martedì 13 novembre 2018

CASA WINDSOR LE NOVITA'

La famiglia reale, senza la Regina, si è riunita per una foto ufficiale per festeggiare i settanta anni di Carlo con la novità più lieta data dalla presenza di Meghan Markle incinta in bianco Givenchy




Ma ce ne sono altre da annotare:: Kate si è fatta i colpi di luce al taglio di capelli sulle spalle portati con i suoi adorati pois, ormai un classico (al costo di 1700 sterline circa) mentre Camilla si è adornata di un solo gioiello ad orecchini di perla.



La curiosità è comunque data dalla presenza in contemporanea di Theresa May in Parlamento con un parure eccentrica: la collana è decisamente pacchiana, come una sorta di accozzaglia di ciondoli appesa al collo, mentre gli orecchini zaffiri e diamanti sono vintage in forma simile all'anello di Diana ora in dotazione a Kate.
Non si sa se sia una scelta mirata certo è che la May quando ha presenziato al recente ricevimento in onore della Regina Maxima e consorte, si è sentita presa in causa dalla Regina quando si è pronunciata, per la prima volta intromettendosi nella politica, contro la Brexit.
La May era stata accompagnata al braccio di William con il quale aveva piacevolmente conversato anche a tavola e sembra che sia nata una simpatia avvalorata dal fatto di aver scelto proprio gli orecchini uguali all'anello di Diana e Kate.








Questa sera la Regina ha preparato un sontuoso ricevimento per i festeggiamenti del principe di Galles Carlo, il quale oggi in coppia con Camilla  hanno raggiunto il centro di Londra per recarsi l'elegante Spencer House Lì, celebrerà il suo compleanno miliare con i super 70 ovvero per tutti coloro che come il principe Carlo, sono nati nel 1948.
La duchessa di Cornovaglia, sembrava essere di buon umore mentre la coppia si dirigeva verso la festa in tono blu cobalto con il pallocino a pubblicizzare l'evento.




EXODUS TRA PASSATO E PRESENTE

Che gli ebrei fossero dei perseguitati dai musulmani e non solo da secoli e millenni è fatto notorio.
Nel film Ivanhoe infatti Elizabeth Taylor interpretava una ragazza ebrea perseguitata dal signorotto di zona Inghilterra  ai tempi delle Crociate nel quale il Cavaliere Ivanhoe (Robert Taylor) la difendeva cavallerescamente perchè in realtà amava una Lady bianca, perchè lei si era segretamente innamorata quando gli aveva fatto da infermiera curandolo dalle ferite a seguito di un torneo..



Se la Taylor era bellissima nei costumi ispirati a quelli ebraici, si muoveva in modo improbabile nella location con arredo in stile anni 50, con tendine di perline che allora erano molto in voga per fare arredo di porte in separé o privé ma di gran uso anche nei Bar specie al sud (c'è una sequenza famosa girata con il Padrino a Corleone quando Michael Al Pacino chiede di sposare Apollonia al padre che esce dal Bar con le tendine di cui sopra).

Le tendine a tutt'oggi si trovano facilmente nei negozi eco-sostenibili formate con turaccioli colorati o fili di plastica con disegno quasi sempre esotico, palme in primis.




L'ebreo errante è una realtà perchè in ogni posto dove cercava di mettere radici è sempre stato cacciato, saccheggiato (perchè si è sempre arricchito per l'abilità di saper risparmiare più che produrre) o molestato, trattato come un essere inferiore costringendolo ad un Exodus infinito non trovando pace nemmeno al ritorno nella sua terra in Palestina che ha trovato occupata dagli arabi i quali non hanno ancora digerito il fatto di doverla dividere con gli atavici proprietari terrieri.
Questo succedeva sia prima che dopo Cristo per cui la speigazione sta nel fatto che l'Ebreo si sia sempre rafforzato nell'arte di difendersi arroccandosi in ghetti che da poveri in apparenza diventavano sempre più ricchi nella sostanza scatenando la cupidigia dei nemici
Il film Ivanhoe era uscito nel dopoguerra e la cosa curiosa è che il nome si pronunciasse esattamente Ivanhoe e non Aivanhò come da pronuncia inglese. perchè le regole fasciste di non usare nomi stranieri non erano ancora state "dimenticate".

lunedì 12 novembre 2018

GIUSEPPE CONTE L'AVVOCATO DELLA MANOVRA PERSA


Sembrava un trio rivoluzionario Mimì Cucù e Scassam'u'cazz...caduti a fagiolo per sistemare il Paese, sì ma dalla parte del Popolo.
Luigi Di Maio e Matteo Salvini viaggiavano in coppia come Pappa (per i disoccupati) e Ciccia (ciccio bello in privato) mentre Giuseppe Conti come una sorta di  “io fra di voi, sì ma al di sopra delle parti”, faceva l'ago della bilancia di due pesi e due misure.

