mercoledì 23 giugno 2021

IL GIORNO E LA NOTTE FILM IN LOCKDOWN E SMART WORKING


Daniele Vicari è il regista del momento perchè i suoi film sono all'insegna di un'originalità che porta nuva energia raccontando delle realtà fuori dagli schemi di una quotidianità e di un contesto banale.

Con Il Giorno e la Notte (su Rai Play) è arrivato primo nel dirigere un film in pieno lockdown a dimostrare che il cinema non si era fermato nel girare solo sequenze su città spettrali ma era entrato dentro le case per raccontare storie  che in questo contesto sono ideate sotto un attacco terroristico  batteriologico dal quale difendersi chiudendosi dentro gli edifici. Con una troupe di poche persone avvalendosi di mezzi tecnologici come Skype smartpghone e riprese fai da te con macchina in mano agli attori stessi, l'attenzione è focalizzata su quattro coppie tutte con problematiche in sospeso nelle quali la notte buia farà riaffiorare tutte le  fragilita' che li metterà in discussione perchè in quell'attacco di panico difficilmente si potrà dormire.


Una donna (Milena Mancini) resta chiusa nella falegnameria di un amico di famiglia (Vinicio Marchioni) con il quale si mette a flirtare provocandolo fino a portarlo a tentare una  masturbazione in bagno per non superare il limite dell'unione carnale per compassione verso il marito (Giordano De Plano)  che tramite Skype lo implora di non fare cazzate. 
Così, riesce a resistere fino alla luce del mattino quando giunta l'ora del ritorno a casa lei si rifiuta di andare non prima di aver preso un caffè insieme, lasciando liberi di pensare all'esito. Ogni finale delle varie storie lascia infatti tutto in sospeso non sciogliendo i nodi che potranno  invece ripetersi all'infinito così come il giorno e la notte.


Un'altra coppia (Francesco Acquaroli e Barbara Esposito) si distrugge per la morte di un figlio facendoli litigare tutta la notte fino ad arrivare ad abbracciarsi di nuovo facendo l'amore come se si fossero ritrovati se non fosse che giunta l'alba lo squillo di un telefonino fa sussultare lei per rispondere al suo amante, con il quale stava chiudendo, con ritrovata gioia.



L'altra coppia è formata da due giovani artisti , lei  (Elena Gigliotti ) regista teatrale e lui (Dario Aita) attore di cinema molto pieno di sé che si confrontano duramente mescolando la vita reale con quella di una sceneggiatura teatrale  “non autorizzata” da lui perchè si identifica nel protagonista attaccato senza pietà dall'autrice. Il confronto li porta ad aprirsi mettendosi a nudo in senso vero e proprio con lei che si spoglia mostrando un corpo bellissimo incitandolo a dimostrare il suo vero valore sul corpo della sua donna mentre lui si nasconde fino al mattino per poi uscire col cappello in testa  rincorso da lei alla quale, sbottonandosi i pantaloni, mostra il suo c..zo. Una coppia bellissima viva e carnale che si è persa invece nelle masturbazioni mentali per coltivare velleità artistiche crogiolandosi nel proprio ego.

L'ultima, ma non ultima, è quella di due giovani (Isabella Ragonese e Matteo Martari)che tubano col telefonino, lei da casa dove è rimasta bloccata non potendolo raggiungere per il week end e lui da un'azienda d'agriturismo che dirige dopo aver lasciato la ricerca universitaria. Tra battibecchi e frasi d'amore con sottofondo un asino che raglia lei gli confessa di essere incinta e di sollevarlo da ogni responsabilità  che invece lui si vorrà assumere, dopo aver sentito che andrà ad abortire, partendo in picchiata verso Roma e suonare il campanello alle prime luci del mattino.Nascerà una famiglia?

Tutto è lasciato in sospeso con libertà di immaginare il finale dove comunque si può riflettere su come le coppie in una notte buia abbiano aperto le loro anime fino in fondo come se il lockdown le avesse inchiodate costringendole a guardarsi dentro. 

Chissà quante altre storie ci sarebbero da raccontare...

Il film nel suo racconto frammentario dove gli attori si sono anche improvvisati tecnici del suono delle luci dei costumi girando anche in smart working nelle loro case ha comunque un montaggio a ritmo incalzante che riprende ogni discorso senza aver perso il filo per cui diventa scorrevole e partecipativo da parte del pubblico. E' un film asciutto ma dolce e leggero con un cast di attori molto bravi e convincenti. 

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