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venerdì 28 novembre 2025

QUO VADIS, ROMA BRUCIA E L'AMORE TRIONFA NELL'ARENA

 


Ai Romani piaceva la biga sulla quale volavano da Roma ad Anzio e Provincie o rientrando trionfalmente a Roma dopo aver vinto una battaglia. C'erano anche le quadrighe ma quelle venivano usate per i giochi nel Circo Massimo.  La biga era quella che preferivano perchè leggera e scattante sotto la guida ferma del guidatore un Tribuno un Centurione o un Patrizio che la guidavano personalmente senza l'aiuto di uno schiavo perchè era come una sorta di macchina per soli uomini dotati essendo lo sforzo fisico dal trotto al galoppo non  indifferente. La biga lo esigeva per cui veniva montata sempre da guidatori adeguati.


Un magnifico Centurione lo abbiamo visto in Robert Taylor nel film Quo Vadis, nel ruolo di Marco Vinicio che con tutta la forza della sua passione per Licia guidava la diga in corsa verso Roma in fiamme per andarla a salvare nella suburra. Insieme a lei c'era lo schiavo Ursus un gigante germanico affidato a Licia che viveva a Roma come ostaggio presso una famiglia di Cristiani che la trattavano come figlia. Su Licia invitata a Palazzo da Nerone si era posato lo sguardo torvo di Poppea gelosa di Marco Vinicio che voleva il Tribuno ad infoltir le fila dei suoi amanti alla faccia dell'Imperatore in tutt'altre faccende affacendato tranne che a controllar i tradimenti di Poppea.


Dopo che la colpa dell'incendio era stata attribuita ai Cristiani Licia e il suo schiavo Ursus furono sbattuti nell'arena per essere dati in pasto alle belve per il divertimento della folla stordita con panem et circense.  Licia veniva incatenata ad una colonna per essere caricata da un toro scatenato il quale però veniva fermato da Ursus che lo prendeva per le corna girandogli la testa fino a farlo morire. Col Pollice su della folla in delirioe, i due giovani potevano unirsi cristianamente nel matrimonio mentre Nerone veniva ucciso con le milizie che si apprestavano ad entrare in Roma con a Capo Commodo, 

 


Il cinema fin dagli inizi ha sempre rappresentato la Storia sotto un profilo molto alto con la classe nobile sempre in tiro e pervasa da elevati sentimenti con l'eros solo palesato. In Quo Vadis per esempio la lussuriosa Poppea avvolta sempre da cima a piedi  nelle vesti dei colori del Potere come viola e oro, per fremere davanti al centurione Marco Vinicio si mordeva il labbro alzando il sopracciglio restando immobile nella sua altera nobiltà.

I film storici hanno sempre mostrato storie d'amore puntando al cuore piuttosto che al sesso imbastendo liaison fra schiave e padroni all'insegna dei buoni sentimenti. Le scene di sesso si lasciavano intuire dietro a una coscia che veniva scoperta o a una spalla nuda sul quale lui metteva una mano per farla voltare ed imprimerle un lingua in bocca da apnea come il massimo dell'erotismo palesato, passando poi alle scene di letto (per la classica sigaretta del dopo) dove entrambi erano avvolti da lenzuola facendo capire di avere consumato.

Tutto si svolgeva sempre all'insegna di grande eleganza esaltando la star protagonista sia che calzasse un personaggio di stirpe nobile che di basso rango in una cornice sfavillante sempre in technicolor panavision col strombazzare delle trombe ed il battito dei tamburi facendo sventolar bandiere in sfilate maestose. Persino la suburra o i quartieri della case povere avevano una loro dignità con strade pulite, bettole accoglienti case arredate con tendine e camini accesi. Insomma un tripudio di archeologia virtuale a rappresentare la storia così come avremmo voluto che fosse in tutta la maestà del nostro passato sempre rappresentato in Kolossal indimenticabili a cominciare dai tempi Biblici fino alla Belle Epoque. 


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