Infatti il piatto di Di Maio piangeva per raccolta fondi da distribuire agli aventi diritto mentre quello di Salvini saliva in senso inversamente proporzionale al respingimento dei migranti.
Pappa e Ciccia infatti hanno subito cominciato a litigare facendo perdere pezzi alla manovra di Governo raccolti da Conti nelle doppie vesti di avvocato e Presidente del Consiglio cosicchè da avvocato del popolo diventava avvocato di un populismo di maniera.
Infatti Bruxelles rispondeva con la maniera forte respingendo manovre e manovrine prima ancora di averle lette perchè oltre alle cose ci sono le persone e se un tanto di cose mi dà certe persone...si fa presto a capire come giri una manovra sbilanciata in partenza.
In politica contano prima propositi e proposte, poi vengono i conti.
I quali, Conte alla mano, li presenterà presto quando fra Pappa e Ciccia tornerà il sereno anche se lo star sereno non rasserenerà come insegna la storia del parlamento italiano dove il tormentone Stai Sereno è diventato sinonimo di sgambetto.


Luigi Di Maio ora è arrivato al punto di dichiararsi stanco nel vedersi bistrattato dal suo partner politico mentre Matteo Salvini è triste  nel vedersi abbandonato da Elisa dopo aver postato una foto-social nel quale lui dorme e lei vigila con l'aria da furbetta di chi ha colto l'attimo per fare il selfie e dire a tutti che tra loro non ci fosse solo del tenero.
In genere in questi frangenti lui, dopo la sbornia di felicità, si accende la sigaretta mentre lei rimane a guardare il soffitto con ancora tanta voglia di coccole.
Questi sono comunque i quadretti di un Governo ancora tutto da seminare mentre a godere dei frutti di una poltrona fra i due è proprio l'avvocato Conte che, in qualità di Presidente del Consiglio si è messo a girare il mondo in lungo e in largo per convincere che l'Italia ce la farà perchè sta andando forte.
Un avvocato difensore è quel che ci voleva e dunque lui è l'asso nella manica, anzi nello stivale, per portare l'Italia a vincere la sua battaglia a Bruxelles sperando di non diventare l'avvocato di una manovra persa.
Comunque vada l'Italia non potrà che dirgli grazie avendo dimostrato una grande professionalità sia come avvocato che Presidente del Consiglio a rappresentare l'Italia finalmente in dignità e buon senso al di là di battute e sbruffonate che avevano caratterizzato i predecessori Presidenti, Berlusconi in primis con a seguir Matteo Renzi.
I quali curiosamente anche loro hanno viaggiato in coppia come una sorta di Pappa (dei ricchi) e Ciccia (cicciobello delle zie!).

giovedì 8 novembre 2018

LA SCALATA AL POTERE DELLE DONNE

Widows Eredità Criminale è un film in uscita con protagoniste un gruppo di donne che devono difendere il malloppo frutto di una rapina perpetrata dai loro mariti e finita in una carneficina.
La caccia è aperta con i predatori ladri schierati con le forze di polizia per mettere chi arriva prima le mani sul tesoro rubato in un caveau di una banca.
Il film è robusto e incalzante sul filone de' La Sfida con Al Pacino e Robert De Niro nel quale tra delinquenti e polizia emergeva il lato umano focalizzato sulle vittime disseminate intorno come le mogli, le compagne, le donne occasionali, e i bambini, piuttosto che di quello della commedia di serie Ocean's Eleven dove le donne, nell'ultimo film di serie, erano protagoniste canaglie che scimiottavano i predecessori eccellenti da Brad Pitt a George Clooney passando per Andy Garcia.
Tutto questo per dire che da tempo ci sono segnali chiari e forti sulla presa di potere delle donne in ambiti che sono stati sempre di pertinenza dei maschi come il settore della criminalità in primis.
Su questo punto è curiosa una scena vista in Tv nel quale si intervistava una donna a capo di una cosca mafiosa (a Napoli) dove dichiarava convinta che in questi nuovi contesti mafiosi ereditati dai vari Totò Riina o Provenzano e compagnia di giro Gomorra siano le donne ad essere il cervello e i maschi il braccio. Non a manico di ombrello intendiamoci ma come il braccio violento della mafia.
Il made in Italy mafioso è sempre andato alla grande in America che lo ha enfatizzato con film accattivanti e questo nuovo filone di mafia al femminile a nomi Assunta, Rosalia, Addolorata Carmine ecc. ha conquistato ancora una volta il mercato americano.
Ma quello che vale per essere recepito, anche se in senso negativo, è' la scalata al potere delle donne  quali eredi di una raccolta seminata in questi ultimi anni da predecessori falliti.

