lunedì 27 maggio 2019

VINCITORI E VINTI TRA POLITICA E SPETTACOLO

Statistica interessante:
Il pezzo di Vincitori e Vinti con l'immagine di Matteo Salvini postata su Twitter ha ricevuto 9 visualizzazioni mentre il mio video pubblicato in contemporanea Il Ritorno del PD ne ha ricevute 14. Queste sì che sono soddisfazioni..                                             


   IL RITORNO DEL PD


 La  sorpresa di queste elezioni viene dal Regno Unito il quale conferma la Brexit dopo che Theresa May ha dato le dimissioni piangendo. Questo per dire che più che l'Idea di Brexit a non piacere era proprio la May per una questione di antipatia personale da parte sicuramente anche della Regina Elisabetta soprattuto dopo che la May si era permessa di farne la parodia invece di inchinarsi a Sua grazia la Regina la quale Brexit dot no Brexit non si tocca perchè la famiglia Reale è fonte di grande gduadagno per gli Inglesi che hanno ritrovato l'orgoglio dei tempi dell'imperialismo e la Supremazia sugli Europei.
In Germania la Merkel resta prima nonostante abbia perso dei voti perchè il popolo tedesco la stima permettendole di finire il suo mandato in dignità.
In Francia Marine Le Pen ha vinto su Emanuel Macron per via dei Gilet gialli che non ha saputo fronteggiare con autorevolezza piuttosto che arroganza, ma soprattutto perchè l'attentato a Lione avvenuto proprio, guarda caso ma sicuramente no,  alla vigilia delle elezioni ha copnvinto per una svolta verso destra.  Un messaggio chiaro e forte a volte fa più di tante propagante elettorali. Fatti non parole.
In Italia Matteo Salvini vince ma non è una sorpresa perchè agli italiani piace il suo atteggiamento da duro che mette Prima gli Italiani ma poi fa i selfie anche con neri e i terroni, fa tante promesse sugli immigrati da rispedire a casa loro o chiudere i porti per non farli entrare ma poi si commuove là dove ci sono barche con mamme e bambini. Gli italiani si rispecchiano in lui perchè a parole fanno gli indignati  ma in realtà sono dei teneroni come il Salvini assurto a Ciccio Bello d'Italia nella consapevolezza che nulla si farà oltre che chiacchierare. Parole parole parole soltanto parole...
Luigi Di Maio va in picchiata penalizzato dalla sua sicurezza nel raccontar un Governo che va avanti sbagliando in tutta onestà. Anche se è l'unico ad aver concluso un punto del programma il reddito di cittandinanza ha deluso soprattutto al Sud là dove ce'era più bisogno non avendo convinto nè per l'erogazione della somma, nè per le modalità burocratiche talmente difficili da dipanare da scoraggiar chiunque nè tanto meno dall'offerta di lavoro da accettare anche a kilometri non certo zero.Dare del lavoro a uno del sud è come presentare Giovanni Cacioppo che sul lavoro al Sud la dice giusta.


E con le parole Silvio Berlusconi mantiene il suo posto di politico in scena, disdegnando quello di nonno, che consente anche a lui di continuare la sua battaglia facendo opposizione per convincere che lui  farebbe meglio dimenticando i venti anni del suo Governo dove ha cambiato il Paese solo a livello di comunicazione Prima Mediaset e poi gli italiani incentivando  l'acquisto di telefonini.

:E qui casca l'asino con l'aggiornamento di oggi 29 maggio dove giunge fresca la notizia che appena nominato deputato Berlusconi alle Europee (perchè ha vinto. Cucu'!. Grande: prima Mediaset! anche se dal Berluschino vorremmo sentire solo "Sposo la Toffanin" ) che Mediaset ha concluso un affare nel ramo televisivo con la Germania.



L’OPERAZIONE IN GERMANIA












G


Giorgia Meloni vince in consensi a forza di scalpitare da una Tv all'altra, da una piazza ad un evento tragico al motto di Non Fermarti Mai lasciandosi alle spalle Berlusconi fino a finire...con la Margerita? No, di finirla con Fratelli d'Italia. Un logo sorpassato perchè ormai la tendenza è la fratellanza globale.


Infatti a Cannes con il Presidente Alejandro Gonzales Inarritu si è prestata attenzione alle problematiche reali dei Paesi  quelle che tutte le popolazioni sono costrette ad affrontare nel loro quotidiano e all'immigrazione un tema che coinvolge tutti i Paesi del mondo Occidentale. Per questo non ha vinto Pedro Almodovar perchè la sua era una storia intima e non di costume sociale attuale mentre ha vinto Antonio Banderas per la sua perforemance di attore di maturata professionalità ma soprattutto di un'umanità  che lo rende più affascianante della fama di sex symbol in carriera.


