giovedì 2 novembre 2017

CON LE MOLESTIE FELICITA' AL QUADRATO



E' di moda denunciare i molestatori: Non sei nessuno se non ne hai mai avuto uno.
Così le star hanno preso il izio di rivelare quello che non avrebbero mai voluto dire nemmeno sotto tortura.
Mal comune mezzo gaudio: Tutte insieme appassionatamente si sono coalizzate contro il bruto porco di potere che le ha palpate in ogni dove.
Potere e molestie sono sempre esistite: c'è una scena nei Tudor serial Tv molto illuminante su questo tema Do Ut Des là dove si metteva in scena in un flash un dignitario di Corte che mentre riceveva una supplica da parte di una nobildonna le frugava fra le vesti per arrivare a tintinnare il clito.
In questo caso non bollito come diceva Dustin Hoffman anche lui additato come molestatore perchè durante la lavorazione dei film aveva il vezzo di scandalizzare le ragazze  del suo staff ordinando appunto un clitoride bollito a colazione.

Non ricordo ma mi scuso, questo è il leit motiv che ascoltiamo dalla bocca dei molestatori seriali di potere al seguito di Harvey Weinstein.
La cosa curiosa è che tutti questi predatori siano accomunati da una faccia da culo imbarazzante.
Kevin Spacey dopo la rivelazione di molestie da parte di un attore giovane e minorenne ha deciso di fare, dopo le doverose scuse, coming out: “Ebbene sì sono gay”. Vale a dire pedofilo e molestatore. Perchè, ci si domanda se poteva avere tutte le star a disposizione pronte a cadere in ginocchio ai suoi piedi?
Perchè anche lui è stato molestato da bambino dal mostro di famiglia impersonato dal padre.
Tutto questo può giustificare la deviazione sessuale con il vizietto seriale?
La psichiatria anche se chiarisce certe dinamiche comportamentali non le giustifica lasciando alla giustizia di fare il suo corso.
Ammesso che la giustizia lo faccia questo percorso applicando le Leggi del Codice e non quelle della psichiatria concedendo attenuanti e sconti là dove sarebbe giusto dare pene più severe non tanto per far da monito a tutti i potenziali delinquenti quanto per rendere giustizia alle vittime innocenti.
Le quali comunque non sempre lo sono perchè spesso il gioco preliminare a livello mentale si fa in due fino a quando non sfocia in violenza fisica che comunque non dovrebbe concedere attenuanti al bruto porco stupratore, violentatore e assassino.
E' singolare che solo ora le donne abbiano trovato il coraggio di coalizzarsi perchè  fino a qualche tempo fa se una sola si azzardava ad additare un molestatore questi non solo non chiedeva pubblicamente scusa ma si difendeva dicendo che la vittima non era vergine  in quanto già stata fatta oggetto di molestie seriali di una squadra che finiva per farsi una risata sulla vittima molestata e presa per i fondelli.
Stalking comune mezzo gaudio e felicità al quadrato.
Infatti questo tormentone è citato nel film L'Ultima Eclisse dove un padre molesta la sua bambina, mentre in Tv si trasmette un format molto popolare negli anni 50 dal titolo Felicità al quadrato, facendosi fare una sega.

martedì 31 ottobre 2017

RITA ORA IN TOUR EUROPEO


lunedì 30 ottobre 2017

LE SCELTE DI MICHELLE


Michelle Hunziker: «Eros mi chiese di scegliere fra lui e la setta. E io l’ho lasciato»
La conduttrice che ha rivelato di aver fatto parte per cinque anni di una setta racconta a «Verissimo»: «Mi dicevano che lui era negativo per me ma io lo amavo moltissimo. Però quando mi chiese di scegliere io lo lasciai»

Sarebbe come dire O la Borsa o la vita

Quando lui è una borsa, meglio che sia firmata.

SEMO STAR DE' BORGATA


Sergio Castellitto dopo essere stato premiato a Cannes per Fortrunata  visto escludersi dalla candidatura all'Oscar per lo stesso film si è lamentato di essere vittima di una sinistra snob.
Può darsi ma quel che è certo è che il genere popolare sta facendo tendenza fra gli autori italiani e soprattutto tra le star.
Le quali si sono messe a giocare facendo le popolane dei quartieri bassi in stile Anna Magnani rimasta comunque unica e inimitabile perchè lei portava se stessa sullo schermo.


