I tre ragazzi sono inseparabili alle prese con l'esame di maturità nella città di Trieste che superano poco prima dello scoppio della guerra nella quale Bruno viene chiamato alle armi fra le fila austriache perchè l'Italia era ancora neutrale, mentre la coppia dei giovani fidanzati si accorge di aspettare un bambino ricevendo un rifiuto sdegnoso da parte del padre di lui il Barone Von Helfert. Il quale pur di non acconsentire al figlio di sposare la sua “puttana ebrea” fa arruolare il figlio senza dargli la possibilità di spiegare alla fidanzata l'allontanamento improvviso e forzato.
La ragazza delusa e smarrita scrive una lettera all'amico del cuore al fronte che risponde alla sua chiamata con generosità e ardore arrivando a riconoscerne il figlio e a sposarla senza chiedere nulla in cambio nel rispetto del sentimento che lei provava ancora per Franz. Con l'entrata dell'Italia in guerra Bruno torna al fronte ma questa volta per difendere la sua Patria combattendo nelle trincee o anche corpo a corpo alla baionetta contro gli austriaci mentre Emma entra a far parte delle crocerossine per curare i soldati feriti decidendo di attraversare il confine col proprio bambino per essere vicina ai soldati italiani. I due amici Bruno e Franz diventati nemici, si riconoscono in un duello che finisce con un abbraccio decidendo di tornare insieme dalla loro “ragazza” con la quale ritrovano l'intesa amichevole dei banchi di scuola riuscendo a vivere quiei pochi giorni di licenza come una famiglia allargata.Le scene di battaglia sono numerose e ben realizzate con il patimento dei soldati nelle trincee dove hanno sofferto fame e freddo perdendo ogni motivazione per affrontare il nemico in difesa della libertà perchè molte volte si sono arresi lasciando il campo di battaglia per tornare indietro nei rifugi perchè sentivano di essere stati mandati allo sbaraglio senza una tattica difensiva da parte del Generale Cadorna il quale effettivamente si rifiutava di ascoltare i suoi collaboratori con le soffiate delle spie perchè non esibivano prove. Eppure l'Italia ha vinto grazie al sacrificio di tanti soldati che non si sono risparmiati combattendo coraggiosamente in nome della libertà dal giogo austriaco del quale sono rimaste tracce in tutto il territorio scenario del conflitto.
Infatti c'è una curiosità turistica: fino a qualche decennio dopo la fine delle guerra, passeggiando fra i boschi nelle vicinanze del Monte Baldo o a Onè, frazione di Caprino Veronese, capitava spesso di trovare elmetti austriaci e vari cimeli lasciati o persi dai soldati.