martedì 5 settembre 2017

FESTIVAL DI VENEZIA ANNI SESSANTA

"Cosa ne pensi del Festival di Venezia?" " Bellissimo unico. Grazie Italia"
"E di quello di Cannes?"" Bellissimo unico. Grazie Francia"
 "E di quello di Berlino?"" Bellissimo grande. Grazie Germania".
Le star intervistate ai vari festival non possono che fare i complementi per accattivarsi il pubblico e rendersi simpatici.
Sempre le stesse esclamazioni con qualche variante perchè a tutt'oggi Il pubblico si è evoluto insieme alle star le quali non si limitano più ad illustrare le nostre bellezze ambientali perchè si allargano ai Musei alle opere d'arte e ai vari eventi culturali che seguono con attenzione. Fa fino e molto cult movie.
Non sono più i tempi degli anni 60 quando il Festival Venezia era seguito da pochi spettatori ma molti paparazzi che immortalavano le star americane per sentirsi dire quanto che l'Italia fosse bellissima e si mangiasse molto bene. “Spagheti, Capucino” pigolavano in italiano storpiato per poi allargarsi culturalmente mangiando alle Gran Seole facendo andare in brodo di giuggiole tutti gli spettatori che seguivano il programma televisivo condotto con un certo piglio da Margherita Guzzinati.

 Infatti la presentatrice conduceva negli anni 60 un programma con  eleganza raffinata sfoggiando le prime mises a trapezio sopra al ginocchio ed i  collants sexy di pizzo. Se la tirava moltissimo con un'aria intellettuale ereditata dalla sua provenienza teatrale agli esordi della sua carriera di attrice, poi continuata con alcuni film come interprete tra i quali Camilla Parlami d'Amore, Un Anno di Scuola, Gli Intoccabili, La Bambolona, Le Dolci Signore, La Strega in Amore, nonchè la serie televisiva Pollad Squad

Il programma aveva raggiunto il clou degli ascolti quando era stata intervistata Sue Lyon, la Lolita di Nabokov che campeggiava nei cartelloni pubblicitari con gli occhiali a cuore ed un lecca lecca in bocca, la quale al microfono dell'inviato ripeteva le solite frasi di circostanza: “Spagheti, Capucino” Il tormentone Lolita ya ya aveva invaso tutti i Juke Box.


. Non era ancora esploso il cinema degli spaghetti western che comunque aveva poi fatto il pieno al Box Office nelle sale imperversando con il vinile di Per Un Pugno di Dollari, mentre a Venezia trionfavano i film d'autore  come Visconti Fellini e tutti i soliti noti.




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