Infatti dopo la clamorosa sconfitta di Hillary Clinton che ha continuato la sua campagna senza sosta e con la stessa passione nel percorso della sua carriera, le donne si stanno dividendo la sua eredità così come abbiamo visto nelle recenti votazioni USA dove i democratici hanno vinto la Camera grazie all'attivismo di tante candidate di appartenenza a varie etnie, musulmane in primis (da ricordare che la segretaria di Hillary era proprio una musulmana, Uma Amedin).


Forse, per via dell'età, Hillary non si ricandiderà ma sicuramente appoggerà il candidato democratico alle Presidenziali, meglio ancora se candidata donna.
Infatti con una raffica di Tweet, Hillary ha esultato dicendosi soddisfatta che il suo lavoro, tra cui quello di aver spianato la strada alle donne per la Presidenza, non fosse stato svolto invano.
Un bel messaggio che fa sperare in un futuro di democrazia al femminile foriero di benessere per il mondo intero, così come è stato con Angela Merkel per la Germania e l'Europa.



IMITAZIONI SCOMODE

Questa sera alla TY delle Ragazze mancherà Alessandra Casella diventata famosa nel fare l'imitazione di Lilly Gruber  posizionandosi di tre quarti mettendo in bellavista il balconetto e sussurrando con aria melliflua: "Guardate oggi ne ho messo uno nuovo..."Parole più parole meno ma il senso era quello.
 Lilli Gruber non era ancora laLilli di oggi per cui è da capire l'esclusione  perchè la Casella potrebbe creare un fastidioso disturbo. Anzi due: uno alla Gruber e l'altro alla Dandini quale spesso  invitata d'eccellenza nel talk della Gruber.

Infatti la Casella imitava la Gruber rendendola ridicola senza fare il suo nome ma in modo talmente veritiero che tutti capivano
Un conto è comunque rubare un modo di fare a libera interpretazione un altro è rubare l'identità come una volgare delinquente.

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martedì 6 novembre 2018

I MEDICI INCISIVO MATTEO MARTARI

I Medici è una produzione internazionale per consentire alla RAI di esportare il serial arrivato alla seconda stagione con una folta schiera di protagonisti stranieri, Lorenzo il Magnifico in primis interpretato da Daniel Sherman

L'abbiamo già detto che sembra scelto per una somiglianza con Supermen L'Uomo d'Acciaio interpretato da Henry Cavill per cui aggiungiamo che mai scelta fu meno azzeccata per via del fisico di statuaria bellezza che non apparteneva all'originale così come tramandato dalle pitture di quel tempo nel quale Lorenzo de' Medici aveva il naso aquilino a rappresentare in fisiognomia  un carattere forte  volitivo e autorevole. Che non corrisponde a un nasino e lineamenti fini di Lorenzo il Magnifico  di questa traduzione televisiva.
Per inseguire l'audience tutto fa anche un eccesso di creatività fantasiosa nel scegliere interpreti accattivanti per garantire il successo al serial.
E' come nelle squadre di calcio che per vincere si ingaggiano calciatori stranieri perchè eviodentemente quelli nostrani non si ritengono all'altezza di un campionato.
Ormai si viaggia così in tutti i campi con buona pace del made in Italy che viene quasi sempre prodotto all'estero.



Così vale per i serial televisivi anche se è curioso che con I Medici con protagonisti di richiamo internazionale ad emergere siano invece gli italiani perchè danno credibilità ai ruoli assegnati a cominciare da Alessandra Mastronardi che sembra un'icona etrusca  avendo il viso perfetto di una matrona tosco-romana con i grandi occhi e capelli neri.


