giovedì 29 aprile 2021

NUDES PORNO VENDETTE TRA ADOLESCENTI


Nudes è una serie Tv incentrata sugli adolescenti alle prese con gli smartphone come strumento di diletto senza conoscere i pericoli a cui vanno incontro.

La serie svolge il suo racconto su tre ragazzi Vittorio Sofia e Ada che trovandosi nei pasticci per aver postato od essere vittime di post diffusi in rete devono risolvere le problematiche che derivano dalle conseguenze. Quello che colpisce non sono tanto i video hard quanto la solitudine di questi ragazzi lasciati soli dai genitori  che, per sopperire a questa mancanza, si sono formati una famiglia tra amici e amiche i quali offrono generosamente la loro solidarietà e strategie di difesa fuori dalla scuola essendo gli stessi professori esclusi dalla loro cerchia .

Il primo episodio è quello di Vittorio (Nicolas Maupas) eletto Presidente di una comunità autogestita da ragazzi e finanziata dal Comune il quale posta in rete un filmato di una ragazza minorenne mentre fa l'amore con il suo partner per vendicarsi di un suo rifiuto. Il gesto ha conseguenze devastanti per entrambi perchè Vittorio rischia il carcere per pedopornografia mentre a lei viene rovinata la vita con l'assalto dei bulli in rete porci e scatenati tanto da indurla a tentare il suicidio dopo che lui è stato prosciolto da ogni accusa per intervento dei genitori finalmente presenti nella sua vita. 





Il secondo episodio racconta di Sofia (Fotini Peluso) sempre alle prese con un filmato diffuso in rete mentre fa l'amore con un ragazzo subendo le stesse umiliazioni di cui sopra dalla rete con una serie di messaggi invadenti e volgari anche da parte di compagni di scuola uno dei quali la ringrazia per le seghette che si è dilettato a fare. Sofia trova la forza nel gruppo delle sue amiche per andare avanti ricevendo anche un appoggio dal partner della performance hard estraneo alla faccenda che si dichiara innamorato stante il grande piacere sessuale provato. 



Il terzo invece è incentrato su una  minorenne a nome Ada (Anna Agio) che facendosi credere più grande della sua età comincia a chattare con un ragazzo maggiorenne al quale manda foto osé per poi sentirsi chiamare da uno sconosciuto per offrirle il suo aiuto  al costo di mille euro per cancellare tali foto divulgate  in rete inducendola a rubare per trovar la somma che non consegnerà grazie all'aiuto dell'amica del cuore.  Il lieto fine lascia comunque un senso di angoscia verso la rete e tanta paura verso quei telefonini nei quali inseriamo tutti i nostri segreti perchè possono essere carpiti da profittatori e delinquenti per lucrarne con ricatti estorsioni minacce nel  perpetrare molestie sessuali.


La serie fa riflettere svolgendo le tematiche col ritmo giusto dimostrando la regista Laura Luchetti una grande competenza del mondo degli adolescenti sia a livello di linguaggio che di quello psicologico e comportamentale facendoli recitare con naturalezza e disinvoltura anche nelle scene hot.  

Il lieto fine non cancella comunque la fama della quale le vittime sono state ammantate in rete per cui rimane quel senso di paura necessaria per far riflettere sull'uso non solo del telefonino ma anche del comportamento sessuale dove vada pure per la libertà ma almeno si usi l'accortezza di chiudere porte e finestre per un minimo di privacy da difendere perchè gli occhi delle telecamere spiano continuamente e basta un clic per sconvolgere una vita. Massima allerta dunque dalla quale bandire appuntamenti al buio soprattutto dopo aver sbevazzato. Tutti consigli che gli adolescenti conoscono benissimo perchè come per esempio diceva Ada, l'adolescente quattordicenne: “non sono mica scema” sottovalutando la sua capacità di discernimento, per cui è perfettamente inutile insistere con le raccomandazioni che puntualmente saranno ignorate anche perchè il percorso di crescita si forma con le esperienze. 

L'importante che servan da lezione perchè della reputazione di giovani ragazze rovinate dal pettegolezzo c'è pieno il mondo e basta un sì con l'uomo che  le porterà all'altare per cancellare un clic su un vissuto trasgressivo così come succede nella serie a Sofia. Il più penalizzato è il giovane Vittorio perchè di fronte al suicidio della ragazza che ha offeso il senso di colpa lo affliggerà per sempre a dimostrar che dietro un'apparenza di giovani scapestrati e sballati ci sono dei bravi ragazzi perchè nulla è  mai come sembra.

Non per tutti è ovvio ma questo non fa perdere la fiducia riposta nella nostra bella gioventù per un futuro migliore nel quale dovrebbero comunque imparare ad amare prima di fare sesso. Ehhh!!!! Parole sante, parole al vento... 


martedì 27 aprile 2021

OSCAR AD ANTHONY HOPKYNS PER THE FATHER NULLA E' COME SEMBRA

Anthony  Hopkyns è il vincitore del Premio Oscar 2021 come miglior attore nel film The Father, nulla è come sembra. 

