mercoledì 15 marzo 2023

OSCAR 2023 MESSAGGIO A BIDEN CHIARO E FORTE

Oscar 2023 esclude i pluripremiati e plurifamosi. In poche parole le star di qualsiasi colore, nero incluso  come Angela Basset molto presente da decenni nei film e alla quale Hollywood ha già fatto ponti d'oro. Così premi se li sono accapparrati gli asiatici con Oscar miglior attrice a Michelle Yeoh - bravissima attrice malese della quale conoscevamo i salti acrobatici a spade affilate de' La Tigre ed il Dragone  ma sempre un pochino defilata non avendo la bellezza di una Gong Li o o Zhang Zlyi "geishe" in salsa giapponese  con le quale la Yeoh si trovava a recitare in una piccola parte nel film Memorie di una Geisha - e Ke
Huy Quan come attore non protagonista di origine Vietnamita. I Big del cinema, anche se dati per favoriti, sono stati clamorosamente ignorati giustamente perchè è finito il tempo in cui spadroneggiavano facendo incetta di Premi avendo dimostrato ampiamente la loro bravura e professionalità. Molte sono state le critiche su questa scelta imputabile al fatto di averla adottata spinti più dal desiderio di mandare un messaggio come forma di riscatto, piuttosto che puntare sul prodotto di qualità.

Ebbene,  con la scelta di premiare il cinema degli asiatici, già molto apprezzato con il coreano Parasite il messaggio non è tanto rivolto ad un riscatto delle minoranze asiatiche quanto direttamente al Presidente degli Stati Uniti Joe Biden e la politica guerrafondaia d'America dal Vietnam alla Russia, passando dalla Cina con la quale c'è molta tensione. Finita la fascinazione per Zelensky Hollywood, che detta sempre tendenza (l'anno scorso agli Oscar era tutta una celebrazione dell'Ucraina nei colori giallo e blu) si è  apertamento schierata contro una guerra insorta per una questione di basi Nato da posizionare nei confini con la Russia.  Le sanzioni contro Russia e Cina (blocco import-export) si sono rivoltate contro l'America con il crollo delle banche che stanno scuotendo le borse Europee. Se gli Americani li tocchi nel portafoglio non ci sono ideologie che tengano. Per questo agli Oscar hanno mandato segnali di distensione con l'Asia non potendolo fare apertamente verso la Russia  è ovvio, anche perché il cinema russo, un tempo glorioso (da Dove Volano le Cicogne a Guerra e Pace di Serghej Bondarciuck) è scomparso da tempo dalle scene Europee a differenza comunque di quello di tanti paesi dell'Est comunque sempre molto presenti ai vari Festival o Oscar.

Curiosamente è stata premiata come attrice non protagonista Jamie Lee Curtis ottima attrice ma fuori dai canoni classici essendo dotata di una bellezza naturale senza ombra di ritocchino con un pix originale argentato al platino molto elegante e chic. Il sorriso ironico accentuato dagli occhi semichiusi a fessura, come una cinese appunto, le conferiuscono la giusta espressione per qualsiasi ruolo di carattere da quello Horror al briullante, da quello shapo a sexy bomba perchè nessuno dimentica le movenze sinuose strepitosamente arrapanti di quella lape-dance dove esaltava il triangolino in primo piano con la pancia fremente dall'ombelico in giù in un ritmo ginnico-erotico perfetto come nel film dei suoi esordi Perfect nel quale la sua aerobica era tutto incentrata verso il basso in un ritmo ossessivo incalzante e molto eccitante facendo la differenza con quella di Jane Fonda tutta saltelli e movenze ginniche classiche.



Nessun commento:

Posta un commento