Molto spazio è stato dato anche a Martina la fidanzatina di 17 anni che era presente con lui nella sera del fattaccio ad accompagnare il suo percorso di recupero sostendendolo con grande amore e maturità. Nella realtà invece, dopo alcune battute di esternazione "d'amore per sempre" e di sostegno della ragazza si sono perse le tracce per volere dello stesso Manuel che non voleva tenerla legata addossandole una responsabilità più grande di lei, ma il lieto fine della fiction viene accettato dal vero Manuel come una bellissima favola alla quale avrebbe voluto partecipare ma ritenendola giusta per colorare una triste realtà concludendo il commento con una nota comunque positiva aprendosi alla speranza di un futuro da nuotare paralimpico per le olimpiadi del 2024 facendo un tuffo in piscina per iniziare già da subito gli allenamenti.
La fiction Rinascere è stata dunque molto commovente anche per la credibilità di tutti gli interpreti a cominciare da Giancarlo Commare nel ruolo di Manuel Bortuzzo al quale presta un fisico bestiale e somigliante, e Alessio Boni in quella del padre Franco, Francesca Beggio mamma Rossella, nonché Gea Dall'Orto.l'interprete della giovane fidanzatina Martina.lunedì 9 maggio 2022
RINASCERE LA FICTION SU MANUEL BORTUZZO
Manuel Bortuzzo aveva commosso tutta l'Italia che restava ammirata dalla grande dignità con la quale aveva affrontato la disgrazia subita per sbaglioessendo stato scambiato per un mafioso al quale avevano sparato due colpi di pistola, diventando un esempio di positività e speranza per tanti giovani colpiti duramente dalla vita come lui. Tutto il Paese l'aveva adottato provando una tenerezza infinita per questo bellissimo ragazzo che non si era fatto moralmente piegare da un destino crudele pur avendo perso completamente la facoltà di camminare e la preclusione come nuotatore alle Olimpiadi di Tokio alle quali era stato ammesso solo il giorno prima della sua vita spezzata. La fiction Rinascere racconta invece il dramma che si è consumato dietro questa apparenza di serena accettazione raccontando in modo veritiero e realistico, così come descritto nel libro scritto dall'autore Manuel Bortuzzo, la sofferenza e la disperazione provata insieme a quella di tutta la famiglia mettendo comunque in risalto tutto il coraggio e la determinazione di una ragazzo dalla tempra di un atleta forte come quella di un campione.
Una particolare attenzione l'ha ricevuta anche il piccolo napoletano nel ruolo dell'amico Alfonsi (Salvatore Nicolella) anche lui sulla carrozzina, che è stato in grado di supportare la riabilitazione di Manuel incitandolo ad affrontarla seguendo il suo esempio di doloroso percorso, con fiducia nella vita.
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