Giunto a tarda età ed avendo perso la memoria un uomo anziano confonde la sua vita con quella della figlia Anna (Olivia Colman)  che lo accudisce nell'appartamento diviso con il suo compagno avvalendosi di badanti rifiutate dal padre non ammettendo la sua disabilità di malato di Alzheimer. Pur dimostrando qualche sprazzo di lucidità accavalla le situazioni pensando di trovarsi in casa piuttosto che in quella della figlia che non riconosce rammentando invece quella perduta in un incidente, Lucy, che rivedrà morta quando sarà ricoverato in Ospedale dove lo ha fatto trasferire la figlia prima di andare a vivere a Parigi.

La storia è quella che accomuna gli ultimi anni di vita di tanti anziani che subiscono lo stesso destino fra badanti e Case di Riposo perchè i figli non vogliono sacrificarsi rinunciando alla loro vita. Sì perchè la vita di relazione con questi anziani non è solo problematica perchè diventa inevitabilmente drammatica  nel procurare sofferenze  a tutti per mancanza di un contatto non riconoscendo l'anziano nemmeno i figli che si sentono così frustrati nella mancanza di un riscontro affettivo al di là dell'impegno lavorativo e senza un filo di speranza non essendoci medicine per curare l'Alzheimer con la memoria persa per sempre.

E' un dramma della solitudine forse più penalizzante per i figli perchè i genitori non si rendono conto del loro stato fuori dal mondo in cui sono caduti. Pertanto è da ammirare chi si prende cura in casa dei propri cari senza con questo giudicare chi preferisca lasciarli in Case Protette essendo da capire il senso di inadeguatezza nel doversi occupare di chi colpito da questo morbo non ti riconosca anche se c'è da sottolineare comunque che i malati di Alzheimer sono spesso disabili autosufficienti in grado di svolgere funzioni essenziali del quotidiano  con l'igiene della persona in primis: basta seguirli lasciando tutte le cose al loro posto verificando la chiusura dei rubinetti  tenendoli assolutamente lontani da cucina e gas. E' una vita di sacrificio molto grande che però non raggiunge il livello di pena e tenerezza che suscitano tali ammalati anche se non comprendono la sofferenza che procurano. Insomma il discorso è complesso e ciascuno lo risolve a modo suo.

Hollywood ha puntato il premio sul malato di Alzheimer interpretato magistralmente da Anthony Hopkyns mai stato così umano nel calzare i panni di un personaggio così fragile ben lungi dal lucido e cinico assassino che gli aveva già fatto vincere il primo Oscar come Hannibal Lecter del Silenzio degli Innocenti che comunque rimarrà impresso nell'immaginario sicuramente più del tenero anziano afflitto da demenza senile. La cerimonia degli Oscar 2021 verrà ricordata per la svolta inclusiva nel dare spazio a minoranze e ultimi, premiati tutti a piena statuetta in perfetta sintonia con l'evento in sottotono e triste stante la pandemia covid ancora in corso e così  privato degli antichi fasti Hollywoodiani. Se lo star system ha colto l'occasione per dimostrare un'apertura verso gli emarginati ha invece mostrato il lato oscuro del suo cinismo. Nulla è come sembra. 


sabato 24 aprile 2021

SABRINA FERILLI LA GRANDE BELLEZZA ITALICA

 Sabrina Ferilli parlando dei suoi esordi di attrice ha confidato a Mara Venier di essere stata rifiutata per entrare nella scuola di recitazione da una commissione di esami capitanata da Ingrid Thulin con la motivazione che fosse troppo italica.

In effetti potrebbe essere un limite per la formazione di un attore a livello internazionale al di là dei ruoli di caratterista, che comunque Sabrina aveva saputo superare brillantemente perchè proprio all'inizio di carriera aveva sfondato con una produzione italo-francese dove è rimasta mitica la scena a gambe aperte, facendo scuola a Sharon Stone in Basic Instint, dell'odore della sua “fff....a” sparso nell'aria nel quale si era inebriato l'attore Philyp Noiret. 



Poi vabbè per scelta la Ferilli ha preso la strada del Teatro romanesco sull'onda de' Roma nun Fa' la stupida Stasera per poi approdare in Tv diventando una star delle fiction precludendosi  la corsa agli Oscar nonostante sia paragonata spesso a Sofia Loren o Anna Magnani le uniche attrici italiane che hanno vinto la statuetta: la Magnani come attrice in un film americano dove ha recitato in inglese, mentre la Loren come attrice del cinema italiano.

La Magnani resta dunque l'attrice unica ed irraggiungibile perchè nessuna l'ha mai eguagliata a livello internazionale anche perchè si è sempre distanziata dal modello delle maggiorate allora imperante e fuori dai ruoli “dell' italica caratterista” di bellezza mediterranea che contraddistingue le attrici italiane che piacciono tanto all'estero.



