Quando il Pubblico e Privato si confondono diventa difficile sapere la verità.
Per esempio prendiamo Dacia Maraini la compagna di Alberto Moravia prima che lui la lasciasse per Carmen Liera: Dacia non si è mai rassegnata e questo è comprensibile per una compagna di un rapporto importante, ma quello che non capisco è perchè lei tiri sempre in ballo Moravia per raccontare la sua avventura con lui.
“Non sarà un'avventura” recita una canzone di Battisti per sottolineare l'importanza di un sentimento che dovrebbe essere tenuto strettamente privato così come ha fatto la compagna di Lucio. Non così Dacia Maraini che non perde occasione per raccontare la sua Africa al seguito di Pasolini in compagnia di Moravia..
Quante volte abbiamo sentito questa storia di lei e Moravia amici intimi di Pasolini in cerca di location per i film del regista?
D'accordo, la sua è una testimonianza importante ma quando si insiste troppo si rischia di marciarci dentro.
La Maraini è scrittrice e sceneggiatrice giornalista e opinionista e non si capisce perchè non vada per la sua strada con il suo lavoro personale evitando così di offendere la sensibilità della compagna che Moravia aveva scelto negli ultimi anni della vita perchè evidentemente con Dacia non aveva più nulla da dire. Invece lei continua a parlare parlare parlare come se fosse lei l'altra metà geniale dello scrittore Alberto Moravia.
Come se Ninetto Davoli si credesse anche lui tale e quale rispetto a Pier Paolo Pasolini. Del quale parla poco perchè a raccontare sono le sue interpretazioni nelle opere firmate dallo scrittore regista sceneggiatore ma soprattutto sommo poeta Pasolini che lo ha scoperto in tutti i sensi quando era ragazzo di strada per poi lanciarlo nel cinema insieme ai compagni di avventura come Franco Citti dove più che il sentimento contò il sesso.
Non è certo il caso di Moravia e Maraini comunque, questo va detto, coppia di alto livello intellettuale molto esibito e raccontato dalla Maraini come se fosse lei la compagna più importante quando invece è risaputo che la vera musa ispiratrice dello scrittore è stata la "prima moglie" Elsa Morante.
La sindrome da prima moglie aveva colpito anche Claudia Cardinale l'attrice che al momento della morte del marito Franco Cristaldi ormai dimenticato dal cinema si era defilata per rispetto della sua compagna Zeudi Araja per poi ricomparire da" protagonista" alla morte di Pasquale Squitteri dal quale si era separata da tempo raccontando al mondo quanto fosse stato grande il loro amore. Finito banalmente perchè lui aveva scelto una donna più giovane. Noi donne siamo molto abili nel romanzarci la vita.
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