La caccia è aperta con i predatori ladri schierati con le forze di polizia per mettere chi arriva prima le mani sul tesoro rubato in un caveau di una banca.
Il film è robusto e incalzante sul filone de' La Sfida con Al Pacino e Robert De Niro nel quale tra delinquenti e polizia emergeva il lato umano focalizzato sulle vittime disseminate intorno come le mogli, le compagne, le donne occasionali, e i bambini, piuttosto che di quello della commedia di serie Ocean's Eleven dove le donne, nell'ultimo film di serie, erano protagoniste canaglie che scimiottavano i predecessori eccellenti da Brad Pitt a George Clooney passando per Andy Garcia.
Tutto questo per dire che da tempo ci sono segnali chiari e forti sulla presa di potere delle donne in ambiti che sono stati sempre di pertinenza dei maschi come il settore della criminalità in primis.
Su questo punto è curiosa una scena vista in Tv nel quale si intervistava una donna a capo di una cosca mafiosa (a Napoli) dove dichiarava convinta che in questi nuovi contesti mafiosi ereditati dai vari Totò Riina o Provenzano e compagnia di giro Gomorra siano le donne ad essere il cervello e i maschi il braccio. Non a manico di ombrello intendiamoci ma come il braccio violento della mafia.
Ma quello che vale per essere recepito, anche se in senso negativo, è' la scalata al potere delle donne quali eredi di una raccolta seminata in questi ultimi anni da predecessori falliti.
Infatti dopo la clamorosa sconfitta di Hillary Clinton che ha continuato la sua campagna senza sosta e con la stessa passione nel percorso della sua carriera, le donne si stanno dividendo la sua eredità così come abbiamo visto nelle recenti votazioni USA dove i democratici hanno vinto la Camera grazie all'attivismo di tante candidate di appartenenza a varie etnie, musulmane in primis (da ricordare che la segretaria di Hillary era proprio una musulmana, Uma Amedin).
Forse, per via dell'età, Hillary non si ricandiderà ma sicuramente appoggerà il candidato democratico alle Presidenziali, meglio ancora se candidata donna.
Infatti con una raffica di Tweet, Hillary ha esultato dicendosi soddisfatta che il suo lavoro, tra cui quello di aver spianato la strada alle donne per la Presidenza, non fosse stato svolto invano.
Un bel messaggio che fa sperare in un futuro di democrazia al femminile foriero di benessere per il mondo intero, così come è stato con Angela Merkel per la Germania e l'Europa.
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