A differenza delle altre colleghe come Claudia Cardinale, Sofia Loren, Rosanna Schiaffino, Gina Lollobrigida, Anna Magnani era una donna colta e raffinata anche se sembra un paradosso visto come le riusciva bene il ruolo di popolana, ma è proprio così perchè le sue frequentazioni erano sempre di alto livello da Roberto Rossellini a Pier Paolo Pasolini, da Luchino Visconti a Tennesse William il famoso scrittore e sceneggiatore americano che pur vivendo con un compagno era innamorato perso di lei. 

Gli addetti ai lavori cinematografari provavano verso Anna Magnani un timore reverenziale non essendo la compagnona che divideva il cestino in pausa pranzo anche se sullo schermo sembrava molto alla mano e di bocca buona. Però faceva eccezione con la pastasciutta al sugo perchè in un impeto di gelosia passionale la sbatteva in faccia a Rossellini dopo che l'aveva lasciata per Ingrid Bergman.

La Bergman era un'attrice di quella compagnia svedese che si era imposta a livello internazionale sfornando attori come Max Von Sidow Liv Ulman Bibi Anderson Ingrid Thulin ed Erland Josephson tutti forgiati dal regista Ingmar Bergman con il quale hanno illuminato il cinema di quel Paese nordico portando in primo piano problematiche soprattutto femminili uscendo da cliché delle donne nordiche glacialmente disinibite così come rappresentate ne Il Diavolo con Alberto Sordi in una commedia all'italiana con vista panoramica delle svedesine sempre nude e facili ma pure come gli angeli.

Pertanto il rifiuto di Ingrid Thulin era motivato anche se poi Sabrina alla faccia della svedese lungimirante è arrivata agli oscar fra gli interpreti del film La Grande Bellezza nella quale viene esaltata in un abito tutto d'oro a coprir la sua forma procace trionfando nel connubio Diva e Figa d'Oro.

A differenza di Anna Magnani, che dopo l'Oscar per La Rosa Tatuata da un dramma di Tennesse William, e altri film girati sempre in America, è tornata a fare la popolana con credibilità e in Mamma Roma in primis, le attrici italiane una volta assurte a dive pretendevano di restare tali anche in ruoli popolari come la Loren per esempio che nel film C'Era Una Volta nei panni di una contadinotta era tutta un tripudio di trucco e parrucco con l'abito a stracci che lasciava libera la coscia insieme al décolleté in opn air tanto da far dichiarare a Sharif che in quanto a fascino troppo impostato Sofia non l'avesse colpito.

E questo vale anche per Sabrina Ferilli che ricordiamo nella fiction Baciamo Le Mani nel ruolo di una immigrata d'America con tailleurini modellati come una signorina grandi firme che strideva assai con il ruolo da popolana del Sud Italia dalla quale era partita. Sono dettagli che fan la differenza fra diva e attrice.

 
La Magnani si è sempre messa in luce per la sua recitazione talentuosa con i primi piani a capelli scarmigliati la bocca a risata sgangherata gli occhi gonfi la voce profondamente acuta la prorompente personalità e quella sottile vena di malinconia che si portava dentro dalla quale scaturivano il suo romanticismo tragico e drammatico esaltato al cinema con il film Roma Città aperta e a fine carriera in Tv con quell'indimenticata fiction Tre Donne nell'episodio con Massimo Ranieri intitolato La Sciantosa dove cantava 'O surdato nnamurato vestita con il tricolore davanti a un pubblico di poveri soldati feriti e disabili con voce piena di pathos.

Certo Marilyn in Corea era un'altra cosa, ma la Magnani aveva colpito al cuore come solo lei sapeva fare. Perchè più che una diva, potè la grande attrice oltre i confini della tipologia italica intesa come nazional popolare e romana. 


mercoledì 21 aprile 2021

IL FUTURO DELLA CORONA NEL SEGNO DI ELISABETTA

“E' meglio che lasci prima che ti mettano da parte con un calcio nel c..o”. Ebbene sì così parlava il principe Filippo alla sua Lillibeth. 
Filippo di Edimburgo piaceva per la sua schiettezza tutta spalmata in una serie di gaffes che avevano contribuito alla sua grande popolarità confermata ampiamente dal popolo britannico dopo la sua morte. Nessuno infatti si aspettava tanta partecipazione sia da parte dei sudditi di Sua Maestà la Regina e devota moglie, che da quella dei media nonché, inaspettatamente, dal principe Harry che ha presenziato ai funerali lasciando a casa la sua adorata Meghan.  