Così pure Aurora Ruffini.è giusta per interpretare Bianca Medici una toscanaccia di carattere per la sua bellezza dai tratti marcati mentre fra tutti si è fatto notare alla grande Matteo Martari nel ruolo del fratello maggiore dei Pazzi molto vicino al carattere prepotente dello zio interpretato da un convincente Sean Bean.
Martari proviene dal serial Non Uccidere a fianco di Miriam Leone (interprete nel primo serial) ma ora ne' I Medici è molto nella parte del fratello cattivo dei Pazzi che calza a pennello con lo sguardo penetrante il sorriso beffardo e la voce a tono basso da fiorentino fumantino emergendo anche fra tutti i fratelli Medici rappresentati da giovani bellissimi e scanzonati ma sopratutto buoni, protesi solo al bene di Firenze piuttosto che a rafforzare il loro potere quando si sa che le lotte fra famiglie erano affrontate per affermare la supremazia di una sulle altre che una volta raggiunta dava impulso alla scienza ed alle arti per rivaleggiare con tutti gli staterelli, vaticano compreso fino ad aprirei il Rinascimento. Come a dire che questa ondata di rinnovamento fosse nell'aria perchè tutte le Grandi famiglie la respiravano aspirando a diventare grandi mecenati della loro città.


Il serial seconda stagione piace confermando il gradimento della prima serie perchè le produzioni in costume incuriosicono per gli ambienti, i costumi i gioielli e le acconciature che in questo contesto sono ricercate in un intrecciar di capelli con forcine treccine e riccioli in castano dorato( a sostituire il rosso Tiziano della prima stagione) da madonne rinascimentali immortalate anche dal magico pennello del Botticelli per rappresentare la Primavera, uno dei quadri a tutt'oggi fra i più ammirati, anche se comunque  ad imporsi è la Mastronardi con il nero “etrusco”
Madonne e madonnine fiorentine sfilano tra nobili con le corazze a battersi in torneo come destino di un cavaliere secondo tradizione residua di un Medio Evo  che si stava lasciando alle spalle per cavalcare tutto il secolo cinquecentesco in pieno rinascimento dove fioriron arti mestieri e scienze fra l' armi e l'amor.






lunedì 5 novembre 2018

ELEZIONI USA. DINAMICHE MARATONE E GIOCHETTI DA REUCCIO

Fahrenheit Il film di Michael Moore in onda su la 7 è un film su Trump che potrebbe paragonarsi a Silvio Forever. 
Infatti il film invece di demonizzare Berlusconi lo aveva fatto vincere così sarà per Donald Trump domani.
Non è possibile che queste dinamiche sfuggano al reuccio Mentana il quale sembra gioire a tutt'oggi del fatto che piuttosto che una Hillary meglio che abbia vinto Trump.
Tolta di mezzo la Clinton Trump impara dalla Merkel la quale ha perso per aver aperto le porte ai rifugiati. Col cavolo che Trump ripeterà le gesta di una Merkel che aveva voluto lasciare il segno come statista.
A Trump interessa l'economia e sa come gestire un'azienda facendo gli interessi suoi e degli americani. Così come il reuccio sa come mantenere la poltrona con la sua maratona infinita.
E che vinca pure Trump. L'importante è aver mantenuto la scena con la maratona e le terre d'Hèrmes.

venerdì 2 novembre 2018

PORTOBELLO, MERCATINO SULLE ALI DELLA NOSTALGIA


Antonella Clerici ha iniziato una nuova avventura televisiva riportando in Tv Portobello, il successo personale televisivo di Enzo Tortora dopo Campanile Sera quando il pubblico  italiano ancora si divertiva con poco nelle piazze di paese intorno ad una sorta di albero della cuccagna.
Con Portobello Tortora aveva portato alla ribalta un'italietta genialoide composta da persone comuni in stato di creatività che a volte si traduceva in stato di grazia a forgiare persone straordinarie.
Il pubblico da casa era partecipe offrendosi generosamente di comprare al mercatino allestito in studio in uno scambio proficuo per la RAI e l'abbonato da allora rimasto in prima fila per pagare sia il Canone che i mega cachet ai conduttori. Da allora rimasti immutati, magari dopo aver vagato di un'emittente all'altra per poi segretamente aspirare di tornare a casa da mamma RAI disposta a pagare le sue star anche quando non può offrir loro un lavoro.

Pur di non invogliarle ad emigrare la RAI le tiene in caldo in magazzino insieme alle cineteche da servire al momento opportuno come un piatto di minestra riscaldata che non si nega a nessuno. La nota curiosa è che tra le cineteche RAI si sia persa traccia di Campanile Sera preziosissima testimonianza di uno spaccato, insieme ai docu di Pier Paolo Pasolini e di Soldati dei quali si trovano spezzoni In Correva L'Anno di Paolo Mieli, di un'italietta ingenua e in maggioranza analfabeta tradotta in sbruffoncella nelle commedie all'italiana come il Sorpasso, le Fate o tanti altri episodi d'autore con i Soliti Noti da Gassman a Tognazzi, passando per Totò e Anna Magnani in duetti esilaranti.
La mascotte di Portobello era ed è rimasta un Pappagallo al quale è abbinato un premio a chi riesca farlo parlare ripetendo “a pappagallo” Portobello.Curiosamente a quel tempo i Pappagalli invece che andavano forte eran quelli che pronunciavan la parola Loreto...Loreto...Loreto, ovviamente bandita dalla RAI per non evocare un fascio ritorno alla memoria di una storia tutta da dimenticare tanto da non trovar traccia nei libri scolastici, ma solo su docu delle cineluce e sui giornali dell'epoca o in tanti libri che, si sa, gli utenti non sono obbligati a leggere.