Non è una sorpresa che il film Italiano Il Traditore interpretato da Pierfrancesco Favino nel ruolo del pentito Buscetta,  sia stato clamorosamente escluso perchè il cinema italiano si celebra già abbastanza a Venezia ma sicuramente la motivazione è un'altra per disertare la scuola di pensiero che “bene o male, purchè se ne parli” preferendo mettere un pietoso velo sulla mafia perchè il Paese ne ha abbastanza dei suoi processi preferendo partecipare alle faide attuali così ben esaltate dai vari Gomorra e Suburra dove si può ancora sognare che mafioso, sia sinonimo di grande potere. Prima gli italiani.

L'altra
sorpresa è la ricomparsa del PD con Zingaretti Nicola Segretario che si presenta come l'anti-Salvini, l'Anti-Renzi, l'anti-Di Maio. Speriamo allora che non diventi l'anti-Montalbano nel surclassare il fratello Luca perchè il PD come Berlusconi ha già fatto la sua parte per cui al nuovo Governo non resterà, Conti al Consiglio,  che tenere rappresentando l'unico cambiamento per il Paese. Questo va detto.


sabato 25 maggio 2019

HOLLYWOOD E L'INNOCENZA PERDUTA



Il film C'era Una volta Hollywood è stato presentato a Cannes con la regia di Quentin Tarantino dove si racconta l'episodio di cronaca nera che aveva scosso il mondo intero per la strage in una villa a Bel Air in cui era stata uccisa Sharon Tate incinta di otto mesi e moglie di Roman Polansky assente per lavoro. Sharon è interpretata da Margot Robbin che assomiglia fisicamente alla vittima. Ad alcuni critici non è piaciuto il film ma a Vincenzo Mollica sì come al solito del resto e con la sua soave grazia ha precisato che con questo episodio Hollywood aveva perso la sua innocenza!
Quando mai sia stata innocente Hollywood non si sa perchè fin dagli esordi si era distinta per scandali innominabili come la pedofilia perchè giovani fanciulle col consenso della mamma che le accompagnava venivano immolate come agnellini sacrificali al letto o al divano di qualche produttore o regista per aprirle al mondo del cinema.
Un nome eccellente che circolava era quello di Charlie Chaplin quando faceva Charlot nel cinema muto. Infatti già ai tempi del cinema muto star e starlette si avvicendavano fra le braccia di produttori scambiandosi  baci e languide carezze anche fra di loro così come visto nel film La Dalia Nera nella quale una porno star veniva barbaramente uccisa.

Rodolfo Valentino che era un grande divo di quel cinema nonostante avesse fama di latin lover sciupafemmine si diceva fosse un gay. Hollywood più che innocente era una grande Babilonia dove i divi si scatenavano nelle loro ville dando sfogo ai loro vizi sessuali. Errol Flyn per esempio amava fare il guardone da uno spioncino che dava al bagno dove chiamava inotrno gli amici per vedere Barbara Stanwuich o Joan Crawford sedute sul Water.
Le orge non si contavano specie dopo le serate degli Oscar quando l'adrenalina era alle stelle e le star brillavano per le comparsate sul palco o per le nomination se non addirittura per l'Oscar in mano.
Col Me Too sono state denunciate le molestie che dovevano subire le attrici da parte dei produttori o procacciatori di scritture ma ormai il danno era fatto. E dopo il danno anche la beffa perchè il maggior molestatore di star sta patteggiando per un risarcimento, così come aveva fatto a suo tempo anche Roman Polansky con una minorenne che aveva stuprato bordo piscina la quale diventata adulta aveva accettato una somna di risarcimento anche se poi la giustizia aveva fatto suo corso condannando il regista che non ha più messo piede a Hollywood.
Tutte le molestate indignate hanno comunque alzato la voce per mettere fine a questa sorta di pizzo sessuale da pagare per lavorare. L'unica voce innocente era quella di Marilyn Monroe che candidamente aveva ammesso: “Se dicevo no, c'era la fila dietro alla porta con tutte pronte a prendere il mio posto”. Non era vero perchè nessuna è mai riuscita a prendere il suo posto anche se tante l'hammo imitata.
Se fosse stata più consapevole di sé forse Marilyn avrebbe alzato i tacchi per darsela a gambe levate ma il mondo non avrebbe mai conosciuto una come lei.
Sono quesiti ai quali è difficile dare risposte precise perchè ognuno dovrebbe agire secondo coscienza e secondo i propri  principi ma soprattutto bisognerebbe essere consapevoli degli obiettivi da raggiungere.
Marilyn sullo schermo ha esternato tutta la sua libidine esibizionista per conquistare il mondo riuscendoci in pieno ma aveva fallito mettendosi in testa l'idea di sposare John Kennedy il Presidente degli Stati Uniti.
Come diceva l'Avvocato quando dava lezioni a Mixer di comportamento savoir faire e status “Ogni uomo è quello che ha fatto non quello che pensava di fare”.
Una dichiarazione confermata in pieno da Lilly Gruber al secondo appuntamento con Matteo Salvini, ospitato dopo che lui aveva promesso di mandarle un mazzo di rose per farsi perdonare da alcuni commenti poco felici, quando l'ha inchiodato nel vederlo a mani vuote dicendogli che se manteneva le promesse con gli elettori come quella di portarle le rose  gli italiani stanno freschi

