lunedì 4 agosto 2014

CESARE IL BOSS DELLE SCIMMIE

 Il 2014 segna il Ritorno delle scimmie metropolitane.
A cavallo con aria minacciosa lasciano la foresta nella quale si erano insediate dopo la battaglia sul Ponte di Brooklyn per spaventare gli umani sopravissuti a un virus letale (trasmesso da scimmie in laboratorio) e farli desistere da ogni tentativo di occupazione del loro territorio.
La sfilata delle scimmie è un atto di forza che colpisce nel segno facendo battere in ritirata gli umani. Sì ma solo  per fare il conto nell'arsenale di armi in loro dotazione. Le quali sono talmente tante da convincere il Capo (Gary Oldman) di essere i più forti e in grado di sterminarle tutte.Le scimmie.
Ma ovviamente si sceglie la via della diplomazia mandando una spedizione ad inginocchiarsi davanti a Cesare per supplicarlo di consentire di lavorar su una diga a centralina chiusa per diffondere energia elettrica. Della quale gli umani per la sopravvivenza hanno un disperato bisogno, mentre le scimmie no.
Prima di agire, meglio riflettere. Questo è quanto ha assimilato Cesare soprattutto quando si trova di fronte a una famiglia da proteggere.
“Tengo Famiglia” pensa il boss giocando in difesa e acconsentendo i lavori perchè “...se proteggo il mio nucleo penso a tutta la comunità delle scimmie”. Pensiero forte che abbiamo sentito anche sulle bocche di Berlusconi e Bossi, due boss alleati nel gioco in difesa... delle rispettive famiglie.
La miglior difesa è l'attacco pensa invece il subalterno Koba come una sorta di novello Napoleone, che parte con una spedizione per scoprire l'arsenale portandovi le scimmie a saccheggiarlo dopo aver ferito il Boss.
Koba è il fanatico e terrorista della sua specie che manda per aria tutti i piani di pace e civile convivenza. Sì con le scimmie. Da non credere. Alle scimmie.
Iinfatti gli umani hanno insegnato loro la parola ma non a credere in Dio. 
Basta la cultura. A ciascuno la sua: quella del progresso per gli umani quella della jungla per gli animali. Dio non c'entra. Il film finisce con le parti che si preparano dunque alla guerra.
Inevitabile nella quale a vincere sarà il più forte.
Basterà distruggere l'unica fonte di energia in primis e attirare gli umani nel proprio territorio forestale per una miglior difesa.
 La strategia d'attacco è servita.


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