Infatti è rimasta memorabile la piazzata che aveva fatto al suo compagno Roberto Rossellini quando l'aveva lasciata per Ingrid Bergman: tutta scarmigliata con le occhiaie profonde come il carbone e con il fumino in testa aveva lanciato un piatto di pastasciutta (spaghetti al pomodoro i più consumati a quel tempo) sulla faccia del Regista seduto al ristorante, mandando lo a quel Paese.

Ecco la ricetta:          https://www.lacucinaitaliana.it/ricetta/primi/spaghetti-al-pomodoro/#step-

Lo stile borgatara sta tornando in auge portato alla luce da tanti film sul genere dai nuovi autori italiani che continuano ad ispirarsi al glorioso cinema che fu.
Ieri con Pasolini, oggi con Rossellini e domani si ritorna a Fellini sempre connesso con l'immaginario dei giovani registi.


E' tutta una ruota che gira nella quale Fortunata ha raggiunto l'apice a Cannes per tornare nella polvere fra le baraccopoli di periferia ormai diventato lo scenario preferito del cinema italiano a presentare un'Italia miserabile della serie facciamoci conoscere.
Così le star stanno facendo a gara per farsi riconoscere  mettendo in scena frustrazioni di carriera o affettive facendo piazzate plateali attraverso il video dove la maitre a penser Barbara D'Urso fa da moderatrice dopo aver acceso la miccia.

Se la Lecciso fa una coccola ad Al Bano, subito Romina risponde dicendo esser verissimo che Albano l'ami ancora portando il terremoto nella famiglia allargata dei Carrisi.
L'ultima rissa clamorosa è stata comunque il faccia a faccia al GF Vip di Serena Grandi ex moglie di Beppe Ercoie e Corinne Clery diventata sua compagna e poi vedova che come due borgatare si sono scambiate insulti reciproci con allusioni anche alle tette copiate dalla Clery su misura della Grandiper espresso desiderio del defunto.

Il quale invece di essere ricordato per le sue virtù in vita è passato a miglior vita come cultore delle tette, prima della moglie e poi della compagna come se dell'amor per entrambe non ci sia stato traccia.
Così è la vita di due star che si accapigliano per qualcosa che non esisteva e per qualcuno che non esiste più
Sarebbe stato meglio avessero fatto finta di niente soprattutto in questo caso dove la realtà era basata sul nulla. Il nulla porta al nulla come recitava Shakespeare per bocca di Romeo quando era nella piazzetta a rimproverar Mercuzio che parlava di sogni.e non di vita vera vissuta con amore del quale lui se ne intendeva arrivando a viverlo con la sua Giulietta per l'eternità.

MEGHAN E KATE IN POLE-DANCE ROYAL

Meghan Markle è stata ricevuta a Corte dalla Regina dopo essere passata a dare un saluto a Carlo e Camilla.Tutti i reali di casa Windsor le hanno dato un caloroso benvenuto con Kate e William in primis.
Kate conosceva già la futura cognata avendola frequentata al matrimonio della sorella Pippa quando questa  l'aveva invitata al banchetto di nozze protrattosi fino all'alba.
Meghan ed il principe Harry si insedieranno a Kensinthon Palace l'abitazione di Diana ora occupata da Kate e William che si sono premurati di allargarla aggiungendo alcune stanze.
Le due cognatine hanno gusti in comune e non intendono alimentare il gossip su presunte riuvalità. Anzi, sono entrambe determinate a consolidare la loro amicizia che presto sfocerà in parentela con il benestare della contessa Sophie molto vicina in questi anni a Kate alla quale ha dato preziosi consigli su quel modo di porgersi sorridente e rassicurante che ha fatto impazzire il mondo.
Gli Inglesi comunque temono ad un ritorno di quell'accoppiata sbruffoncella che a suo tempo formarono Lady Diana e Sarah Ferguson arrivando a fare scorribande notturne nei Pubs per bere Wiscky a go gò e birra a garganella.




Ma erano altri tempi, anni 80, quando per trasgredire bastava mettere piede fuori dal palazzo eludendo le guardie e lasciando i mariti in compagnia dei valletti (la gioia del principe Carlo) e delle camerierine (il sollazzo del principe Andrea).
Kate e Meghan sono ben consce dei loro ruoli per cui facilmente le vedremo insieme a sciare o a qualche torneo sportivo sorridenti ed affiatate piuttosto che a sbevazzare con l'occhio lucido e a pupille dilatate dalla sbornia di qualche movida.
Il principe Harry ha convinto tutti dell'amor sincero che Meghan prova per lui perchè è riuscita a renderlo felice come nessun altra prima, Kate compresa con la quale sembrava avesse un particolare feeling stante le risate alquanto scompisciate con le quali erano stati immortalati.
Invece tutto è tornato nei ranghi con la felicità ritrovata in coppia con Williamn tanto che Kate è rimasta di nuovo incinta.


