S.Remo in seconda serata ha visto scendere dalle scale ad affiancare Amadeus e Gianni Morandi Francesca Fagnani assurta al successo con la trasmissione Belve, dove lei miagola come una gattina tutta sorrisi e carezze graffianti. Che dire di questa nuova conduttrice del Festival di S.Remo che non sia già stato detto da tutti i media che la coccolano senza alcun ritegno qualunque cosa dica anche di gossip di basso profilo? Che era vestita pari pari a un'ape regina. Come a dire alle altre “sue colleghe”io son io voi non siete un …? Forse sì ma anche no anche se, professionalmente parlando, lei era, fra le conduttrici, quella di maggior spessore come giornalista di inchieste importanti nel suo curriculum. Bombastica Fagnani! Sì perchè lei sul palco dell'Ariston non ha voluto parlare mai di sé ma del suo lavoro che ha espletato sia come giornalista rosa che di cronaca nera. Purtroppo le battute di gossip hanno lasciato il gelo fra i malcapitati primo fra tutti Al Bano che spente le candeline dei suoi anni 80 ha ricevuto i complimenti della Fagnani perchè alla sua età è ancora conteso dalle donne. Silenzio in sala e Al Bano che si gira dall'altra parte. La seconda frecciatina rosa l'ha lanciata ad Amadeus puntando in basso, settore mutande, ma quella sorta di “fallo di mano” è stato respinto gentilmente dal conduttore che ha deviato il discorso sulle canzoni chiedendo quale preferisse “Vattene Amore” (la canzone di Amedeo- Minghi forse da tradurre in una sorta di paragone con Amadeus-dinastia- Ming? Forse sì ma anche no.) ha risposto decisa la Fagnani con la prepotenza che come da lei stessa ammesso la contraddistingue parando comunque il colpo con un'altra “Ci rivedremo fra cent'anni”.
Se il gossip ha raggelato il monologo-inchiesta-giornalistica in un carcere minorile nel napoletano (sull'isola Nisida) ha catturato l'attenzione sull'accento dei ragazzi intervistati perchè si rivolgevano alla Fagnani parlando in romanesco (la sua lingua): “A' dottorèe!” quando si sa benissimo che in napoletano si pronuncia a' dutturissa. Ahi Ahi Ahi!!!!Sono i particolari che fan la differenza. Così se Francesca Fagnani voleva distinguersi non c'è riuscita. Sì perchè l'intervista-servizio al carcere di Nisida sembrava, più che ispirata a fatti di cronaca vera (quiei minori che recentemente erano scappati dal carcere minorile di Beccaria), alla serie che sbarcherà in seconda stagione prossimamente sulla Rai, Mare Fuori interpretata da Carolina Crescentini quale direttrice di un Carcere minorile di Napoli ispirato a sua volta a quello di Nisida formando così una sorta di parallelo fra realtà e finzione-fiction. Insomma una sorta di chicca in operazione marketing che comunque non toglie nulla all'intento nobile di portare alla ribalta di un palco con milioni di spettatori, un problema importante ma che ci porta nel contempo a mettere sullo stesso piano “surfiste” le conduttrici fino ad ora ascoltate perchè se di Chiara Ferragni abbiamo riconosciuto la capacità di cavalcare l'onda a tutto selfie della moda, del costume e degli eventi con S.Remo in primis, di Francesca Fagnani si può dire altrettanto riconoscendole l'abilità di cavalcar l'onda della fiction Mare Fuori proponendola sotto forma di interviste in backstage in accento romanesco come una sorta di reality Tra i detrattori della Fagnani alzo il braccio perchè pur riconoscendola come professionista bella brava e “simpaticamente bombastica” non apprezzo il suo sorriso... da stronzetta? No, da furbetta che se può andar bene come persona, per un giornalista non è sinonimo di “duro e puro”. Nulla di personale quindi perchè come dice il saggio “Tu non sei il tuo lavoro”.
A togliere la scena alla Fagnani, con la “sua realtà” in tutta bellezza calda e sensuale è stata la creator digitale di origine iraniana Pegah Moshir Pour accompagnata da Drusilla Foer entrambe in rosa magenta con la quale ha inneggiato alla libertà con un monologo di grande impatto presentato a spalle nude con il bellissimo seno in bellavista e sciogliendo i suoi capelli a dimostrar di “scavalcare la paura” di un possibile atto di vendetta da parte dei fanatici del regime iraniano che controllano le donne dissidenti e attiviste nei Paesi stranieri tenendole sotto tiro. Fra tante politiche sociali ad appesantir ulteriormente l'angoscia di cui siam tutti pervasi (tra covid, guerra, rincari bollette e ora pure un terremoto devastante in Turchia e Siria) il Festival di S.Remo ha comunque allietato il pubblico in sala e a casa con tante belle canzoni di big e giovani promesse ma soprattutto con quelle del trio Morandi-AlBano-Ranieri fche hanno fatto spiccare il volo alla serata rendendola memorabile. Meno male che a S.Remo ci sono anche i cantanti con le canzoni!
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