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domenica 14 dicembre 2025

Auguroni a tutti



domenica 7 dicembre 2025

LADY MACBETH DEL DISTRETTO DI MCENSK DI SOSTAKOVIC ALLA SCALA DI MILANO

Bellissimo allestimento, fantastico il Lady Macbeth del distretto di Mcensk che questa sera ha inaugurato la stagione Lirica della Scala.

La scena del camion che entra nel finale sfondando la vetrata e' sorprendente.

Sono tutti bravissimi con le physique du role. Piu' che la tragedia prevale la passione che infiamma soprattutto la protagonista la quale e' talmente presa da furore erotico da autopunirsi con il rogo portando con se' anche la rivale come una strega del Macbeth di Verdi.

Il coro sembra una colonna sonora cinematografica che comunque e' quello che da' corpo alle azioni dei personaggi. Tutti gli interpreti sono bravissimi anche l'amante nel finale e' di una bellezza imperiosa nella volgarita' sfacciata e crudele. E' un'opera carnale molto coinvolgente e su vede dagli applausi ricevuti.

Onore alla Russia e ai suoi autori così prestigiosi,  e al coraggio della Scala. Infatti sembra una sorta di apertura verso Putin e non si dica che sia solo per amor dell'arte. D'accordissimo comunque perche' i passI verso la pace sono proprio questi nell'interesse di tutti, piu' che tutte le chiacchiere della Ue Dovrebbe prevalere il buon senso perche' Putin e'troppo forte e non ha intenzione di fare passi indietro. La Von der Layen ha paura ma se Putin  voleva far la guerra all'Europa l'avrebbe gia' fatta. Lui vuole la pace ma vuole anche aver ragione sulla sua invasione in Ucraina perche' non l'ha fatta sicuramente per un capriccio. E' Zelensky che deve fare un passo indietro, se ne faccia una ragione perche' altrimenti rischia di trascinare l'Europa alla guerra.


NOTA DI COSTUME

Questa  Opera Russa è sicuramente rivoluzionaria non tanto nell'allestimento contemporaneo di scenografia e costumi quanto nell'imporre una nuova tipologia delle protagoniste che nella lirica sono sempre molto impostate come dive.

Invece qui le due protagoniste rivali in amore  che nel finale muoiono arse vive per mano dell'amante tradita, si presentano tutte al naturale senza trucco e parrucco con i soli capelli lunghi lasciati ad ondeggiare al vento in modo spettinato libero e selvaggio. Chiome fulgide e solari che si accendevano nel grigiore tragico del contesto per esprimere una carnalita' piena di passione, furore erotico, crudelta' luciferina e stregoneria a conferma che i Russi cantino con l'anima così come nella danza.

Un'altra nota curiosa sta nella pesantezza del linguaggio, in linea perfetta con il contesto di degrado a renderlo credibile, profuso a pieni polmoni dalle stesse donne compagne di sventura che invece di consolare la protagonista per il tradimento del compagno con una ragazza bionda di una volgarità imbarazzante perchè in una scena si apre la gonna davanti all'amante in ginocchio per fargliela annusare, la deridono cercando di violentarla con un tubo.

L'urlo della protagonista che si eleva e' agghiacciante spalancando le porte dell'inferno dove  trascina la platea galvanizzata da tanta bellissima rappresentazione di Opera-verità.


giovedì 4 dicembre 2025

L'APPARTAMENTO SOLD OUT SORRIDENDO SI RIFLETTE


Se c'è un attore credibile ad impersonare il bravo ragazzo, quello è Giorgio9 Pasotti perchè ha la maschera giusta col ciuffo meshato a colpi di sole il sorriso sempre sulle labbra e la disponibilità verso tutto il genere umano. Lui è adatto per fare il ragazzo-padre che corre appena una donna si trova in difficoltà che sia moglie ex fidanzata o la vicina della porta accanto perchè su di lui si può contare e poi è solare semplice ma non sempliciotto perchè all'ccorrenza sa tirar fuori strategie d'attacco dopo aver sempre giocato in difesa o facendo il moderato. Tutte queste belle qualità le mette in evidenza nella serie Tv su Rai Play L'appartamento Sold Out simpaticissima e colorata nell'affrontare il tema casa da parte di immigrati in primis e squattrinati lavoratori precari nel settore scrittori di libri. Dopo vengono i giornalisti che come abbiamo visto proprio in questi giorni hanno fatto sciopero generale per rinnovo contratto e per i bassi costi del lavoro “a cottimo”, un tanto al pezzo ma nemmeno abbastanza per comprare un pezzo di pane.

La storia si svolge dentro un appatamento di un condominio molto variegato, dato in locazione da un truffatore a tre famiglie contemporaneamente le quali decidono di convivere in attesa di risolvere il problema. Tre famiglie in un appartamento è come un viaggio in barca a vela dove i piccoli spazi fanno saltare i nerivi facendo riaffiorare i bassi istinti di sopravvvenza che in questo contesto vengono a galla dopo un volonteroso tentativo di alleanza fra i componenti già presi dall'ansia per aver perso una caparra da migliaia di euri, e alle prese con il loro menage per una coppia di marocchini, del lro fidanzamento e progetto nozze per una coppia di giovani bangladesi e per il rapporto un filo conflittuale tra padre e figlia causa assenza della madre.

La serie all'insegna della leggerezza e simpatia strizza l'occhio agli emarginati di periferia (Centocelle) che fanno squadra ingegnandosi e dandosi una mano come possono sentendosi parte di quella famiglia chiamata condominio nel quale tra baruffe, dispetti, tradimenti e nuovi amori amicizie con gruppi di senegalesi da urlo, non mancano di abbracciarsi quando si riuniscono per festeggiare tutti a tavola nel locale sottocasa. 

La cosa che colpisce sono gli stranieri che parlano in perfetto italiano, uno dei quali (il bangladese) dice perfino “vai a cagare” (più italiano di cosi') alla sua ragazza in un momento di empasse, per cui ci si immedesima nella loro sofferenza dei permessi di soggiorno, cittadinanza e inserimento nel sociale per non sentirsi esclusi dal nostro Paese né da quello di origine che li posiziona in una sorta di limbo. Le loro problematiche fanno riflettere sull'integrazione che in certi casi dovrebbe essere agevolata perchè di fatto sono già perfettamente integrati essendo nati qui, frequentato le scuole fino all'università, assimilato la nostra cultura. Non ci dovrebbero essere regole rigide facendo invece attenzione ad ogni caso per dare una valutazione seguendo il buon senso in primis.

I protagonisti sono tutti molto accattivaneti, specie la bambinetta figlia di Giorgio Pasotti deliziosa e dolcissima alle prese con la sua trasformazione in signorina dove si vede il padre che sostituisce la madre accogliendola in un caldo abbraccio.

La serie finisce con tante situazioni in sospeso per cui auspichiamo di vedere una seconda stagione perchè veramente interessante e di spessore.