Come riesce a mettere le cose a posto lei non è mai riuscito a nessuno di quella Famiglia Reale dimostrando una tempra forte e determinata da futura Regina anche se resterà un sogno.
Con le sue doti diplomatiche comunque è riuscita a riportare la Casa Reale all'apice facendo innamorare gli Inglesi che mai come in questo momento dimostrano benevolenza verso tutti i componenti di Casa Windsor, Camilla e Carlo compresi tanto da accettare di buon grado perfino la loro successione al trono, sopratutto dopo la dichiarazione di Harry che né lui né il fratello siano interessati a bruciare le tappe lasciando che la tradizione ed il rituale segua il suo corso.
Tutto sommato il ruolo di eredi sembra più appetibile, con poche responsabilità e molti vantaggi perchè assolti i pochi impegni di rappresentanza o beneficienza molto tempo rimane per viaggi e scorribande in buona compagnia fra fratelli Windsor sorelle Middleton e la nuova arrivata Meghan Markle che dall'America porterà sicuramente una ventata di novità per dare un'altra spolverata al classico look dei Windsor, cappellini compresi.
Mmmmmhhhh, gara dura, c'è da scommettere piuttosto che vedremo anche Meghan con i cappellini, quanto meno finchè regina Elisabetta regnerà con la Corona che continuerà a far sognare tutte le donne di casa Windsor perchè in futuro si poserà sulla testa degli eredi maschi, in linea diretta nella successione al trono, mentre alle regal nobildonne non resta che girare intorno al bastone di comando in una sorta di poledance-royal ad accomunarle alla sorte dei comuni mortali così ben rappresentati in versione trash in Uomini e Donne il format di Maria De Filippi. Geniale.

sabato 28 ottobre 2017

CHRISTIAN BALE ED AMY ADAMS ANCORA IN COPPIA


Il cinema da sempre aveva puntato sulle coppie da lanciare sullo schermo, scegliendo le più accattivanti per simpatia (Spencer Tracy e Catherina Hepbru)  sintonia (Greer Garson e Walter Pidgeon)  glamour (Hupmphey Bogart e Lauren Bacall) o passionalità (Elizabeth Taylor e Richard Burton).
In questi ultimi anni le coppie etero avevano lasciato il posto a quelle omo per perorare la causa gay ma ultimamente il cinema Hollywoodiano sta riprovando con l'accoppiata tradizionale.
Una molto apprezzata dal pubblico è stata quella di Ryan Goslin ed Emma Stone: insieme hanno girato ben tre film ultimo dei quali La La Land in versione romantica dopo aver fatto scintille con Ganster Squad.
La coppia è però scoppiata dopo l'assegnazione dell'Oscar alla sola Emma per cui difficilmente Ryan Goslin tornerà a recitare con lei, a meno che non sia ingolosito da un cachet stellare che comunque anche in questo caso non potrebbe riprodurre la magia che si era creata fra di loro quando erano alla pari.
Il cinema avrebbe dovuto tenere conto di questi fattori mentre invece ha perso l'occasione d'oro di lanciare i due attori in coppia, avendo raggiunto l'apoteosi con il musical, che avrebbe consentito in seguito di fare incassi stellari come i serial.

Non rimane che rimediare con la premiazione della statuetta a Goslyn per il nuovo Blade Runner ma non sarà più la stessa cosa perchè per Goslyn potrebbe rappresentare un contentino anche se molto prestigioso dopo aver sottovalutato la sua performance come cantante e ballerino in La La Land, più che eccellente.
La stesssa situazione si era creata anche con Richard Burton ed Elizabeth Taylo che dopo l'incontro sul set di Cleopatra erano diventati una macchina da soldi per film commerciali sfociando alla fine con quello d'autore di Chi Ha Poaura di Virginia Woolf nel quale entrambi avevano dato il massimo in recitazione con la premiazione di un Oscar alla sola Liz segnando il declino della coppia che dopo poco, scattata la rivalità, era scoppiata

“Io vi faccio e io vi distruggo” la macchina del cinema non ha pietà per le sue creature che se le gioca a piacimento anche a costo di perdere in box office potendoselo permettere senza subire perdite significative perchè quando cade una stella c'è subito la fila per rimpiazzarla.

