giovedì 25 luglio 2019

DIVULGAZIONE FRA CULTURA SCIENZA E ATTUALITA


Ogni  emittente televisiva ha un divulgatore scientifico-culturale differenziandosi comunque nettamente l'uno dall'altro.
I più famosi sono gli Angela Piero e Alberto con  a seguire  Roberto Giacobbo e Andrea Purgatori che pur svolgendo lo stesso argomento il filo lo dipanano in modo personalizzato con uno stile che li rende unici.
Sì perchè anche Piero e Alberto pur essendo quest'ultimo l'erede biologico e televisivo si distinguono nello svolgimento dei temi trattati. Piero Angela è stato il primo ed il segreto del suo successo era insito nella frammentazione  con interventi brevi ma incisivi introducendo primo fra tutti il mondo degli animali che ha raccolto grandi consensi. I predatori della Savana tenevano incollati milioni di spettatori che si appassionavano all'inseguimento dei ghepardi e le gazzelle o i leoni appostati dietro al branco degli gnu oppure, e questo suscitando maggior interesse, alle evoluzioni acrobatiche degli accoppiamenti dove la femmina era sempre sottomessa.

La leonessa, che in quanto regina della foresta detta il trend, infatti subisce l'assalto del leone con una passività disarmante come ad adempiere istintivamente ad un dovere di natura per perpetrar la specie  piuttosto che un piacere sessuale perchè il suo vero piacere è sempre rivolto al cucciolo a delineare il ruolo dell'archetipo della grande madre.
Oltre agli animali Piero Angela si cimentava con i temi che si allegavano  oltre lo scientifico di medicina, laboratorio o farmaco anche ai fenomeni paranormali spiegando le dinamiche di una forchetta che si piega con la sola forza della mente o del tavolino che vola nelle sedute spiritiche (molto in voga dopo il film Giulietta degli Spiriti).
Alberto Angela ha seguito le orme del padre imponendosi con uno stile più alla mano, diversi dall'aplomb del genitore esternando le sue argomentazioni con una gestualità accattivante da consumato attore che galvanizzava e lo fa tutt'ora lo spettatore in un viaggio esplorativo dai tempi degli ominidi ai giorni nostri passando dalle caverne alle architetture storiche di tutte le epoche dagli egizi romani ai medioevali e rinascimentali ecc.soffermandosi su usi e costumi delle varie fasi storiche avvalendosi di effetti speciali digitali nella ricostruzione stupefacente originaria, con grande successo allargatosi anche a lui.
Perchè quello che conta per tenere vivo l'interesse è proprio lo stupire lasciando lo spettatore in bilico fino all'esito finale.

Roberto Giacobbo in questo senso è quello che più si è attivato di persona non avendo a disposizione mezzi per gli effetti speciali,  scendendo in campo divulgazione con una conduzione da imbonitore piazzista  che sa vendere di tutto all'insegna della suspence: “Guardate..guardate...adesso vedrete...che "venghino" signori...fra pochi attimi quando girerò la chiave dopo aver aperto il lucchetto apparirà una cosa unica mai vista perchè custodita gelosamente da secoli....”
Lui si esprime così con tanto sorprendente entusiasmo contagiante e galvanizzante come se l'ultima volta che parla con noi sia sempre la prima. Tutto quello che tocca è suolo vergine, tomba vergine, mummia vergine, palazzo vergine ed è lui il primo a violare mentre noi siamo guardoni voyeurosi.
Nefertari, la grande sposa reale d'Egitto e Colei per il quale Il Sole Sorge Ogni Mattina splendendo in alto, lui Giacobbo ce la presenta accendendosi in una tal venerazione che commuove: “Guardate, qui si presume ci fosse la sua tomba...” anche se poi una volta portata allo splendore del sole non ci sia nulla che appaia nemmeno se pronunci la formula resuscitante dal Libro dei Morti.
Che importa. L'importante è aver creato l'attesa E qui cadrebbe a fagiolo lo stacchetto della Pubblicità Campari Soda quello che ha rappresentato l'attesa come momento di grande esaltazione a godimento estatico facendo scemare l'interesse per l'evento in sé.

Ben diversa è invece la divulgazione appassionata e di taglio giornalismo d'inchiesta di Andrea Purgatori da annoverare più nella sfera della storia contemporanea  che in quella scientifica  che comunque si svolge in linea con i format americani dove il racconto lo fanno i testimoni i quali sono i veri interpreti del format più di quanto lo siano i protagonisti dei filmati spesso tratti da film o fiction come abbiamo visto con i Kennedi, e Jackie in particolare tutto raccontata commentando il film dal quale la Firts Lady ne esce come una donna alla quale il potere aveva dato alla testa avendo dichiarato di aver vissuto veramente solò quiei giorni alla Casa Bianca come se la vita privata e reale in coppia con il Presidente fosse stata inesistente e di nessuna importanza nonostante le corna subite con quelle “famore” di Marylin in primis
Non così invece per la trasmissione su Mani Pulite nel quale c'è stata una rivelazione clamorosa su Silvio Berlusconi quando si asserisce che al tempo di Mani Pulite  fosse sull'orlo della bancarotta dalla quale si era risollevato dopo essere entrato in Politica  raccogliendo consensi sulla convinzione di base cher un uomo ricco al Governo difficilmente rubi entrando invece nella Storia proprio con il processo Ruby, come beffa di un destino penalizzante per lui e per noi perchè non sembra ne stiamo uscendo nemmeno con questo attuale Governo basato su una sorta di triumvirato il quale si sa come sia andato a finire nella Storia.
I divulgatori ce l'hanno raccontata in fiction per cui ogni cosa è sempre presa come tale senza essere recepita più di tanto. Terremoti grandi cataclismi disastri ambientali guerre  ormai ci lasciano indifferenti partecipando al gioco mediatico fino a quando non si tocca con mano.E allora si che son …!azzi.
Perchè è assodato che nella vita si impara soprattutto dall'esperienza. Troppa immaginazione ed effetti speciali tendono a far dimenticare.
Per questo La Grande Storia così come Correva L'Anno raccontata con documenti originali senza interruzioni con pochi interventi di Paolo Mieli ed il suo commento a chiusura si seguono con maggior interesse senza cambiar canale.
 Perchè diciamolo, i divulgatori piacciono ma inducono a cambiare quando non ci siano argomenti o interventi accattivanti perdendo il filo del discorso anche se lo share magari pubblica la punta massima di ascolto raggiunta  che comunque non vuol dire che sia costante per tutta la trasmissione.
Ma questo è il destino di tutti i format, zapping permettendo che consente di spaziare liberamente in barba ai dati auditel a conferma della relatività delle cose dell'universo digitale in primis..

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