La quale si è sicuramente morsa la lingua nell'assistere a questo evento mediatico mondiale svoltosi senza la sua presenza avendo “preferito” stare davanti al video per non rubare la scena ai Windsor stante il suo attuale status. Stato di grazia? No, di gravidanza avendo la grazia persa da tempo con le sue rivelazioni bomba che hanno sortito un effetto boomerang perchè tutti a Corte vorrebbero che tornasse solo Harry.

Il principe Harry è stato avvicinato da Kate e William per un tentativo di pace che nessuno sa come sia andato a finire anche se si può azzardare in un accordo di non belligeranza in attesa di eventi migliori come quello per esempio  di una rimpatriata per onorare la statua di Diana previsto per questa estate dove le due duchesse Kate e Meghan avranno occasione di iniziare la danza dei diamanti di Diana.

Sì perchè quella delle perle Meghan l'ha già persa in occasione del funerale del principe Filippo nel quale Kate si è messa in luce fra le ombre del corteo funebre con i bagliori perlacei della collana di Diana emanati sul decollété  che la Regina Elisabetta ha prestato ad entrambe in varie occasioni. 


Kate in gramaglie con tanto di veletta e mascherina ha messo in risalto lo sguardo con un impeccabile make up a ciglia a disegno infoltito ed eye liner a coda e con elaborato chignon che incorniciava il volto imperscrutabile ma pieno di messaggi inanellati nei giri di perle, tanto cari a Diana, che ornavano il collo posandosi dentro la scollatura a V in evidente segno di vittoria.



Il commosso saluto del popolo britannico dimostra quanto sia affezionato alla monarchia che invece alcuni detrattori vorrebbero far sparire con l'ascesa al trono del principe Carlo e della sua anziana consorte Camilla adducendo motivi di età e di paludoso regno nel quale affonderà la Corona nel portar avanti una tradizione obsoleta e che ora viene rispettata solo per devozione alla Regina Elisabetta. 
La quale a sua volta intende continuare a regnare perchè fedele al giuramento alla Corona di servire il suo popolo fino a quando  vivrà,  che non sarà certo per molto per cui il principe Carlo potrà succedere al trono con buona pace dei monarchici che pensano a Carlo principe di Galles come a un buon Re. 
Infatti fra i suoi programmi, oltre all'attenzione per l'ambiente, c'è anche il progetto di ridimensionamento degli appannaggi ad alcuni  membri reali che dovranno così cominciare a cercar lavoro per mantenersi senza pesare sui contribuenti seguendo le orme di Harry indiscusso capo di questa rivoluzione reale e nella quale a guadagnarci alla fin fine sarà solo la Corona nel rispetto delle sue millenarie tradizioni con la successione in primis della famiglia di William dalla quale escludere così anche i figli dei Duchi di Sussex Harry e Meghan senza il rischio di essere tacciati di discriminazione. 
Insomma più che un buon padre, un Re nel segno della madre la Regina Elisabetta essendo stata nel corso del suo lungo regno più fedele alla Corona che ai suoi doveri di mamma.

Con William sul trono sarà tutta un'altra favola perchè cambierà la storia rompendo sicuramente con le secolari tradizioni tracciando il nuovo solco del regno dei Windsor. Sulle orme di Kate. 


                        
IL VALZER DELLE PERLE DEI REALI

lunedì 19 aprile 2021

PIPPO FAVA E LA SUA LEZIONE DI GIORNALISMO


 Fra i grandi del giornalismo di assalto spicca la figura di Giuseppe (Pippo) Fava la cui vita è raccontata nel film Prima Che La Notte (su Rai Play) di Daniele Vicari
(il regista dell'Alligatore) nel periodo in cui tornò a Catania per dirigere Il Giornale del Sud dopo aver lasciato il lavoro a Roma di regista di teatro e scrittore. Pippo Fava è interpretato da Fabrizio Gifuni sorprendentemente somigliante al giornalista riproponendone con credibilità la figura carismatica di uomo integro con le palle quadre. Il periodo è quello dei primi anni 80 (1984) poco dopo l'assassinio del Generale Dalla Chiesa (1982) che aveva portato l'attenzione sulla mafia inducendo i siciliani a prendere atto della sua esistenza. A Palermo. Sì perchè a Catania si continuava ad ignorarla essendo la città immune attribuendo i fatti di malavita come fenomeni delinquenziali ma non di stampo mafioso. Pippo Fava dopo aver assunto la direzione del Giornale del Sud partiva in quarta pubblicando il nome di Santapaola come capo mafioso di quella città facendosi ben presto licenziare dal giornale perchè uno degli sponsor occulti apparteneva a cosa nostra. 


