mercoledì 1 settembre 2021

DIANA, DUE GIOIELLI E UNA FAVOLA

Tra cinema e Tv i biopic e docu sulla principessa Diana sono tornati in auge dopo il grande successo di The Queen e la serie Tv The Crow che ha dato molto spazio alla storia del matrimonio di Diana e Carlo.

 Una storia che tutti ormai conosciamo a fondo anche se i promo dei nuovi format promettono immagini inedite  perchè sono le immagini di Diana con tutti i suoi look ad aver conquistato l'ammirazione del pubblico più di quanto abbiano fatto le sue opere di beneficienza e le sue pene d'amore.

Diana è stata l'icona più stilosa dell'ultimo ventennio del novecento che ha surclassato dive, rock star e modello distinguendosi per l'eleganza raffinata accompagnata da gioielli da favola ben lungi dalle patacche di Madonna indicata come sua rivale antagonista. Diana amava molto le perle ma la sua favola è cominciata con un anello donatole da Carlo suo primo fidanzato, formato da uno zaffiro blu incastonato in una coroncina di diamanti, ed è finita con un altro anello di fidanzamento formato da diamanti sfaccettati incastonati su un cerchietto in oro giallo,  scelto a  Montecarlo presso il gioielliere Repossi insieme a Dodi Al Fayed a chiudere il cerchio  della sua favola.   Ecco un particolare inedito che comunque nessun documentario ha mai messo in evidenza.


Ora a Venezia c'è grande attesa per il film Spencer dove Diana è impersonata da Kristen Stewart la quale come tante altre interpreti, Naomi Watts in primis, non ha le physique du role non trasmettendo la grande energia che Diana emanava dalla sua persona di alta statura sempre sorridente nello slancio del generoso abbraccio verso la folla e verso gli emarginati. I biopic sono più orientati a descrivere il suo lato privato e molto fragile per cui si comprende la scelta di interpreti di fisicità minuta adeguata a rappresentare il malessere e le insicurezze che la principessa si portava dentro.

Ieri sera su Rai Uno abbiamo assistito al nuovo docu su Diana quasi tutto incentrato sul suo disagio nella vita di palazzo e la cui fonte Diana attribuiva alla relazione del  principe Carlo con Camilla perchè le aveva causato una sofferenza tale da far vacillare la sua salute mentale (un problema che ha ereditato il figlio Harry) per tentare il suicidio (mentre era incinta di 4 mesi di William) ed ammalarsi di bulimia causa depressione e mancanza di stima di sé. Tutte problematiche che non hanno comunque intaccato il principe William (il quale unisce lo stesso aplomb del padre al sorriso aperto della madre) e meno male perchè un giorno salirà al trono per regnare sull'Inghilterra con accanto una donna forte come Kate.

Ben presto il format Tv è diventato un filo soporifero non solo per le cose dette e più volte già sentite ma per tutto quel crogiolar nella tristezza di una principessa in fashion style il cui luccicchìo delle lacrime si confondeva con i bagliori dei diamanti  in testa. La cosa curiosa è constatare quanto i media cinema e Tv insistano nel raccontare Diana senza tener conto della disaffezione del pubblico come dimostrano le scarse visite alla tomba della principessa.

Infatti il popolo inglese ha rivalutato la Regina Elisabetta la cui popolarità nel periodo della morte di Diana era scesa ai minimi storici. Anche il principe Carlo ha ritrovato consensi dimostrando quanto l'amore con Camilla fosse profondo e come il buon vino una volta invecchiato abbia assunto un aspetto autorevole e rassicurante ben lungi dal ragazzo tutto denti e orecchie a sventola che la bellezza di Diana oscurava. Il matrimonio di Carlo e  Diana si è rivelato un disastro perchè non era
basato sull'amore  ma sull'interesse da parte di entrambi: lei perchè mirava a restare vergine per  sposarsi solo ed esclusivamente nell'Abbazia di Westminster per cui aveva già l'idea di arrivare  al principe Carlo erede al trono, mentre lui perchè l'establissment imponeva una ragazza vergine e di nobili origini. Tutte e due sapevano di far parte di un disegno  dove i sentimenti erano in secondo piano rispetto alle esigenze dinastiche di un erede al trono per perpetrare la specie reale dei Windsor, patto che la coppia ha voluto onorare all'inizio con buona volontà senza comunque che mai si accendesse la scintilla della passione per cui Carlo e Diana si erano dedicati separatamente alle loro vite sentimentali mantenendo un rapporto di facciata.

Diana aveva puntato il dito contro Carlo nel momento in cui era stata scoperta la sua tresca col nome in codice “Strizzolina” diventando ridicola al mondo intero dopo che il pubblico si era commosso con le sue rivelazioni shoccanti pubblicate in un libro dal giornalista Andrew Morton.  

Con l'intervista alla Bbc con la faccia sofferente  Diana aveva recuperato di nuovo il consenso di tutto il pubblico schieratosi completamente dalla sua parte perdendo definitivamente quello della Corona con inevitabile divorzio.  Per Diana era iniziata una nuova vita vissuta in libertà come una sorta di santa peccatrice senza distinzione fra il lusso di una star e impegno umanitario sempre inseguita da uno stuolo di paparazzi che l'hanno accompagnata nell'ultima corsa con l'ultimo fidanzato Dodi Al Fayed in odor di traffico d'armi, e dopo che lei aveva appena partecipato alla campagna delle mine anti-uomo (!!!) imboccando il tunnel dell'Alma nel quale era stata accecata dai flash fino all'ultimo respiro mentre la sua mano teneva in mano il gioiello di lui, privo di vita. La favola era finita.

Ai posteri l'ardua sentenza dopo che i media caleranno un velo pietoso perchè per ora il ricordo di Diana rende ancora molto a livello di audience e vendite.

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