giovedì 8 ottobre 2020

ALESSANDRO GASSMANN COL CUORE IN MANO, IO TI CERCHERO'

Io Ti Cercherò è una nuova fiction della RAI vista in replica su rai play senza spot che hanno consentito di seguire col fiato sospeso fino all'ultimo minuto. Una pacchia.Infatti la fiction si svolge all'insegna del mistero sulla morte di un ragazzo Ettore (Luigi Fedele) il cui padre Valerio Frediani (Alessandro Gassmann)si impegna a risolvere per onorarne la memoria perchè la morte li ha riavvicinati là dove la vita li aveva divisi per alcuni dissapori.

La storia si svolge con tanti flash back intorno al ragazzo di famiglia modesta di lavoratori molto connesso con il modo di vivere di tanti suoi coetanei che studiano e lavorano portando le pizze a domicilio.Con la fidanzatina Martina ( Zoe Tavarelli), anche lei studentessa divide piccole avventure tipiche di tanti giovani come quella di dormire fuori casa sulla terrazza dei tetti o accendere i falò in spiaggia per amoreggiare in riva al mare e nel contempo impegnandosi a fare puntatine nei centri di accoglienza per fare animazione e selfie fra i bambini di colore.

Tutto all'insegna dei buoni sentimenti e di una vita ecologicamente sana che comunque contrastano con la morte violenta subita dal ragazzo come se avesse avuto una doppia vita, quella solare e chiara e un'altra oscura in combutta con la malavita.Le indagini vengono condotte dal padre ex poliziotto, licenziato per sospetta condotta di corruzione e spaccio, supportato dalla collaborazione di una sua ex collega alla quale è legato da amicizia affettuosa nonostante lei sia sposata con un amico di lui. Ma ci sta. Infatti si rivela preziosa  nelle indagini grazie al suo acuto intuito ad evidenziare una forte femminilità avvolgente a senso maternale verso questo ragazzo-padre (separato dalla moglie) dalla vita incasinata e immatura che lo aveva portato ad abbandonare il figlio col quale conviveva.

Entrambi si attivano facendo squadra per sbrogliare una matassa che via via si fa sempre più intricata arrivando ad un livello di pericolosità inquietante trovandosi alle prese con depistaggi diretti dalle alte sfere della sicurezza insieme a poliziotti e medici legali per inscenare un suicidio annunciato da una donna quale testimone poco credibile per l'aria confusa diffidente e spaventata. Da chi? Da che cosa? Questo lo sapremo solo guardando magari in diretta non potendo resistere le prossime puntate ad ogni Lunedì su Rai 1, dopo esserci gustate le prime due nelle quali siamo tornati ad ammirare Alessandro Gassmann quando dà il meglio di sé. Infatti piace molto nei ruoli drammatici facendo ricordare il padre Vittorio Gassmann grande attore di teatro e cinema  piuttosto che in quelli comici delle commedie all'italiana  anche se ugualmente apprezzabile così come lo era stato Vittorio.Sì però nel dramma anche Alessandro si esprime al massimo sprigionando il fascino di un uomo maturo e integro di alta statura morale che dimostra anche nella vita  quando prende posizioni politiche verso il sociale e l'ambiente. Un attore di sinistra, ovviamente, ma ci sta perchè di quella parte di persone intellettualmente oneste impegnate nella vita così come appaiono a volte sullo schermo in film di denuncia e di spessore. Il suo è un mix di semplicità nel vivere nonostante le ricchezze acquisite come figlio d'arte e con il proprio lavoro avendo fatto fruttare il talento recitativo ereditato, supportato da nobili intenti a renderlo elegante in qualsiasi ruolo ricopra.

Lo sguardo è duro e pungente come quello del padre Vittorio  poco incline al sentimentalismo come dimostrato in tante commedie in bianco e nero e a colori inclusi i drammi da Guerra e Pace al Ci eravamo tanto Amati passando perAnima Persa,  ma a differenza di lui Alessandro ha una bocca carnosa e sensuale a confermare un'intelligenza orientata verso la concretezza dei problemi reali piuttosto che dispersi nell'ideologia del buonismo di sinistra. A conferma c'è una scena nel quale rincorre un borseggiatore di colore finendo per fermarlo con la frase che abbiamo tutti nella bocca, noi gente di buona volontà sia di destra che di sinistra quando ci troviamo di fronte a un uomo di colore che sgarra: “Ma perchè non te ne vai a casa tua?” Perchè l'Italia li accoglie senza fare distinzioni. Se pure il Cardinal Ruini si è permesso di criticar Papa Francesco per tendere una mano a Meloni e Salvini, ci sarà una ragione di tanto malcontento anche fra la cristianità di un buonismo senza senso e penalizzante. Ma questa è un'altra storia non volendo politicizzare una fiction che si sta imponendo come dramma sentimentale in ambito familiare. A meno che...Vedremo. Intanto restiamo in attesa delle prossime puntate segnalando la presenza di Maya Sansa (nel ruolo di Sara) un'attrice poco ingaggiata nelle fiction tv ma conosciuta come professionista nel cinema  e che in questo contesto di Io Ti Cercherò brilla come la bellezza quieta e rassicurante di una donna che sa il fatto suo, consapevole e capace di gestire la sua vita familiare e lavorativa conciliando i ruoli sentimentali di moglie madre  nonché di poliziotta in amicizia affettuosa.

Insomma una bella fiction anche se con la solita insistenza nel ripetere sempre le coppie sorelle e fratelli uno bravo e l'altro scapestrato. Ma ci sta perchè quello ribelle è Alessandro Gassman che va oltre all'essere un bravo dipendente preferendo sentirsi libero e indipendente da regole che non sempre, pur arrivando da contesti Istituzionali come la Polizia, debbano essere seguite soffocando la propria autonomia di movimento o giudizio a costo di espulsione ed emarginazione.Ma lui rimane sé stesso, quanto basta per tutto l'amore che ha compresso e che gli darà la forza e la determinazione per portare avanti l'indagine più importante della sua vita: quella di cercare il figlio morto per farlo rinascere alla luce nella sua vera natura di ragazzo intelligente e simpatico nella sua originalità di creativo dandogli la pace nello scoprire il mistero della sua fine. Siamo in ansia, belllissimo! Alla prossima. Coi fazzoletti in mano, mi raccomando.





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