Il giornalista che aveva formato una squadra di giovani idealisti aveva trovato in loro una grande forza coesa nel difenderlo con l'occupazione del giornale per poi seguirlo in una nuova avventura con la fondazione del mensile I Siciliani dove spaziare in vari settori dalla cronaca allo spettacolo dall'economia all'arte ma soprattutto nello svolgere tematiche forti rivelando fatti malavitosi facendo i nomi eccellenti a loro legati pubblicando tra l'altro un articolo bomba intitolato I 4 Cavalieri della Mafia. Fra questi c'era anche il nome del suo ex sponsor, quello che lo aveva licenziato, per poi tentare di corromperlo offrendogli una cifra da capogiro per comprare il mensile facndolo ripartire “a modo” sotto protezione. Il rifiuto gli costerà la vita perchè  Pippo Fava veniva assassinato da un mandante di Nicco Santapaola, ma la sua morte non era stata vana perchè sulla base delle sue denunce giornalistiche “I Cavalieri e i Santapaola” sono stati arrestati. Ma è soprattutto la sua lezione giornalistica a restare impressa perchè fa comprendere l'importanza della stampa, quella che insegue la verità al di là del circo mediatico imperante che toglie credibilità a questo bellissimo lavoro facendolo scadere nel “patinato” per vendere più copie perchè “Questa è la bellezza cara stampa e non ci puoi fare niente” Sì, men che meno avere notizie vere.

Ecco le testuali parole di Pippo Fava, un giornalista con la schiena dritta:

“Io ho un concetto etico del giornalismo. Ritengo infatti che, in una società democratica quale dovrebbe essere quella italiana, il giornalismo rappresenti una delle forze essenziali della società. Un giornalismo fatto di verità impedisce molta corruzione, frena la violenza della criminalità, accelera le opere pubbliche essenziali, pretende il funzionamento dei servizi sociali, tiene costantemente all'erta le forze dell'ordine, sollecita la costante attenzione sulla giustizia, impone ai politici il buon Governo. Se un giornale non è capace di questo, o per vigliaccheria o per calcolo, si porta sulla coscienza tutti i dolori che avrebbe potuto evitare, le sofferenze  le sopraffazioni le corruzioni e le violenze che avrebbe dovuto combattere, il suo stesso fallimento.”

venerdì 16 aprile 2021

ROCCO SCHIAVONE UN MARCO GIALLINI STREPITOSO IN UNA FICTION D'ALTA MONTAGNA

 “Italo, Italo, Italo!!!!!” La voce tonante che grida per i corridoi della Questura di Aosta è quella del vice Questore Rocco Schiavone (da vedere in serie televisiva su Rai Play) che ogni mattina chiama all'appello la sua squadra alla quale affidare gli ordini del giorno. Italo (Ernesto D'Argenio) è il giovane agente più sveglio che guida la macchina del capo mentre tutti gli altri sono affaccendati negli appostamenti o nelle ricerche sugli indagati per risolvere il delitto di turno che periodicamente si presenta e classificato da Schiavone come rottura di coglioni a livello 10.  Sì perchè per questo vice Questore è tutta una rottura che comunque non gli impedisce di svolgere il suo dovere con dinamismo  pugno di ferro ed ironia sarcastica.



Dotato di una schiettezza rustica che riserva indistintamente a superiori e collaboratori Schiavone (Marco Giallini) non disdegna battute grevi come quella rimasta fra le frasi celebri della serie rivolta al medico legale, un toscano originale compagno di merende perchè sempre alle prese con panini che offre a tutti in mezzo ai morti da esaminare, mentre lo aggiorna sulle autopsie divagando con discorsi sull'arte, la natura le belle letture...”La figa no?” lo interrompe Schiavone per sentirsi rispondere “Mmmmhhh, no!”

La serie copre 4 stagioni e si susseguono sulla base di una tristezza infinita che il protagonista si porta dietro per il grande lutto subito e mai elaborato della moglie uccisa in circostanze drammatiche col peso sulla coscienza della tremenda vendetta da lui perpetrata nell'uccidere il suo assassino.


Piace da morire Rocco Schiavone sempre in Loden e mocassini dal portamento dinoccolato per l'alta statura fisica con la quale sovrasta tutti non facendosi intimorire da nessuno ubbidendo solo ad un suo codice comportamentale rigido e duro fino al punto in cui si può sgarrare per giusta causa favorendo in primis certi amici e suoi informatori di Roma dediti a delinquere tanto per campa'  Ma è un burbero benefico che mostra il suo sentimento verso un bambino suo vicino col quale instaura un rapporto affettivo paterno essendo l'unico che abbia fatto breccia nel suo cuore  perchè le donne vanno e vengono senza lasciare il segno.  Infatti apre e gusta ma non le trattiene volendo inseguire solo l'ombra di sua moglie (Isabella Ragonese) 
con la quale interloquisce chiamandola sempre “amore mio”. I modi bruschi, diretti a volte anche brutali e la voce resa roca da tante sigarette affascinano perchè non accompagnano una figura tozza e muscolosa facendo invece un curioso contrasto con un'aura aristocratica elegante e un filo stropicciata a renderlo imperiosamente autorevole e dominante.


