lunedì 12 novembre 2018
GIUSEPPE CONTE L'AVVOCATO DELLA MANOVRA PERSA
Sembrava un trio rivoluzionario Mimì Cucù e Scassam'u'cazz...caduti a fagiolo per sistemare il Paese, sì ma dalla parte del Popolo.
Luigi Di Maio e Matteo Salvini viaggiavano in coppia come Pappa (per i disoccupati) e Ciccia (ciccio bello in privato) mentre Giuseppe Conti come una sorta di “io fra di voi, sì ma al di sopra delle parti”, faceva l'ago della bilancia di due pesi e due misure.
Infatti il piatto di Di Maio piangeva per raccolta fondi da distribuire agli aventi diritto mentre quello di Salvini saliva in senso inversamente proporzionale al respingimento dei migranti.
Pappa e Ciccia infatti hanno subito cominciato a litigare facendo perdere pezzi alla manovra di Governo raccolti da Conti nelle doppie vesti di avvocato e Presidente del Consiglio cosicchè da avvocato del popolo diventava avvocato di un populismo di maniera.
Infatti Bruxelles rispondeva con la maniera forte respingendo manovre e manovrine prima ancora di averle lette perchè oltre alle cose ci sono le persone e se un tanto di cose mi dà certe persone...si fa presto a capire come giri una manovra sbilanciata in partenza.
In politica contano prima propositi e proposte, poi vengono i conti.
I quali, Conte alla mano, li presenterà presto quando fra Pappa e Ciccia tornerà il sereno anche se lo star sereno non rasserenerà come insegna la storia del parlamento italiano dove il tormentone Stai Sereno è diventato sinonimo di sgambetto.
Luigi Di Maio ora è arrivato al punto di dichiararsi stanco nel vedersi bistrattato dal suo partner politico mentre Matteo Salvini è triste nel vedersi abbandonato da Elisa dopo aver postato una foto-social nel quale lui dorme e lei vigila con l'aria da furbetta di chi ha colto l'attimo per fare il selfie e dire a tutti che tra loro non ci fosse solo del tenero.
In genere in questi frangenti lui, dopo la sbornia di felicità, si accende la sigaretta mentre lei rimane a guardare il soffitto con ancora tanta voglia di coccole.
Questi sono comunque i quadretti di un Governo ancora tutto da seminare mentre a godere dei frutti di una poltrona fra i due è proprio l'avvocato Conte che, in qualità di Presidente del Consiglio si è messo a girare il mondo in lungo e in largo per convincere che l'Italia ce la farà perchè sta andando forte.
Un avvocato difensore è quel che ci voleva e dunque lui è l'asso nella manica, anzi nello stivale, per portare l'Italia a vincere la sua battaglia a Bruxelles sperando di non diventare l'avvocato di una manovra persa.
Comunque vada l'Italia non potrà che dirgli grazie avendo dimostrato una grande professionalità sia come avvocato che Presidente del Consiglio a rappresentare l'Italia finalmente in dignità e buon senso al di là di battute e sbruffonate che avevano caratterizzato i predecessori Presidenti, Berlusconi in primis con a seguir Matteo Renzi.
I quali curiosamente anche loro hanno viaggiato in coppia come una sorta di Pappa (dei ricchi) e Ciccia (cicciobello delle zie!).
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