lunedì 25 marzo 2024

ANOTHER END, LA CERIMONIA DELL'ADDIO

 Il rituale è sempre lo stesso, un velo pietoso in un religioso silenzio per finire con  l'elaborazione del lutto dopo che la scomparsa della persona amata, pur lasciando indelebile il ricordo nella mente e nel cuore, ha cancellato tutto: tradimenti subiti, rancori sopiti delusioni e fallimenti che si dissolvono nel nulla di fronte alla perdita di una vita. Con il film Another End del regista Pietro Messina si cerca invece di sovvertire tutto questo percorso dell'essere umano proponendo una soluzione fantascientifica nel scoperchiare il velo con una musica-rumore assordante per poter dire “le cose che non ti ho avevo detto” con una cerimonia dell'addio. Un rito surreale inscenato per trapiantare la memoria e la coscienza di un “assente” nel corpo di un locatore (una persona volontaria) che simulerà perfettamente la personalità del defunto dando la sensazione di averlo riportato in vita soprattutto perchè ignaro di essere morto. La cerimonia dell'addio dovrebbe servire a risolvere quei sospesi rimasti con una persona quando scompare all'improvviso lasciando il rimorso per non aver saputo, non aver potuto, non aver fatto o detto... ed avere così la possibilità di sciogliere i nodi per chiudere finalmente in pace.

Già, ma quando si rimane con un senso di rabbia o di abbandono per situazioni irrisolte rivelatesi dopo la morte con la scoperta di  azioni scorrette o impensabili rimaste senza una spiegazione o giustificazione necessarie o pretese per consentire a quello vivo di piangere l'assente e non maledirlo dimenticandolo per sempre? Questo il film non lo spiega perchè si occupa di una coppia felice Sal e Zoe, con qualche problema come tutte che un tragico incidente separa lasciando lui in un profondo dolore tanto da indurlo a cercare il suicidio per unirsi a lei nell'al di là per sempre. La sorella di Sal, Ebe (Berenice Bejo) che fa parte dell'equipe Aeterna specializzata nel settore “A volte ritornano”allora lo aiuta nel riportare l'assente al suo fianco materializzato nel corpo di una locatrice molto avvenente che lui dapprima rifiuta non trovandola somigliante alla compagna per poi accogliere la simulazione dopo aver stabilito “il contatto” perfettamente riuscito con la personalità i sentimenti e la mente della compagna scomparsa, provando la sensazione di sentirla viva sia nel dialogo fra schermaglie e riappacificazioni che nel rapporto sessuale. 

Il film è intriso di struggente dolcezza molto amara quando subentra l'addio al quale Sal (Gael Garcia Bernal), non volendo accettare, si ribella andando a cercare la locatrice (Renate Reinsve) illudendosi, ma non così tanto, di poter continuare. Infatti lei, invece di dimenticare come stabilito dalla sperimentazione, grazie all'intervento di Ebe mantiene la memoria con  la personalità di Zoe stabilendo con Sal un contatto destinato a durare forse per sempre o comunque a tempo determinato (come la replicante di Blade Runner) anche se non è dato sapere dal film.  

Il quale se poteva finire con questa sorta di happy end col finale lascia invece perplessi,  perchè il protagonista  risulta essere un assente pure lui, fatto tornare in vita dalla sorella per placare il suo tormento della perdita di Sal. Un finale a sorpresa ( già comunque visto in altri film come il Sesto Senso o The Others) di una trama surreale che si dilunga facendo appesantire un film fin troppo cervellotico catapultato in un'atmosfera fantascientifica senza tempo e in luoghi spettrali con gli interni sempre al buio e soprattutto una musica assordante molto simile a quella del film vincitore dell'Oscar Anatomia di una Caduta, che speriamo non apra un filone di leit motiv a decibel martellanti nei timpani e nelle casse toraciche.

Pur restando aperti ad ogni possibile teoria fantascientifica, nello specifico rimane la certezza che sia umanamente giusto un requiescant in pace seguendo la tradizione religiosa come capo saldo del nostro credo che esclude rigorosamente qualsiasi "ritorno" dall'eterno riposo per salutare o per pareggiare conti. Sempre o anche solo a volte. 



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