La storia vera di quiei tempi è stata comunque tramandata di genitori in figli, di nonni in nipoti in un passaparola che ci ha impresso dentro la guerra in tutto il suo orrore anche per chi non l'ha vissuta.
In ogni famiglia, specie nel dopoguerra, c'era sempre un cantore intorno al quale riunirsi per ascoltare tutto il patimento subito sia quando si stava meglio quando c'era lui carolei, che quando è stato messo in atto la disfatta  devastante  dal quale comunque l'Italietta è risorta a testa alta raggiungendo quel benessere che, bene o male, viviamo in questo periodo dove anche i poveri trovano, volendo, un piatto di mistra fumante  o una spesa offerta caritatevolmente da volontari molto attivi in Italia e della quale si fa onore e vanto.
Persino Salvini non manca di vantarsi di quanto l'Italia abbia dato aggiungendo un basta per essere arrivata al capolinea..
Infatti alla stazione di Ventimiglia capolinea fra Italia e Francia la Francia ha chiuso prendendo alla lettera la parola Basta.
Ma tornando a Portobello originale sembra giusto ricordare che l'unica ad essere riuscita a far pronunciare la parola al pappagallo sia stata Paola Borboni la vecchia attrice molto spiritosa di teatro e cinema  che anche  a tarda età non disdegnava ruoli sexy come in Sesso Matto nel quale comunque la vera attrazione di fisica e carnale  bellezza era Laura Antonelli quando ancora faceva impazzire gli italiani.

Per quale motivo si ripropongano queste trasmissioni resta un mistero perchè gli italiani con i social soprattutto sono cambiati anche come giuggerelloni diversamente abili da quelli di una volta autentici e sinceri bonaccioni dei tempi di Mario Riva, Mike Bongiorno di Corrado e di Enzo Trortora perchè erano trasmissioni a misura di conduttori genuini che le hanno portato al successo, restando al giorno d'oggi solo una triste imitazione. Che potrebbe valere giusto  per il tempo di una performance come a Tale e Quale,  o di una sola  puntata in una sorta di revival  nostalgico di una televisione che fu perchè tante puntate in scimmiottamento sono dure da digerire.
Antonella stessa ha avuto da ridire, e con ragione perchè lei non si è risparmiata per portarla al succeso, sulla conduzione di Elisa Isoardi che ha preso il suo posto alla Prova del Cuoco perchè non sta mantenendo quota, questo vale anche per lei con il Portobello che resterà sempre di Enzo Tortora.
Non si cambia la strada vecchia per una nuova  occupando un posto in un programma già collaudato e ampiamente sperimentato da qualcuno perchè il rischio è di rimanere sempre all'ombra dell'originale, pensando invece di partire avvantaggiati piuttosto che ricominciar da capo potendo poi affermare a ragione e con orgoglio di  aver intrapreso nuove vie e percorsi che non sian stati già battuti da altri.
A che scopo? A dimostrar di saperlo fare meglio quando non si riesce nemmeno a farlo uguale, quanto meno nello stesso indice di gradimento  a livello di audience difficilmente da raggiungere perchè gli utenti sono tutti sparigliati fra l'Infinito delle emittenti.

Bastava prendere ispirazione, senza pappagallo. Bene l'idea di Carlotta Mantovani in quanto vedova di Fabrizio Frizzi a dimostrar che mamma RAI è un servizio pubblico. E privato.  Carlotta infatti è stata presentata a tutti più come vedova di Frizzi ora sotto l'ala protettrice di Antonella, che come conduttrice. Ricordo una volta che Raffaella Carrà quando aveva osato parlare di sua madre ammalata difendendola da un attacco stampa era stata bacchettata dalla RAI per aver usato il servizio pubblico per un interesse privato. I tempi sono cambiati evidentemente.
















