giovedì 11 maggio 2023

DAVID DI DONATELLO 2023


 IL Ministero alla Cultura ha stanziato 20 milioni di euro per far risorgere il cinema italiano
dalle ceneri del Covid, riportando nelle sale il numero di spettatori prima della pandemia.Così nel periodo da metà Giugnoa metà Settembre ha ridotto il prezzo del biglietto a 3500 mentre il resto lo verserà lo Stato. Un'iniziativa importante che purtroppo non risolve del tutto il problema perchè ad usufruire di questa offerta saranno gli spettatori delle arene all'aperto che comunque non hanno mai cessato di fare sempre il tutto esaurito tranne i mesi di chiusura per covid, mentre le sale e multisale in estate resteranno deserte esattamente come prima, con qualche puntatina in più forse le domeniche pomeriggio frequentate da famiglie per i film adatti ai bambini.  Con cartoon e americanate che sono il loro pane? No, con film italiani ed europei, speriamo non sottotitolati. Era sicuramente meglio se l'offerta fosse stata promossa per i periodi invernali, escludendo quello natalizio ovviamente, ma si spera che ci sia un buon risultato perchè, a ragione, la sottosegretaria alla cultura Lucia Borgonzoni ha chiarito che una visione al cinema non è paragonabile a quella della Tv, ma questo è risaputo. Il problema infatti del calo spettatori a volte anche in maniera imbarazzante come nei periodi estivi si dovrebbe cercare non tanto nel costo del biglietto quanto nella scarsa qualità dei film perchè diciamolo gli italiani sono stanchi delle commediole all'italiana sfornate come tante fiction, tutte uguali con la stessa compagnia di giro, quella sempre presente alle manifestazioni, eventi, premiazioni che si scambia continuamente i ruoli.

Con il David di Donatello 2023 sembra ci sia una svolta perchè i film candidati e vincitori  hanno titoli decisamente interessanti, da Esterno Notte a Le Otto Montagne, da La Stranezza a Settembre per continuare con Il Signore delle Formiche, La Siccità, Nostalgia ecc. per cui fan ben sperare che il cinema si stia riprendendo al di là dei prezzi bassi e fissi per i 4 mesi dell'anno nelle sale disertate non tanto perchè si preferisca la Tv quanto perchè le sere d'estate offrono maggiori opportunità di divertimento soprattutto per i giovani la fascia più portata a schiodarsi da divani e poltrone. Insomma il discorso è complesso ma siamo certi che la formula vincente sia tutta racchiusa nella qualità. 

A presentare il David un'abbronzatissimo Carlo Conti con accanto Matilde Gioli - splendida con i fari abbaglianti dei suoi occhi azzurri ed il sorriso smagliante che mandava bagliori perlacei dai denti quando dischiudeva le labbra rosso fuoco – la quale ha aperto con un appello ai giovani per mandare nuove idee con tutti i mezzi a disposizione, social, immagini, linguaggio nuovo con disegni vignette caricature stesure di testi in libertà che possano servire a dare una nuova linfa vitale al cinema. Molto intelligente, ha capito il problema che comunque non toglie che ad essere giustamente premiati siano maestri come Marco Bellocchio, o professionisti come Fabrizio Gifuni rispettivamente regista e attore del film Esterno Notte nel quale si è messa in luce un'intensa Daniela Barra, candidata come non protagonista. 

Molti premi, sceneggiatura arredamento parrucche e luci, sono stati assegnati al film La Stranezza lasciando invece a bocca asciutta gli interpreti Ficarra e Picone bravissimi mattatori del film.  Il David ha proseguito premiando dei grandi professionisti fino ad ora sottovalutati, il primo è Francesco Di Leva grande attore che pur lavorando da 25 anni è sempre defilato dalla mondanità per cui il suo nome è stato una sorpresa fino a quando non è salito sul palco dove è stato subito riconosciuto come interprete del film Nostalgia per il quale è stato premiato come non protagonista mentre gli spettatori l'hanno anche ricordato come  protagonista del film Il Sindaco Del Rione Sanità nel quale aveva già esibito il grande talento di cui è dotato. Altra sorpresa è stata la premiazione come attrice protagonista di Barbara Ronchi per l'interpretazione del film Settembre - della regista Giulia Steigerwalt .premiata anche lei per l'esordio alla regia - perchè l'abbiamo sempre conosciuta in ruoli minori nei quali comunque si è sempre distinta per l'indiscutibile talento nel rendere accattivanti i suoi personaggi, primo fra tutti la Segretaria di Imma Tataranni Sostituto Procuratore della serie Tv.


Il premio come attrice non protagonista è andato ad Emanuela Fanelli la prima a salire sul palco che ha ringraziato con le parole di rito “Non me l'aspettavo” pronunciate puntualmente da tutti. Però a conferma di quanto sia brava come attrice ha fatto un lungo elenco, come quello che si vede in coda ai film, con nomi e cognomi di tutto lo staff non mancando di citare amici, parenti cugini e affini insieme a marito e figli. Anche se ha sforato il tempo a disposizione, di fronte a tanta mostruosa bravura di memoria gli applausi sono scrosciati. In Platea è stata spesso inquadrata Penelope Cruz anche lei con labbra rosso fuego, quale candidata per il film L'Immensità che comunque non è stata premiata nonostante l'interpretazione drammatica che ricordava Anna Magnani la quale invece è stata omaggiata con un contributo sullo schermo del palco insieme all'attrice Gina Lollobrigida. Anche Isabella Rossellini ha ricevuto un premio ma non si è capito perchè, se come attrice, come modella o come figlia-di. Ecco forse questo è stato per quest'ultimo anche se sullo schermo è stata fatta una carrellata delle sue immagini quasi tutte tratte dallo stesso film Velluto Blu del regista David Linch suo ex marito.

Altri premi, quello alla carriera a Marina Cicogna della quale si è tanto parlato in questi giorni, ed al film Le 8 Montagne con Alessandro Borghi e Luca Marinelli in una riuscita coproduzione italo-Belga che ha portato sul palco la coppia di registi Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch. Una nota di tenerezza malinconica  l'abbiamo avuta per Ilenia Porcarelli inquadrata in sala come candidata  di miglior attrice protagonista per il film Amanda perchè, dopo il flash di presentazione nella quale ripeteva secondo copione  “Sono sfigata, sono sfigata sono sfigata...” ci riportava a fare un parallelo per la stessa dinamica con il film Io La Conoscevo Bene interpretata da Stefania Sandrelli nel momento in cui nel ruolo di Adriana si rivede in un cinegiornale in una scena ripetuta meccanicamente diverse volte dove recita: “Non so, speriamo. Non so, speriamo. Non so, speriamo....”facendo scoppiar dal ridere tutta la sala. Allora i cinegiornali non andavano tanto per il sottile quando parlavano di attori e attrici dei quali non avevano pietà nel metterli in ridicolo soprattutto ai tempi del glorioso cinema italiano d'autore ma poi sono stati soppressi dalle sale. Peccato.

Chissà forse anche questi cinegiornali avevano contribuito a richiamare tanti spettatori che gradivano molto più della pubblicità attuale. Ma tant'è!

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