venerdì 24 maggio 2019

ALMODOVAR E BANDERAS IN SODALIZIO ARTISTICO


Antonio Banderas ha dato una svolta alla sua carriera. 
L’avevamo già notato con il film La Vita in Un Attimo del quale trascrivo uno stralcio delle mie osservazioni: "Una sorpresa è rappresentata da Antonio Banderas che finalmente dà il meglio di sé invecchiato nella sua anima spagnola facendo riflettere su come Hollywood abbia creato il divo senza valorizzare la sua umanità alla quale è stato inferto il colpo di grazia in Italia con gli spot della gallina, umanità che traspare in tutto il suo potenziale di vecchio leone facendoci accorgere delle sue doti di grande attore appannate dal suo fare gigione con il quale si è sprecato in tanti film e filmetti commerciali."
Ora è tornato a lavorare con Pedro Almodovar nel film Dolor y Gloria nel ruolo del regista spagnolo che si racconta iniziando dall’infanzia in una Spagna “Una Santa Cattolica Apostolica e Romana” dove ha vissuto in una grotta con la madre (Penelope Cruz la giovane e l’attrice Julieta Serrano l'anziana) verso la quale in fin della sua vita si ritrova figlio devoto superando quello del bambino ribelle.

  in un delirio tremens che ha acceso la sua ispirazione in una creatività trasgressiva e “grottesca” rendendolo famoso in tutto il mondo. Il successo lo ha accompagnato ad una serie di dolori fisici avendo forse somatizzato quelli psicologici da disagio per educazione in seminario costretto dalla madre per povertà che sono sfociati in tanti film raccontando una Spagna che si stava distaccando dal regime del cattolicissimo Generale Franco per allinearsi a quello del re Juan Carlos che i precetti della Chiesa li ha osservati solo in facciata, per poi scatenarsi soprattutto sessualmente nel privato, alla faccia della Regina Donna Sofia timida e morigerata.
Ribelle Almodovar lo è stato fin da piccolo quando viveva nella grotta rivelandosi diverso nell’attrazione verso un giovane e aitante imbianchino  alla cui vista mentre si lavava in una tinozza provava una forte eccitazione con febbre a 40

Il messaggio dolore e gloria è comunque il leit motiv di tanti personaggi di successo  tutti accumunati da una facciata di successo con dietro una grande sofferenza.
Lo è stato così anche per Elizabeth Taylor per esempio la diva bellissima che pur avendo un corpo martoriato dal bisturi il suo viso risaltava sullo schermo per la perfezione dei lineamenti dove brillavano due occhi azzurri come zaffiri contrapposti a quelli di Richard Burton verdi come un  predatore che come una sorta del felino di Cartier subiva fascinazione per gioielli diamanti e pietre preziose regalandole al suo grande amore Liz, formando la coppia più scintillante dello schermo cine e nella vita.

Antonio Banderas in questo film supera sé stesso mettendosi nei panni di Almodovar che l’aveva scoperto agli esordi della carriera di entrambi iniziando un percorso insieme e dividendo le loro strade dopo alcuni film perché Banderas aveva cercato l’avventura nello Star System riuscendo a sfondare grazie alla nomea di Latin Lover che gli apriva la strada verso le star più in gamba conquistando il pubblico di tutto il mondo. 
Una fama di amatore comunque pari a quella di Marcello Mastroianni l’attore che si riconosceva nel protagonista sotto mentite spoglie del film omonimo diretto da Cristina Comencini dove il grande amatore aveva avuto un grande amore omosex, e protagonista come attore del film 8 e Mezzo nel ruolo del regista Fellini che lo dirigeva.

