Dopo l'approvazione della Legge sul divorzio, intere famiglie dissestate si mettevano in regola chiudendo una fase per ricominciarne un'altra aprendo la strada alla famiglia allargata che si sostituiva a quella tradizionale con buona pace di tante amanti clandestine che si vedevano così assurte al ruolo di mogli.
Prima signora, seconda signora, qualche volta anche terza e quarta signora, così dicasi anche per i signor mariti perchè la collezione favoriva entrambi.
Se gli sposi seriali cercavano la felicità i bambini cadevano in depressione non riuscendo a superare crisi di gelosia già così difficile fra fratelli risultando quasi impossibile fra fratellastri.
Tutto dipende dall'intelligenza si dice ma è un bel dire che nulla ha a che fare con la realtà specie se in ballo ci sono affettività o torte patrimoniali da dividere.
In questo caso ci vuole polso e lungimiranza per non fare differenze fra i figli per riuscire a raggiungere un accordo al di là dei dissapori dei loro genitori specie fra quelli che hanno subito la separazione sentendosi feriti e umiliati.
Più che di famiglie allargate allora si può parlare di famiglie disastrate che hanno minato il sistema di stablità e sicurezza sulle quali si basava la nostra società.
Non ci sono più certezze nemmeno quando si giura davanti a Dio che sarà per sempre.
Meno male perchè se molte separazioni sono liberatorie per la prima coppia, nella seconda scatta la coercizione a ripetere gli stessi errori perchè a sbagliare si era in due, ma con uno sconto del 50% se il secondo congiunto si rivela giusto perchè più maturo.
Così è probabile che le cose vadano meglio mancando la passione che brucia l'anima.
La vita dunque continua magari in amichevole connubio che aiuta a sorvolare sul passato anche quando è rimasto irrisolto perchè rimuginare o portar rancore non serve altro che a somatizzare perdendo in salute e buonumore.
Far finta di niente, far finta di non conoscersi, far finta di non capire...insomma far finta intanto che la realtà scorre sotto i nostri piedi, è l'unico modo per sopravvivere ai dolori facendo finta di non sentirli.
Così la vita può diventare un gioco nel quale si può ancora partecipare sapendo bene che anche se si vince la vittoria non si gusterà come si dovrebbe.
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