sabato 30 settembre 2017

DANZA CLASSICA E GENITALI OPEN AIR



I film in Tv hanno sicuramente più successo che quelli nelle sale dove si riscontra una grande crisi come asserito da tanti addetti ai lavori perchè gli spettatori preferiscono stare nelle proprie case quasi tutte ormai dotate di mega-schermo.
Su Rai Movie è possibile rivedere, perchè quasi periodicamente trasmesso, un film molto originale basato su storia vera dell'epoca fine secolo “quando far la ballerina classica non era sinonimo di artista sublime”.



Le ballerine infatti, che fossero sciantose  (v. il Principe e la Ballerina) o danzatrici sulle punte come in questo film L’Educazione fisica delle Fanciulle, erano ambite da personaggi illustri ai quali si concedevano per diventare mantenute di lusso.
Solo molto tempo dopo le ballerine classiche sono assurte a vestali della danza non potendo essere avvicinate dai loro adoratori pena espulsione dal corpo di ballo (v. il Ponte di Waterloo con Vivien Leight)


Carla Fracci è stata la prima a rompere questa regola, sposandosi e facendo un figlio nel pieno della sua carriera e questo non le ha impedito di mantenere quell'aura sacrale di vestale della danza che l'accompagna a tutt'oggi.


Il ruolo di ballerina non è comunque mai stato facile e questo film  lo illustra molto bene ambientando la storia in un collegio per signorine aspiranti ballerine, selezionate fra le ragazze orfane e sole con l'intento di dar loro un futuro migliore.
Infatti vengono allenate sotto la direzione di una severa istitutrice (Jaqueline Bisset) e selezionate una volta diventate idonee ma vergini dalla anziana “madama” la quale, dopo averle palpate nude fra i seni e le gambe, eleggeva l'étoile.

La prima ballerina in realtà era destinata a soddisfare le voglie di un principe.


Scoperto il segreto, una compagna del gruppo si portava nel proprio letto la prescelta dalla “madama” per impedirle di finire in quello del principe (Urbano Barberini).



Il quale non era il gentiluomo così magistralmente impersonato da Lawrence Olivier con una irresistibile Marylin Monroe nel famoso film Il Principe e la Ballerina, ma un violento e sadico stupratore che così si impossessava della nuova étoile nominata dalla Istitutrice (indotta in seguito a suicidarsi con un colpo di pistola alla bocca) per portarla come una sorta di Dracula nel suo eremo immerso in un bosco, ed evere il piacere di deflorarla violentemente incurante delle urla della giovane promessa.
La quale la mattina dopo, sanguinante e spaventata, ripercorreva la strada del bosco urlando come una pazza perchè tale era diventata.






Senza arrivare a questi livelli il senso del destino di una ballerina non era fra i più rosei e brillanti perchè facili prede di sfruttatori e personaggi viziosi che non si lasciavano incantare dalla grazia artistica delle movenze ma da quelle che intravedevano attraverso i veli svolazzanti di fanciulle smutandate.
Infatti quando la danza è stata assurta ad arte classica e come scuola di portamento per signorine-bene, gli uomini adoratori si sono dileguati fino ad rinfoltir le fila con l'apparizione di Rudolph Neureiev che aveva sfacciatamente messo in evidenza il pacco aprendo ai primi ballerini “ dotati” i quali riportavano la danza agli "antichi fast"i quando era tutta una questione di genitali esposti al pubblico ludibrio.

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