mercoledì 11 dicembre 2019

TOSCA IN RAI PLAY

             
Il Sabato pomeriggio è da sempre dedicato allo shopping per cui quelli che si sono persi la diretta della Tosca alla Scala di Milano, hanno potuto vederla su RaI Play fin dal momento delle sfilate nel foyer dove a dire il vero non c’era gran che di eleganza con tutta una serie di personaggi della Tv dove ha imperversato il nero e due soli ospiti illustri di rilievo come il Presidente Mattarella e Giuliana Segre che abbiamo visto pochi giorni fa su Rai Tre nella Grande Storia a dare la sua commovente testimonianza come deportata della Shoah.

 La cosa che ha colpito era stato il suo distacco da quella ragazzina che aveva tanto sofferto e della quale parlava con un senso di protezione come se lei fossa andata avanti nella vita lasciandola in una sorta di campana di vetro a congelarne il dolore mentre lei cresceva senza odio per integrarsi nel sistema che l’aveva rifiutata ma probabilmente anche senza una vera felicità che probabilmente sta trovando nel rielaborale quella sorta di lutto per la ragazzina traumatizzata dalla guerra e dalle torture subite, scegliendo di gridarlo a tutto il mondo.

A parte queste doverose considerazioni, tornando alla Tosca se la scenografia era di genere Kolossal non è stato così per i costumi che anche se in stile impero non erano ispirati a quelli originali dell’epoca specie nei colori sfumati dei tessuti che non erano ancora stati inventati, ma non solo perché anche i mantelli erano gonfi di aria così come la stola rossa in seta che praticamente era solo una sorta di pashmina.





E poi lui Scarpia che l’ accoglie nel suo studio in vestaglia come se fosse già pronto per la molestia da esibizionista prepotente in un confronto con la performance del suo antagonista e del suo Mario per la Tosca, perdente di natura come a voler dire “lui ce l’ha piccolo”!
"Giammai!"






Dalla tragedia alla farsa il passo è stato breve

che comunque si è librato nell’aria quando la Tosca è stata assunta in cielo  ad effetto mongolfiera per tutte le vesti gonfie che volavano.
Per dare l’effetto dell’angelo in volo si è ricorsi a una controfigura stante la stazza della soprano che non si poteva sollevare facilmente. E allora perché introdurre questa innovazione e non farla cadere dagli spalti come da libretto? Mah! Eppure l’opera è stata applaudita per ben quindici minuti ma sicuramente perchè gli spettatori anche se sono stati numerosi come non mai non erano certo quelli selettivi, pochi ma buoni,  degli antichi fasti.  E allora Callas forever, l’originale.

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