Infatti è curiosa l’analogia fra la doppia coppia Federico-Marcello e Pedro-Antonio dove il sodalizio artistico e la coppia di fatto, così come si dice per suggellar un’intesa intima,  andavano di pari passo.
Almodovar infatti non a caso ha scelto di inserire nel film un monologo reitato da uno strepitoso mattatore  Asier Ebreandia per raccontar in una sorta di racconto dei racconti la favola reale del suo rapporto con Banderas agli esordi  che nel libro dei ricordi servito da copione porta il nome di Marcelo suo chico preferito e grande amore da lui stato lasciato per sposarsi ed avere figli così come è stato il percorso di Banderas.


Il film è lento e adelante adagio fra piroette a colpi di tacco del flamenco e la passione languida del tango finendo in un Kaské al bacio dove si ascoltano anche canzoni di Mina come in Tacchi a spillo.


Nell’incontro fra Banderas e il Marcelo ritrovato (l’attore Leonardo Sbaraglia) dopo un abbraccio d’addio c’è uno scambio di un appassionato bacio con lingua in bocca carnale che rimette in tiro il regista incanalando l’eccitazione erotica nella volontà di ritrovar la vena creativa così decidendo di curarsi con il supporto di un’amica (l’attrice Cecilia Roth)legato a lui da sincera amicizia e porto sicuro dove rifugiar la sua malinconica solitudine.
Bellissimo film con Antonio Banderas che dimostra una grande sensibilità ad impatto emozionale a confermarlo attore di grande professionalità facendoci dimenticare il suo passato di “spagnolo a Hollywood” nel quale ci ha marciato pure dentro come gigione in marketing trionfando in questo film in “simil Almodovar” e da lui diretto come una sorta di coppia dove il regista è il genio mentre Antonio Banderas è il braccio dolce dell’omosessualità sublimata in arte che non lascia eredi perché unica nella sua creatività del sé e per sé rimanendo integra nella sua originalità.


Un'altra osservazione è per Penelope Cruz non troppo benevola comunque perché se Banderas ha ritrovato le sue radici lei si sta distanziando sempre più  mettendosi nei panni della diva internazionale in pesante make up da modella degli spot pubblicitari dove imperversa tanto da sembrare la madre di Almodovar presa in prestito per far da richiamo. Sì da sirena Costa al sapore di sale!
Infatti a Cannes la Cruz ha espresso il desiderio di lavorar con Guadagnino il regista che era presente con un film dove esalta le sfilate di moda di alcune star. Almodovar è stanco e si vede nel trasmettere tutta la sua solitudine e malinconia come a dire sono così ma vorrei essere amato per quello che sono.  Su su suvvia tutto passa anche la depressione. Vedremo il prossimo film….



giovedì 23 maggio 2019

TENDENZA QUADRETTI VINTAGE

A volte per fare tendenza basta un flash e non sempre puntato sulla star di un gruppo dove ad emergere può essere una sconosciuta così come era successo in questa occasione di The Queen Commonwealh Trustt in cui Meghan aveva tenuto una conferenza della quale riporto uno stralcio delle mie osservazioni pubblicate con un mio post.
"...diciamolo Meghan con quel vestitino corto a fantasia in bianco e nero da grandi magazzini e comunque con tanto di pancia non è per nulla elegante sopratutto  nel sedersi incrociando le gambe dove ha fatto quasi intravedere le mutande. Non è carino. Per dire...la ragazza sconosciuta di fianco a sinistra comunque è sicuramente più originale e raffinata con basco in testa e la giacca a quadretti camicia con maxi-spilla e il pantalone risvoltato casual ruba la scena a Meghan. Fortissima".
 Infatti ecco la prima victim fashion d'eccellenza la star Elizabeth Banks immortalata per le vie di Londra con uno spolverino a quadretti bianco e nero che sta facendo tendenza in tutte le forme anche con abitini camiciette e giacche.

I quadretti sono comunque un motivo vintage molto diffuso nelle giacche anni 80 come si evince dalla foto. Questo per dire e ribadire come già asserito più volte che nella moda tutto è già stato inventato e fare tendenza è una questione di intuito in perfetto equilibrio con razionalità. Come a dire che il quadretto è sinonimo di buon senso e pragmatismo. Quello che occorre in questo momento di grande confusione dove su una sorta di scacchiere si stanno preparando le mosse per il futuro dell'Europa e del Regno Unito.


Più che i quadretti per Meghan poteron le righe di quella camicia a Wimbledon che aveva oscurato Kate.


