Archivio blog

domenica 7 dicembre 2025

LADY MACBETH DEL DISTRETTO DI MCENSK DI SOSTAKOVIC ALLA SCALA DI MILANO

Bellissimo allestimento, fantastico il Lady Macbeth del distretto di Mcensk che questa sera ha inaugurato la stagione Lirica della Scala.

La scena del camion che entra nel finale sfondando la vetrata e' sorprendente.

Sono tutti bravissimi con le physique du role. Piu' che la tragedia prevale la passione che infiamma soprattutto la protagonista la quale e' talmente presa da furore erotico da autopunirsi con il rogo portando con se' anche la rivale come una strega del Macbeth di Verdi.

Il coro sembra una colonna sonora cinematografica che comunque e' quello che da' corpo alle azioni dei personaggi. Tutti gli interpreti sono bravissimi anche l'amante nel finale e' di una bellezza imperiosa nella volgarita' sfacciata e crudele. E' un'opera carnale molto coinvolgente e su vede dagli applausi ricevuti.

Onore alla Russia e ai suoi autori così prestigiosi,  e al coraggio della Scala. Infatti sembra una sorta di apertura verso Putin e non si dica che sia solo per amor dell'arte. D'accordissimo comunque perche' i passI verso la pace sono proprio questi nell'interesse di tutti, piu' che tutte le chiacchiere della Ue Dovrebbe prevalere il buon senso perche' Putin e'troppo forte e non ha intenzione di fare passi indietro. La Von der Layen ha paura ma se Putin  voleva far la guerra all'Europa l'avrebbe gia' fatta. Lui vuole la pace ma vuole anche aver ragione sulla sua invasione in Ucraina perche' non l'ha fatta sicuramente per un capriccio. E' Zelensky che deve fare un passo indietro, se ne faccia una ragione perche' altrimenti rischia di trascinare l'Europa alla guerra.


giovedì 4 dicembre 2025

L'APPARTAMENTO SOLD OUT SORRIDENDO SI RIFLETTE


Se c'è un attore credibile ad impersonare il bravo ragazzo, quello è Giorgio9 Pasotti perchè ha la maschera giusta col ciuffo meshato a colpi di sole il sorriso sempre sulle labbra e la disponibilità verso tutto il genere umano. Lui è adatto per fare il ragazzo-padre che corre appena una donna si trova in difficoltà che sia moglie ex fidanzata o la vicina della porta accanto perchè su di lui si può contare e poi è solare semplice ma non sempliciotto perchè all'ccorrenza sa tirar fuori strategie d'attacco dopo aver sempre giocato in difesa o facendo il moderato. Tutte queste belle qualità le mette in evidenza nella serie Tv su Rai Play L'appartamento Sold Out simpaticissima e colorata nell'affrontare il tema casa da parte di immigrati in primis e squattrinati lavoratori precari nel settore scrittori di libri. Dopo vengono i giornalisti che come abbiamo visto proprio in questi giorni hanno fatto sciopero generale per rinnovo contratto e per i bassi costi del lavoro “a cottimo”, un tanto al pezzo ma nemmeno abbastanza per comprare un pezzo di pane.

La storia si svolge dentro un appatamento di un condominio molto variegato, dato in locazione da un truffatore a tre famiglie contemporaneamente le quali decidono di convivere in attesa di risolvere il problema. Tre famiglie in un appartamento è come un viaggio in barca a vela dove i piccoli spazi fanno saltare i nerivi facendo riaffiorare i bassi istinti di sopravvvenza che in questo contesto vengono a galla dopo un volonteroso tentativo di alleanza fra i componenti già presi dall'ansia per aver perso una caparra da migliaia di euri, e alle prese con il loro menage per una coppia di marocchini, del lro fidanzamento e progetto nozze per una coppia di giovani bangladesi e per il rapporto un filo conflittuale tra padre e figlia causa assenza della madre.

La serie all'insegna della leggerezza e simpatia strizza l'occhio agli emarginati di periferia (Centocelle) che fanno squadra ingegnandosi e dandosi una mano come possono sentendosi parte di quella famiglia chiamata condominio nel quale tra baruffe, dispetti, tradimenti e nuovi amori amicizie con gruppi di senegalesi da urlo, non mancano di abbracciarsi quando si riuniscono per festeggiare tutti a tavola nel locale sottocasa. 

La cosa che colpisce sono gli stranieri che parlano in perfetto italiano, uno dei quali (il bangladese) dice perfino “vai a cagare” (più italiano di cosi') alla sua ragazza in un momento di empasse, per cui ci si immedesima nella loro sofferenza dei permessi di soggiorno, cittadinanza e inserimento nel sociale per non sentirsi esclusi dal nostro Paese né da quello di origine che li posiziona in una sorta di limbo. Le loro problematiche fanno riflettere sull'integrazione che in certi casi dovrebbe essere agevolata perchè di fatto sono già perfettamente integrati essendo nati qui, frequentato le scuole fino all'università, assimilato la nostra cultura. Non ci dovrebbero essere regole rigide facendo invece attenzione ad ogni caso per dare una valutazione seguendo il buon senso in primis.

