hillary Clinton che ha continuato la sua campagna senza sosta e con la stessa passione nel percorso della sua carriera, le donne si stanno dividendo la sua eredità così come abbiamo visto nelle recenti votazioni USA dove i democratici hanno vinto la Camera grazie all'attivismo di tante candidate di appartenenza a varie etnie, musulmane in primis (da ricordare che la segretaria di Hillary era proprio una musulmana, Uma Amedin).


Forse, per via dell'età, Hillary non si ricandiderà ma sicuramente appoggerà il candidato democratico alle Presidenziali, meglio ancora se candidata donna.
Infatti con una raffica di Tweet, Hillary ha esultato dicendosi soddisfatta che il suo lavoro, tra cui quello di aver spianato la strada alle donne per la Presidenza, non fosse stato svolto invano.
Un bel messaggio che fa sperare in un futuro di democrazia al femminile foriero di benessere per il mondo intero, così come è stato con Angela Merkel per la Germania e l'Europa.



IMITAZIONI SCOMODE

Questa sera alla TY delle Ragazze mancherà Alessandra Casella diventata famosa nel fare l'imitazione di Lilly Gruber  posizionandosi di tre quarti mettendo in bellavista il balconetto e sussurrando con aria melliflua: "Guardate oggi ne ho messo uno nuovo..."Parole più parole meno ma il senso era quello.
 Lilli Gruber non era ancora laLilli di oggi per cui è da capire l'esclusione  perchè la Casella potrebbe creare un fastidioso disturbo. Anzi due: uno alla Gruber e l'altro alla Dandini quale spesso  invitata d'eccellenza nel talk della Gruber.

Infatti la Casella imitava la Gruber rendendola ridicola senza fare il suo nome ma in modo talmente veritiero che tutti capivano
Un conto è comunque rubare un modo di fare a libera interpretazione un altro è rubare l'identità come una volgare delinquente.

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martedì 6 novembre 2018

I MEDICI INCISIVO MATTEO MARTARI

I Medici è una produzione internazionale per consentire alla RAI di esportare il serial arrivato alla seconda stagione con una folta schiera di protagonisti stranieri, Lorenzo il Magnifico in primis interpretato da Daniel Sherman

L'abbiamo già detto che sembra scelto per una somiglianza con Supermen L'Uomo d'Acciaio interpretato da Henry Cavill per cui aggiungiamo che mai scelta fu meno azzeccata per via del fisico di statuaria bellezza che non apparteneva all'originale così come tramandato dalle pitture di quel tempo nel quale Lorenzo de' Medici aveva il naso aquilino a rappresentare in fisiognomia  un carattere forte  volitivo e autorevole. Che non corrisponde a un nasino e lineamenti fini di Lorenzo il Magnifico  di questa traduzione televisiva.
Per inseguire l'audience tutto fa anche un eccesso di creatività fantasiosa nel scegliere interpreti accattivanti per garantire il successo al serial.
E' come nelle squadre di calcio che per vincere si ingaggiano calciatori stranieri perchè eviodentemente quelli nostrani non si ritengono all'altezza di un campionato.
Ormai si viaggia così in tutti i campi con buona pace del made in Italy che viene quasi sempre prodotto all'estero.



Così vale per i serial televisivi anche se è curioso che con I Medici con protagonisti di richiamo internazionale ad emergere siano invece gli italiani perchè danno credibilità ai ruoli assegnati a cominciare da Alessandra Mastronardi che sembra un'icona etrusca  avendo il viso perfetto di una matrona tosco-romana con i grandi occhi e capelli neri.


Così pure Aurora Ruffini.è giusta per interpretare Bianca Medici una toscanaccia di carattere per la sua bellezza dai tratti marcati mentre fra tutti si è fatto notare alla grande Matteo Martari nel ruolo del fratello maggiore dei Pazzi molto vicino al carattere prepotente dello zio interpretato da un convincente Sean Bean.
Martari proviene dal serial Non Uccidere a fianco di Miriam Leone (interprete nel primo serial) ma ora ne' I Medici è molto nella parte del fratello cattivo dei Pazzi che calza a pennello con lo sguardo penetrante il sorriso beffardo e la voce a tono basso da fiorentino fumantino emergendo anche fra tutti i fratelli Medici rappresentati da giovani bellissimi e scanzonati ma sopratutto buoni, protesi solo al bene di Firenze piuttosto che a rafforzare il loro potere quando si sa che le lotte fra famiglie erano affrontate per affermare la supremazia di una sulle altre che una volta raggiunta dava impulso alla scienza ed alle arti per rivaleggiare con tutti gli staterelli, vaticano compreso fino ad aprirei il Rinascimento. Come a dire che questa ondata di rinnovamento fosse nell'aria perchè tutte le Grandi famiglie la respiravano aspirando a diventare grandi mecenati della loro città.


Il serial seconda stagione piace confermando il gradimento della prima serie perchè le produzioni in costume incuriosicono per gli ambienti, i costumi i gioielli e le acconciature che in questo contesto sono ricercate in un intrecciar di capelli con forcine treccine e riccioli in castano dorato( a sostituire il rosso Tiziano della prima stagione) da madonne rinascimentali immortalate anche dal magico pennello del Botticelli per rappresentare la Primavera, uno dei quadri a tutt'oggi fra i più ammirati, anche se comunque  ad imporsi è la Mastronardi con il nero “etrusco”
Madonne e madonnine fiorentine sfilano tra nobili con le corazze a battersi in torneo come destino di un cavaliere secondo tradizione residua di un Medio Evo  che si stava lasciando alle spalle per cavalcare tutto il secolo cinquecentesco in pieno rinascimento dove fioriron arti mestieri e scienze fra l' armi e l'amor.






lunedì 5 novembre 2018

ELEZIONI USA. DINAMICHE MARATONE E GIOCHETTI DA REUCCIO

Fahrenheit Il film di Michael Moore in onda su la 7 è un film su Trump che potrebbe paragonarsi a Silvio Forever. 
Infatti il film invece di demonizzare Berlusconi lo aveva fatto vincere così sarà per Donald Trump domani.
Non è possibile che queste dinamiche sfuggano al reuccio Mentana il quale sembra gioire a tutt'oggi del fatto che piuttosto che una Hillary meglio che abbia vinto Trump.
Tolta di mezzo la Clinton Trump impara dalla Merkel la quale ha perso per aver aperto le porte ai rifugiati. Col cavolo che Trump ripeterà le gesta di una Merkel che aveva voluto lasciare il segno come statista.
A Trump interessa l'economia e sa come gestire un'azienda facendo gli interessi suoi e degli americani. Così come il reuccio sa come mantenere la poltrona con la sua maratona infinita.
E che vinca pure Trump. L'importante è aver mantenuto la scena con la maratona e le terre d'Hèrmes.