martedì 20 novembre 2018

ANGELA MERKEL A FINE MANDATO

Al recente summit in Francia per le celebrazioni dei caduti della Grande Guerra fra i quali uno squadrone di soldati neri che hanno perso quasi tutti la vita in combattimento mentre quelli che si erano salvati la perdevano naufragando in mare per ritornare in Francia Paese che li aveva forzatamente arruolati, sono arrivati i potenti del mondo, da Donald Trump a Vladimir Putin passando per Angela Merkel, ricevuti tutti dal Presidente francese Macron
Per motivi di sicurezza non erano presenti le mogli lasciate a fare shopping ma c'era lei, Angela Merkel da sempre a suo agio fra i leader in ogni occasione e circostanza.
Anche se sarebbe un buon motivo di riflessione, questo non è il punto perchè il punto è la dichiarazione di Angela Merkel di voler lasciare la cancelleria nel 2020 rinunciando a candidarsi di nuovo perchè delusa dall'andamento della politica che secondo lei non consentirà di andare avanti. Pensando alla destra che avanza è ovvio. La quale è da tempo che in Europa da segnali in questo senso che ormai si stanno concretizzando.





La politica della Merkel non soddisfa più i tedeschi da quando aveva aperto ai rifugiati nonostante avesse dimostrato che siano stati utili come forza lavoro che aveva contribuito ad aumentare produzione facendo girar l'economia  della Germania diventato un punto saldo e di riferimento per tutta l'Europa.
Ma la politica non guarda al vil denaro ma a tutto quanto possa destabilizzare il potere per un cambio necessario a dare una svolta alla storia di un Paese.
Come se per forza dovesse girare dietro l'angolo a trovar sempre qualcosa di diverso non importa se utile al paese purchè faccia vincere  il partito preso da assurgere a Governare con nuova linfa nuove idee che purtroppo volano soprattutto sulle ali della nostalgia della destra canaglia di fresca memoria.
Ma è un'onda che sembra quasi necessaria per sistemare gli immigrati che spingono ai confini da rispedire al mittente, Italia in primis.
Così da una politica di permissivismo e accoglienza incontrollata si sta passando al respingimento costi quel che costi anche l'affondo in mare.
Angela Merkel sapeva di “sbagliare” in termini di consensi perchè lei stessa poco tempo prima di aprire ai rifugiati Siriani aveva risposto a una bambina in lacrime che non c'era posto per tutti rimangiandosi poi le parole di fronte alla disapprovazione di tutto il mondo per aver fatto piangere una bambina inducendo la Merkel a cambiar registro inseguendo una politica illuminata di statista aperta ai richiedenti asilo per dare al mondo un esempio di socialismo democratico applicato alla lettera. Lavoro per tutti pane case e dignità purchè rappresentino mano d'opera. E su questo la Merkel non intendeva transigere per dare un senso positivo alla sua politica dando l'esempio di come si governi un Paese nella UE, perchè la Germania non è l'Europa ma un Paese che ne fa parte. Un esempio che dovrebbero seguire tutti gli altri Stati Europei che danno sempre la colpa all'Europa di tutti i loro mali, Italia in primis.

 La quale si conferma in pieno un Paese Statalista piuttosto che di statisti nel dare sempre la colpa allo Stato di ogni calamità  con il Sud in perenne mano tesa per ricevere sovvenzioni e aiuti dove più ne dai e più vanno a fondo perduto perchè fagocitato dalle mafie così come succede in Africa con i governi corrotti. Tutto questo per concludere che dispiace vedere la Cancelliere Angela Merkel  nonostante abbia contribuito al benessere  con la stabilità nel governare con polso alla pari di un uomo, uscire di scena delusa non tanto nel dover lasciare per essere giunta a fine mandato che non potrà rinnovare così come ha fatto Putin in Russia diventando a tutti gli effetti il piccolo zar di quel Paese,  quanto nel vedere che non ci sarà possibilità di crescere se si continua con il nazionalismo, lasciando comunque alla storia il compito di giudicare anche se la storia sembra che voglia inquietamente ritornare sui suoi passi


Potrebbe interessare a proposito di una nuova candidatura di Michelle Obama alle prossime Presidenziali la quale giustamente l'ha esclusa, 
MARTEDÌ 5 MAGGIO 2015
AL LATE SHOW MICHELLE DOCET

David Letterman chiude e penso che dispiaccia a molti.
La sua particolarità era quella di tirar fuori dai divi la parte più stupida perchè li faceva parlare raccontando anche aneddoti imbarazzanti o comunque straparlare dicendo cose assurde battute poco fulminanti di replica alle sue molto ironiche  che lo facevano scompisciar dalle risate.
Lui si divertiva veramente e per questo coinvolgeva il pubblico con il suo talk inimitabile.

L'altra sera ho visto Michelle Obama che Letterman ha trascinato nel campo minato dei veterani di guerra i quali tornando in America si sentono spaesati con molti di loro senza famiglia senza una casa senza nessuno che li sollevi dal peso che si portano dietro avendone fatte di ogni. In guerra.
In difesa del proprio Paese comunque ci teneva a precisare la Firts Lady la quale poi si metteva a inanellare tutte le iniziative che lei o da sola o con Biden (nel ruolo di paraculo o leccaculo che va sempre bene) aveva promosso e attivato per aiutare i veterani a risollevarsi con dignità.

Oggi sono qui, domani andrò là diceva Michelle raccontando quanto le stia a cuore il problema tanto che quando aveva incontrato un veterano l'aveva ringraziata dicendo “Non so cosa stiate facendo ma è la strada giusta”.


Da scompisciarsi dalle risate. Sembrava quel film The Burn After Reading con George Clooney dove aveva fatto la sedia con un fallo per sedersi sopra e divertirsi da solo come un matto, nel quale alla fine c'era il capo della CIA che si domandava “Non sappiamo cosa abbiamo fatto di male ma quel che è certo è che non lo faremo più”



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