I protagonisti sono tutti molto accattivaneti, specie la bambinetta figlia di Giorgio Pasotti deliziosa e dolcissima alle prese con la sua trasformazione in signorina dove si vede il padre che sostituisce la madre accogliendola in un caldo abbraccio.

La serie finisce con tante situazioni in sospeso per cui auspichiamo di vedere una seconda stagione perchè veramente interessante e di spessore.





mercoledì 3 dicembre 2025

SANDOKAN E LE DUE PERLE DI LABUAN

 

Sandokan con Can Yaman è molto diverso dal primo del 1976 con Kabir Bedi che comunque la Rai poteva riproporre perchè molto più coinvolgente e recitato con selvaggia passione con la cura degli ambienti :  la Jungla per esempio era piena di vegetazione e non di qualche sterpaglia e la caccia alla tigre si era svolta con gli elefanti come da scrittura dell'autore Emilio Salgari.La scena della tigre era piena di suspence mentre con Can Yaman l'emozione è stata contenuta.

Ad ogni modo la nuova versione è comunque apprezzata soprattutto per la presenza del protagonista Can Yaman già molto popolare e seguitissimo dal pubblico soprattutto femminile il quale non è mancato per ammirarlo nei panni di un Sandokan un po' pirata un po' poeta che conquista la Perla di Labuan con alcuni versi di Shakespeare per dimostrarle di essere andato a scuola ed essere alla sua altezza per interloquire. A Kabir Bedi invece era bastata una galoppata a cavallo puntando a Marianna (Carole André)con uno sguardo deciso e trapanante  da stenderla (metaforicamente) all'istante innamorata persa.

Marianna interpretata da Alanah Bloor appare  come una donzelletta che vien dall'Isola che non c'è piena di gioia e di felicità tanto che per la prima volta che viene a contatto con la tigre mentre fa una passeggiata le si avvicina quasi volesse accarezzarla evitando di essere sbranata perchè la guardia del corpo sparaun colpo per allontanar la bestia.

Strada facendo si delinea il suo caratterino di ragazza ribelle perchè rifiuta il cappellino per stare con le chiome al vento anche se poi ci tiene al bustier che si fa tirare fino a pedere il fiato come una Rossella di Via col vento.

Col vento in poppa sull'isola di Labuan sbarca Lord Brook cacciatore di Pirati che però si è fatto sfuggire il pericolo numero uno Sandokan!Sandokan!, il quale invece è sfuggito ai suoi colpi di cannoni per arrivare sull'isola come un naufrago ma sotto mentite spoglie di un mercante riuscendo a farsi ricevere dal Console padre di Marianna (ma perchè è tanto vecchio, più che padre sembra il nonno) che lo inviterà al ballo per il compleanno della figlia.

Galeotto fu quel ballo? No per niente perchè Marianna in un giro di valzer con Sandokan quando lui la stringe a sé con lo sguardo assassino per poi prenderla in braccio ed alzarla in alto,lei sempre a bocca aperta assume un'espressione di godimento come a dire che bello che gioia! Se con lui vola con Lord Brook torna a terrà per tenerlo sulle spine e tergiversare per il sì. Intanto il sultano del Burein si candida anche lui come futuro sposo presentandole cofanetti pieni di gioielli che lei guarda senza emozionarsi sciogliendosi dalla gioia quando vede l'ultimo dono, una scimietta: “Ohhhh! Che bella che gioia” aprendole la gabbia per darle la libertà.

Sempre vestita di bianco ornata con nastri e fiocchi Marianna  sembra più un'Alice nel Paese delle meraviglie ben diversa da Carole André dal portamento più aristocratico con lo sguardo magnetico di un felino come quello della tigre e più giusta come compagna per un Sandokan denominato Tigre della Malesia.

La Marianna di questa versione è troppo distaccata dal Sex appeal del turco, che seduce con moine e smorfie tra nastri e fiocchi dei vestiti, con tante ingenue leziosaggini anche nell'esprimere la sua inclusività alla serva dicendole di considerarla una sorella mentre si fa da lei servire e lavare in vasca a tempo pieno.

Anche Yanez interpretato da Alessandro Preziosi quanto a moine e sorrisetti non è da meno da sembrare un filo sbruffoncello insieme squadra dei pirati che se la spassano anche poche ore prima della forca perchè tanto poi arriva Sandokan Sandokan!

Che altro dire? Ma sì va, è andata!