QUANDO IL FEMMINISMO E’ MOLESTO


Alain Delon in barba alle femministe che l’avevano contestato ritenendolo maschilista omofobo e razzista, è stato acclamato al Festival di Cannes dopo aver ricevuto la Palma d’Oro 2019 alla carriera. 
Le battaglie femministe sono più che giustificate finchè si tratta di acquisire o vantare diritti rispetto all’uomo sul fronte emancipazione con pari salari e possibilità di accedere al potere nonché libertà nella gestione del proprio corpo, libere dalla sudditanza maschile in ambito sessuale e nel praticare aborto escludendo il maschio da ogni decisione e responsabilità.
Tutte battaglie già vinte delle quali “godere” si fa per dire mentre invece le femministe si sono coalizzate per fare spedizioni punitive che ormai stanno scadendo nell’accanimento e nelle molestie.
E’ come se le minoranze vittime delle discriminazioni, in primis quelle sessuali, una volta riconosciute alla pari si mettessero a perpetrar vendette e combattere per la supremazia nel formare una società a loro misura omosex anziché etero o quant’altro.



Chi sono io per giudicare un gay? Diceva Papa Francesco, giustamente, rimanendo altrettanto giustamente fermo ai regolamenti della Chiesa in fatto di famiglia composta da uomo e donna dissociandosi dai diritti civili che fanno parte di un Governo laico.
Nel quale comunque dovrebbe essere consentito di dissentire per motivi religiosi specie là dove si consente la formazione di famiglie mono nucleo con l’adozione di figli o su commissione con utero in affitto o ancor peggio in  clonazione negli esperimenti di laboratorio nonché motivi di coscienza nel rifiutare un medico di praticare  un aborto anche se terapeutico per incongruenza verso la cultura della vita della quale la donna è custode nella sua sacralità.
Finchè siamo in democrazia ognuno è libero di pensare come vuole e battersi per le proprie idee le quali sono sempre da rispettare purchè non ledano diritti umanitari anche se rappresentano la maggioranza. In tal caso bisogna fare capo ad un sistema che detti regole in tal senso come l’Unione Europea piuttosto che  fare alleanze fra singoli Paesi ideologicamente in sintonia che inevitabilmente creano contrasti con i vicini confinanti e non solo.

Per questo, facendo un distinguo tra l’artista e il privato cittadino è stato reso onore al merito di Alain Delon

quale grande attore che ha saputo coniugare bellezza e spessore drammatico (è curioso che non abbia mai partecipato ad una commedia brillante limitandosi a una battuta – unica ma buona rimasta un cult movie – recitata come barzelletta sconcia nel ruolo di Tancredi nel Gattopardo diretto da Luchino Visconti dove metteva in imbarazzo i commensali soprattutto dopo che l’unica nel ruolo di Angelica interpretata da Claudia Cardinale era scoppiata in una crassa e carnale risata a bocca aperta)


 anche se come persona ha evidenti problemi irrisolti, con il figlio Anthony per esempio e le due mogli (una starlette e una modella) e con sé stesso essendo arrivato alla sua età nel mantenere un atteggiamento duro e intransigente come una sorta di lato oscuro della forza di un uomo ad immagine integra e virile da rasentare il dubbio di una latente omosessualità dalla quale si sia mentalmente dissociato per rifiuto e vergogna per qualche motivo che solo a lui è dato conoscere anche se su questo tema ci sono state molte dicerie specie sui rapporti fra lui e Luchino Visconti.

 Ma con i si dice non si fa una sentenza né tanto meno un processo alle idee per cui Alain Delon rimarrà nella storia del cinema per i suoi film d’autore e per le prodezze di grande  sciupa femmine Tombeur des Femmes, protagonista nel gossip per milioni di fans, avendo spezzato il cuore in senso metaforico a Romy Schneider, Sissi la prima principessa di cuori,  e in senso fisico a Mirelle D’Arc la sua devota e silenziosa compagna che alla fine del loro rapporto è stata operata al cuore lasciandoci nella certezza che in fondo Delon abbia solo amato sé stesso come un Narciso pentito avendo cavallerescamente ricordato per condividere il premio alla carriera,  le sue due “Dafne” portandole in palmo della sua mano. Grande!

