giovedì 2 aprile 2020
NOI CHE STIAMO TUTTI A CASA
Siamo tutti in sofferenza. Non è una vacanza e ce ne siamo accorti.
In questa emergenza bisogna stare in silenzio per rispetto verso i morti e le loro famiglie nel superare il dolore dimostrando di condividerlo.
E’ difficile per quelle famiglie che hanno figli per cui gli adulti sono chiamati a partecipare ai loro giochi ed ai loro sorrisi.
L’importante è comunque affrontare le giornate senza lasciarsi andare all’apatia e alla sciatteria evitando di ciondolar per casa con vestaglie e capelli scarmigliati come se ci si fosse appena alzati dal letto.
Ognuno comunque ha le sue formule, io per esempio ogni mattina mi vesto come se andassi a lavorare per sentirmi più efficiente e pronta ad occuparmi della casa e della famiglia, sempre in silenzio comunque per accumulare energie e conservarle per il bene di tutti.
Molte donne si dedicano alle cure di bellezza del viso e del corpo con ginnastica e quant’altro per restare in forma postando i selfie sui social per cui vien da dire beate loro che ne hanno voglia così come nel vedere tante conduttrici che urlano dai loro format sprecandosi in energie per strappare un sorriso distogliendo il pensiero dal virus. Un grazie anche a loro comunque anche se non si capisce perché una che fa questo mestiere leggero si metta a pregare per i defunti, un compito che spetta a chi di dovere come per esempio abbiamo visto col vescovo Sommi quando ha pregato alla Villetta accompagnando la preghiera ad una benedizione.
Qualche lacrimuccia l’abbiamo versata con la benedizione urbi e torbi arrivata come una manna dal
cielo per l’indulgenza plenaria che ci ha assolto da tutti i nostri peccati. Ci voleva e Papa Francesco si è dimostrato il Padre spirituale del quale abbiamo tutti bisogno. Anche Mattarella ha fatto la sua parte come padre di un Paese che sta dimostrando di essere grande nell’affrontare i problemi a livello sanitario e di economia.
Purtroppo non abbiamo sufficiente credibilità in Europa la quale ci ha negato gli EuroBond voltandoci le spalle, ma non stupisce perché già da tempo agli imprenditori italiani non si faceva credito dovendo pagare subito invece che a tre mesi così come era concesso ad altri Paesi.
Tutto quello sblaterale contro l’Europa da parte di nostri dirigenti aveva messo la UE in stato di allerta per cui i nodi ora vengono al pettine ma siamo certi che Giuseppe Conte riuscirà a districarsi fra dinieghi economici che sembrano più basati sui conti della serva che da una statista lungimirante, così come sta facendo Angela Merkel,
La quale è stata appunto immortalata mentre faceva la spesa in fila col carrello come una massaia all'assalto del supermarket.
I contrasti nelle comunità ci sono sempre stati ma non va dimenticato che se Atene piange, Sparta non ride.
Molti si domandano come sarà dopo ma siamo tutti sicuri che non sarà più come prima perché la paura non ci abbandonerà fino alla scoperta del vaccino per cui prima di tornare ad abbracciarci sorridenti e felici passerà ancora del tempo. Con questa triste prospettiva dovremo comunque ricominciare ad uscire vivendo sospesi come se la vita la ricordassimo e basta, non potendola più vivere in pieno come “quando stavamo troppo bene”!
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