Infatti c'è già una coppia che pare stia nascendo ed è quella formta da Christian Bale ed Amy Adams insieme con il terzo film Backseat che uscirà prossimante nel 2018.
La coppia si era incontrata nel film The Fighter facendosi l'occhiolino come cognati perchè si percepiva la sintonia fra i due nonostante Amy fosse la moglie di Waldberg, riuscendo finalmente a fare coppia, dapprima clandestina e poi regolare, in American Hustle nel quale si percepiva il feeling reale fra di loro.
Con Backseat si è riformata l'accoppiata sempre nei ruoli di marito e moglie: Christian Bale interpreta il vice-Presidente di George Bush senior, Dick Cheney,una sorta di eminenza grigia della Casa Bianca perchè era lui a dirigere il Presidente in ogni sua mossa tanto da essere riconosciuto come Capo da tutto l'entourage.
Amy Adams si ripropone ancora con una parrucca bionda alla Marilyn Monroe già sfoggiata nel film. Big Eyes (v. post correlato sotto) senza pensar due volte di sacrificare la sua bellissima chioma rossa. 


http://ritaguandalini.blogspot.it/2014/09/ladri-di-identitae-di-bambini.html




L'attrice è anche impegnata in coppia serial con Henry Cavill ma non funziona come con quella formata con Christian Bale perchè lui è un gradissimo istrione che trascina Amy a recitare in sincrono anche se lei si lascia sopraffare dalla esuberanza del partner. Ma è un gioco delle parti che  tutti e due sostengono con professionalità per cui sicuramente non resteremo delusi nel verderli in Backseat ancora in coppia augurandoci che sia per una lunga serie. Oscar permettendo.

venerdì 27 ottobre 2017

FAMIGLIE SPEZZATE E DISASTRATE

Dopo l'approvazione della Legge sul divorzio, intere famiglie dissestate si mettevano in regola chiudendo una fase per ricominciarne un'altra aprendo la strada alla famiglia allargata che si sostituiva a quella tradizionale con buona pace di tante amanti clandestine che si vedevano così assurte al ruolo di mogli.
Prima signora, seconda signora, qualche volta anche terza e quarta signora, così dicasi anche per i signor mariti perchè la collezione favoriva entrambi.
Se gli sposi seriali cercavano la felicità i bambini cadevano in depressione non riuscendo a superare crisi di gelosia già così difficile fra fratelli risultando quasi impossibile fra fratellastri.
Tutto dipende dall'intelligenza si dice ma è un bel dire che nulla ha a che fare con la realtà specie se in ballo ci sono affettività o torte patrimoniali da dividere.
In questo caso ci vuole polso e lungimiranza per non fare differenze fra i figli  per riuscire a raggiungere un accordo al di là dei dissapori dei loro genitori specie fra quelli che hanno subito la separazione sentendosi feriti e umiliati.

Più che di famiglie allargate allora si può parlare di famiglie disastrate che hanno minato il sistema di stablità e sicurezza sulle quali si basava la nostra società.
Non ci sono più certezze nemmeno quando si giura davanti a Dio che sarà per sempre.


Meno male perchè se molte separazioni sono liberatorie  per la prima coppia, nella seconda scatta la coercizione a ripetere gli stessi errori perchè a sbagliare si era in due, ma con uno sconto del 50% se il secondo congiunto si rivela giusto perchè più maturo.
Così è probabile che le cose vadano meglio mancando la passione che brucia l'anima.
La vita dunque continua magari in amichevole connubio che aiuta a sorvolare sul passato anche quando è rimasto irrisolto perchè rimuginare o portar rancore non serve altro che a somatizzare perdendo in salute e buonumore.

