giovedì 16 novembre 2023

CORPO LIBERO, GINNASTE IN DOPING

 

Corpo Libero è una miniserie Tv (ora su Rai Play) fra le più interessanti viste in questa stagione per la trama insolita e originale ambientata in ambito sportivo. E' la storia di un gruppo di ginnaste giovanissime che formando un corpo solo e un'anima sola sono seguite negli allenamenti da una coach  (Antonia Truppo, bravissima) richiamata al lavoro dopo un periodo di squalifica per abuso di alcol che le aveva fatto allentare l'attenzione sulla performance di un'atleta che cadeva rovinosamente, e un medico  (Filippo Nigro) per conquistare il primo posto in una compatizione internazionale allestita in un posto di montagna alpino immerso nella neve. Gli esercizi ginnici si susseguono dopo allenamenti estenuanti e molto duri che ruotano intorno ad un misterioso omicidio dell'atleta straniera più brava e promettente  soprannominata Libellula che emerge dalla squadra Polacca a cui appartiene.

Le giovanissime atlete sono sottoposte a prove difficili da superare  come i bagni in acqua gelata o tuffi notturni in mezzo alla neve con levatacce all'alba e sedute con flebo “alle vitamine” così come dovrebbe essere per dare forza e vigore. Fin troppo.Infatti le ragazzine sviluppano un'aggressività inquietante e pericolosa che manifestano nei rapporti di invidia e rivalità con azioni violente come il taglio di lunghi capelli con sforbiciate isteriche o sgozzando animali perchè disturbano il sonno. L'unica a mantenere lucidità è Martina, Alessia De Falco, (quella che subisce la sforbiciata crudele ai suoi capelli) il cui equilibrio vacilla quando si accorge in piena gara di un rigagnolo del ciclo che le fa temere l'aumento del seno e perdere quella leggerezza corporea necessaria per poter gareggiare in una squadra dove un solo etto in più è fonte di dramma per la perfetta performance a Corpo Libero.

La spiegazione di tale diversità fra Martina e le altre ragazze del gruppo è raccapricciante perchè la ragazza, scopre che le compagne sono state usate come cavie per sperimentare, con un farmaco somministrato a flebo al posto delle vitamine, il rallentamento dello sviluppo delle atlete mantenendole sempre a livello adolescenziale impedendone la normale crescita (senza il ciclo), che invece non ha funzionato con Martina perchè assente da oltre un anno dagli allenamenti, causa incidente. La coach d'accordo con il medico non si rendono conto della mostruosità pensando che per la vittoria ne valga la pena per tutti fino a quando la situazione precipita con l'omicidio della Libellula perpetrato selvaggiamente da due atlete di  squadre diverse, e di cui si accuserà la coach pentita di essersi prestata alla sperimentazione sconsiderata e scellerata. La fiction è molto ben impostata a livello di esercizi delle atlete che danno un bellissimo spettacolo delle loro evoluzioni a corpo libero o come ginnaste sulle sbarre dimostrando di essere perfettamente nella parte di ginnaste ad un livello molto avanzato e non solo perchè anche come interpreti sono molto convincenti.

Fra tutte spicca l'interpretazione di Giada Savi nei panni di Carla Castoldi, tanto brava quanto cattiva per cui è la naturale leader del gruppo, che manipola con astuzia e tanta malizia facendo coppia lesbo con la più carina che ama con una tal passione adolescenziale da suscitare tenerezza e indulgenza verso la sua indisponente arroganza.

Insomma una serie molto piacevole che si distingue da tutte le altre proprio per l'ambientazione sportiva al femminile, di ginnastica artistica , rivelando la dura e rigorosa disciplina alla quale devono sottostare e di cui si è tanto parlato recentemente perchè alcune atlete hanno denunciato il sistema come abuso a livello di tortura.  La fiction ne ha dato una conferma, anche se rimane pur sempre in fiction. Gli allenamenti duri purtroppo, introdotti dai Paesi dell'Est con a seguire la Cina, sono ormai collaudati ed accettati da tempo e non sarebbe altrimenti per arrivare agli eccellenti e spettacolari risultati che a tutt'oggi si sono raggiunti nel Corpo Libero, sulla pelle di giovanissime adolescenti il cui mito e punto di riferimento è ancora l'indimenticata campionessa Nadia Comanechi.

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