domenica 15 settembre 2019

ANAMNESI DI UNA CRISI



Sulla crisi di Governo s sono spese tante parole, un fiume di parole dopo aver superato lo stupore  come se non si sapesse già. Tutti i giorni infatti l’opposizione nei Tg aveva i suoi 5 minuti per invitare il Governo ad andare a casa  perché inadeguato pasticcione e litigioso.
C’era da dubitarne?Al timone ci vuole sempre un capo invece qui ce n’erano tre un Presidente senza alcuna autorità e due vice che come una sorta di coglioni facevano il punto e capo A. Non del Presidente ma nell’intento di conquistare la leadership. Il Triumvirato non ha mai portato bene, la storia insegna.
Giuseppe Conte da Presidente timido si è fatto le ossa viaggiando per il Globo ricevendo consensi e parole di stima da parte di Capi di Stato che lo ricompensavano delle frustrazioni in casa a confermar quel detto che nessuno è profeta in Patria.
Come poteva con quiei due che lo zittivano per comandare? Salvini dopo la vittoria chiacchiante alle elezioni europee aveva mandato in paranoia Di Maio mentre Matteo si era montato la testa festeggiando al Papete Beach dove mandava le direttive ai naviganti ordinando di attraccare in altri porti che non fossero quelli italiani arrivando a farsi compatire con un braccio di ferro con la Carola, l’ultima vispa Teresa degli aiuti umanitari.
Giuseppe Conte dall’alto della sua posizione di Presidente dei coglioni, oh pardon del Consiglio, cercava di temperare le intemperanze di Matteo Salvini spalleggiato dal Di Maio con il quale aveva più feeling troncato all’istante appena si era prospettato il nuovo mandato Conte. Bis! E fu così che il Di Maio lo prese in quel posto col ministero degli Esteri assumendosi il nobile lavoro di trattare con i Capi di Stato del Medio Oriente per trovare soluzioni ragionevoli mentre per il lavoro sporco di Salvini, che qualcun o doveva pur fare visto come la maggioranza l'abboa votto, è rimasto posto vacante. Matteo Salvini ha rassicurato i suoi fans che continuerà a vigilare suo porti e sulle carrette tra un selfie e l’altro.

Questo è quanto e c’era poco da chiacchierare allestendo uno spettacolo per cavalcare la crisi come Enrico Mentana  con le sue maratone ed i suoi siparietti con gli inviati che sembra diventato una sorta di Emilio Fede con la Senette e Brosio. Bis! Mia cara miss…missione compiuta.
Infatti il Centro del Cara ci si aspetta che riapriranno i battenti per rinnovare il percorso del buonismo senza senso fatto di accoglienza mettendo tutti 2in prigione” in attesa di essere sparigliati per l’Europa. Bis!
Giuseppe Conte se prima aveva due vice ora ha una bella gatta da pelare  perché il Governo si è formato su una difficile ed improbabile alleanza fra due che fino a ieri si odiavano a morte, anche se per il bene del Paese hanno sepolto l’ascia di guerra per operare in armonia sotto le direttive del Presidente del Consiglio riconosciuto a tutti gli effetti il capo carismatico.
Finalmente il Paese ha un Capo il quale ha promesso che questo Governo farà sognare. Sì soprattutto lui che si sta cullando nell’illusione di poter guidare perché per questo ci sarà il caro vecchio PD che dopo essere stato mandato a casa dagli italiani è tornato a comandare e mica a pettinar le bambole, ma alla grande, quanto meno fino alle prossime elezioni del Presidente della Repubblica la  previsione più rosea di questo nuovo Governo di Mattarella Bis! Lui sa cos’è?





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