Far finta di niente, far finta di non conoscersi, far finta di non capire...insomma far finta intanto che la realtà scorre sotto i nostri piedi, è l'unico modo per sopravvivere ai dolori facendo finta di non sentirli.
Così la vita può diventare un gioco nel quale si può ancora partecipare sapendo bene che anche se si vince la vittoria non si gusterà come si dovrebbe.

giovedì 26 ottobre 2017

ROBERTO BENIGNI UN FURBETTO

A proposito di Roberto Benigni, parlando con una persona che aveva partecipato al film La Vita E' Bella mi disse di lui: "E' un furbetto"..
Non ho approfondito che cosa volesse dire ma credo che non fosse un complimento. (furbetto...volpino...? Mah!)

sabato 21 ottobre 2017

MUSICARELLI E RUGGINE

“State tranquilli non mi sentirete cantare” diceva nel promo Gianni Morandi per presentare il serial L'Isola di Pietro.
Era meglio che cantasse: lunghe pause alla Celentano, sguardo fisso verso l'orizzonte, nessun accenno del suo mitico sorriso e i solchi delle rughe in primo piano.
Sono finiti i tempi dei musicarelli quando metteva in scena la sua love-story con Laura Efrikian esplodendo con le canzoni indimenticate “Non son degno di Te” e “In ginocchio da Te” o “se Non avessi più Te” rivelando tutto il suo senso di inferiorità verso la fidanzata poi diventata moglie Laura Efrikian. La quale se la tirava assai, un po' come Romina con Al Bano, perchè di estrazione superiore.
Infatti Laura era attrice affermata negli sceneggiati televisivi per cui si era ammantata di quell'aura da intellettuale un filo spocchiosa che caratterizzava l'ambiente teatrale di quel tempo in cui il Teatro portava in scena I Grandi Classici o gli autori di fama internazionale tradotti in Italiano sia per il Teatro che per la Tv la quale quest’ultima curiosamente ha lasciato questo filone per avvicinarsi più al cinema con le fictions.

Grandi autori, grandi registi, grandi sceneggiature, grandi attori, la Tv non  sbagliava un colpo facendo il pieno di ascolti non tanto per forza di inezia perchè i canali erano due, quanto per sincero e piacevole interesse per lo sceneggiato in sé come La Cittadella, o i Promessi Sposi, I Fratelli Karamazov, e L'Idiota, David Cooperfield.
Laura Efrikian era la principessina in questi sceneggiati avendo un viso bellissimo molto accattivante con due grandi occhi e un sorriso dolce con le parole che sapevan di miele. Ma in realtà aveva un caratterino!
L'unica scena comunque nella quale lo ha espresso in pieno è stata con la commedia teatrale “Le Piccole Volpi” storia di una famiglia nella quale un uomo si era arricchito facendo ingolosire tutti i fratelli della moglie che non vedeva l'ora di poter gestire il patrimonio sul quale ci facevano conto i familiari di lei avendo quote in minoranza. La figlia, interpretata dalla Efrikian era l'unica persona devota al padre gravemente malato di cuore che moriva dopo una crisi cardiaca per omissione di soccorso da parte della moglie la quale prima di chiudersi in camera chiedeva la compagnia della figlia per non dormire da sola: “Hai paura mamma?” le rispondeva la Efrikian con uno sguardo duro come mai si era visto prima.


Un attimo con il quale aveva folgorato tutto il dramma di queste Piccole Volpi in interno di famiglia.
Con Gianni Morandi per Laura era arrivata la leggerezza della vita in rosa esaltata con i musicarelli vissuta sempre e comunque con quel filo di spocchia come se si fosse adattata ad una sistemazione dove se al cuor non si comanda la testa è da un'altra parte.


Infatti le infedeltà (con i "colleghi di teatro") erano dietro l'angolo per rompere la magia che si era creata intorno in questa bellissima coppia dove poi ciascuno aveva preso  la propra strada: Morandi inanellando successi mentre la Efrikian ritirandosi a vita privata evitando sempre di rilasciare dichiarazioni su quella storia anche perchè Gianni Morandi si era rifatto una vita felice con la seconda moglie Anna che tutt'ora ama e rispetta per cui di Laura non ne parla più


La Efrikian non è comunque afflitta da sindrome prima moglie avendo sempre avuto un atteggiamento dignitoso nel suo percorso nel quale ha tra l'altro scritto un libro Incontri. A domanda su quale incontro l'avesse segnata ed emozionata di più ha risposto decisa evitando il nome di Morandi con il quale ha sempre in comune due figli, facendo palesare che fra loro ci sia un po' di ruggine forse per questioni affettive o  patrimoniali: “Mio Padre!” 
Più che la sindrome da prima moglie, potè lo sceneggiato delle Piccole Volpi.

venerdì 20 ottobre 2017

L'UOMO DI NEVE UN CLASSICO THRILLER


Il paesaggio innevato con i fiocchi che scendono lentamente invogliano ad andare sotto le coperte.