Nessuna gli resiste mentre lui non dice mai di no nemmeno se le avances sono quelle di una poliziotta in servizio Caterina (Claudia Vismara) ex ragazza di Italo, o della ex moglie del Questore suo superiore la giornalista Sandra (Valeria Solarino) ultima della serie che appare  alla fine della quarta stagione in una performance imbarazzante nel quale lei lo cavalca facendolo finire all'ospedale per aver fatto saltare i punti di una fresca operazione chirurgica subita da Schiavone. Ovvio che gli spettatori siano rimasti a bocca aperta speranzosi di vedere come andrà a finire sperando che la nuova stagione riprenda al più presto.

E' curioso quanto la serie delle indagini investigative piacciano al pubblico da spiegarsi nel carisma e nella personalità esercitata da ogni protagonista, ciascuno con una identità sempre accattivante ma diversa a rendere unica ogni serie anche perchè le sceneggiature sono spesso tratte da romanzi d'autori per cui succede come con l'Ing. Ferrari con Nicky Lauda quando disquisivano sul fatto se valesse più la macchina o il pilota. In questo caso, ma non solo, il pilota perchè Rocco Schiavone senza Marco Giallini come interprete non sarebbe lo stesso di una serie tanto seguita. Marco Giallini infatti è un grande attore di teatro e lo si vede quando grida “Italo, Italo, Italo!!!!” perchè più che in un corridoio della Questura  per dipanar un fatto di cronaca nera, sembra che si muova in un palcoscenico di teatro per interpretare una tragedia greca. Grande!

lunedì 12 aprile 2021

BELLI GUAGLIONI, BELLI IMPOSSIBILI delle Indagini Investigative Tv


Belli!  belli e impossibili, 

con gli occhi neri e le bocche da baciare, 

belli e impossibili presi in un gioco micidiale...

sono i protagonisti giovani delle Fiction Tv di serie Indagini Investigative di mafia o di cronaca nera.

FILIPPO SCICCHITANO  Il Moroso

in Sotto Copertura prima stagione faceva il fidanzatino della donna del boss Jovine

e Lolita Lo Bosco faceva il giornalista e Toy Boy di Luisa Ranieri vice questore di Bari





ERASMO GENZINI
altro moroso in Sotto Copertura 2a stagione della figlia del boss Michele Zagaria
del quale era anche uomo di fiducia




















ANTONIO FOLLETTO
Ispettore della squadra della Fiction Sotto Copertura 2a stagione dove faceva anche il moroso della figlia del Capo Il Commissario Romano (Claudio Gioè)










ed infine 
ERNESTO D'ARGENIO
braccio destro del Vice Questore Rocco Schiavone 
con il quale ha diviso una collega che ha tradito entrambi













domenica 11 aprile 2021

LEONARDO LA VITA IN FICTION E L'ARTE IMMORTALE

 Se vogliamo vedere un documentario interessante su Leonardo Da Vinci scorrendo la sua vita insieme alle opere d'arte, beh questo è di pertinenza di Alberto Angela.

Le fiction Tv hanno le loro dinamiche  di intrattenimento che devono coinvolgere per diverse puntate così come una fiction di Leonardo per esempio da arricchire ovviamente con licenze poetiche  su basi rigorosamente artistiche perchè è l'arte che deve galvanizzare l'attenzione lasciando il personaggio nello sfondo. E allora perchè metterlo in primo piano reinventandosi la sua vita che comunque resta sempre misteriosa non avendo svelato nulla di veritiero del genio se non un processo per presunto omicidio di una sua modella, tale Caterina da Cremona, col rischio di far passare alla storia Leonardo da Vinci come un genio del crimine?

E' possibile che un raffinato artista come Leonardo covasse nel suo animo un odio viscerale e violento  per poi dipingere opere di rara grazia come la Monna Lisa da mettere tutto il mondo ai suoi piedi?
Il maestro si era imposto all'attenzione dipingendo un angelo in un affresco corale del Verrucchio, il battesimo di Gesù, distinguendosi dal suo maestro e incantando per la dolcezza e la delicatezza dei lineamenti dimostrando una grande sensibilità artistica che rasentava quella perfezione che sarebbe esplosa più avanti inseguendo sempre la verità che trovava nell'indagare nell'intimo umano per dare la giusta espressività nell'esprimere le sue profonde emozioni in un ritratto di nitidezza fotografica  mettendo a fuoco un particolare a renderlo immortale come il sorriso ambiguo della Monna Lisa per esempio con a seguir tante altre come La Dama dell'Ermellino o la Belle Ferronnière ripresa di tre quarti così come Ginevra de Benci o Isabella d'Este disegnata di profilo. Le pennellate venivano impresse al calar del sole considerata l'ora d'oro per rendere al meglio i visi nelle tonalità morbide e vellutate che ci ha tramandato e che hanno fatto scuola a tanti fotografi e cineasti contemporanei che lo praticano di norma essendo ormai risaputo che l'ora del tramonto sia la migliore per posare.
Ma se il processo nella fiction Leonardo è solo un pretesto per assolverlo da ogni marchio infamante che la storia scritta fuori dalle righe potrebbe avergli attribuito anche se si segue con interesse lascia sconcertato lo spettatore perchè non giova all'aura di genio ascettico e autorevole, maestro di scienze architettura ingegneria meccanica e di grandi opere, nonché artista dal tocco sublime manifestato con l'opera immortale dell'Ultima Cena nella quale sembra di udire le voci degli apostoli nel confabular tra loro e disquisir sulle parole di Gesù nello svelare il tradimento da parte di Giuda, tanto la loro espressività sia realistica.
 L'assoluzione ovviamente nel finale non assolve comunque la fiction nell'aver fatto un'operazione basata sul gossip più banale quello che si cerca rovistando nella spazzatura dei bidoni del popolino sempre molto prolifero nel diffondere fake nwes verso i potenti o i loro protetti facendo un danno irreparabile così come successe per esempio anche con Marie Antoinette tramandata dalla Rivoluzione come autrice di ogni nefandezza che contrastava alquanto con la dignità ed alto profilo dei suoi giorni di prigionia fino al patibolo.