mercoledì 22 maggio 2019

PARMA. COME VA' COME VA' TUTTO OK TUTTO OK


Parma è Capitale della Cultura nel 2020 dopo essere stata assurta a capitale del Cibus e dell’Agroalimetare.
A Parma si mangia bene dicono le star a “caffè pagato” a centinatia di euri. Star come Brooke Logan di Beautifull o star come Chiara Ferragni e Fedez per citare i più famosi ai quali si accodano attori registi e cantanti di passaggio i quali basta che mettano piede sul suolo della città che la solerte intervistatrice è pronta a chiedere come “si trova a Parma e se si mangia bene”. Purtroppo non fanno testo perché è logico che se uno va in un altro Paese deve fare onore al cibo per ingraziarti gli abitanti ed ottenere consensi.
Se dici è bello un monumento non è altrettanto accattivante come dire adoro i vostri tortelli. I quali insieme agli anolini non sono in discussione perché buoni e genuini mentre ad essere contestati sono comunque i prodotti d’eccellenza del territorio come Parmigiano Reggiano scalciato dal Grana Padano ugualmente buono e a minor prezzo ed i salumi con il prosciutto cotto che dopo un grande exploit è sparito dalla circolazione per varie traversie tra le quali anche la mancanza di genuinità, ed il crudo perché gli allevamenti di maiali sono nel mirino di servizi televisivi ultimo dei quali Report di Lunedì 20 maggio che ha denunciato maltrattamenti sporcizia e degrado riprendendo i maiali insieme a topi e scarafaggi facendo passare la voglia di comprare le fettine che si posano adagio come se si addormentassero servite su un piatto d’argento dicendo non è crudo ma di Parma.
Anche il San Daniele è nella lista nera di Report anche se non è crudo nè di Parma ma leggermente più dolce. Dipende dall’aria e dal “marino” ma gli allevamenti hanno gli stessi problemi di degrado.
Parma era anche capitale del latte, con Parmalat che era conosciuto in tutto il mondo perché faceva da sponsor alla Ferrari di Nicky Lauda deceduto in questi giorni e poi per il clamoroso Crack.
A forza di tessere le proprie lodi all’insegna del non mollare mai nonostante le Tv generaliste continuino a far denunce e smascherare scandali fra i quali anche sessuali nella sanità che con le Jene hanno tenuto banco diverse settimane, Parma riesce ancora a sedurre alcune reti televisive che la preferiscono a tutte le altre città tanto da convincere che sia più unica che rara grazie comunque alla sua solerte affidabilità nel Do ut Des di servizio Tv generalista chiama servizio cartaceo come una sorta di pizzo pagato. Il quale va oltre quel caffè a costo 250 mila euri sganciati per sentir cantare la coppia Fedez-Ferragni “ Grazie Parma qui si mangia bene “ perché il riscontro Tv in pubblicità non ha prezzo. E questo ci sta.

Ma che dire di Federer al quale invece hanno fatto fare uno spot Barilla con il pesto alla genovese “senza i pinoli”?
Meno male che c’era il basilico e l’immancabile Parmigiano Reggiano a condire gli spaghetti piuttosto che le Trofie genovesi che detto chiaro e forte con il pesto ci vanno a nozze.
E allora è giusto dire che a Parma ci sia molto fumo e poco arrosto? Sì e questo anche grazie all’inceneritore.
Ma non è finita qui perché recentemente sempre a Report  alcuni giornalisti della Gazzetta hanno rivelato di lavorare per pochi euri. Per riparare al danno era pronta la beffa perché il loro Quotidiano ha aumentato pagine diventando sempre più bello e ricco di notizie… prese direttamente dal Web dove tutti mettono le mani. Da precisare che forse quei giornalisti lamentosi di Report erano in proprio come free-lance che ignoravano le dritte tradotte in brambillate lanciate dall’allora direttore ora ex,  in occasione di una giornata sul lavoro dei giovani che si mettono in proprio,  dove diceva convinto che se un giovane comincia un’impresa pensando di fare soldi è meglio che faccia un altro lavoro.  Purtroppo di lavoro a tempo determinato per i giovani ce n’è poco.
 Okay ebbene sì il pezzo è giusto? E allora questi giornalisti a pochi euro si accontentino di fare questo mestiere con amore e con passione che comunque è sempre meglio che lavorare. Perché vorrebbero anche essere pagati?
Ai giovani non resta che puntare al 2020 quando Parma diventerà Capitale della Cultura nella speranza che ci sia lavoro per tutti. Evvai!!!



martedì 21 maggio 2019

lunedì 20 maggio 2019

BRACCIALETTO VINTAGE DI DIANA PER MEGHAN

Dopo aver visto questo braccialetto di Cartier al polso di Meghan, allora incinta, che era appartenuto a Diana Kate aveva avuto una crisi di nervi da indurre la regina a porre un freno al riciclo dei gioielli di Casa Reale ai quali solo Kate poteva avere l'onore di accedervi insieme a Camilla.

Un discorso a pare comunque erano i gioielli di Diana perchè facevano parte del suo personale patrimonio che aveva lasciato in eredità ai figli William ed Harry per cui il braccialetto è passato a Meghan a tutti gli effetti.