C’è una scena bellissima in Match Point dove Scarlett ed il maestro da tennis suo aspirante cognato con il quale se la intende clandestinamente dove si coccolano dolcemente mentre fuori dalla finestra i cristalli si adagiano sul balcone con sottofondo una romanza operistica, Una furtiva Lagrima, tratta dall'Elisir d'amore di Gaetano Donizzetti






E con il tema di Lara nel Dr Zivago quanto abbiamo sognato con Omar Shariff e Julie Christie mentre stavano al calduccio nel letto di una casa isolata in mezzo ad un campo innevato con i fiocchi che cadevano copiosi fra lupi che ululavano da lontano.



L'inverno è sinonimo di paesaggio Natalizio con la neve che invece di raggelare scalda il cuore.
A meno che non sia legata a qualche episodio drammatico perchè allora diventa scenario inquietante anche per perpetrare il dramma all'infinito.

Il serial Killer diventa così “L'Uomo di Neve” perchè si serve di un pupazzo per mettere la firma in ogni delitto seriale sfidando il detective che si occupa del caso per un gioco a scacchi con la morte.
Il gioco al massacro colpisce donne sposate  che si dimostrano cattive madri così come è stato per quella dell'omicida che lo aveva abbandonato preferendo farsi morire in un lago ghiacciato, essendo a sua volta  stata abbandonata da un compagno sposato con un'altra.
Una scelta atroce che traumatizzava il bambino facendolo diventare assassino seriale per punire donne indegne di essere madri o spose. All'origine del male c'è sempre un male subito da bambini e su questa teoria confermata da tanti delitti di cronaca, si snoda il film seguendo le indagini del detective Harry Hole impersonato da Michael Fassbender affiancato da una giovane principiante (interpretata da Rebecca Ferguson attrice svedese), molto partecipativa nelle ricerche nelle quali dimostra un fiuto infallibile avendo già studiato su una pratica del serial killer aperta anni prima da un'altro detective che poi si rivelerà essere suo padre interpretato da un irriconoscibile Val Kilmer per i connotati stravolti dall'abuso di alcol e quant'altro che comunque gli hanno conferito la giusta maschera per il ruolo del detective alcolizzato.
Un po' il freddo un po' la professione sempre a contatto con cadaveri martorizzati, decapitati, smembrati da animali, l'alcol spesso accompagna la vita di detective come una sorta di cani sciolti che per tenersi su si aiutano con un bicchierino, sfociando bicchierino dopo bicchierino in una sbornia infinita nella quale trovano un momento di lucidità per arrivare alla soluzione prima del corpo di polizia.

Il Thriller L'Uomo di Neve si svolge in una città tra i Fiordi del Nord Europa con un ritmo lento e poco incalzante ma galvanizza dal principio alla fine perchè la trama è avvincente.
Quello che stupisce sono i personaggi vestiti come se fosse primavera: con i giubbotti sbottonati quelli di Fassbender in mezzo alla tempesta di neve giustificata dal pieno di alcol, mentre non si comprendono le minigonne di Charlotte Gainsbourg con stivali al ginocchio senza calze. E sciarpe e berrettini manco li conosco. Anche L'Uomo di Neve non si fa conoscere fino all'ultimo dove il finale è un po' deludente perchè segue le dinamiche di genere dei tanti classici gialli.
Questo non toglie comunque nulla alla suspence perchè ogni volta gli spettatori ci cascano: basta una porta che sbatte, un volto di uccelli che si alza all'improvviso, un'inquadratura di un arto che spunta dalla terra, un dito mozzato, una testa che rotola in un pozzo ed è subito missione compiuta per spaventare a morte lo spettatore il quale tira un sospiro di sollievo quando tutto è finito, dimenticando come i brutti sogni il film appena si riaccendono le luci.
Ci mancherebbe che le scene ci accompagnassero anche verso casa...
Questo è il lato positivo di ogni Thriller in genere. Poi vabbè ci sono i cult ma sono un eccezione.

mercoledì 18 ottobre 2017

FENOMENALE.I NUOVI MOSTRI OGM


CONAD LA COPPIA E' SCOPPIATA. SON COSE!

