venerdì 23 gennaio 2015

L'UNIONE EUROPEA VISTA DAI PAESI ARABI

La visita di Angela Merkel a Matteo Renzi  per parlare dell'Europa in concomitanza della morte del Re Abdullah dell'Arabia Saudita considerato un riformatore, mi ha portato a fare una riflessione su vecchi filmati visionati quando era scoppiata la Primavera Araba per documentarmi.

Quello più curioso riguarda il Presidente Habib Bourghiba della Tunisia il quale, negli anni sessanta, ricevendo la visita di Mu'ammar Gheddafi nel suo Paese aveva fatto questo discorso.

https://www.youtube.com/watch?v=ewlxtWy8rlI

Tutti i Tunisini lo hanno sempre onorato perchè era saggio e lungimirante.
In questo video parla degli Europei riconoscendo la loro superiorità tecnologica.
Per questo bisognava trarre insegnamento anche se richiedeva un atteggiamento di sudditanza che Bourghiba voleva mantenere perchè i Paesi Arabi erano troppo indietro.
"Gheddafi fa lo spiritoso, diceva il Presidente, "perchè viene qui a parlare male degli Americani che lo hanno bastonato, e per propormi di fare un'alleanza in quattro e quattr'otto firmando una carta dove mi riconosce come capo.
Un momento stiamo calmi. Io non intendo fare questo perchè noi Arabi se dobbiamo unirci lo dobbiamo fare con cognizione dopo aver riflettuto con l'intento di progredire così come fanno gli Europei i quali stanno cercando di fare l'unione europea.
Noi dobbiamo imparare, andando in Europa per poi tornare nel nostro Paese e mettere in pratica quello che ci è stato insegnato".
Parole più, parole meno questo in sintesi è la traduzione del discorso, diventato storico.
La storia comunque ha poi fatto il suo corso: Gheddafi è stato linciato dal suo popolo mentre Bourghiba è a tutt'oggi un Presidente che tutti ricordano come grande riformatore avendo promosso l'istruzione e concesso libertà alle donne.




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