martedì 4 aprile 2023

ELEONORA ABBAGNATO, GIULIETTA

Eleonora Abbagnato ha portato in scena al Teatro Regio di Parma GIULIETTA con una coreografia ideata appositamente per lei divisa in tre performancei, e un intermezzo dal titolo Blanc e Noir. La musica era trascritta per due pianoforti che hanno fatto da leit motiv per tutte le coreografie di Giulietta delle quali comunque la Abbagnato ne ha interpretate due, Le Rouge et le Noir e Giulietta mentre la terza, Hainbow, Love e Peace era interpretata da Rebecca Bianchi che ha danzato sulle musiche tratte da West Side Story (la Giulietta Metropolitana dei bulletti di New York anni 50).

La prima parte era estrapolata dalla musica del balletto classico con la scena d'amore della prima notte quando Giulietta e Romeo si accoppiano nel letto  fino all'alba nel momento in cui, nei sonetti di Shakespeare sul canto dell'allodola, lei si rivolge a lui dicendo:

GIULIETTA

Vuoi andare già via? Ancora è lontano il giorno:

non era l’allodola, era l’usignolo

che trafisse il tuo orecchio timoroso:

canta ogni notte laggiù dal melograno;

credimi, amore, era l’usignolo.

ROMEO 

Era l’allodola, messaggera dell’alba,

non l’usignolo. Guarda, amore, la luce invidiosa

a strisce orla le nubi che si sciolgono a oriente;

le candele della notte non ardono più e il giorno

in punta di piedi si sporge felice dalle cime

nebbiose dei monti. Devo andare: è la vita,

o restare e morire.

Il pas de deux di questo Le Rouge et le Noir era molto dolce con i corpi che nel preludio si avvinghiavano per poi librar nell'aria volteggiando come se fossero in una dimensione celestiale, fino a scendere a terra e finir di consumar nel letto l'amore carnale.

Le altre scene erano invece in versione contemporanea con coreografie fantasiose e innovative a mettere in risalto la fisicità atletica dei ballerini maschi e della stessa Abbagnato la quale infatti dà il meglio in questo tipo di danza piuttosto che nel balletto classico sulle punte, così come ha dimostrato con GIULIETTA in una fantasia danzata tra punta e tacco con movenze atletiche. Lo aveva già dimostrato anche con la Carmen di alcuni anni fa dove era stata strepitosa nell'ancheggiare sulle punte sinuosamente sexy in una coreografia più moderna mentre in Le Rouge e le Noir della “Giulietta classica”, pur essendo tecnicamente brava e di indubbio sex appeal non pare abbia dimostrato d'avere le physique du role di una etoile come Carla Fracci o di altre ballerine della Scala, del Bolshoji o del Royal Ballet di Londra. Eleonora Abbagnato è stata prima ballerina dell'Opera di Parigi che l'ha forgiata facendole ponti d'oro per la sua abilità tecnica avendo un fisico più conforme ad ispirare coreografi francesi delle scuole Bejart o Roland Petit per esempio che le ballerine le preferiscono con un'aura sexy piuttosto che evanescente come le protagoniste del classico, Lago dei Cigni in primis emotivamente più coinvolgenti. Le ballerine francesi comunque hanno uno speciale charme nelle movenze che esprimono danzando sulle punte in modo brioso ed aggraziato come una sorta di minuetto (come il famoso Barocco di Bejart per esempio) mentre nella danza contemporanea hanno sempre un nonsochè di baldanza maschia, comme des garconnes per dirla alla francese (come appunto nella originalissima Carmen di Roland Petit).

La terza performance Hainbow, Love & Peace iniziata con il motivo del film West Side Story dove i ragazzi (Capuleti e Montecchi) si scontrano facendo scoccare le dita in un ritmo cadenzato e sensuale, sfociava nel  finale con un caleidoscopio di movenze e di colori nelle nuances dell'arcobaleno con l'unica ballerina rimasta in scena in rosso (la vita) intorno alla quale ruotavano il giallo (la luce) il verde (la natura) l'arancione la salute il blu (la serenità) ed il viola (lo spirito) a simboleggiar l'amore e pace. La performance Blanc e Noir come intermezzo coreografico è stata particolarmente apprezzata per la gestualità iniziata in rallenty alternata a scatti come una sorta di scossa elettrica, una tecnica già vista in altri balletti innovati come il Lago dei Cigni del Tour della Svezia 2014. Anche il duo in pianoforte in scena è stato molto applaudito ed apprezzato come se il suono dei tasti sottolineasse le movenze dei ballerini che invece solitamente devono danzare a tempo di musica. Le musiche a pianoforte a quattro mani stanno facendo tendenza perchè già viste con il monologo di Lella Costa in GIOVANNA, la Pulzella la Fanciulla e...”L'Allodola”.C.v.d.

Insomma uno spettacolo molto interessante che ha fatto il tutto esaurito con grandi applausi e richiami in scena di tutto l'ensemble riservando un'ovazione per Eleonora Abbagnato bellissima e di grande charme. Molto francese!

NOTA DI COSTUME 



La più bella Giulietta di tutti i tempi è quella rappresentata da Franco Zeffirelli che ha scelto la protagonista in età adolescenziale (16 anni) molto vicina a quella del testo Shakespeariano con un viso in un mix di innocenza ed impeto carnale. Gli occhi sono spalancati sul mondo, mentre la bocca carnosa e vogliosa è posizionata a forma di cuore sulla quale Romeo poserà le sue frementi labbra in un casto bacio facendo arrossire le sue gote paffute di fanciulla che sta per sbocciare come donna.



Il viso, incorniciato da capelli lisci raccolti intorno al perfetto ovale e intrecciati sulla nuca con una lunga treccia, è decorato con una cuffietta di perline mentre le maniche a sbuffo completano una lunga tunica di rosso porpora a foggia voluminosa nel ricoprire le varie sottogonne ad immagine  delle figure dell'epoca alle quali si è ispirato con precisione il costumista Danilo Donati facendone un'icona da sindrome di Stedhall perchè tutto il mondo si è inchinato nell'ammirar ed amar questa Giulietta!



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