La coppia della Conad è scoppiata. Non si vedono più insieme ma in accoppiata unita col montaggio.
Che si sopportassero poco lo si capiva dalla smorfie e dal muso che lei faceva nell'ultimo spot insieme quando gli prendeva le chiavi della macchina mentre lui era al telefonino e cercava di svincolarsi dal suo braccio perchè lui voleva darle un bacio bis. (Che lecca!)
Non si sopportavano era evidente, embè "son cose", ma per non farli dividere eviden temente per una questione di immagine rassicurante "di persone oltre le cose" hanno usato l'espediente del montaggio così non si parlano di persona ma sullo schermo.

https://www.youtube.com/watch?v=87E7JOuKFeM

Lo spot ha comunque soppiantato quello con il sosia di Robert De Niro, "prezzi bassi e fissi" che non si vede più diventato  come una sorta di fantasma della Conad.

Robert De Niro, l'originalke,  invece continua a lavorare anche in Italia:  era nel cast del Padrino ultima parte, quella che vede Sofia Coppola che muore dopo I Vespri Siciliani sulle scale del Teatro uccisa da un sicario.
Il personaggio del Padrino è comunque associato principalmente a quello di Marlon Brando, l'unico che abbia rappresentato il Corleone in modo più veritiero, al quale è succeduto Al Pacino.

Al Pacino invecchiando ha perso tutto il fascino dei suoi trascorsi cinematografici, da quelli del Padrino agli ultimi come La Sfida, passando da una maestosa interpretazione del Mercante di Venezia di Shakespeare, perchè Al Pacino è anche un grande attore di teatro essendo dotato di una bellissima voce baritonale grazie alla quale ha forgiato il leone di oggi. Come attore ovviamente perchè visto da vicino, a una puntata del David Letterman, era stato alquanto deludente più sul pagliaccio che un intoccabile. Insomma è invecchiato male come una sorta di nonno degli orti vicini tutto briscola e bocce molto limitato nelle battute di replica palleggiate dal conduttore Dave che comunque come al solito, da gran signore lo aveva  congedato ossequiando il grande attore e padrino che fu. Inevitabile che scatti il confronto con Marlon Brando, l'originale, perchè invecchiando non ha mai tolto la maschera di Marlon Brando tanto che al processo di suo figlio per omicidio la sua testimonianza aveva galvanizzato più dell'arringa del suo legale.

martedì 17 ottobre 2017

WEINSTEIN IL SUPERCAZZONE

AGGIORNAMENTO POST

Weinstein, il produttore Rosenberg: «Tutti sapevamo, abbiamo taciuto perché era la gallina dalle uova d’oro»

Come volevasi dimostrare. Thank You. Very Match!


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ASIA ARGENTO E L'AMORE CRIMINALE

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IL SUPERCAZZONE
Tutti sapevano ma nessuno parlava. Cose vecchie come il mondo del cinema agli esordi quando ancora era muto.

Sì perchè il grande Charlie Chaplin aveva aperto la pratica della pedofilia e sodomia sui minori tanto che le loro madri, per inchinarsi al genio gli portavano le figliolette del quale lui andava matto esaltandole come protagoniste dei suoi films.
Le mamme attendevano pazientemente sul divano che lui le iniziasse, forse nel lato b) per lasciare uno spiraglio di verginità e non metterle incinte per carità, lasciandogli tranquillamente in pasto il loro fiorellino che lui violava restando impunito.
Troppi interessi giravano intorno a questo genio della cinematografia che era diventato una macchina da soldi insieme alla squadra di comici che allora imperava come Buster Keaton, I fratelli Marx ed Olio e Stanlio.

Ma Charlie Chaplin aveva una marcia in più perchè la sua comicità era intrisa di malinconia facendo presa sulle emozioni di vita vissuta raccontata sulla pelle degli orfanelli da strada, sullo schermo, e bocconcini prelibati sul divano.
Il divano del produttore aveva comunque fatto scandalo quando era uscito il libro sulle abitudini sessuali e omosessuali dei membri al vertice delle case di produzione ai qualii molti divi dovevano assoggettarsi perchè avevano il potere di creare il mito della star.
Si racconta infatti che Robert Mitchum per confermare le sue doti di duro da interpretare sullo schermo avesse sbottonato la patta per sbattere sul tavolo l'uccello davanti al CdA di una Casa di Produzione.
Più che di molestie qui si può parlare di provocazione perchè se poi qualcuno avrà approfittato una lancia andrebbe spezzata in suo favore avendo la “vittima” fatto presa su un punto molto debole come quello del “vizietto” perchè non guarda in faccia a nessuno.
Certo fa specie vedere tutte queste star che il produttore Weinstein  si è fatto in tanti anni non tanto per le molestie e gli stupri in sé quanto per il numero che ha macinato gestendo grandi dive che come tante mammolette sottostavano alle sue avances esibizionistiche subendole passivamente: alcune per la carriera, altre per la vergogna, altre ancora perchè erano abituate a darla a destra e a manca già di loro per piacere o per denaro per cui potevano aggiungerlo anche per una questione di immagine.

