Quando non c'erano le lavatrici il bucato si faceva a mano: nelle case di campagna lo si faceva in cortile dove si iniziava il rituale del bucato.
Rituale perchè andava avanti alcuni giorni. Nel primo mia nonna accendeva il fuoco sotto un pentolone di acqua nel quale metteva i panni dentro l'acqua in ebollizione con l'aggiunta della “liscivia” per fare il prelavaggio lasciandoli in ammollo tutto il giorno mescolandoli di tanto in tanto con un lungo mattarello per poi lasciare riposare tutta la notte.
Il giorno dopo li raccoglieva in un'altra bacinella dotata di un asse nella quale lavava i panni uno per uno con sapone e una spazzola.
Dopodichè si passava al risciacquo cambiando l'acqua diverse volte fino al gran finale quando i panni venivano stesi al sole dove splendevano tanto erano puliti.
Niente di meglio per me di un bel bucato a mano con un lavato e pulito alla perfezione. L'amore per sé stessi e la propria famiglia parte anche da qui.
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