Ormai assistiamo sempre più spesso al fenomeno fiction, quello che sta andando per la maggiore con una struttura uguale per tutte, sempre basata su una storia di mistero, dal poliziesco al quotidiano familiare passando da quello lavorativo, coinvolgendo protagonisti e personaggi che ruotano intorno.Tutti indistintamente in questo genere di fiction hanno qualcosa da nascondere accompagnati da quell'aura di indagati che potrebbe riservare la sorpresa finale come principali colpevoli. Nessuno è esente dal sospetto nemmeno l'investigatore, figura classica dove c'è un mistero, perchè anche su di lui si capisce benissimo quanto pesi un passato di cui non essere fieri. Infatti nel suo indagare sempre in incognito, si muove a testa bassa spiando da lontano nel verde dei boschi, dei giardini delle auto in sosta seguendo furtivo l'indiziato di turno. La fiction è Buongiorno Mamma la cui serie su Canale 5 è arrivata in seconda stagione quando la mamma, Anna Borghi (Maria Chiara Giannetta).che da otto anni era in coma per aver subito di spalle un colpo alla testa apre finalmente gli occhi. Perchè sarà stata colpita? E da chi? Non sentendosi a posto con la coscienza per aver “rapito” a fin di bene una bambina a nome Sole che ha poi cresciuto insieme al marito Guido (Raul Bova) Preside una scuola, Anna sospetta che sia stata Maurizia (Stella Egitto) una tossica sbandata e madre naturale della piccola Sole, che a sua volta è sospettata di omicidio del suo datore di lavoro, dopo essere sparita nel nulla e dato fuoco alla casa. Però dalle ceneri è comparso il figlio dell'uomo ucciso il quale diventato adulto sta indagando su questa presunta assassina Maurizia avvicinando la figlia maggiore di lei Agata, sorella della piccola Sole, che vive come ospite in casa della famiglia Borghi nella quale ci sono altri figli, tutti alle prese con problematiche importanti come relazioni con uomini sposati per la primogenita Francesca (Elena Funari) che nel frattempo ha sposato per per finta onde consentirgli di prendere il permesso di soggiorno un giovane pachistano Karim, e il fratello Jacopo un ragazzo infelice e irrequieto che non sa cosa farsene di una vita normale rifugiandosi in una creatività alternativa come la musica alla quale vuol dedicarsi sotto i fumi di una canna, lasciando l'università.
Sì perchè nonostante tutti i misteri dei quali sono tutti ammantati c'è un fondo di bontà e di positività che trova riscontro con la forma fisica di tutti i personaggi, bellissimi e curati, che vivono in location da cartolina con villa in riva al lago di Bracciano, che affrontano le avversità spianandole nel dialogare al chiaro di luna su una panchina senza mai alzar la voce, ma cercando soluzioni che possano mandare avanti una famiglia piena d'amore, fra genitori figli naturali e non, inclusa l'ospite fissa Agata anche se turba i sogni di Jacopo dopo averla vista scambiare un bacio con il padre Guido (in un momento in cui ha perso la pazienza), turbamenti che comunque saranno spenti dal sorriso materno di Agata dimostrandosi matura e consapevole.Questa fiction Buongiorno Mamma i cui drammi vengono affrontati come in una sorta di La Vie ed Rose, neutralizza la suspence per cui il finale è scontato con il trionfo del bene sul male e magari tante scuse dall'investigatore Vincenzo, perchè anche lui non è esente da colpe. Questo è un leit motiv di tante fiction poliziesche dove gli investigatori se non hanno personalmente qualcosa da nascondere sono ugualmente implicati con persone di famiglia colluse con il mondo del malaffare per cui ci fanno rimpiangere l'investigatore classico impersonato dai vari Maigret, mr Poirot, Miss Murple, Barnaby, Colombo, Nero Wolf, Derrick ecc. il cui esempio di indagatori integerrimi senza ombra di sospetto di problematiche malavitose personali familiari che si portano appresso, potrebbe essere di ispirazione per le fiction a venire, dando una svolta più positiva a delle serie nelle quali guardie e ladri non siano messi sullo stesso piano perchè ormai questa è la tendenza. Perfino Montalbano lo hanno fatto scendere dal piedistallo di esemplare comissario duro e puro, chiudendo con la storica fidanzata Livia alla quale è stato fedele per tanti anni rifiutando bellissime indiziate che gli son girate intorno, con una telefonata per evitare di affrontarla di persona. Che tramonto inglorioso! Ci stiamo ancora chiedendo perchè.
Le fiction dovrebbero far sognare seguendo gli investigatori come esempi di moralità e di senso di giustizia, piuttosto che portare l'attenzione sul look (tutti i personaggi femminile presenti nelle fiction si distinguono mettendo in evidenza una catenina al collo con ciondolo o vari giri con perline per lanciare gioielli e bijoux) sugli arredi o sul consiglio per gli acquisti mettendo nota marca di stuzzichini in mano ai protagonisti che se la palleggiano in ogni occasione. Che dire allora della serie con la vecchietta Margaret Rutheford in Miss Murple! Semplicemente fantastica. Mai uno sbadiglio e soprattutto ritmo ritmo ritmo...quello che manca alle fiction, diciamolo, che si stanno ripetendo perchè strutturate tutte in modo uguale. Troppo uguale.
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