giovedì 28 maggio 2020

VIRUS? MA CHE CE FREGA MA CE IMPORTA.


Che cosa non farò in questa fase due: non andrò dal parrucchiere, né al cinema se aprono, né tanto meno a teatro, al ristorante, ai concerti a fare shopping di cose inutili, non andrò in vacanza né in palestra e nemmeno in piscina. Con la mascherina.
Insomma continuerò a starmene rintanata in casa uscendo solo per necessità finchè mascherina durerà e non sarà tornato tutto come prima.
L'apertura è stata troppo frettolosa se come dicono i virologi il virus è ancora in circolazione.
Alcune previsioni sono state azzeccate come quella da me preferita di quello scienziato che rasssicurava annunciando la fine della pandemia dopo tre mesi, ed infatti così è stato anche se non è finita del tutto.
Ma siamo a un buon punto per cui la cautela è indispensabile per non arrivare in autunno pronti per l'ondata di ritorno.
Per questo me ne starò quieta fino al prossimo anno con il preannunciato arrivo del vaccino. Non è possibile infatti che un bel mattino, ci siamo tutti alzati e abbiamo detto ciao al virus, così di punto e in bianco per la fretta di aprire quindici giorni prima del previsto fissato in un primo tempo ai primi di giugno.


L'economia scalpita d'accordo ma in quindici giorni di anticipo non si risolleva sicuramente come per magia: chi era solido così è rimasto mentre  quello in sofferenza pure. Due settimane sono il tempo di una quarantena per cui si doveva restare chiusi per completare almeno il ciclo dei tre mesi previsti per sconfiggere il virus anche con il lockdown (primi di marzo inizio e primi di giugno la fine).
Giuseppe Conte ha ascoltato gli scienziati ma gli scienziati hanno ascoltato i politici e per non sovraccaricarsi del fardello delle responsabilità economiche di un Paese hanno dato l'OK quando pochi giorni prima si raccomandavano di stare a casa perchè c'era un calo di ascolti, oh pardon di contagi. Lo sciame si è dissolto o sparigliato per altre mete?
Lo sapremo solo vivendo osservando le regole del distanziamento evitando gli assembramenti?
“Ma che ce frega, ma che ce importa fatece largo che passamo noi...La società della gioventù. A noi ce piace de magnà e beve e non ce piace de lavorà” Così i  giovani sono usciti in massa per animare le movide, i litorali, le piazze. “Son ragaaaazzziiii” li scusavano alcuni autorevoli opinionisti affermando che la gioia di vivere non si può arginare-
!Un'altro week end così e chiudo tutto” si è lamentato il sindaco di Milano quando solo un mese fa il Presidente della Campania minacciava di sparigliare gli assembramenti festaioli con il lanciafiamme dei carabinieri.

Certo che il dilemma è importante: “Che faccio. Mi si nota di più se apro o  mi si noterà di più se chiudo” sì perchè gli amministratori istituzionali sono nel mirino dei loro detrattori che aspettano solo una mossa falsa per dare addosso addebitando tutta le responsabilità della pandemia e dei tanti morti falciati in poco tempo. Altra domanda: sono morti per il virus o per le cure loro negate?
Ha fatto sensazione infatti il rifiuto da parte di alcuni medici di ricoverare anziani per lasciare il posto ai giovani. I quali se ne sono usciti alla fine con la movida infischiandosene delle regole perchè a sentir loro il virus colpisce, a morte, solo gli anziani e non i giovani visto quanti di essi positivi ne sono usciti guariti.
Purtroppo per loro a smentire questa tesi ci sono stati anche molti anziani ad aver sconfitto il covid a differenza di tanti giovani.
Sembra una spirale infernale che mette in confusione ancora di più di quanto hanno asserito tanti virologi smentendosi l'un con l'altro.
Mi piace comunque sottolineare la costante presenza del dr. Luciano Onder in coda al Tg 5 nei  primi mesi della pandemia quando il virologo di turno non era ancora in auge, perchè per me è stato  molto rassicurante rivelandosi comunque il più attinente alla realtà dell'evoluzione del virus là dove concludeva puntualmente e sicuro on un sorriso che con l'inizio della bella stagione sarebbe sparito.
L'anziano dr Luciano Onder era stato liquidato dalla RAI dopo aver condotto per anni Dica 33 per essere assunto da Canale 5 a condurre la rubrica settimanale in coda Salute e Benessere fino a spopolare quotidianamente con l'inizio della pandemia per informare sulle regole e regolette da osservare.

Tutto d'un tratto è sparito ma come aveva previsto con la bella stagione il Covid ha perso la sua virulenza (anche se non è del tutto sconfitto). Purtroppo l'unico ad averlo affermato con certezza e perseveranza tali da metter tutti di buon umore, è stato messo a tacere per dare spazio a una pandemia angosciante raccontata da tanti virologi come fosse La Fine del Mondo perchè anche se si ricomincia non sarà più come prima. Ehhhh!
La movida no, è tornata sempre uguale.  Tempo una settimana che tutti si toglieran anche  le mascherine. Ma che ce frega,ma che ce importa....
Dilettanti allo sbaraglio che hanno dimenticato il suono inquietante delle sirene alternato a quello delle campane. E non a festa.
Ancora un po' di silenzio sarebbe auspicabile anche per dare il tempo di elaborare il lutto a tante famiglie che sono state colpite verso le quali sarebbe doveroso riservar rispetto senza mettersi a sghignazzare sotto le loro finestre.

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