Infatti i selfie (allora non si chiamavano così) cambiavano la loro vita perchè apparire in coppia con Weinstein era una sorta di garanzia come Santo Protettore che faceva decollare la carriera.
E' bastato che parlassero in due per fare uscire tutta una schiera di quelle “mammolette” per le quali  bastava il pensiero per essere  violate offese e umiliate. E le chiamavano Star!
Quello che stupisce è che lo scandalo sia scoppiato in America, una terra nella quale basta una pacca sul sedere amichevole e cameratesca sul luogo di lavoro per far scattare la querela e risarcimento danno a suon di miolini di dollar in grado di stendere il malcapitato molestatore  e sistemarsi tutta la vita.
Nessuna star ci aveva pensato preferendo guadagnare con la carriera piuttosto che per una giusta causa dall'esito comunque incerto anche se una maniera sicura ci sarebbe stata come quella di devolvere tutto il risarcimento in beneficienza.

In questo caso nessun giudice avrebbe osato dar loro torto prendendo così due piccioni con una fava. Purtroppo i reati dopo tanti anni sono andati in prescrizione per cui la confessione resa dalle star non ha certo giovato alla loro immagine riuscendo solo nell'intento di far escludere Weinstein dall'Academy degli Oscar ma non quello di farlo continuare a lavorare, magari anche sotto copertura. Sotto coperta ha già fatto abbastanza per cui tutto questo scandalo entrato nella storia del cinema non ha fatto altro che suscitare invidia misto ad ammirazione fra gli uomini di tutto il mondo avendo alimentato il mito del supercazzone tanto da aver oscurato quella dei supereroi..
Poteva bastare? No perchè alcuni maschi si divertono ad infierire sulle vittime così come ha fatto Vittorio Sgarbi contro Asia Argento rivelando quello che il suo ex marito Morgan “gli aveva detto a tal proposito” abbassandosi ad un livello di gossip da donnicciole.
Già in passato si era messo in luce per esternazioni sugli scambi sessuali del do ut des riferendo che il ruolo del film Buttane l'attrice Ida Di Benedetto l'avesse ottenuto facendo pompe a Giuliano Urbani allora Ministro della Cultura ricevendo giustamente una querela da parte dell'attrice perchè lui non essendo presente agli incontri segreti non poteva sapere di che natura fossero. Gli incontri: ovvero se pompini o altro
.Sì perchè  in ogni caso le vie del sesso come gli incontri sono infinite. E complicate.

lunedì 16 ottobre 2017

QUANDO IL CINEMA PRENDEVA SPUNTO DALLA TV




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MUSICAL A BROADWAY IL FANTASMA DELL'OPERA


Il musical messo in scena da più tempo a Broadway DAL 16 OTTOBRE AL 23 OTTOBRE 2017
The Phantom of the Opera di Andrew Lloyd Webber è il musical messo in scena da più tempo in tutta la storia di Broadway. The Phantom of the Opera è basato sul romanzo francese Le Fantôme de l’Opéra di Gaston Leroux e racconta la storia di una persona mascherata che si aggira tra le catacombe del Teatro Opera di Parigi e perseguita tutti quelli che vivono lì. E’ pazzamente innamorato dell’innocente soprano Christine e si dedica completamente alla sua carriera.
The Phantom of the Opera in NYC The Phantom of the Opera on Broadway NYC

L’amore del fantasma per Christine
Nel 1881 nel famoso Teatro Opera di Parigi Carlotta, primadonna soprano, viene interrotta improvvisamente dal ‘fantasma’ durante le prove. Rifiutandosi di esibirsi quella sera, i proprietari del teatro iniziano ad avere un serio problema. Con riluttanza fanno un’audizione a Christine, una delle ragazze del coro, che sorprende tutti con la sua voce angelica. Ma come hanno potuto perdersi questo talento? E chi le ha insegnato a cantare?

Lo spettacolo ha meravigliose scenografie, bellissimi costumi e musiche di Andrew Lloyd Webber. Se vuoi vedere un vero classico, uno spettacolo musicale, allora non puoi perderti The Phantom of Opera.


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