DI PARI PASSO CON L'AMORE E CON LA MORTE

La giornata dei morti non è un giorno triste ma una festa che unisce il mondo dei vivi a quello dei defunti.
I quali sembra quasi che stiano aspettando questo giorno perchè il cimitero profuma di fiori freschi.
I profumi dei fiori un tempo si mescolavano ai sapori dei frutti di terra come le giuggiole, ormai quasi introvabili, la zucca al forno e i lupini caldi che venivano venduti nei carretti fuori dalle mura del cimitero dove si posizionava anche il venditore di paste.

Quando c'era la nebbia aveva una campanella per farsi individuare che suonava come i rintocchi a morte ma i bambini correvano festosi per prendersi la loro fetta inzuppata al Kermes con crema di budino bianco e nero e la glassa sopra colorata con tante decorazioni di zucchero.
Adesso si fa una visitina di corsa giusto il tempo di cambiare i fiori e mandare un saluto al caro estinto e alla gente di passaggio che si conosce.
I fiori sono acquistati nei negozi davanti al cimitero per la maggior parte chiusi anche se la morte non è mai in crisi.
E' curioso quanto i visitatori siano composti per la maggior parte da anziani e da pochi giovani mentre sono quasi del tutto assenti i bambini quando l'educazione degli stessi dovrebbe cominciare proprio nell'insegnar ad onorar i propri avi defunti. Sembra una sorta di negazionismo pari a quella dela Shoah.

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Di Pari Passo con l'Amore e con la morte è un bellissimo film del 1969 (che stranamente  non si vede mai in Tv) di John Houston, il regista del Kolossal La Bibbia  con i protagonisti la figlia Angelica del regista ed il figlio di Moshè, Assaf Dyan ambientato nel Medio Evo dove due studenti innamorati si dibattono fra amore e morte sfuggendo ai contadini inferociti e alle sette bigotte per giungere finalmente a sposarsi in un luogo dimenticato da tutti.



giovedì 1 novembre 2018

EUFORIA. ADRENALINA IN STADIO TERMINALE


Euforia è un film diretto da Valeria Golino l'attrice italiana che ha studiato in America interpretando film di serie A con ruoli da protagonista affiancando attori fra i più potenti di Hollywood come Dustin Hoffman Tom Cruise o Charlie Sheene che l'hanno forgiata secondo il metodo classico dell'Actor Studio.
L'imprinting americano le è romasto non tanto nella recitazione perchè più esplicata secondo la scuola degli autori italiani ripresa una volta tornata in Patria facendo commedia all'italiana con Diego Abantatuomo in primis con il quale ha fatto coppia in quell'originalissimo film Puerto Escondito quanto come regista che con il film Euforia ha raggiunto un alto grado di americanità senza scadere nell'americanata, ma più propriamente a Piacer Vostro.
Infatti il film piace perchè ben confezionato con professionalità sia a livello di tecnologia che di montaggio inclusa la location che va dal Vaticano a Roma passando dalle terrazze tipicamente romane sempre a tutta festa fra soggiorni a grandi vetrate a giorno e luci di candela la notte.
Non Semo Gente de Borgata ma Romani de' Parioli e si vede perchè Roma resta pur sempre sinonimo di opulenza benessere e quell'idea di grandezza di Gladiator memoria anche se ha fatto il suo tempo insieme a Totti quale Re di Roma perchè Roma ormai  è una città diventata la pallida idea del Caput Mondi che fu, ora famosa per il degrado nel quale è immersa.
Il film comincia bene con delle sequenze sulle ali dell'arte tecnologica in una danza di luci e ombre fissate sul corpo nudo di Riccardo Scamarcio nel ruolo di architetto informatico che realizzar grandi eventi supportati da maxi schermi con figure animate.
Il suo ruolo è quello di fratello  arrivato ricco e di culo in tutti i sensi godendo di buona salute di soldi per viaggiare e del suo stato di gay che contrasta con la condizione del fratello “normale” (Valerio Mastrandrea)  malato terminale di condizione modesta  anche se intellettualmente più elevato nel senso ampio di umanesimo e purtroppo povero di spirito nel privato avendo perso interesse per una moglie (Isabella Ferrari)  perchè invecchiata e rimasta vuota e facua, difetti che secondo lui si faceva perdonare quando era ancora giovane e bella.
Il fratello si scopre protettitvo tenendo nascosto la verità al malato ai familiari ed amici per consentir al paziente di combattere senza perdere la speranza.
In questo caso, così come in tutti, inutile perchè il malato si rende conto d'essere alla fine spiando la lacrima furtiva di un congiunto, allertandosi per l'eccessiva generosità del fratello nell'intento palese di farsi perdonare qualche cosa o nel sorprendersi e deludersi vedendo ricomparire la ex (Jasmine Trinca) per una rimpatriata a letto nel quale comunque lei si addormenta.
La domanda è se in questi casi bisogna tacere o dirlo al malato ma la risposta viene sempre da lui specie se persona informata e responsabile nel suo percorso di vita che si rende conto immediatamente della situazione cosicchè alla fine si compie una commedia penosa  per tutti più ancora per il “protagonista” il quale si trova in un gioco delle parti dove lui pensa che siano i familiari a non sapere, visto come continuano a vivere la loro vita, facendo di tutto per non disturbarli e turbarli.
Il film tratta la malattia in maniera leggera fin troppo elegante e distaccata lontana dai medici, dall'ospedale dove fare una puntatina giusto per trovarsi fra ammalati che cantano in revival anni 60 e unirsi al coro senza dimenticare di inscenare un pas de deux fra fratelli per esprimere l'armonia ritrovata in sincrono con Olio e Stanlio che duettano sullo schermo.
Sotto l'imperativo che  in questi casi“Tutto Fa” c'è anche una puntatina a Midjugory perchè l'importante non è tanto la fede quanto nel non tralasciare nulla di intentato ivi compreso quello di non sottrarsi a fare i conti in sospeso per risolvere rancori lasciati sopiti e riaffiorati con un fiume di parole devastanti che servono comunque a chiarire rapporti fraterni mettendo in luce sentimenti forti  e profondi ad aiutarli entrambi nel fare l’ultimo passo insieme per compiere il tragico destino che li ha colpiti entrambi perchè quando uno che ti è caro muore si porta sempre via una parte di te.


