sabato 7 ottobre 2023

IL TROVATORE AL FESTIVAL VERDI PARMA 2023

Grande richiamo di stranieri nella serata del 5 ottobre per il Festival Verdi 2023 con Il Trovatore. Un successo travolgente per tutti gli interpreti, con un coro da brividi dove ha capeggiato la zingara Azucena  con una voce possente da sovrastare tutti quanti. Per lei un'ovazione. Peccato che i costumi fossero in stile moderno ma la scenografia e gli effetti speciali in digitale su un fondale sempre in movimento con toni cupi  hanno dato il giusto imprinting drammatico per compiere l'opera tragica. Viva Verdi, le sue opere sono più vive che mai dando lustro a Parma. E vive la Grandeur! (foto di Roberto Ricci)

Qualche commento a caldo è arrivato da due signore francesi una delle quali aveva chiesto all'altra: “Je n'ai pas compri l'Hopital.” “Moi non plus”rispondeva l'amica. L'Ospedale con le crocerossine in un campo militare di guerra dove Leonora (Eleonora Buratto soprano) si era rifugiata per sfuggire alle avances del Conte di Luna perchè lei amava Manrico Il Trovatore , sostituiva il convento nel suo originario allestimento quello che i turisti stranieri in arrivo  dai loro Paesi appositamente per il Festival Verdi vorrebbero vedere con le opere rappresentate in una fedele ricostruzione storica sia a livello di costumi che di scenografia.  Il bel canto non ha bisogno di orpelli è stato un altro commento raccolto, certo ma per questo ci sono i concerti perchè l'Opera, specie se nel contesto Festival Verdi, deve seguire la tradizione perchè fa parte del folclore della città di Parma e per il quale gli stranieri vanno in visibilio perchè di idee innovative ne hanno abbastanza nei loro Paesi d'origine dove, specie in Germania che si ritiene all'avanguardia, si assiste a sperimentazioni incomprensibili per non dire imbarazzanti.

Tralasciando le scenografie in cartapesta, mitiche comunque, perchè il tocco innovativo degli effetti speciali digitali dei fondali sono di grande impatto visivo prospettico, è il sistema ormai in uso da diverso di tempo di catapultare un'opera ai giorni nostri che non è ancora pienamente gradito anche se apparentemente accettato. L'avevo scritto anche l'anno scorso in occasione del Simon Boccanegra che un gruppo di giapponesi durante l'intervallo a metà dell'Opera se la sono squagliata verso piazza Garibaldi evidentemente delusi dell'allestimento in stile Happy Day anni 50. Oltre al Convento sostituito con l'Ospedale-campo, al posto del  campo nomadi della zingara Azucena è stato scelto un circo con saltinbanchi e giocolieri in un ensemble circense copiato da I Pagliacci con regia della scuola Zeffirelli rappresentata recentemente con grande successo.  


Se l'effetto visivo divertente e dinamico è stato altrettanto piacevole ha comunque tolto il pathos al dramma perchè “Di quella pira, l'orrendo foco” con il quale si bruciavano le streghe (come era stato con la madre della zingara Azucena che aveva ripetuto il macabro rituale nel bruciare il figlio suo al posto di Manrico che lei aveva rapito) quel divertissment circense di saltimbanchi e giocolieri, comunque innocui artisti, “che c'azzecca” con zingarelle e streghe? Ora una domanda sorge spontanea insieme alla risposta:“ma Maria Callas avrebbe accettato di recitare la Tosca (l'opera non il concerto) in tailleur con un giro perle al posto degli Svarowsky? Assolutamente no. Se il bel canto è rimasto immutato quello caratteristico dell'epoca Verdiana (oggi non si canta più così) perchè stravolgere tutto il resto?

Per aprire ai giovani si dice: Purtroppo a vedere Il Trovatore erano per la maggior parte anziani francesi spagnoli inglesi tedeschi e giapponesi attirati dalla fama di un compositore come Giuseppe Verdi del quale sicuramente speravano, al ritmo del zum-pappa sulle ali del bel canto, di vedere le “sue”opere. E' lui il Maestro.

Festival Verdi 2023
IL TROVATORE
Dramma in quattro parti di Salvatore Cammarano
dal dramma El trovador di Antonio García-Gutiérrez
Musica di Giuseppe Verdi

Il Conte di Luna Franco Vassallo
Leonora Francesca Dotto
Azucena Clementine Margaine
Manrico Riccardo Massi
Ferrando Riccardo Fassi
Ines Carmela Lopez *
Ruiz Didier Pieri
Un messo Enrico Picinni Leopardi
Un vecchio zingaro Sandro Pucci
*Allieva dell’Accademia Verdiana

Orchestra e Coro del Teatro Comunale di Bologna
Direttore Francesco Ivan Ciampa
Maestro del coro Gea Garatti Ansini
Regia Davide Livermore
Regista collaboratore Carlo Sciaccaluga
Scene Giò Forma
Video D-Wok
Costumi Anna Verde
Luci Antonio Castro

Nuovo allestimento del Teatro Regio di Parma
In coproduzione con Teatro Comunale di Bologna
Parma, Teatro Regio, 5 ottobre 2023

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