giovedì 7 aprile 2022

DON MATTEO, L'ADDIO DI TERENCE HILL

Una delle fiction più attese di questi giorni è stata Don Matteo andata in onda in prima puntata domenica scorsa nella tredicesima stagione vincendo ancora una volta nel fare pieno di ascolti anche se purtroppo fino ad un certo punto perchè si è rivelata una catastrofe. Infatti, forse perchè a corto di idee, la trama si è attorcigliata su se stessa nel riproporre tre o quattro volte una stessa scena  che, oltre a far perdere il filo e pasticciare l'insieme, ha indisposto lo spettatore rimasto deluso anche dalle poche sequenze riservate a Don Matteo il vero protagonista da sempre della fiction e che solo grazie a lui e alla "mitica" pedalata con la tonaca di un prete dalla faccia da impunito, la serie è sempre stata molto amata e seguita. In questa puntata invece si è dato molto spazio ai personaggi che ruotano nella Caserma di Spoleto intorno al Maresciallo Cecchini interpretato da Nino Frassica facendolo assurgere a protagonista assoluto. 

La comicità surreale di Nino Frassica purtroppo non può reggere una serie di quattro puntate confermato dall'esito della prima anche se era supportato da grandi professionisti come Flavio Insinna, Maurizio Lastrico, Maria Chiara Giannetta strepitosa nella fiction di Blanca ma un filo penalizzata in questa di Don Matteo perchè il fascino della divisa colpisce meno dell'esibizione delle gambe che spuntavano dai miniabiti sportivi in stretch nel ruolo di una non-vedente. Don Matteo ormai sappiamo tutti che lascerà la fiction lasciando il posto a Raul Bova più giovane e scattante come lo era Terence Hill nelle serie precedenti ed il cui guizzo degli occhi azzurri ora si è un filo spento data l'avanzare dell'età. Resta un mistero se sia stato indotto o se abbia lasciato di spontanea volontà ma comunque in ogni caso sarebbe stato meglio chiudere la serie perchè senza di lui non sarà più la stessa cosa per cui sarebbe più interessante reinventarne una ex novo senza ricorrere all'escamotage di dare spazio a personaggi di contorno, tanto che la prima puntata più che Don Matteo sembrava la fiction del Maresciallo Cecchini. 

Nulla contro Nino Frassica che è un bravissimo attore anche drammatico (ha colpito recentemente nel ruolo di Presidente della Corte d'Assise Alfonso Giordano “Io, una giudice popolare al Maxiprocesso) ma il personaggio del Maresciallo e quello della compagnia di giro di giudici e carabinieri sono tutti relegati a ruoli di macchiette le quali, in un contesto investigativo con un omicidio al giorno da risolvere, tolgono alla fiction quel minimo di credibilità conferitole dal Don Matteo interpretato da Terence Hill, il vero artefice del successo della serie durata nel tempo, per cui tutti questi personaggi minori ora si trovano a vivere di rendita anche se l'eredità è stata assegnata ad un attore come Raul Bova. Questa è l'impressione della prima puntata e siamo curiosi di vedere come si evolverà nelle prossime che seguiremo sicuramente in attesa dell'ultimo saluto a Don Matteo e a Terence Hill che resterà indimenticabile anche e soprattutto nel sodalizio con Bud Spencer i cui film sono stati seguiti nelle sale di tutto il mondo dove sono tutt'ora presi in visione dalle Tv.

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