 E' un film asciutto che non fa piangere ma riflettere sul fatto che un malato specie se in stadio terminale  dovrebbe stare solo con se stesso e con Dio se credente, seguendolo defilati in silenzio senza sobbarcargli il fardello del bilancio di una vita per pareggiare i conti con tutti i congiunti, gli ex i familiari amici e affini intorno che violando la sacralità della morte “parlando di niente” mettendolo in ansia inutilmente.
Il cast è molto ben selezionato tutti bravi in ensemble con i due protagonisti che fanno da mattatori: Riccardo Scamarcio è nel pieno di una maturità d'attore che pochi al suo livello iniziale di sex symbol hanno acquisito confermandosi professionalmente oltre che bravo duttile fra le mani abili della sua Valeria Golino (ora ex) tratteggiando un ritratto scanzonato e ironico di un gay al quale  piacciono “tutte” basta che respirino: dall'innocente “amichett/a” del cuore, al ragazzo straniero bellissimo passando per l'omone tutto tatuato e muscoloso che spoglia con rude libidine per mangiarselo. Terribile ma efficaciemente bravo.Valerio Mastrandrea è sempre più intenso nei suoi ruoli.
Personalmente l'avevo notato agli esordi in una scena nel ruolo di guardia di scorta di Romina Mondello del quale era innamorato nel film Palermo Milano Solo Andata, e mi aveva colpito quando preso da dolente passione sul filo del rasoio di una storia di mafia la chiamava Chiara con una tale intensità da prenderti l'anima facendo riassaporare quanto sia  dolce e profondo l'amore quando invoca il tuo nome in un contesto di vita e morte.
Bel film soprattutto perchè a dirigerlo è stata una donna di grande mestiere  come Valerio Golino andata oltre al racconto volendo stupire anche con effetti speciali come quelli tecnologici, un settore di pertinenza esclusiva dei maschi, e riuscendoci benissimo.