Questo per dire che i braccialetti Cartier come l'Amulette di questa foto che non si trova più in circolazione per cui è diventato un raro vintage, erano i preferiti di Diana per la loro linea di semplice
Questo modello è stato rinnovato con una linea attuale Juste un Clou a serpentina realizzato in oro e diamanti e in acciaio per l'uomo






eleganza che poi sarà rinnovato con questo attuale modello.

giovedì 16 maggio 2019

BALLI LATINO: MAMBO TANGO CHA CHA CHA E NON SOLO


Hei Mambo, mambo italiano, hei mambo...pesce pizza e baccalà.
Il mambo è un ballo che imperversava negli anni 50 lanciato da star come Sophia Loren e Silvana Mangano le quali non erano comunque rivali perchè non si sono mai fronteggiate avendo ciascuno fatto un percorso diverso supportate da mariti produttori come Carlo Ponti per Sophia e Aurelio De Laurentis per Silvana.
Infatti anche il loro mambo era molto diverso: gioioso e pieno di ironia quello di Sophias (indimenticata nel duetto con Vittorio De Sica carabiniere) ballato con un abito rosso fuego dopo la prima esibizione ne La Donna del Fiume con la maglietta strizzata e la gonna a ruota svolazzante, mentre quello della Mangano era un mambo da locale notturno tra luci e ombre alcol e fumo di sigarette, insomma un mambo assassino scosciato ed ancheggiante come nel film omonimo oppure in Anna dove interpretava una ballerina, una sorta di entreneuse di lusso dopo aver smesso i panni della suora: da santa a puttana il passo è stato quello del Bayon.




Il tango invece è un ballo di passione che coniuga eleganza al sentimento dell'anima incarnata nella coppia che come due corpi e un'anima sola si avvinghia stretta nell'estasi d'amor iniziando con un preludio languido caldo e sempre più incalzante fino a sfociare “nell'estasi”  con il Kaské nella quale lei si dona fino a morire al culmine del piacere.
Il tango più famoso è quello argentino nato nelle strade di Buenos Aires e ballato anche da Evita Peron quando faceva l'entraneuse nei locali per guadagnarsi da vivere Evita era nata tangheira avendo il tango nel DNA e nel metodo del suo vissuto nel quale faceva una scalata al potere di destra riuscendo nell'intendo di farsi sposare dal generale Peron per poi diventare Firts Lady a fianco del Presidente dell'Argentina.
Evita amava con grande trasporto il suo popolo al quale si donava con grande generosità ricambiata dagli argentini che l'amavano e l'adoravano per la sua grande generosità ed eleganza lussuosa, assurgendola a icona venerata a tutt'oggi.



Un altro ballo che imperversava negli anni 50/60 è stato il Cha Cha Cha portato in Italia da Abbe Lane  accompagnata dal vecchio Xavier Cugat anziano maestro d'orchestra gelosissimo che la controllava a vista  quando si dimenava con il petto alternato a colpi di anca mettendo in stato di allerta  gli spettatori della Tv che a quel tempo erano ancora molto ingenui.
 Abbe Lane era una Latino  paragonabile alla Belen di oggi  alla quale la Tv aveva fatto ponti d'oro  perchè l'Italia è sempre stata un'inguaribile esterofila accogliendo con entusiasmo le novità straniere come arricchimento della propria cultura.

Il cha cha cha era comunque gettonate nelle sale al ritmo della canzone Cha Cha Cha della Segretaria perchè era diffusissima la vignetta della segretaria che prendeva appunti sulle ginocchia del direttore e molte delle quali hanno sfondato. A livello di carriera. Che avevate capito?






martedì 14 maggio 2019

CANNES APRE CON LA SFILATA SUL RED CARPET



CANNES APRE CON LA SFILATA SUL RED CARPET
(Il post è in lavorazione)







 



