martedì 20 gennaio 2015

MARINE LE PEN A DI MARTEDI'


Un'impressione a caldo. Mi sembra che Massimo D'Alema sia un filo invecchiato.
Parla bene, parla giusto ma come un vecchio esponente di sinistra, quella che si apriva ai flussi migratori perchè "anche noi italiani siamo un popolo di migranti cc. ecc."

Tutti discorsi ormai superati perchè penso che l'Europa abbia raggiunto la saturazione.
Con questo non vuol dire che non si debba continuare a guardare ai Paesi poveri cercando di aiutarli perchè lo si può fare nei loro territori. D'Alema non può parlare politichese sinistrorso ignorando i problemi reali come se fossero di destra.
La Marine Le Pen è più giovane e fin troppo pragmatica anche se forse le manca il supporto tecnico per parlare di finanza come la moneta dell'euro alla quale si attacca in modo semplicistico, ma in questo momento in Francia ci vuole anche una come lei.

Vabbè in Italia c'è Matteo Salvini con la Lega ma la Le Pen ha una storia più solida alle spalle e dunque più intellettuale.
Condivido in pieno la sua tesi sulla cittadinanza che non deve essere automatica per chi nasce in un Paese perchè bisogna aspettare la maggiore età per decidere secondo dei criteri prestabiliti.
Insomma non mi dispiace questa Le Pen anche se non sono d'accordo sul ritorno alla Lira e sull'abolizione del trattato di SCHENGEL perchè credo che l'uno e l'altro siano una grande conquista per l'Europa per cui non si torna indietro.

Basta comunque col buonismo...Dieci milioni di migranti sono decisamente troppi. Non c'è lavoro nemmeno per quelli che che sono già presenti, figuriamoci per quelli futuri. E poi non si può accogliere chiunque indistintamente senza alcun controllo.
Non sono assolutamente d'accordo per la pena di morte perchè l'abolizione è stata anche questa una conquista.
Io credo fermamente che non si debba tornare indietro ma analizzare gli errori per correggerli con nuove regolamentazioni a garantire la sicurezza, perchè sembriamo alla deriva.
Col Mare Nostrum abbiamo fatto ridere tutta l'Europa specie quando si sentiva dire che questi poveretti non avevano intenzione di fermarsi in Italia perchè il loro scopo era quello di emigrare al Nord e in Francia in primis.
La quale alla stazione di Ventimiglia li aspettava al varco rispedendoli in Italia. Suvvia...Per fare certe cose bisogna essere tutti d'accordo.
Del Mare Nostrum all'Europa non poteva fregar di meno. Infatti non si è mai pronunciata su questo punto anche se l'Italia chiedeva insistentemente il supporto.

E bello constatare comunque che il dibattito si sia svolto su un piano civile dove nessuno si è arrabbiato pur rimanendo fermo nelle proprie convinzioni.
Le donne presenti al confronto, il ministro Roberta Pinotti







e l'antropologa Amalia
Signorelli, hanno dato una grande lezione di civiltà in questo senso.

E poi alla fine c'era anche Carlo Rossella che per fortuna non ha detto signore mie...perchè la sapevano più lunga di lui.

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