sabato 18 settembre 2021

GENITORI E FIGLI, FAMIGLIE TRADIZIONALI E ALLARGATE

 

Il Festival di Venezia appena conclusosi è stato l'anno dei figli di papà e mammà. Vittorio Gassmann Paolo Sorrentino e Pedro Almodovar hanno tutti reso omaggio a padri celebri, genitori e madri in binomio nella Spagna al tempo del franchismo.Il Leone d'Oro l'ha vinto una madre cattiva nel film L'événement con la regia di una donna Audrey Diwan a raccontar gli orrori e le umiliazioni subite da una ragazza che in nome della libertà di poter continuare a studiare e non dover andare incontro ad un futuro in povertà aveva deciso di ricorrere all'aborto clandestino per uscire dallo status di ragazza madre. Correva l'anno 1963 ed in Francia si veniva con il carcere così come con l'adulterio che però veniva punito solo nelle classi povere perchè ignorato nelle classi medio e alto-borghesi mentre veniva esaltato con le star da cinema e giornali come riportano le cronache dell'epoca nel raccontar le corna più famore di Liz e Richard sul set di Cleopatra alla faccia dei rispettivi coniugi che si sfilavano silenziosamente con tanta dignità nel portar le corna.

Nello stesso anno del film, 1963 sul tema aborto in Italia appariva una luce accesa dalla cantante Mina che si illuminava d'immenso tanto era stato grande il suo coraggio pargaonato a quello di una tigre, nel portare a termine una gravidanza scomoda in status single, facendo nascere il suo bambino a nome Massimiliano (figlio del compagno Corrado Pani) a costo di dover lasciare la carriera per lo scandalo suscitato che pagava nell'essere bandita dalla Tv dove imperversava già da tempo. Mina era una star ma c'erano come lei anche tante altre ragazze giovani e coraggiose che avevano partorito nel segno della cultura per la vita piuttosto che quello della morte “liberandosi” delle loro creature in grembo anche se spesso veniva loro strappato appena dopo il parto per dare il neonato in affido come per esempio in Spagna e in Inghilterra molto più rigidi nel risolvere questo doloroso dramma nell'intento di “liberare” la madre dal marchio dell'infamia a vita.

Queste sono tematiche difficili e delicate che comunque mettono la famiglia tradizionale, disastrata o allargata al centro della vita umana e sociale mentre si tende ancora ad emarginare lo status single sinonimo di diversità e minoranza, tanto da indurre  gli omosessuali a sposarsi adottando anche figli pur di essere inclusi in nuclei familiari che sono alla base di una società partecipativa a seguir quel concetto che libertà sia partecipazione. Tutto purchè si faccia famiglia ancora meglio se non tradizionale guardata con sospetto perchè sicuramente “dopo tanti anni” è solo di facciata.

 “Siamo una famiglia felice, con alti e bassi ma siamo ancora qui insieme per libera scelta ma anche per amor della figlia per cui...vogliamo mettere degli additivi?”

Questa domanda l'abbiamo risentita nel film Il Grande Freddo (su La 7) film abbastanza datato che comunque mette ben evidenza  il disagio di una donna single non più giovane di età che prova in una rimpatriata fra amici tutti sposati o accoppiati il cui smarrimento viene captato dalla padrona di casa la quale in un impeto di generosità fa un gesto sublime e maternale nell'offrire il seme del suo uomo (in una notte d'amore nel suo lettone) all'amica intenzionata a restare single senza voler rinunciare a diventare madre. Per quanto mi riguarda questo gesto sublime è l'unico a farmi apprezzare i vantaggi di una famiglia allargata, sempre più sbandierata come valore aggiunto, proprio perchè scaturita dalla solidarietà di due donne e dalla disponibilità di un uomo nel realizzare il loro progetto. Quando un nucleo allargato nasce dall'amore di tutti i componenti su una sorte di ancora di salvezza a dar stabilità allora può crescere e svilupparsi  altrimenti se si forma su basi poco stabili come con le separazioni spesso forzate lasciando rancori sopiti o totale indifferenza alle spalle, anche se si cerca una pacificazione civile c'è sempre il rischio di dover far buon viso a brutto gioco perchè quel gioco fa soffrire a volte anche irreparabilmente, i bambini essendo sempre futura fonte di litigi specie se in ballo ci sono grandi patrimoni da dividere, perchè nelle famiglie povere ci si adegua nel barcamenarsi insieme non avendo nulla da perdere per cui si può raggiungere una fetta di felicità. Ma la felicità dei genitori non si può  raggiungere sull'infelicità dei propri figli,per i quali si dovrebbe dar la propria vita.

La famiglia tradizionale comunque è sempre stata strenuamente difesa nei secoli e millenni per preservare i patrimoni che il divorzio invece vede disciogliersi come neve al sole. Vogliamo mettere additivi? Molto sale a recitar quel celebre sonetto “come sa di sale lo pane altrui” che i figli dovranno mettere fra i denti nel far buon viso a cattiva sorte nel vedersi palleggiar da una famiglia all'altra, perchè quando avranno i denti scatterà quel detto comune ma pur sempre immortale: “Il soldo rende tutti assassini” facendo scattare guerre intestine fra genitori e figli.  Questo per dire che la famiglia allargata è un ripiego non un valore aggiunto come si vuol far credere in tanti talk e non solo della Tv dove, Gruber docet, il chiacchiericcio imperversa ma giustamente ci vuole Libertà libertà libertà. La libertà è partecipazione, e chi non ci sta? Peste lo colga. Dalla cena dei cretini a quella delle beffe il passo è breve.


 

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