“Sei bella come un fiiore, pura come un giglio” Così scoppia l'amore fra il bell'Ufficiale turco, Kurt Seyit al servizio dello zar e la russa aristocratica Sura che gli fa dono del suo cuore per sempre attendolo fra lacrime e sospiri mentre lui combatte al fronte valorosamente fino a quando sarù ferito a dato per disperso. Sura spera sempre perchè nel suo cuore sa che è ancora vivo mentre Petro invece le dà la notizia della sua morte facendo accasciare Sura che si lascerà andare fino a tentar di morire con barbiturici. Tentativo fallito perchè Petro arriva in tempo. Ma perchè Petro è sempre lì tra i piedi a salvarla, consolarla e ad offrirle la sua mano per non lasciare che rimanga zitella facendo felice mamma e zia di lei preoccupate per il futuro di questa ragazza ribelle innamorata di un turco? Perchè Petro è segretamente innamorato di Sura ed in fondo al suo cuore odia l'amico Seyit perchè non è all'altezza né come nobile tempra né tanto meno come gagliarda fisicità dell'aitante Ufficiale. Il quale è bellisssimo e brillante conquistatore di nobildonne con un filo di barba e baffi mechati come i capelli su uno sfondo biondo miele e due occhi azzurri luminosi che si fanno glaciali all'occorrenza nei momenti di pericolo, con la divisa che esalta questa sua fisicità più vicina ai canoni dei soldati russi che contrastano con le sue origini turche con un padre fondamentalista musulmano che non transige sul fatto di non vederlo sposato a una donna rigorosamente turca ad onorar quel detto universale “Moglie e buoi dei Paesi tuoi”. La rivoluzione d'ottobre 2017 intanto bussa alle porte del regno dello zar Nicola II catapultando i due giovanni innamorati in un turbinio di problemi da affrontare con fughe dalla Russia per raggiungere la famiglia di lui dove li aspetta un'accoglienza fredda e contrastante che si complica con la comparsa di un vecchio amore di lui, mettendo a dura prova il loro amore avvelenato dalla gelosia.
A questo punto chi si sarebbe aspettato una storia dove si racconta di un amore totale e indissolubile fino all'eternità rimane un filo deluso perchè la svolta è tutta protesa verso l'amore disperato. Di Sura. Sì perchè la storia dei due amanti si complica con Petro sempre tra i piedi che trama contro tanto da avere la meglio perchè riuscira a far crollare, anche se apparentemente, le certezze di un amore profondo e totale riuscendo nell'intento di far dividere le loro strade. Se l'amore di Sura è sempre radicato nel suo cuore, quello di Kurt emigra fra le sue radici turche accettando di convolare a nozze con una ragazza dei Paesi suoi, naturalmente giovane bella come un fiore e pura come un giglio, l'unica tipologia certa di essere presa in moglie, assecondando così il volere del padre e di tutta la sua famiglia, rinunciando a Sura pur sapendo di spezzarle il cuore come se fosse stata una parentesi della vita di un Ufficiale dello Zar l'incontro di una ragazza russa.
Ecco che con il titolo si compie l'opera. La quale comunque continua con Sura che non si rassegna ad entrare nel titolo di una soap turca che la relega in pratica a “ragazza che si concede ad un Ufficiale” per cui cerca l'incontro con il suo ex riuscendo a farlo turbare nel constatare la disperazione di questo suo “piccolo grande amore”. Sì perchè per lui solo quello ormai era, "...un piccolo grande amore, solo un piccolo grande amore niente più, anche se gli manca da morire..." Infatti lei è sempre bellissima illuminata dall'amore e dalla passione ancora radicata nel profondo del suo cuore mentre lui con questo crudele tradimento è invecchiato ed imbruttito.Ebbene sì, senza senza divisa si presenta a lei con due baffoni alla turca che rivelano quanto sia più forte il senso di appartenenza alla sua etnia che l'amore vero e totale che si può incontrare una sola volta nella vita come quello provato da Sura per il suo Kurt. Così parlò anche Shakespeare parlando di Giulietta e del suo Romeo a storia finita tragicamente fino all'ultimo respiro consacrandola all'immortalità le cui gesta a tutt'oggi rieccheggiano.
La soap turca invece con la svolta fondamentalista del finale lascia un filo perplessi facendo riflettere sul fatto che una società contemporanea occidentalizzata come quella turca si esprima ancora con un linguaggio e situazioni simili a quelle di un fumettone degli anni 50 dove le fanciulle pure come un giglio non si dovevano prendere in giro rispettandole fino all'altare perchè se una cedeva prima del matrimonio, non c'era amore e passione che tenesse, andando incontro ad un destino di disonorata, non avendo superato la prova di restare illibata. Il ruolo dell'amante passionale non era visto come un atto d'amore coraggioso e disinteressato ma come debolezza. Ecco che la soap turca trasmette questo messaggio ancora radicato in quella società valido da secoli e millenni imponendosi a noi occidentali che invece l'abbiamo superato brillantemente e consapevolmente senza nostalgia di quel tempo che fu. Questa soap turca che aveva un inizio romantico facendo immaginare un finale di unione matrimoniale oppure magari anche tragica ma sempre in unione indissolubile finisce col mettere tutti a posto entrando nei cosiddetti ranghi, mentre la Turchia cerca di entrare nella UE con un livello di progresso simile a quello occidentale pur rimanendo ancorata nella cultura religione e tradizjone della propria civiltà immutata da secoli e millenni. Quella società che ha negato la poltrona ad Ursula Von Der Leyen non esitando ad umiliarla in quanto donna di potere che si propone alla pari dei maschi!
In conclusione l'Ufficiale Kurt Teyin alla fin fine con il suo orgoglioso baffo alla turca non conquista e si comprende perchè la UE tergiversi per l'entrata della Turchia...
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