La nota poetica della fiction Leonardo è rappresentata dalla storia intensa ma platonica fra Leonardo e Caterina da Cremona ispirato al ritratto disegnato della Scapiliata che a sua volta aveva ispirato il maestro nello studio del volto di Leda ed il Cigno del quale resta solo il bozzetto che comunque ha fatto scuola per tanti discepoli e autori che ne sono seguiti con infinite versioni.
Un altro appunto da sottolineare nella fiction è che Leonardo sembri un autistico perchè completamente concentrato sul suo lavoro e completamente estraniato dal mondo e dalle sue emozioni facendo nascere da questa sua diversità la curiosità per conoscere l'anatomia del corpo umano perchè solo attraverso questa viscerale conoscenza gli fosse possibile cogliere l'essenza arrivando all'anima, quando basterebbe entrare in connessione con una semplice partecipazione emotiva con l'essere umano o animale. 
C'è un tentativo in questo senso di connessione emotiva ma fallito miseramente rappresentato con il dipinto di Ginevra de' Benci che la ritrae immusonita perchè andrà sposa a un uomo che non ama e alla quale Leonardo ha messo in mano il sigillo dell'amante senza curarsi delle conseguenze nell'intento di inseguir la verità da svelare al mondo.  Praticamente un idiota secondo la fiction.
Nella realtà i suoi ritratti sono sempre rappresentati in un fondale buio con una luce aperta al paesaggio immerso nella vegetazione riportata con una precisione microscopica come se nel mondo vegetale, la natura ed i suoi elementi acqua terra fuoco e cielo con il volo degli uccelli potesse immergersi in una fusione paradisiaca a sfatar quel detto che la bellezza non sia l'inferno.
Un artista, un poeta, un genio questo è Leonardo e tutto il resto passerà all'oblìo immerso fra le fiction accattivanti del filone Rinascimental sfornate in tante stagioni e puntate tanto per far sensazionalismo e audience. Insomma un'operazione marketing la cui nota positiva è che, finita la pandemia, al Cenacolo scoppierà il turismo. 



Leonardo fiction tv: Caterina da Cremona. Leonardo da Vinci Studio testa di Leda e sotto La Scapigliata


LEONARDO DA VINCI disegno Leda e il Cigno e tutti gli autori ispirati da tale opera


giovedì 8 aprile 2021

PIETRO VIGNALI RIABILITATO. DISCORDANZE TRA TV E QUOTIDIANI LOCALI

La notizia l'aveva data alcuni giorni fa, prima di Pasqua, il Tg5 con un'intervista a Pietro Vignali ex sindaco di Parma al quale si chiedeva se fosse soddisfatto della riabilitazione con archiviazione delle indagini sulle sue vicende giudiziarie. Lui rispondeva laconico come sempre ma a viva voce di aver ricevuto un'offerta di risarcimento di migliaia di euro che non sapeva se avrebbe accettato facendo crescere negli spettatori un moto di ammirazione di fronte a tanta dignità ferita che nessun soldo poteva rimarginare. Invece a sorpresa, eravamo a Pasqua!, su un quotidiano locale si “precisava” che l'ex sindaco avrebbe fatto ricorso arrecando delusione a tutti quelli che avevano fatto il tifo per lui soprattutto dopo averlo visto stropicciato con la bellezza appannata e Belli Capelli appassiti in giro per la città di Parma, una città che dopo averlo osannato lo aveva fatto cadere nella polvere sotto una coltre di petali di rose. Galeotte infatti furono quelle rose sparse sul Lungoparma dove più che il profumo espanso poterono le punture delle spine nel suo fianco.