GRANDE AMORE. ANCHE LE STAR PIANGONO



La domenica sera va in onda con la conduzione di Carla Signoris la trasmissione Grande Amore raccontata in parallelo fra coppie di star e comuni sia come persone che come luoghi comuni all’insegna dei soldi e successo non danno la felicità.
Infatti le coppie di Celebrity sono state scelte fra quelle piene di disgrazie segnate con amori vissuti alla grande e dissolti tra vizi e tradimenti fino a sfociare in tragedie con morti per consunzione.
Il parallelismo portato avanti fra una coppia di star e una comune non è nuovo perché si sono già sbizzarriti in passato con i cine Luce specie fra quella che più si prestava, come Liz e Richard, all’ironia della quala la Signoris non fa difetto presentando le coppie senza batter ciglio ma con molta enfasi passando da una scena all’altra entrambe ricche di documenti ed interviste anche inedite.
Nell’ultima puntata per esempio Maria Callas che recitava la preghiera a Dio dicendogli di accettare tutto anche le cose brutte purchè le desse la forza di superarle è sorprendente commuovendo per la sua grande fede ed umiltà.
A parte l’operazione all’insegna dell’ironia per le star e tanta seriosità per quelle comuni dotate di una buona dose di ottimismo, coraggio e determinazione nel portare il loro amore fino all’eternità senza lasciarsi andare al fato come le star,sarebbe stato più interessante soffermarsi con un' intera puntata sui grandi amori delle celebrity perché catapultate in un periodo passato del quale le vecchie generazioni hanno sempre nostalgia visto il successo di tanti docu in bianco e nero come Correva l’anno o la Grande Storia.
E’ pur vero che molti spezzoni si trovano sul web ma un buon assemblaggio e qualche ricerca fra i tabloid o le Tv estere per approfondire le tematiche possono presentare un format di grande interesse più di quanto lo faccia un parallelo in spezzatino che toglie la concentrazione per poi trovarsi alla fine in una fase di consolazione di fronte al fatto che anche le Star piangono come a dire meglio esser poveracci vivendo cento giorni da pecore piuttosto che uno da leone facendo svanire ogni traccia di ironia.
Sì perché il pubblico si sente trattato come se non fosse maturo o intelligente nel sapersi accettare nella sua normalità rispetto allo scintillìo di una vita da star dove non tutto è oro quel che luccica o ancora meglio è oro del Giappone che in Italia si chiama ottone.
E allora Tanto va la Gatta al lardo…
Sì perché un conto è la Gatta sul Tetto che Scotta, un altro è la Gatta miracolata.


Di luogo comunque in luogo comune si arriva comunque a concludere con una considerazione e cioè che i Grandi Amori sono tali perché vivono sotto la luce dei riflettori dove una indigestione di fagioli  (ai tempi di Liz Cleopatra) e una sbornia fra Liz e Richard (durante prima e dopo il divorzio con matrimonio bis) diventa una notizia sulla quale scrivere intere pagine di giornali.
Oppure un tradimento come quello perpetrato e poi subito da Maria Callas diventa uno scandalo sul quale soffermarsi morbosamente  parteggiando per lei o per la Kennedy  fino ad esaurimento copie.
E poi ci si offende se Matteo Salvini se la prende con l’Informazione e persino coi Tg  dove è tutto un chiacchiericcio su Casa Windsor facendo ogni giorno il resoconto delle nuove mises delle duchesse delle loro rivalità se si sono salutate o ignorate con il parto minuto per minuto in un gossip infinito. Nel quale comunque anche lui ci ha marciato dentro con amori vissuti passati e rinnovati esibiti sui vari red Carpet.
Se farsi i fatti degli altri secondo uno studio fa bene anche a noi stessi perché nel confronto possiamo arrivare a capire il nostro profondo farsi i fatti propri a volte sarebbe meglio ma con la globalità il mondo ormai è piccolo e la gente mormora…E allora lasciamola pure mormorare e giudicare concedendo solo a pochi eletti il piacere di conoscerti.

CONSIGLI DELLE STAR


Le star sono sbarcate sui social con i loro consigli per stare a dieta e mangiare sano. 

Una molto attiva è Gwyneth Paltrow la quale una volta aveva rivelato di fare sempre un clistere con i fondi di caffé per pulire il colon più di quanto possa Activia con il suo Biphydus regularis (testimonial d'accellenza (Shakira).


Anche se il risultato è lo stesso per andare di corpo tutti i giorni basta essere sani senza un aiutino con i consigli delle stitiche Star e i loro Grandi Amori. Stronzi!


Infatti la conduttrice Carla Signoris seduta sul bordo divano ogni domenica parla di un grande amore facendo un parallelo fra coniugi star con amori tragici e persone comuni con amori eterni.

Fra le star ovviamente c'è anche lei essendo attrice comica e scrittrice di successo ed è curioso che nonostante abbia intitolato, come una moglie ironicamente stronza diciamolo, il libro Ho Sposato un Deficiente, il marito  sia rimasto insieme a lei. Ironicamente ovviamente a galleggiare di successo in successo sulla cresta dell'onda come due Grandi... affabulatori Genovesi.

                                                     


PESTO ALLA GENOVESE 
Il segreto per un buon pesto è il basilico fresco. Possibilmente appena colto nel proprio orto.



 

lunedì 13 maggio 2019

GIOCO A NASCONDINO PRATI TOFFANIN








Sarà vero sarà falso? Ad ogni modo quel che è certo è che Silvia Toffanin si è scontrata con Pamela Prati perchè il suo preannunciato matrimonio con un aspirante marito che gioca a nascondino sembra una barzelletta che non fa ridere nessuno.

Senti chi parla!

Infatti  il suo matrimonio con Pier Silvio Berlusconi tutti gli anni i giornali lo danno per certo ma il Berluschno le fa Cucu'||||





Verissimo.