martedì 30 ottobre 2018

POLITICA LAVORO EUROPA VS AMERICA

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Rita a Venezia































Rita a Siena
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POLITICA LAVORO EUROPA VS AMERICA
A proposito dell'intervento di Silvio Berlusconi su Craxi là dove si domanda a Stefania perchè mai Berlusconi così tanto amico non sia mai andato a trovarlo ad Hammamet io posso dire che una volta trovandomi in vacanza a Nabeul in un residence, il portiere sapendo che venivo dall'Italia mi disse di aver visto anni prima una volta di passaggio Berlusconi con il Presidente Ben Ali in viaggio sull'autostrada verso Hammamet (dove a quel tempo si trovava Craxi).
Non avevo motivo di pensare che mentisse perchè l'argomento Craxi lo aveva sollevato lui senza rispondere a delle mie domande con nomi e cognomi per fargli dire sì a piacer mio così come succede quando si vuol rendere onore a uno straniero.
Quì lo dico e quì lo nego perchè è passato tanto tempo per cui non posso mettere a fuoco questi ricordi che non fanno parte del mio personale percorso di vita allora tutta protesa al divertimento ed al piacere che della politica non me ne poteva fregar di meno. Eravam ragazziiiiii!!!!!
Col senno di poi penso comunque che in fatto di politica estera Berlusconi sia stato il migliore in assoluto se non fosse stato per le intemperanze dei famosi Cucu' e "aringhe affumicate", rivolte a donne con ruoli istituzionali di una certa età che l'hanno penalizzato nel suo ruolo di politico.
Mi consenta Presidente questo proprio non lo doveva fare.
E' un po' come quel tale Lord Brummel che per una battuta "Byron chi è questo ciccione?" si giocò il regno alla corte del principe di Galles poi diventato Re Giorgio IV.
Infatti il cucù (di Merkel memoria) poi è stato per Berlusconi l'inizio di un affondo (col benestare di Napolitano che di nome fa, guarda caso e anche no, proprio Giorgio ) dal quale difficilmente si riprenderà nonostante le Belle Parlamentari di cui si circonda. Ultimamente mi aveva colpito molto per esempio Junker  vedendolo entrare nella Commissione Europea con una donna davanti che gli faceva largo (segretaria penso o comunque donna di fiducia) con una statura bassa e grassa. Per dire... tanto per non dire Pascale...Bernini (immortalata con le ciglia finte a disquisir sulla manovra!)...Biancofiore...e la Maria Stella. Suvvia Presidente...


Un altro flash su Report dove hanno dato i i numeri rivelando i compensi della “carica dei giornalisti” che van da 3 a 9 euro al pezzo oppure pochi cents a righe. Ecco spiegato perchè i giornalisti sono sempre così incazzati, spioni, impiccioni invidiosi. Sono da capire nella loro frustrazione.
Quello che non si comprende è perchè i giovani scelgano sempre questo mestiere. Per passione o solo per seguir quel detto che sia sempre meglio che lavorare?

Angela Merkel lascia perchè due sconfitte l'hanno indotta a dichiarare fallimento del suo Governo avendo perso credibilità Più che credibilità ha perso consensi sicuramente per una politica "sbagliata" di accoglienza dei flussi migratori, siriani in primis.
Avrà pure sbagliato ma la scelta è stata giusta cercando di risolvere un'emergenza umanitaria.

Anche Trump ora si trova a un bivio, anzi al confine del Messico con una fiumana di migranti che sta attraversando un ponte ricordando quella dei tempi di Selma.
Trump sicuramente affronterà questa ondata migratoria con l'uso della forza anche se fra loro ci saranno molte star.
L'ondata migratoria purtroppo proviene da paesi dove droga e criminilità la fanno da padroni coinvolgendo la maggioranza della popolazione, per cui giustamente Trump ha posto il veto.
Un conto era l'ondata dei neri di Selma per ottenere parità e diritti delle minoranze per la maggior parte arrivate in America contro la loro volontà perchè introdotte dagli schiavisti per cui, una volta ottenuta la libertà, giustamente si doveva riconoscer loro pari diritti, un altro è una massa di potenziali trafficanti di droga, o votata a delinquere che vuole invadere un Paese che non li gradisce. Pertanto a Trump non resta che risolvere la situazione impedendo loro di entrare lasciandoli in stato di assedio sotto le mura dei confini così come si faceva ai tempi antichi quanto meno fino a che non abbiano costruito un cavallo di Troia perchè di tecnologia fra i messicani non se ne parla. Così la tecnologia americana sconfiggerà l'impero della droga?

Un altro intervento che mi ha colpito è stato quello di Lilli Gruber da Di Fazio quando ha parlato con trasporto dell'Europa sperando che rimanga unita per non rompere quella stabilità di pace che ha portato tanto benessere. Era vestita nelle sfumature di grigio e di ghiaccio ma il suo fervore confermano che Lilli è sempre la rossa del fulgido tempo che fu.

Nota vintage
Fra i giochi dei bambini, prima dell'era tecnologica, c'era il cavallino a dondolo presente in tutti i salottini delle case bene e di quelle povere perchè erano fatti di legno e in linea stlizzata.
Il cavallino a dondolo era considerato anche un gioco propedeutico utile per la crescita dei bambini tanto da essere distribuito dalla Chicco insieme ai biberon e la Casina delle api.
Con il progresso tecnologico i cavallini a dondolo sono spariti, come i pinocchietti, i nani da giardino e tante curiosità perchè i bambini ora crescono con gli smart i tablet e videogames. I cavallini a dondolo si trovano nei mercatini dell'usato ma solo per collezionisti perchè sono poco igienici per far sedere un bambino su legno ormai ammuffito.