venerdì 15 novembre 2019

PARMA, LA PETITE GRANDEUR


“Parma Città dei fiori, accarezzati dalla brezza d’Appennino, 
Parma città dei fiori le tue bambine fan di te tutto un giardino, 
ed è il profumo delle tue violette che non si scorda più…
Parma città dei fiori…”
San Remo? Macchè Parma è capitale dei fiori perché Parma è Capitale in assoluto: dell’Authority, dell’Agroalimentare anolini in primis, della musica, della cultura e dello spettacolo con i suoi festival della Poesia e ora anche del cinema. Parma La Grandeur, altro che Petite Capitale. Parma val bene una messa in c…anche a Paris.






Quel mazzolin di violette non mancava mai di annusare la Duchessa Maria Luigia perché la Violetta di Parma era il suo fiore preferito.I turisti che vengono a Parma non vedono l’ora di comprarla in qualche profumeria ma è un souvenir quasi introvabile. C’era un negozietto come una sorta di bomboniera tanto era lezioso che la vendeva in pasticche caramellate o  per profumare la biancheria o in saponette oppure in profumo tanto intenso e inconfondibile che quando ci si avvicinava si veniva invasi da questa fragranza deliziosa. Come commessa c’era una donna anziana vecchio stile che quando andavi a pagare alzava gli occhi al cielo dicendo: “La signorina spende…”così come venivan chiamati un tempo dalle domestiche e commesse tutti i giovani-bene che avevano l’onore di servire chiamandoli sempre il signorino o la signorina, mai con il loro nome anche se di età minore.

Le bellezze di Parma sono famose in tutto il mondo: il Duomo il Battistero il Teatro Regio la Camera di San Paolo la Chiesa della Steccata e la Pinacoteca piena di tesori sono le visite più importanti delle guide turistiche fra le quali non sono comunque elencati “i Nostri Borghi”, Noi di Via Bixio l’Oltretorrente, i Teatri i conventi ed il Lungoparma che un tempo veniva tutto ricoperto di rose.Galeotte furono quelle rose perché segnarono l’inizio della fine di un sogno di una nuova epoca Rinascimentale. Una mattina infatti Parma si è svegliata con un discorso storico del Sindaco Elvio Ubaldi il quale annunciava la nascita di un Nuovo Rinascimento a Parma, Capitale e città campione iniziando nel ricoprirla di fiori freschi e grandi opere alcune rimaste incompiute, molte altre lasciate da pagare…Un grosso debito ereditato dal suo delfino che da devota spalla destra si era trasformato in dissolutore del sogno Ubaldiano di vedere Parma Capitale Europea dopo aver costruito la Metropolitana che dalla Stazione portava al Campus spaccando in due la città anche se a rigor del vero si attraversa in bicicletta in 10 minuti. Se Milano è sempre più vicino perché partendo dalla Stazione vi si arriva in 48 minuti, il Campus è sempre là raggiungibile in 10 minuti in bicicletta. E Parma è bella proprio perchè immutata nel tempo con i suoi eventi che si susseguono sempre uguali anche se rinnovati di anno in anno.

La bellezza di Parma è racchiusa in quella nomea di Isola Felice che si porta dietro anche se è infestata da spacciatori e pusher in tutte quelle location che facevan da preziosa cornice come il Parco Ducale in primis dove un tempo le famiglie portavano i bambini e i giovani andavan a far l’amore accovacciati vicini al Trianon. L’ex direttore del quotidiano della Città aveva allertato le istituzioni ponendo in primo piano la sicurezza necessaria in una città come Parma perché la droga pioveva in ogni angolo, movida inclusa, come se nevicasse insieme alla ‘ndrangheta e i fatti di cronaca nera sempre più frequenti invocando la tolleranza zero. Sì zero interesse perché il mandato al direttore di questo quotidiano era stato revocato forse sotto forma di dimissioni presentate dopo che a Parma veniva allestito un banchetto dietro l’altro a cielo aperto nel quale l’ex direttore era stato messo in posa tale e quale a un noto chef stellato nazionale  con tanto di dolce a cupola in mano, come a sottolineare quanto le sue battaglie fossero inutili e fuori luogo. Parma era diventata Capitale del cibo in strada servito dagli chef stellati con a seguire tanti eventi collaterali di tavolate dei nostri Borghi.

Tutto un magna magna perché a Parma si mangia bene.  E non solo, perché il nuovo direttore del quotidiano locale appena nominato si presentava con la pipa ed il borsello tipici accessori dei grandi giornalisti di pensiero.  Ac’ pens’ me e fu così che il quotidiano venne riempito di pagine e pagine di sport insieme alle brutte notizie nazionali che tanto non toccano Parma dove oltre al mangiare ora si parla tanto di sport inserendo pagine su pagine nel quotidiano e trasmissioni Tv in diretta e repliche  per dimostrare quanto si stia bene. Ed in salute. E al Sabato sera la Grande Festa con lo sballo della movida e “i signorini” davanti ad un bicchiere e un piatto di affettato che se non è crudo non è di Parma. Venire per credere. Già credere a chi, ai signorini o a loro signori? Quel che è certo è che Parma sia Capitale delle sue Province così come si evince dalla formazione geografica delle Regioni e Città d’Italia del nostro Paese  dove l’Emilia Romagna fa Capo a Bologna  mentre la Capitale d’Italia è Roma. Dura da digerire per Parma La Grandeur. La Petite Capitale aveva voluto sforare ma il no-metrò aveva dissolto il sogno di Ubaldi di una Parma grande metropoli Europea, mentre il crack aveva evidenziato la megalomania dei Parmigiani ridimensionando Parma a una città di provincia così “Come eravamo”: una piccola Città.

L’importante è schivare le buche e lasciare che Roma sia sempre la prima. Anche meno!!!! Meno male che abbiamo il Calcio, così la Roma impara a venire a Parma far la Capitale perché Parma nel suo “petit “ è sempre la grandeur che vince 2 a 0. Parma val bene una messa in c…anche alla Roma.E allora Viva Verdi, Viva il Parma perché anche in questo è tutto un magna magna.  Su tutto il resto meglio sorvolare sorvolare…! Questo è il segreto del quotidiano locale per vivere bene. A Parma. Ma i parmigiani ci credono? Non lo saprete mai.

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