lunedì 4 maggio 2020

L'AVVOCATO DEL DIAVOLO UNA FUCINA DI STAR E METEORE


Recentemente in tv abbiamo visto il film L'Avvocato del Diavolo nel quale si parlava del potere giudiziario come più forte di ogni altro, politico finanziario ed estetico.
Il film è bruttissimo nonostante il tema interessante ed un cast stellare perchè scade nell'horror grottesco sul filo del Tramonto all'Alba mentre invece sarebbe stato meglio dipanare il racconto a livello caratteriale e intellettuale per palesare che dietro la bellissima facciata ci fossero dei mostri.
Il film comunque sembrava confezionato appositamente per l'interprete principale, Al Pacino per dargli la possibilità di esprimere il suo talento con monologhi da istrione e assoluto padrone della scena nella quale si era cimentato anche in passi di danza eseguiti con maestria e classe.
Insomma un vero mattatore avendo alla base una carriera consolidata di attore teatrale Shakespeariano in primis. Questo talento recitativo lo ha dimostrato al cinema nella maturità perchè ai tempi del Padrino era più dentro le righe della cinematografia dove è più importante l'espressività del viso al di là delle parole.
Su questo piano per esempio lo batte il suo antagonista Robert De Niro animale cinematografico per eccellenza dall'espressività sempre in movimento esternata con  una vasta gamma di “meme” passando da quella vivace alla crudele con grande naturalezza.
Al Pacino invece si esprime meglio con le parole avendo una fissità espressiva che si è rivelata molto efficace per l'interpretazione del Padrino nel quale ha surclassato il Corleone padre Robert De Niro. Non Marlon Brando comunque che resta e rimane il più grande attore di tutti i tempi sia per le doti teatrali (Un Tram che si Chiama Desiderio o Giulio Cesare,) che quelle cine che tutti conosciamo.




Tornando al film l'Avvocato del Diavolo, nel quale Al Pacino manifesta la sua espressività visiva con un ghigno mostrando i denti a 360 gradi (ricordiamo che Robert De Niro invece sempre nel ruolo del Diavolo in Angel Heart Egg, alla maschera impassibile accompagnava l'unghia del mignolo schifosamente lunga) fra gli interpreti c'erano Keanu Reeve, Charlize Theron e Connie Nielsen quest'ultima in un particina molto hot calzando alla perfezione il ruolo luciferino di Christabella Andreoli donna bellissima ma corrotta in tutti i sensi.
Questi flash, perchè sono state brevi apparizioni, hanno comunque lasciato il segno avendo folgorato la fantasia di Ridley Scott che l'aveva ingaggiata per il ruolo della nobile Lucilla nel Gladiatore dove la Nielsen ha brillato per l'eleganza e compostezza contrapponendosi alla robusta e rude interpretazione di Russel Crowe e a quella istrionica di Joaquin Phoenix dimostrandosi all'altezza del personaggio di lignaggio nobile ed elevato moralmente. Era nata una stella.La quale purtroppo si è comunque ben presto spenta perchè come una meteora non si è più distinta per ruoli importanti o di spessore da consolidare la fama mondiale acquisita con il Gladiatore pur continuando a lavorare in varie pellicole. Tutte dimenticate-



Per Keanu Reev e Charlize Theron nei ruoli di una coppia sempre dalla parte del bene, anche se vulnerabile a livello di vanità da essere vittima predestinata di Satana, il film L'Avvocato del Diavolo ha portato fortuna consolidando le loro carriere in un crescendo sempre più importante soprattutto per la Theron che è arrivata fino all'Oscar diventando una grande star che brilla tutt'ora nel firmamento del cinema.

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