La storia si svolge dentro un appatamento di un condominio molto variegato, dato in locazione da un truffatore a tre famiglie contemporaneamente le quali decidono di convivere in attesa di risolvere il problema. Tre famiglie in un appartamento è come un viaggio in barca a vela dove i piccoli spazi fanno saltare i nerivi facendo riaffiorare i bassi istinti di sopravvvenza che in questo contesto vengono a galla dopo un volonteroso tentativo di alleanza fra i componenti già presi dall'ansia per aver perso una caparra da migliaia di euri, e alle prese con il loro menage per una coppia di marocchini, del lro fidanzamento e progetto nozze per una coppia di giovani bangladesi e per il rapporto un filo conflittuale tra padre e figlia causa assenza della madre.
La serie all'insegna della leggerezza e simpatia strizza l'occhio agli emarginati di periferia (Centocelle) che fanno squadra ingegnandosi e dandosi una mano come possono sentendosi parte di quella famiglia chiamata condominio nel quale tra baruffe, dispetti, tradimenti e nuovi amori amicizie con gruppi di senegalesi da urlo, non mancano di abbracciarsi quando si riuniscono per festeggiare tutti a tavola nel locale sottocasa.
La cosa che colpisce sono gli stranieri che parlano in perfetto italiano, uno dei quali (il bangladese) dice perfino “vai a cagare” (più italiano di cosi') alla sua ragazza in un momento di empasse, per cui ci si immedesima nella loro sofferenza dei permessi di soggiorno, cittadinanza e inserimento nel sociale per non sentirsi esclusi dal nostro Paese né da quello di origine che li posiziona in una sorta di limbo. Le loro problematiche fanno riflettere sull'integrazione che in certi casi dovrebbe essere agevolata perchè di fatto sono già perfettamente integrati essendo nati qui, frequentato le scuole fino all'università, assimilato la nostra cultura. Non ci dovrebbero essere regole rigide facendo invece attenzione ad ogni caso per dare una valutazione seguendo il buon senso in primis.
I protagonisti sono tutti molto accattivaneti, specie la bambinetta figlia di Giorgio Pasotti deliziosa e dolcissima alle prese con la sua trasformazione in signorina dove si vede il padre che sostituisce la madre accogliendola in un caldo abbraccio.
La serie finisce con tante situazioni in sospeso per cui auspichiamo di vedere una seconda stagione perchè veramente interessante e di spessore.


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