Vittorio Sgarbi ha difeso il diritto della libertà di espressione anche volgare soprattutto se espressa per provocare e dissacrare in un contesto comunque già profanato come l'arte contemporanea, perché il " sommo critico d'arte" non vi riscontra nulla di sublime. Sono d'accordo perchè penso che valga quel detto che le persone geniali siano grandi nelle cose grandi e piccole in quelle piccole, a conferma che Vittorio Sgarbi sia un genio. La genialità si associa sempre alla sregolatezza.
Luca Sommi, invece ha contestato Flavio Briatore - dopo che ha dichiarato che un figlio di falegname deve fare il falegname -, dicendo di essere nipote di contadini e figlio di operai che si sono spaccati la schiena per portare a casa la pagnotta per cui lui ha preferito studiare per approfondire la conoscenza che lo ha aiutato a capire se stesso e scegliere la carriera di giornalista prima e poi scrittore e conduttore. E ha fatto benissimo!
!
Pero io sono d'accordo con Briatore perchè Sommi ha parlato per sè e non ha interpretato giustamente il pensiero dell'abile manager. Infatti Flavio Briatore si riferisce al lavoro di falegname che fa parte della categoria artigianato dove l'esperienza acquisita e tramandata di padre in figlio permette di portare avanti la tradizione di famiglia all'insegna della tecnica sempre più raffinata unita alla creatività facendo prosperare e crescere l'azienda.
Se tutti i figli di falegnami preferissero studiare come dice Briatore, per non spaccarsi la schiena, come dice Luca Sommi, nel futuro scomparirebbe la categoria del falegname mentre trionferebbe quel detto che fare il giornalista sia sempre meglio che lavorare!
Nessun commento:
Posta un commento