A questo punto non si sa a chi credere se a quello sentito con le nostre orecchie o quanto scritto dal quotidiano locale che preannunciava un suo ricorso. Fake nwes? Peut etre. O forse no per cui  quand'anche fosse la decisione del ricorso si presta a una riflessione esprimendo l'opinione che sarebbe il caso di accettare per non rischiar di ritrovar la piazza sotto i Portici del “Grano” di nuovo a protestar con le pentole e coperchi in un concerto a rappresentar lo scontento arrivato al culmine e che a Parma si era creato fra i cittadini sotto la sua amministrazione. Questi sono fatti. Acqua passata colpo di spugna e riabilitazione:  perchè allora Pietro Vignali non metterci una pietra sopra e ricominciare a testa alta a far politica affrontando il responso dei Parmigiani sicuro che la ripagheranno per tanta sofferenza subita che supera di molto gli errori ammessi?

No perchè altrimenti andrebbe ad avvalorar quel detto che Amministratori assessori consiglieri e consulenti della compagnia di giro siano ingordi e mai contenti pretendendo sempre di più, per rimpinguar le casse ovviamente, dalle tasche dei cittadini contribuenti . I quali in questo momento di crisi sociale causa pandemia essendo già abbastanza esasperati potrebbero ricominciar con il concerto di cui sopra tornando a Punto e Capo A inteso come Elvio Ubaldi che con le sue manìe da Grandeur aveva lasciato un buco di diversi milioni di euro per grandi opere incompiute o inutili e perchè vi avevano attinto a piene mani tutta la compagnia di giro, Consulenti Periti Esperti in Belle Arti (da ricordare tre navicelle davanti al Teatro Regio come simbolo di opulenza) consulenti di immagini agenti ed emittenti nazionali per raccomandare soubrettine attrici conduttrici registe e tutte le star baciate dalla fortuna che avevano fatto da contorno in quelle passate amministrazioni battendo cassa. Quante belle di padelle!


domenica 4 aprile 2021

FAMIGLIA ALLARGATA del RE HUSSEIN DI GIORDANIA

C'ERAVAMO TANTO AMATI....


12 gennaio 2012 - La famiglia reale di Giordania è fortunata. L'amore ha regnato nella corte hashemita: oggi il principe Hamzah ha celebrato le sue nozze con Basma Bani (una canadese di discendenza giordana) alla presenza di sua madre, la regina Noor , e dei re Abdullah e Rania di Giordania. Alla cerimonia intima hanno partecipato la famiglia dello sposo, i genitori della sposa, che hanno guardato con orgoglio la coppia, il primo ministro e altri alti funzionari del paese. Per celebrare questa occasione molto speciale, i re Abdullah e Rania hanno offerto un banchetto in onore degli sposi al palazzo di Basman, dove tutti hanno brindato al loro matrimonio.

Le altre protagoniste del matrimonio sono state la regina Rania e la regina Noor, che sono diventate le informatrici ufficiali della celebrazione privata tramite Twitter. "Al matrimonio del principe Hamzah. Auguro a questa adorabile coppia una vita piena di amore e felicità", ha scritto la moglie del re Abdullah. "Una giornata luminosa ... prego che il 2012 ci benedica con altre celebrazioni d'amore", ha aggiunto. Anche la regina Noor, madre dello sposo, ha twittato sulla grande occasione : “Concludete una giornata d'amore e la grande promessa per una coppia molto speciale e le nostre famiglie: il mio amato figlio e Basma. Mille grazie a tutti coloro che hanno inviato le loro congratulazioni per il matrimonio di mio figlio. Tuo padre guarda quaggiù e ti sorride ”.

....E L'EREDITA' DEL PADRE CI HA DIVISI

In Giordania sono stati arrestati l’ex principe ereditario sospettato di complotto contro il re, secondo quanto riportato dal Washington Post e dai media arabi. L’agenzia ufficiale giordana Petra nega l’arresto del principe, ma parla di un interrogatorio: “Al principe è stato chiesto di interrompere ogni attività dannosa per lo Stato”.

Il principe Hamzah bin Hussein e una ventina di altre persone sarebbero state arrestate perché sospettate di voler estromettere il suo fratellastro, re Abdullah II, in un complotto definito dalle autorità “una minaccia alla stabilità del Paese”. Hamza è il figlio della regina Noor,


 ultima moglie di re Hussein: è stato principe ereditario prima che il padre passasse il titolo ad Abdallah, figlio della seconda moglie Muna al Hussein. Su Twitter circolano voci sull’arresto della stessa Noor, ma al momento non ci sono conferme.

Secondo le fonti di stampa, il complotto avrebbe coinvolto almeno un altro membro della famiglia reale del Paese, oltre ad altri leader e funzionari della sicurezza. Un funzionario dell’intelligence ha detto che i cospiratori avevano “legami con l’estero”, ma non ha diffuso ulteriori dettagli. Secondo indiscrezioni rilanciate su Twitter si tratterebbe di un saudita