Nessun grande uomo è mai tale per la moglie e la sua segretaria.
Lo diceva John Kennedy parlando di Jacky e della sua segretaria, l’unica donna con la quale non aveva segreti. Talmente fidata che nessuno è mai riuscito a strapparle una parola anche dopo la morte del Presidente. Fiducia ben riposta.
La segretaria è sempre stata fatto oggetto di attenzioni sia dalla letteratura che dal cinema e presa di mira dalle vignette satiriche dove viene sempre disegnata sulle ginocchia del capo a prendere appunti.
E tra una puntina e un tagliacarte nelle storie immaginarie si imbastiscono anche scene di sesso fra colleghi, consumate sulla scrivania e in tutte le posizioni.
Il primato spetta ad Harrison Ford, amante manager per eccellenza intento a sedurre bellissime attrici: indimenticata è quella scena fra lui e Greta Scacchi.
Presunto Colpevole che, alleati in una causa, dopo averla vinta in pieno stato di euforia si accoppiano sulla scrivania senza nemmeno togliere i vestiti.
Lui le apre semplicemente la camicetta scoprendo un seno morbido sul cui capezzolo porge prima un morso intingendolo poi con la lingua dei suoi baci, sbottonandosi nel contempo i pantaloni per sfilar le mutandine e prenderla in un amplesso da sborrata glattica.
“E’ la fine del mondo” pigola lei tra mugolii di piacere, a conferma.
Sempre in formissima Harrison Ford offre grande spettacolo di sé così come aveva già fatto più di vent’anni prima in Donne in Carriera con Melanie Griffith, segretaria rampante e sua alleata con la quale, dopo aver concluso un grosso business, in piena euforia, proprio come sopra, si dirigeva dritto verso la camera da letto per perdere con lei tutti i pezzi dei vestiti strada facendo, fino a tuffarsi nel letto per accoppiarsi nel più appagante e liberatorio amplesso: quello che caratterizza il sesso e business, appunto.
Il più comico invece è quello raccontato nel Film Shee Devil con Meryl Street nel ruolo di moglie tradita da un marito che la cornifica con la segretaria, facendosela sulla copiatrice con tutti i fogli che fuoriuscivano in serie del suo culetto in bellavista.
Il più intrigante è quello raccontato da Secretary, un film di alcuni anni or sono, con James Spader e Maggie Gyllenhall dove il principale coinvolge la segretaria in u gioco sado-maso in cui, dopo averla costretta a portare i fogli a quattro zampe, la sodomizza sulla scrivania facendola guaire di piacere come una cagnetta. Un lieto fine che sfociava poi nel matrimonio fra i due.
Come dire che il connubio fra manager e segretaria nonché colleghe, è sempre molto stretto, fatto di complicità rapportati fra piaceri all’insegna della affettuosa amicizia ed abbandoni masochisti portati fino agli estremi che, comunque in entrambi i casi, comportano quasi sempre molti rischi. Licenziamento in primis. Meglio evitare.
SEGRETARIA CHA CHA CHA
La figura della segretaria è sempre oggetto delle vignette esilaranti dove la si posiziona sulle ginocchia del capo intenta a prendere appunti. Quelli di borsa in primis, coi numeri ultimi che vanno in salita e i primi che scendono in picchiata.
Calate le braghe, quelle della segretaria in primis, si comincia l’introduzione con quel motivetto che piace tanto…cha cha cha…
Correva l’anno…e il cha cha cha della Segretaria impazzava in tutti juke box piazzati nei locali dove tra una gazzosa e qualche nocciolina da sgranocchiare i ragazzi restavano in attesa di ballare con la partner più disinvolta che non disdegnasse di ancheggiare in pubblico come insegnava Abbe Lane in Tv.
Ancheggia a destra e a manca è arrivata MoneyPenny la segretaria devota al dipendente fisicato, piuttosto che al Capo sempre in tiro sì, ma al piccione perché la fava che centrava il bersaglio era quella di 007. Pistola con licenza di uccidere mentre la segretaria si accontentava delle cartoline che lui le indirizzava: dalla Russia con Amore, Da Fort Knox, Dallo Yacth di Largo o dal Carneval di Rio mentre se la godeva fra bollicine e le Bond-Girl con Pussy Calor in testa.
Un via vai che non schiodava la segretaria MoneyPenny dalla poltrona nell’anticamera di Emme del quale conosceva tutti i segreti di Capo assoluto, il più grande e autorevole, della Polizia Britannica.
Nessun grande uomo, diceva John Kennedy è mai tale per la moglie e la Segretaria. Infatti il cha cha cha lei lo ballava con 007. In sogno ovviamente.
Poi c’è tutto un dossier che ha infoltito le fila delle segretarie e degli agenti segreti, da quelle vecchie e a pelo sullo stomaco della pratica Ipcress a quelle in forma e disposte a tutto della Casa Bianca, intercettate come da copione.
Infatti l’affaire privato del Presidente Clinton usciva allo scoperto entrando nella storia come sexy-gate.
"Era un mattino di settembre
e
lei mi baciava il membro
Aerei e nuvole passavano
cori neri rimbombavano
lei mi baciava il membro
Un uccellino cantava,
nel cuore dell'albero, nel cuor
della terra, di me, della morte
Morte e primavera in fiore
si disputavano l'acqua chiara
acqua che accresceva la sete
Lei mi baciava il membro
Tutto quello che ero stato
quanto mi era già negato
non aveva ormai più senso
Solo la rosa contratta
il tallo ardente, una fiamma
e quell'estasi nell'erba
Lei mi baciava il membro
Di tutti i baci era il più casto
in quella purezza spoglia
che é delle cose donate
Non era omaggio di schiava
avviluppata nell'ombra
ma regalo di regina
che diventava cosa mia
mi circolava nel sangue
e dolce e lento e vagante
come bacio di una santa
nel più divino trasporto
e in un fremito solenne
baciava... baciava... il membro..."
Sex sex sex…la segretaria più sexy è comunque quella descritta in Secretary con Maggie Gyllental la quale, calate le braghe ad angolo retto, sottopone le pratiche sado-maso al capo che ne fa talmente uso ed abuso, non prima di averle schiaffeggiato il culetto, da restarne in trappola facendolo capitolare e giuste nozze finendo nella tomba dell’amore.
Tombola! Il colpo grosso è riservato ad Amy Adams prossima segretaria di Clark Kent che lei tradisce con Superman (entrambi i ruoli per Henry Cavill).
Dopo la prova Come D’Incanto nel ruolo di Cenerentola Cartoon-Disneyana catapultata a New York, Amy è stata scelta per riprendere il suo viaggio nei Cartoon-Fumetto dal quale è arrivato Superman formando così la coppia Disney-Cartoon-Fumetto.
Se le favole disneyane sono roba per piccini, quelle da fumetto sono ovviamente per i grandi.
Fumetto infatti evoca la Rosa del Crazy Horse quella che “…vengo da Bologna”.Sciak!
Frustata ai grandi-maschi, che francamente han già goduto assai.
Ora tocca ad Amy Adams- Lois Lane la nuova segretaria a farsela con Superman. Cha cha cha, ma sorge sempre il dubbio: Il fumetto dove me lo metto? Già…