La scena del camion che entra nel finale sfondando la vetrata e' sorprendente.
Sono tutti bravissimi con le physique du role. Piu' che la tragedia prevale la passione che infiamma soprattutto la protagonista la quale e' talmente presa da furore erotico da autopunirsi con il rogo portando con se' anche la rivale come una strega del Macbeth di Verdi.
Il coro sembra una colonna sonora cinematografica che comunque e' quello che da' corpo alle azioni dei personaggi. Tutti gli interpreti sono bravissimi anche l'amante nel finale e' di una bellezza imperiosa nella volgarita' sfacciata e crudele. E' un'opera carnale molto coinvolgente e su vede dagli applausi ricevuti.
Onore alla Russia e ai suoi autori così prestigiosi, e al coraggio della Scala. Infatti sembra una sorta di apertura verso Putin e non si dica che sia solo per amor dell'arte. D'accordissimo comunque perche' i passI verso la pace sono proprio questi nell'interesse di tutti, piu' che tutte le chiacchiere della Ue Dovrebbe prevalere il buon senso perche' Putin e'troppo forte e non ha intenzione di fare passi indietro. La Von der Layen ha paura ma se Putin voleva far la guerra all'Europa l'avrebbe gia' fatta. Lui vuole la pace ma vuole anche aver ragione sulla sua invasione in Ucraina perche' non l'ha fatta sicuramente per un capriccio. E' Zelensky che deve fare un passo indietro, se ne faccia una ragione perche' altrimenti rischia di trascinare l'Europa alla guerra.
NOTA DI COSTUME
Questa Opera Russa è sicuramente rivoluzionaria non tanto nell'allestimento contemporaneo di scenografia e costumi quanto nell'imporre una nuova tipologia delle protagoniste che nella lirica sono sempre molto impostate come dive.Invece qui le due protagoniste rivali in amore che nel finale muoiono arse vive per mano dell'amante tradita, si presentano tutte al naturale senza trucco e parrucco con i soli capelli lunghi lasciati ad ondeggiare al vento in modo spettinato libero e selvaggio. Chiome fulgide e solari che si accendevano nel grigiore tragico del contesto per esprimere una carnalita' piena di passione, furore erotico, crudelta' luciferina e stregoneria a conferma che i Russi cantino con l'anima così come nella danza.
Un'altra nota curiosa sta nella pesantezza del linguaggio, in linea perfetta con il contesto di degrado a renderlo credibile, profuso a pieni polmoni dalle stesse donne compagne di sventura che invece di consolare la protagonista per il tradimento del compagno con una ragazza bionda di una volgarità imbarazzante perchè in una scena si apre la gonna davanti all'amante in ginocchio per fargliela annusare, la deridono cercando di violentarla con un tubo.
L'urlo della protagonista che si eleva e' agghiacciante spalancando le porte dell'inferno dove trascina la platea galvanizzata da tanta bellissima rappresentazione di Opera-verità.




